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6 ottobre 2019

Recensione: 'Nevernight - Mai Dimenticare' (Nevernight #1) - Jay Kristoff


Buongiornissimo.

Calmi tutti, sedetevi, mettetevi comodi, prendete una bella tazza di the.

Oggi parliamo di Nevernight, devo aggiungere altro?

Trama

Destinata a distruggere imperi, Mia Corvere ha solo dieci anni quando riceve la sua prima lezione sulla morte. Sei anni dopo, la bambina cresciuta tra le ombre si avvia a mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Ma le possibilità di sconfiggere nemici così potenti sono davvero esili, e Mia è costretta a trasformarsi in un'arma implacabile. Deve mettersi alla prova tra i nemici - e gli amici - più letali, e sopravvivere alla protezione di assassini, mentitori e demoni, nel cuore stesso di una setta dedita all'omicidio. La Chiesa Rossa non è una scuola come le altre, ma neanche Mia è una studentessa come le altre. Le ombre la amano. Si nutrono della sua paura.









Copertina Originale:



La serie è composta da:
01. Nevernight - Mai dimenticare
02. Nevernight - I Grandi Giochi
03. Nevernight - Alba Oscura

Inter(re)view*:


Buongiorno, mister Kristoff! Per la prima volta in un tete-a-tete a parlare della sua ultima opera, che bello!

Jay: … Ma sbaglio o questa recensione sarebbe dovuta uscire qualcosa come un mese fa?

… Allora. Mettiamo le cose in chiaro: c’è un conflitto tra il Jay che io ho sempre fatto parlare nelle mie Inter(re)views - scontroso, burbero, suscettibile, diciamo pure un po’ antipatico.. - e il Jay che invece noi blogger abbiamo avuto il piacere di incontrare la scorsa settimana, gentile e disponibile (anche se ha ammesso di essere una persona molto irosa). Quindi non so cosa combinare con questa (finta) inter(re)view!

Jay: Quello che ti da dei grattacapi non è di certo un mio problema. Inoltre, cosa intendi con “aver sempre fatto parlare”? Io dico quello che mi pare e piace! … O no?

Penso sia arrivato il momento di fare un certo discorsetto… 
Comunque il post è il MIO post, sul MIO blog, quindi sei assolutamente soggetto alla mia volontà, che ti piaccia o no!

Jay: Ti prego, iniziamo a parlare di Nevernight e finiamola qui.

Almeno su questo siamo d’accordo. Ah, quanto vorrei aver rappresentato un Jay più calmo e tranquillo e che corrispondesse maggiormente al Jay reale…

Jay: Smettila di parlare di cose che non esistono, non capisco a cosa tu ti stia riferendo!

Nulla, nulla… Passiamo al libro che è meglio. Allora, Nevernight è la nuova serie del qui presente (circa) Jay e tratta di una nuova eroina, Mia, che si imbarca in una folla avventura per diventare l’assassina migliore che il mondo abbia mai visto così da poter uccidere i tre uomini che hanno decretato la caduta in rovina della sua famiglia. Da molto piccola è stata presa sotto l’ala di Mercurio, il suo maestro (e un po’ figura paterna..) che l’ha addestrata per farla entrare nella Chiesa Rossa, la più grande setta di assassini del regno. Diventare un membro della Chiesa, però, è molto più complesso e pericoloso di quanto ci si possa aspettare (e vorrei vedere, stiamo parlando di uccidere della gente…; nda) Ad aggiungere peculiarità (e un po’ di problemi) alla nostra eroina c’è Messer Cortese, un gatto fatto di ombre che la accompagna ovunque vada e si nutre delle sue paure. Mia è infatti un Tenebris, un essere capace di dominare le ombre (il confine tra dominatore e dominato, però, non è mai stato così labile…).

Jay: Detto così fai sembrare la storia una specie di Harry Potter per bambini cresciuti, dove anziché Hogwarts i nostri eroi si scontrano per entrare in una scuola di assassini.

Be’, è così. E non ti nascondo che questo è uno dei particolari che mi ha fatto un po’ storcere il naso (ma Jay stesso nell’intervista ha confermato di aver usato intenzionalmente questo tema molto ricorrente nella letteratura per giovani adulti/adulti; nda). Sostanzialmente Mia, una ragazza comune dotata di un potere fuori dal comune, si trova ad affrontare delle prove pericolosissime per le quali è stata predestinata al fine di diventare prima della classe nella scuola di turno. Vi suona familiare? Indizio: SI. 
Per fortuna Nevernight non è SOLO questo.

Jay: Non puoi liquidare l’universo di Nevernight con una frase così! E l’ambientazione? E il plot-twist finale? E l’apparato socio-culturale sottostante?

Be’, infatti, come ho appena detto Nevernight non è solo questo. Se dal punto di vista della trama mi aspettavo qualcosa di più per questo primo libro, dall’altro lato siamo solo - appunto - al primo. Grandi avvenimenti attendono Mia nei seguiti e le aspettative sono alte. La vera stella della questione, il vero clou del libro, è naturalmente l’ambientazione e, per quanto mi riguarda, la Chiesa Rossa. Potremmo spendere ore ad analizzare il mondo di Nevernight: dominato da un perenne conflitto tra Luce e Buio (per saperne di più leggete l’intervista a Jay Kristoff di sabato scorso) dove stavolta la Luce è la potenza oppressiva, che controlla il mondo, fredda e crudele, e si serve dei suoi fedeli per seminare violenza e terrore nella società. Una visione capovolta molto interessante di quello che solitamente è lo stereotipo Luce/Buio. Mia giura vendetta contro tutto ciò che questa società rappresenta, per sé stessa e per suo padre. 

Jay: La Chiesa Rossa è invece un po’ l’antitesi di questa società: crudele in ogni suo aspetto, ovviamente, ma oscura. La Luce non ha posto alla Chiesa Rossa, le sue stanze sono un dedalo sotterraneo letale e i nostri prodi allievi dovranno affinare le proprie spade, la propria astuzia e imparare a non mostrare debolezza per guadagnarsi un posto tra i fedeli della dea dell’Assassinio.

Assolutamente. Peccato io percepisca dei potenti riferimenti a Magisterium da tutto ciò… A parte questo, senza dubbio uno degli aspetti più affascinanti di Nevernight è il fondamentale ruolo che ha la religione nella società di Mia: la Luce in questa serie è tirannica concretamente (il mondo di Nevernight ha tre soli e perciò non conosce il buio quasi per nulla) e metaforicamente (il dio della Luce, Aa, è un’entità soprannaturale che guida il mondo degli uomini e la vita dei personaggi). La spiritualità è insomma un elemento al quale spesso si fa riferimento nel corso della storia e Jay ci fa capire che la religione è fondamentale, ha una sua dimensione seria e presente nella vita quotidiana di questa società, ma allo tesso tempo viene strumentalizzata dagli uomini per perseguire obiettivi personali non molto nobili. Un filone molto interessante e molto ben sviluppato. 
Riguardo al ricordare altre serie fantasy molto famose, be’, abbiamo capito che questo libro non è il più originale della terra, ma compensa con una trama ricca di colpi di scena, un’ambientazione fenomenale e soprattuto Mia.

Jay: … Cosa hai appena detto? Hai per caso detto che il mio libro è una scopiazzatura mal fatta?

Non ho assolutamente detto questo. Ho ribadito che è un libro bellissimo, che però ha degli elementi non esattamente originali nel panorama fantasy odierno. Dicevo, Mia.
Mia è una protagonista fenomenale, è circondata da eroine ed eroi altrettanto forti, ma lei è senza dubbio la star del romanzo: dura, forte, determinata, glaciale e sempre accompagnata da Messer Cortese che si nutre delle sue paure. Proprio questo particolare fa di Mia e Messer Cortese un duo formidabile, di amici (per convenienza) e complici come raramente ne abbiamo incontrati nella letteratura. Un altro particolare che ho fortemente apprezzato di Mia è la sua freddezza: finalmente una protagonista dura dall’inizio alla fine. Capisco che forse qui Jay-delle-Recensioni-Finte ci abbia messo del suo…

Jay: Umm.. Cosa intendi, scusami?

Be’, che forse parte di quella freddezza deriva da te, che non sei esattamente il più simpatico degli autori… Cioè la tua versione che ho creato per queste interviste fittizie non lo è.

Jay: … Scusa, cosa? Cosa intendi esattamente?

Ehm, quale parte?

Jay: Hai appena detto che nON SONO IL PIU’ SIMPATICO DEGLI AUTORI?! DOPO CHE CONTINUO RELIGIOSAMENTE A VENIRE A OGNI RECENSIONE A CUI MI INVITI?

Be’, ehm… La tua versione reale è molto simpatica, tu purtroppo sei solo quella fittizia e non sei così simpatica.

Jay: Io credo tu sia pazza. Io sono reale, IO SONO JAY. Io sono qui e ti sto parlando, come puoi dire che non sono reale?

Questa cosa di metaletteratura ci sta sfuggendo di mano, caro Jay. Penso che sia ora di chiudere la recensione. Un’ultima menzione d’onore che vorrei fare è senza dubbio nello stile di scrittura del libro: è presente un narratore, ma non è Mia né qualsiasi altro personaggio che conosciamo nel primo libro (prob). E’ una persona smaliziata, oggettiva, fredda, che riempie di note a piè di pagina il libro per spiegare come sia fatto il mondo dell’ambientazione, ma allo stesso tempo ci anticipa che racconta la storia di Mia per dovere morale. Insomma, una persona la cui identità per ora rimane mistero e che è senza dubbio il principale motivo per cui continuerò la serie: devo scoprire chi sia…
Ehi, Jay, sei ancora lì che rimugini sulla questione di prima? Non avere quell’aria offesa, su, dai!

Jay: Ma tu hai le traveggole! Non accetto queste accuse assurde e di certo non posso permettere che tu mi dica che non esisto, è un’assurdità!

Uh, quanta ira. Jay, mi dispiace dovertelo dire, ma tu… Be’, non sei il vero Jay… Insomma, io scrivo anche le tue parti e… Bah, niente, non importa. Chiudiamo questa farsa e passiamo al verdetto!

Jay: Ehi, ma io non ho mica fin…

Verdetto:


Eccezionale!!


Jay: Aspetta, fammi parlare, ne ho il diritto!

Si, vero, ma non è questo il luogo… A presto! E grazie a tutti per aver letto fin qui!
Rainy

PS: BONUS: Jay nell’intervista (che trovate qui, ve la ripropongo) ribadisce che le scene più difficili da descrivere sono state le scene di sesso e a mio parere le scene osé di Nevernight sono proprio strane: piene di metafore ardite e paragoni curiosi, che mi hanno spesso fatto sogghignare in corso d’opera - e dubito fosse la loro intenzione - lololol.

6 commenti:

  1. Mi fa sempre ridere leggere le tue recensioni così, mi immagino proprio Kristoff che parla AHAHAH
    Concordo su tante cose, originale non troppo ma buona resa e interessanti i personaggi! Poi migliora XD
    Sulle scene di sesso... sinceramente potevano anche non esserci, e poi diminuiscono un po' (e quelle che ci sono nel terzo mi pare, le ho un po' ignorate XD)

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    1. Mi sa che anche io adotterò la tua stessa strategia: guarda e passa ahah.

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  2. Ciao ragazze...sono Alexandra. Non conoscevo il vostro blog e mi sono unita ai lettori fissi. Molto carino!
    La sabbia nella clessidra è il mio, magari vi va di passare. Un bacio

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Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate :3 Lasciatemi un commentino se vi va!