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2 agosto 2018

Recensione 'Rebel: Una Nuova Alba' (Rebel of the Sands #3) - Alwyn Hamilton

Buongiornissimo,
oggi torniamo finalmente a parlare di questa meravigliosa serie di sabbia e magia. Avevamo lasciato i nostri eroi all'orlo di una guerra, dopo il sacrificio di una di loro e un Principe, Ahmed, apparentemente giustiziato ma in realtà vivo e vegeto, il Principe Risorto, un martire e un simbolo.
Come sarà finita la storia tra Amani, Jin, Ahmed, Shahzad, Rahim e gli altri Demdiji?
Andiamo a scoprirlo!

Trama

 Nonostante l'esecuzione capitale del Principe Ahmed, la ribellione che rende inquieto il deserto del Miraji non si è placata e il Sultano indice nuove gare per scegliere un principe ereditario, sperando così di ingraziarsi la popolazione. Tra gli avversari, Amani non ha ancora recuperato completamente i suoi poteri e le rimane un'unica possibilità se vuole liberare i ribelli prigionieri: correre il rischio di evocare un genio per chiederne l'aiuto. E in mezzo alle montagne non troverà un genio qualsiasi, ma proprio l'essere immortale che ha tradito il Primo Eroe. In mezzo a una natura selvaggia e affascinante Amani deve affrontare sfide cruciali. Amore, vita, morte, queste le parole chiave delle scelte che la aspettano...

La serie è composta da...
0.5. Tales from Sand & Sea (inedito in Italia)
01. Rebel. Il Deserto in Fiamme (recensione)
02. Rebel. Il Tradimento (recensione)
03. Rebel. Una Nuova Alba





Copertina Originale:


(Niente, quella americana/inglese è più bella ç.ç . Anche la nostra non scherza però, su!)


Inter(re)view*:

Buongiorno, cara Alwyn! Come sta? Ne è passato di tempo dall'ultima volta effettivamente! Come va, come non va?

Alwyn: Tutto bene, d'estate fa caldo pure in Canada! Sono super carica per questa recensione dopo le positivissime parole che hai speso per il mio secondo libro (nonostante fosse, appunto, il libro di mezzo).

Hai ragione, il tuo secondo libro era una meraviglia, ma ti dico subito di frenare i bollenti spiriti perchè con questo inevitabilmente le aspettative sono state un po' deluse.

Alwyn: In che senso?

E' difficile scrivere un libro da 5/5, figuriamoci due di fila! Comunque veniamo a noi, cosa c'è da dire su Rebel: Una nuova alba? I nostri personaggi sono nella stessa situazione del secondo libro: privi di un esercito, del sostegno della gente, indifesi e divisi, alcuni imprigionati chissà dove, altri dispersi nel deserto a lottare per la propria vita.



Alwyn: Oh, bene, allora mi preparo a tutto. Procediamo!


Partiamo dalle cose molto positive di questo libro: l'ambientazione che è sempre meravigliosa. Un'atmosfera magica, ammaliante, tra la sabbia, il caldo e la magia che permea ogni granello del deserto dei Miraji. 
Oltre a questo naturalmente le leggende sono sempre presenti e aggiungono quel non-so-che alla storia, così come era nei libri precedenti. In questo libro invece sono leggermente diverse, perchè sono leggende che saranno tramandante in futuro e che trattano delle gesta dei nostri protagonisti, leggende autentiche che parlano dei nostri eroi e delle loro imprese e che dimostrano quanto il loro valore si affermi e si intrecci profondamente alla cultura del loro popolo e della loro terra, venendo ricordato per sempre. Un elemento molto particolare che trasla le leggende da semplici favolette a storie autentiche e reali. Ho apprezzato moltissimo questo particolare che mi è anche sembrato desse solennità al loro sacrificio e ai loro sforzi per migliorare il loro mondo.


"'Voglio essere ancora vivo domani.'" Mi baciò sul collo. "E anche tu lo sarai. Non dobbiamo fare niente stanotte, non sarà l'ultima per noi. Io e te abbiamo ancora domani e altre mille notti. Voglio solo che tu sappia che io mi dono a te." Mi baciò con delicatezza. "Tutto quello che son lo offro a te, e tutto quello che è mio è tuo. Il giorno della nostra morte non sarà domani."'


Alwyn: Wow, ti ringrazio molto per questa analisi sulle leggende che è un particolare al quale sono effettivamente molto legata.

Che dire, mi hanno sempre affascinato, in tutta la serie.
La trama procede fino all'inevitabile guerra e risoluzione del conflitto. Ovviamente era scontato il lieto fine, ma si poneva la domanda a che prezzo? Quanti morti per raggiungere l'obiettivo finale? Ora qua purtroppo devo muovere una critica alla storia. Ovviamente il libro deve suscitare tristezza e disperazione nel lettore e ci sono delle morti, anche piuttosto importanti. Nessuna di esse però è davvero davvero fondamentale, quindi, in realtà è un libro in cui vengono sacrificati solo personaggi secondari o principali-sacrificabili e quando un personaggio essenziale rischia di morire in qualche modo viene salvato (anche in modi un po' improbabili). Da un lato ovviamente questo mi rende felice, dall'altro storco il naso.

Alwyn: Non ho avuto cuore di uccidere qualcuno di veramente importante, su! Puoi biasimarmi? Insomma, sono i miei figlioletti, le mie creaturine ç.ç .

Per il resto l'altra grossa critica che ho da fare al libro è che è ridondante, troppo riflessivo, troppo lungo. Manca quel po' di emozione che fa di un libro, un bel libro e nella fattispecie manca quella suspense che aveva reso il secondo libro un libro da 5/5. Manca quel po' in più e alcune scene potevano decisamente essere tagliate o abbreviate. Amani poi è diventata pedante, si perde in panegirici riflessivi, voli pindarici allucinanti e pagine e pagine di riflessione a casissimo per esprimere i suoi dubbi apparenti, che in realtà mascherano il suo voler essere sempre al centro dell'attenzione e comportarsi perennemente da egoista noncurante di chiunque altro.

Alwyn: Ma come! Amani è sempre costretta a fare delle scelte difficilissime!

Si, ma non sarebbe l'unica anche se si comporta come se lo fosse! Insomma, come fosse sempre sola e il capo della situazione, quando ci sono persone molto più valorose di lei in qualsiasi cosa. E' diventata un po' una Shahrzad di La moglie del califfo (recensione qui). 
Per carità, molto coraggiosa e di fronte a scelte senza dubbio complesse, ma il suo atteggiamento è egoista.
Un elemento che ho molto apprezzato è stata l'unione della squadra dirigente dei ribelli come una compagnia di amici riunita a giocare a carte, solo che anzichè le carte, be', progettano un colpo di stato. Un gruppo affiatato che trasmette una grandissima forza e che mi ha conquistata, tant'è che avrei voluto vederli insieme molto più spesso perchè fanno davvero meraviglie quando sono tutti insieme. Come ti ho già detto, la tua particolarità sono i personaggi, tutti incredibilmente ben caratterizzati e distinti. Basta una parola, un dettaglio e immediatamente si capisce di chi sta parlando.


"Ma si chiedeva se un ragazzo che veniva dal mare e una ragazza del deserto potessero stare insieme. Temeva di essere bruciato vivo, o di affogarla. Finchè smise di combattere e prese fuoco per lei."


Alwyn: Oh, okay, grazie di nuovo, anche se mi piange il cuore a sentirti criticare Amani.

Mi spiace, ma a una certa mi ha stufato. Diciamo che in generale questo libro poteva andare meglio e come libro finale avrebbe potuto essere molto più con il botto.
Ma andiamo alla parte che ci interessa!

Alwyn: Okay, andiamo. Ho moltissima paura, sai?

Ma no, un po' ci sta, ma un po' è superflua, tanto ci sono tantissime altre persone a cui è piaciuto molto!

Verdetto:

 - (4-)

Alwyn: Be', pensavo peggio alla fin fine!

Ma si, confrontando con altri libri a cui ho dato lo stesso voto e riflettendoci a mente fredda penso che sia un libro non eccelso, ma da non condannare. Dunque 3,8/5 stelle penso sia un voto adeguato.

Alwyn: Mi dispiace che sia per il libro finale. Poteva andare peggio tutto sommato, però, quindi ci salutiamo qua ed è stato un piacere compiere questo viaggio insieme! Adieu!

Molto molto bene, grande maturità, a presto!
Un abbraccio a tutti voi,
#Rainy

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