Buongiornissimo, kaffè, amici!
Nuovo giorno, nuova recensione!
Oggi parliamo di un libro che avevo visto qua e la, ma non aveva immediatamente scaturito il mio interesse. Vista poi la copertina, però, sono saltata immediatamente a bordo e grazie a Beezus di Io Resto Qui a Leggere ho avuto l’opportunità di leggerlo!
Un grazie quindi a Beezus per l’impeccabile organizzazione e alla casa editrice Rizzoli per la copia omaggio, ye!
Trama
Le chiamano ragazze della Buona Fortuna, ma tutti ad Arketta sanno che quelle ragazze sono tutto tranne che fortunate: vendute ancora bambine a una “casa di benvenuto”, marchiate con un tatuaggio maledetto e intrappolate in una vita che non avrebbero mai scelto.Quando una di loro uccide accidentalmente un uomo per legittima difesa, fuggono in cinque dalla casa di benvenuto e intraprendono un viaggio pericoloso e impossibile alla ricerca della libertà, della giustizia e della vendetta, in un mondo che ha negato loro ogni diritto.Inseguite dai poteri più corrotti e malvagi di Arketta, la loro unica speranza è riposta in una storia della buonanotte tramandata da una ragazza della Buona Fortuna all’altra, una storia a cui solo le più giovani e disperate tra loro sono disposte a credere.Perché possano sopravvivere, non basterà la buona fortuna. Servirà tutta la forza della loro amicizia.
01. Good Luck Girls
02. Ancora Inedito
Recensione
Good Luck Girls è il libro che non ti aspetti. Si pensa di essere di fronte ad un classico libro sulle tematiche dell’amicizia e della sopravvivenza, con qualche elemento magico qua e la e una bella storia di ribellione alla tirannia.
Invece no.
La particolarità di questo libro è che è una storia di chiara ispirazione reale. E’ certamente romanza e arricchita di elementi fantastici, ma è tratta da una delle vicende più turpi della storia umana che ahimè capita ancora ai giorni nostri: il traffico di esseri umani per scopi sessuali.
Le protagoniste infatti sono un gruppo di amiche e cosiddette ‘Ragazze della Buona Fortuna’, rapite da piccole e vendute a una ‘Casa di Benvenuto’ per lavorare. Non dovranno così mai patire la fame, avranno sempre un tetto sopra la testa e di che sopravvivere, ma a caro prezzo. ‘Ragazze della Buona Fortuna’ altro non è infatti che un bel nome per le prostitute, regalate alle case di appuntamenti dalle loro famiglie in cambio di denaro e mutilate fin da piccole perché non possano avere figli ed essere quindi più adatte ‘al lavoro’. Questo fenomeno capitava con regolarità in passato e capita ancora oggi in determinati contesti sociali, dunque un tema tutt’altro che antiquato, anzi.
La particolarità delle Ragazze della Buona Fortuna è che sono anche marchiate con un tatuaggio maledetto sulla guancia che non può essere coperto o nascosto pena lo scatenare grandi dolori nel corpo della malcapitata.
Quando una delle nostre eroine uccide involontariamente il suo primo cliente nel panico del momento, il gruppo di amiche sa che la Casa non è più sicura per loro. Occultare il cadavere significa infatti dover scappare molto lontano, perché quello che è successo è imperdonabile e rimanere lì significherebbe andare incontro a morte certa. Inizia così l’avventura di questo gruppo di amiche verso una nuova vita. L’obiettivo è naturalmente fuggire e giungere da una signora leggendaria della quale il poco che si sa è noto attraverso leggende tramandate da generazioni di Ragazze della Buona Fortuna ma che sembra in grado di spezzare la maledizione dei loro tatuaggi e liberarle così da questa condanna.
Good Luck Girls è sicuramente un libro stimolante. Tratta tematiche importanti e crea un sistema di personaggi estremamente credibile a cui è facile affezionarsi. Le vicende delle nostre eroine coinvolgono il lettore fin da subito e mi sono ritrovata a fare autenticamente il tifo per loro in più punti.
Gli elementi davvero interessante e per i quali vale la pena leggere il libro sono però gli spunti di riflessione che questo libro offre. Si potrebbero senza dubbio condurre varie analisi sui personaggi e sulle tematiche trattate, ma il filo comune sarebbe comunque l’oppressione della donna in questa società, il tentativo di auto-affermazione delle protagoniste e più in generale la disparità di genere. Esse infatti non hanno conosciuto altro che il bordello, nella propria vita. Sono abituate ad essere considerate meno che umane, ad venire sempre per ultime, ad essere trattate come oggetti di cui disporre liberamente. Quando per un caso fortuito si ritrovano a dover prendere in mano la loro vita, la peculiarità e la crudeltà della loro condizione sociale piomba addosso a tutte loro e l’autrice non manca di ricordarcelo in varie situazioni. Segue esempio..
«Si riferisce all’omicidio, Clementine. Lo sanno tutti. Ma non è omicidio, se è per difenderti.»
«Ma per la gente sarà omicidio.»
[Naturalmente qui l’omicidio è in realtà capitato per legittima difesa e la nostra giovane eroina ha reagito d’istinto durante la sua prima notte di lavoro, spaventata per lo stupro (chiamiamo le cose con il loro nome) che stava per consumarsi. La società però - che è una società fittizia, ma forse nemmeno poi tanto - non potrebbe mai considerare quell’omicidio come legittimo, vedrebbe semplicemente lei come un’assassina ingrata per tutte le opportunità che le sono state date alla Casa di Benvenuto e dunque da colpevolizzare. Vi ricorda qualcosa?]
Sarà la forza della loro amicizia, però, a far reagire le giovani Ragazze e a decidere di voler combattere per salvarsi la vita anziché piegarsi ancora una volta alla discriminazione alla quale sono sottoposte da sempre. Insomma, una bella storia di speranza e di femminismo in una storia di genere fantastico che offre svariati spunti di riflessione sul mondo di oggi e la disparità di genere.
Non è tutto rose e fiori, però, amici. Ci sono dei piccoli problemi qua e là nella trama, principalmente pagine inutili e pipponi prolissi che avrebbero potuto essere condensate in molto meno e che inevitabilmente rovinano l’esperienza di lettura del lettore e frasi un po’ insensate che a volte lasciano leggermente perplessi (una su tutte: anche quel giorno era inspiegabilmente riuscita a con quistare il ruolo di capotavola, malgrado la tavola fosse rotonda… Come? Spiegami come.). Comunque niente di trascendentale.
Dunque se vi interessa leggere una storia con svariati rimandi alla situazione delle donne nel mondo e che trae a piene mani dalle turpitudini della storia umana, questo è il libro che fa per voi!
Verdetto:
- (4-)
Bello, non perfetto, ma bello. Quasi Eccezionale!
Anche per oggi è tutto!
Vi lascio due piccole chicche divertenti: l’autrice è una degli esordienti del 2019 insieme alla nostra cara Maya Motayne (l’autrice di Nocturna, per capirci), ringraziata a fine libro. Dev’essere molto bello raggiungere il successo insieme ad una collega ed amica e a me ha fatto sorridere.
La seconda chicca è una nota di ammirazione per l’autrice, perché lei stessa - donna per di più di colore (ulteriore motivo per supportarla dato il periodo!) - cita le opere che ha usato per documentarsi e costruire i riferimenti storici e culturali del romanzo. Tra queste opere vi sono svariati titoli interessanti per riflettere sui temi del traffico di esseri umani, della discriminazione razziale in particolare negli Stati Uniti, del traffico sessuale in generale. Dunque valore aggiunto per il libro che è supportato da una solida documentazione e un applauso all’autrice! Cito: ”Mi sono immersa nelle ricerche per questa storia e alcuni libri sono stati particolarmente utili:
- The Half Has Never Been Told: Slavery and the Making of American Capitalism di Edward E. Baptist
- Slavery By Another Name: The Re-Enslavement of Black Americans from the Civil War to World War II di Douglas A. Blackmon
- Seppellite il mio cuore a Wounded Knee di Dee Brown
- Wicked Women: Notorious, Mischievous, and Wayward Ladies from the Old West di Chris Enss
- Gateway to Freedom: The Hidden History of the Underground Railroad di Eric Foner
- Sex Trafficking. Le storie, i volti e le voci delle schiave del sesso di Siddharth Kara
- Girl Like Us: Fighting for a World Where Girls Are Not for Sale, an Activist Finds Her Calling and Heals Herself di Rachel Lloyd.”
Detto questo ho davvero finito, yay!
A presto, amici.
Rainy
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