Come state? Come avete passato queste feste? Mangiato tanto? Ricevuto tutti i regali che volevate?
Oggi si torna a recensire mentre cerco di non esplodere per la quantità di cibo ingerita e torniamo a parlare della scrittrice-sorpresa di questo 2018: Victoria E. Schwab.
Non con il seguito di Magic (recensione), che leggerò prossimamente, ma con il primo libro della sua altra serie famosissima: Monsters of Verity!
Trama
Per anni Verity City è stata teatro di crimini e attentati, finché ogni episodio di violenza ha cominciato a generare mostri, creature d'ombra appartenenti a tre stirpi: i Corsai e i Malchai, avidi di carne e sangue umani, e i Sunai, più potenti, che come implacabili angeli vendicatori con il loro canto seducente catturano e divorano l'anima di chi si sia macchiato di gravi crimini. Ora la città è attraversata da un muro che separa due mondi inconciliabili e difende una fragile tregua: al Nord lo spietato Callum Harker offre ai ricchi protezione in cambio di denaro, mentre al Sud Henry Flynn, che ha perso la famiglia nella guerra civile, si è messo a capo di un corpo di volontari pronti a dare la vita pur di difendere i concittadini e ha accolto come figli tre Sunai. In caso di guerra la leva più efficace per trattare con Harker sarebbe la figlia. Così August, il più giovane Sunai, si iscrive in incognito alla stessa accademia di Kate per tenerla sotto controllo. Ma lei, irrequieta, implacabile e decisa a tutto pur di dimostrare al padre di essere sua degna erede, non è un'ingenua...
Copertina Originale:
(Quella americana è sempre la più bella, anche se bisogna specificare che quella italiana è solamente una seconda versione ed esiste anche negli States.)
La serie è composta da...
01. Questo canto selvaggio
02. Our Dark Duet (inedito in Italia)
Recensione:
Dunque dunque, da ora quando mi accingerò a leggere un libro della Schwab mi aspetterò sempre di rimanere a bocca aperta dalla complessità degli universi che questa scrittrice è capace di creare.
Insomma, ha un'abilità pazzesca e fuori dal comune.
Ma andiamo ovviamente con ordine!
In questa serie - scollegata da Shades of Magic - troviamo altri due protagonisti, un ragazzo e una ragazza, forti e preponderanti rispetto a ogni altro personaggio del libro: Kate e August. Occorre fare una premessa doverosa: l'universo di Kate e August è diviso a metà. Entrambi vivono in una città chiamata Verity, ma August viene da South City (zona sud della città obv), in cui governa Flynch, un sovrano giusto che tenta inutilmente di salvaguardare la sicurezza della sua città; mentre Kate è la figlia di Harker, tiranno indiscusso di North City, che fa pagare i propri cittadini in cambio di protezione. Protezione da cosa? Be', il bello sta proprio qui, Verity è infestata dai mostri: Corsai, Malchai e Sunai. Tre generi di mostri molto diversi tra di loro: Corsai e Malchai, creature d'ombra assetate di sangue, e Sunai, creature dall'aspetto umano, obbligati a nutrirsi delle anime di peccatori per non morire e con uno speciale legame con la musica.
Piccolo dettaglio: August è un Sunai.
North City e South City sono in conflitto da sempre, separate da una tregua ogni giorno più fragile e l'incontro tra Kate e August, be', di sicuro riserverà qualche tensione e sorpresa...
Come avrete intuito, un universo che più complesso non si può.
Parliamo brevemente dei nostri due eroi: Kate è una tosta, non c'è altro modo per descriverla. Un passato turbolento e una fiera determinazione a raggiungere i suoi obiettivi sono le sue caratteristiche principali. August invece è una creatura sensibile divisa tra il suo desiderio disperato di essere in tutto e per tutto un essere umano e la sua natura di mostro.
Insomma, di nuovo due personaggi straordinariamente complessi e mi trovo a dover ammettere che sono - ancora una volta - incredibilmente ben descritti. Una menzione d'onore a loro, dunque, perché la loro diversità e gli intrighi politici e familiari di cui sono protagonisti costituiscono la straordinaria struttura portante del libro e uno dei suoi principali aspetti positivi.
L'ambientazione poi è come al solito ben costruita e ammalia il lettore con le sue ombre, i suoi pericoli e una violenza inaudita. Verity è la città in cui nessuno vorrebbe vivere, una città pericolosa in cui vige un regime di terrore da una parte e caos e panico totale dall'altra. Allo stesso tempo, però, la scrittura è così ammaliante e convincente che non si vorrebbe mai uscire da questo potente universo.
Così come in Magic, infine, un sottotono di oscurità e angoscia pervade il libro e si ha sempre l'impressione di essere in balia di forze oscure al di fuori di ogni controllo.
Così come in Magic, infine, un sottotono di oscurità e angoscia pervade il libro e si ha sempre l'impressione di essere in balia di forze oscure al di fuori di ogni controllo.
Che dire, questo libro è a dir poco ammaliante. Un universo complesso di cui alla fine del libro si vuole disperatamente sapere di più, due personaggi principali (e no, niente risvolto romantico scontatissimo, grazie a Dio!) complessi che entrano subito in sintonia con il lettore e un'ambientazione piena di fascino.
L'unica pecca è che con tutta questa oscurità di mezzo e tutta questa violenza, i personaggi sembrano quasi delle macchine senza umanità nè cuore. Che sia giusto così date le tragiche condizioni in cui versa Verity? Forse... Rimando ogni giudizio definitivo al seguito (che però uscirà a gennaio 2020, quindi ciau bels).
Questo mi manca, ma spero di recuperarlo presto! Dopo aver finito la trilogia delle varie "Shades of Magic", magari! ^____^
RispondiEliminaAnche io dovrei proseguire con le Shades, ah, non ricordamelo D:
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