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27 febbraio 2018

Recensione 'Passenger' (Passenger #1) - Alexandra Bracken

Buongiornissimo cari,
oggi torniamo a parlare di libri e a recensire cosa ci è piaciuto di più e cosa no. Il libro di cui si parla oggi indovinate un po' qual è? Ebbene si, Passenger di Alexandra Bracken che finalmente ho letto anche io!

Quindi non perdiamoci in ulteriori chiacchiere e via...

Trama

In una terribile notte, la giovanissima Etta Spencer perde tutto quello che conosce e ama. Catapultata all'improvviso in un mondo sconosciuto, ha un'unica certezza: non ha viaggiato per chilometri, bensì per secoli. La sua famiglia, infatti, possiede la capacità di viaggiare nel tempo. Un'abilità di cui lei ha sempre ignorato l'esistenza. Fino a ora. Passeggera a sorpresa su una nave nel bel mezzo dell'oceano, e disposta a tutto per ritornare alla propria epoca, Etta inizia una straordinaria avventura attraverso secoli e continenti, in compagnia di Nicholas, giovane capitano della nave, alla disperata ricerca di un oggetto misterioso e di inestimabile valore, in grado di salvare il suo futuro. Ma i tentativi di Etta per trovare la strada di casa non fanno che trascinarla sempre più a fondo. Per sopravvivere dovrà imparare a navigare tra spazio e tempo, tradimento e amore. Una storia originale e dal ritmo serrato: uno speciale viaggio nel tempo, pieno di avventura e romanticismo, che ha subito conquistato il cuore dei giovani lettori americani. La serie Passenger ha infatti esordito al primo posto della classifica del New York Times ed è ora in corso di pubblicazione in 15 Paesi.

La serie è composta da...
01. Passenger
02. Traveller

Inter(re)view*:

Buongiorno egregia, come sta?

Alexandra: Molto bene, sono molto contenta di parlare ancora di questo libro, perchè come primo di questa nuova serie occupa sempre un posto speciale nel mio cuore.

Si, be', non vedo come potrebbe essere altrimenti. Comunque un punteggio di circa 4/5 aveva alimentato le mie aspettative. Un bel po'. E ci sono state dozzine e dozzine di recensioni positive per questo volume, quindi... Be', si, me lo aspettavo migliore. 
Tac, via il dente, via il dolore.

Alexandra:  Oh, wow. Sei diretta così solitamente?

E' inutile girare intorno alle cose, dopotutto tu non sei davvero qui.

Alexandra: Okay, immagino che per una roba rapida e indolore si possa fare... Scusa cos'hai mormorato?

Nulla di che, nulla di che. 
Cosa stavo dicendo? Ah si, che avevo altissime aspettative per questo libro e poi ho scoperto che è incredibilmente lungo, nel senso proprio di eterno. Quali sono i problemi nello specifico, però?

Alexandra: Non vedo l'ora di scoprirlo, anche se sinceramente sono un po' intimidita da tutto questo arrivare subito al punto.

Eheh. 

Dunque, il primo punto è che, come ho già detto, questo libro è troppo lungo ed è così perchè si perde una quantità di tempo allucinante. Descrizioni, su descrizioni, su parentesi riflessive... Oh. Mio. Dio. Sapete quanto odi queste pause nella narrazione e se già il libro è lungo di per sè, questo non fa che irritarmi il doppio, mi spiace.

Alexandra: Wow, nessuno aveva così brutalmente demolito il mio modo di scrivere, ma suppongo sia questione di gusti. Mi è anche stato detto, ad esempio, che scrivo in maniera estremamente poetica e dettagliata.

Dettagliata sicuramente, non saprei sul "poetica", ma presumo sia possibile...
In realtà la lentezza della narrazione è la cosa che mi ha dato più fastidio in assoluto e dire che inizialmente non ci avevo fatto caso. Questo libro parte molto bene, è entusiasmante e ci si affeziona subito ai personaggi, ma dalla seconda metà del libro non so per quale motivo tutto rallenta. In teoria non dovrebbe essere così, perchè accadono un sacco di cose in più e il ritmo dovrebbe essere incalzante, ma chissà come tutto si perde e diventa, beh, banale.

Alexandra: Okay, potrei anche concordare, ma in realtà il ritmo è più o meno lo stesso per tutto il libro e fidati lo so, perchè l'ho scritto io!

Si, wow, però le nostre due prospettive sono diverse, o no?
Comunque tra una cosa e l'altra non ho ancora spiegato che questo libro è la storia di Henrietta, che scopre di poter viaggiare nel tempo e attraversare dei passaggi tra le epoche inseguendone il suono. Così viene anche a conoscenza, però, di una potente famiglia che vuole controllare i passaggi e i Viaggiatori che li attraversano e viene subito assoldata e ricattata da questa famiglia affinchè trovi un potente strumento in grado di controllare il tempo, l'Astrolabio, e glielo consegni. Non c'è bisogno di dire che i piani della nostra Etta sono decisamente diversi...


«Se c’era una cosa che Nicholas non si era aspettato, era che la morte avesse in serbo per lui un tocco così morbido. Sembrava ingiusto, per certi versi, andarsene senza lottare. Vedersi negare la possibilità di bruciare, di ribellarsi, di urlare fino a esalare l’ultimo respiro. Non era forse un suo diritto? O gli sembrava ingiusto solo perché aveva trascorso tutta la vita a combattere in modo così maledettamente ostinato? Andarsene con un sussurro... il pensiero gli pesava sul petto, rendendogli difficile respirare.
Magari ci avrebbe ripensato quando non fosse stato così stanco.
Ecco.»


 Alexandra: Sintesi accettabile dai. Quindi ora di cosa parlerai, visto che fino ad ora hai seguito un ordine tutto tuo?

Hai perfettamente ragione, ma è la mia recensione e faccio come mi pare c: .
Detto ciò, be', direi di parlare invece della cosa che mi è piaciuta di più: l'ambientazione (come spesso accade con libri del genere). In questo caso le ambientazioni sono molteplici, diversi paesi, diverse epoche, tutte ugualmente ben descritte e dettagliate. Si percepisce perfettamente la differenza tra un'epoca e l'altra anche dai particolari. Quindi complimenti a te, eccellente lavoro.


« Voglio che te lo ricordi: sono le nostre scelte che contano, alla fine. Non i desideri, non le parole, non le promesse. »


Alexandra: Oh, wow, grazie! Completamente inaspettato ahah!

Un'altra menzione speciale per i due principali personaggi di questo libro, i quali anch'essi partono molto bene, ma poi si perdono nelle infinite descrizioni troppo dettagliate. Etta, testarda come pochi e decisa a salvare capra e cavoli (anche se è ovvio che è impossibile), e Nicholas, un marinaio nero legato a doppio filo con la famiglia dei "cattivi" e che proviene dal '700, '800 o qualcosa del genere, incaricato di seguire Etta e darle una mano a portare a termine il suo compito. Sono due personaggi che inevitabilmente si innamoreranno l'uno dell'altra, anche se una relazione tra di loro è praticamente impossibile e per giunta sono circondati da birboni (per usare un eufemismo) che li ostacolano. Quindi, be', sono dei buoni personaggi e di sicuro catturano l'attenzione del lettore, anche se parlano in un modo per niente realistico.



Alexandra: La fai quasi sembrare una concessione, suvvia!

Perchè il punto è che tutto scompare nell'oceano delle pause e dei rallentamenti che rovinano decisamente il libro. Se fosse lungo la metà, per intenderci, sarebbe dieci volte meglio! Tutte le cose positive, i personaggi, l'ironia, gli scambi di battute, i posti meravigliosi in cui il libro è ambientato (e le loro descrizioni)... Tutto si perde in questa fiumana di parole, parole su parole, parole e ancora parole. E dopo un po' l'unica cosa che viene voglia di fare è saltare le pagine.

«Non puoi immaginare la distanza che attraverserei per te.»

Alexandra:  Così mi rendi triste...

Tu mi hai presa per sfinimento... Comunque direi che ho esaurito le cose che dovevo dire quiiiindi andiamo con la cosa più importante...

Verdetto:


Meh, si poteva fare di più!

Alexandra: Oh... Be', confido che con il secondo libro andrà meglio, suvvia.

Già, riguardo a quello... Be'...

Alexandra: ... Non hai intenzione di leggerlo?

Non saprei. Ci devo ancora pensare, manonpenso...

Alexandra:  Come scusa?

Nulla, arrivederci, adieu!

Alexandra:  Noi ci rivedremo. Glielo garantisco.

Be', okay, per niente inquietante eh... Arrivederci!

Alexandra:  Arrivederci... Insomma, non si può lasciare una duologia così a metà, dai!

Si, wow, fantastico, arrivederci!
E a voi un abbraccio e buona serata!
#Rainy

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