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14 settembre 2020

Review Party: 'La nave degli schiavi' (La Saga dei Pirati #2) - James L. Nelson

Buongiorno, amici!

Oggi seconda tappa del lungo evento dedicato alla serie de Il Pirata di Nelson, quindi bando alle ciance (perchè tutte le premesse del caso ve le ho fatte qui nel primo episodio) e via!


Ringrazio naturalmente Bezeus per aver organizzato e la CE per aver autorizzato l’evento.


Trama


Virginia, 1702. Ormai perfettamente integrato nella buona società di Williamsburg, dopo aver sposato la bella Elizabeth l’ex bucaniere Thomas Marlowe vive agiatamente dei proventi delle sue piantagioni di tabacco. Ma la vita di terra non fa per lui. Il passato tra i Fratelli della costa gli ha lasciato due eredità: un forte spirito egualitario e la passione per il mare. Il primo lo spinge a prendere una decisione inusuale: affrancare tutti i propri schiavi, fatto che gli procura l’inimicizia di molti latifondisti della zona. La seconda lo porta, nonostante le proteste di Elizabeth, a solcare nuovamente l’oceano come corsaro incaricato dal governatore. Sarà un perfido scherzo del destino a costringerlo, in un’avventurosa traversata dell’Atlantico dai Caraibi alle coste africane, a dare la caccia proprio al suo ex nostromo, l’intrepido principe africano King James. Fino alla drammatica resa dei conti finale.



La serie è composta da...

01. Il Pirata (recensione)

02. La Nave degli Schiavi

03. Il Ritorno del Pirata 




Recensione:


Alloooooora, questo secondo libro, La Nave degli Schiavi, riprende i personaggi che ben conosciamo da Il Pirata e li pone di fronte a nuove questioni mantenendo essenzialmente lo sfondo marinaresco. In particolare, in questo caso, King James si trova nel luogo sbagliato al momento sbagliato e si macchia di un terribile delitto, dovendo di conseguenza fuggire per scampare alla forca. A Marlowe l’arduo compito di andarlo a cercare attraverso l’oceano e recuperarlo, diviso tra il dovere di fare la cosa giusta e il rapporto di amicizia che lo lega al compagno.


Ma quindi Nelson è riuscito a sanare le pecche del primo libro in questo secondo? Si e no.


Va detto che non sono completamente imparziale, perché la ricerca di King James da parte di Marlowe, a bordo di una nave che solca il cuore dell’Africa, è un chiaro rimando a Cuore di Tenebra (o se siete più cinofili, Apocalypse Now), uno dei classici della letteratura che preferisco. Si tratta dunque di tematiche che a me stanno a cuore e di cui mi piace leggere, per cui l’obiettività rimane di casa, ma non come al solito. 


Cuore Di Tenebra: Introduzione Di Francesco Binni - Scraps from the loft


Il tema centrale di questo libro, a differenza del primo che rimane una bella storia di pirateria, ma poco altro, è il razzismo intrinseco nella società dell’epoca (e non solo, visti i recenti avvenimenti…). Alla base della ricerca di Marlowe e della decisione di condannare a morte King James c’è infatti un profondo odio verso la ‘razza nera’ (metto le virgolette perché si sa che il concetto di ‘razza’ è una favoletta) che inevitabilmente influisce sul processo. Certo, King James non è innocente, ma Nelson è molto bravo a mio parere a inserire l’elemento razziale nel discorso e a far emergere come determini inevitabilmente il trattamento che King James subisce da parte della società. 



Fondamentalmente, però, il razzismo è solamente una scusa che nasconde una società dura e senza scrupoli. Qui anche lo schiavo diventa schiavista per il proprio tornaconto e alla fine il colore della pelle è solo uno strumento per prevalere sull’altro. Questo libro è l’ennesima storia che prova come 'L’uomo sia lupo per l’altro uomo’ e come in ultima analisi gli esseri umani siano tutti uguali indipendentemente dal paese di origine o dalla cultura. 


Se dunque volete leggere una storia di pirati condita con tematiche quantomai attuali quali razzismo, traffico di esseri umani, amicizia, lealtà e lutto, questo è il libro per voi. Onore all’autore per aver scelto di iserire queste tematiche in un libro che rimane molto accurato dal punto di vista storico senza cadere nel buonismo, ma anzi mettendole in discussione e insieme ad esse anche come venivano viste e inglobate dalla società di allora.


ArtStation - Heart of Darkness, Malte Madsen


Purtroppo Nelson non riesce a liberarsi completamente dei difetti del primo libro. Marlowe è sempre insopportabile, sa tutto lui, fa tutto lui e l’autore sembra quasi voler dare più risalto al suo dilemma interiore, per carità legittimo, che non alla figura di King James davvero vittima di ozio razziale e al suo estremo sacrificio. Ripeto, Marlowe ha il diritto di avere tutti i complessi che vuole, ma non penso dovrebbe essere la figura predominante in questo caso.


Infine, anche questo secondo volume poteva essere riassunto nella metà delle pagine, quindi un po’ boh.


Che dire, un libro sicuramente migliore del primo, ma ben lontano dall’eccellenza. Andiamo avanti così, quindi speriamo nel terzo?


Verdetto: 


 (4-)


Dai che stiamo andando bene!


A presto, amici!

Rainy

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