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21 agosto 2017

Classicheggiando (#4) : Classici letti in questa lunga assenza (Mann, Pavese, Kafka...)

'Classicheggiando' è una rubrica a cadenza casuale (direi scolastica in realtà ahah) in cui la sottoscritta, Rainy, si propone di chiacchierare un po' su classici della letteratura mondiale dando un parere totalmente soggettivo e senza pretendere di fare di questi post una critica letteraria. Per non perdere la buona abitudine di leggere i classici così come sono, insomma!

Buongiorno e bentornati, 
oggi vi propongo una carrellata dei classici della letteratura europea che ho affrontato in questo mesetto di assenza e provo a riassumereveli e a recensirveli in poco c:


01. La luna e i falò - Cesare Pavese

La vicenda è ambientata subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale; il quarantenne Anguilla - il protagonista - torna nelle Langhe, sua terra d’origine, dopo essere emigrato in America da molti anni. Anguilla è un orfano: adottato da una famiglia di contadini che abita alla cascina della Gaminella, presso Santo Stefano Belbo, a tredici anni, morto il padre adottivo, Anguilla si trasferisce per lavorare alla cascina della Mora, dove stringe amicizia con Silvia, Irene e la bella Santina, figlie del padrone. Il protagonista entra poi in contatto con ambienti antifascisti a Genova, in occasione del servizio militare e, anche per sfuggire al regime, emigra negli Stati Uniti, dove accumula una piccola fortuna. La nostalgia della terra dell’infanzia e il ricordo del mondo delle campagne lo spingono però a tornare a Santo Stefano Belbo.
Il ritorno è però amaro: Anguilla scopre che il mondo della sua memoria non esiste più. Alla Gaminella, il podere dove è cresciuto, ora vive la famiglia di Valino, un mezzadro violento che sfoga sulla famiglia le sofferenze per una vita di povertà e sofferenze. Qui Anguilla stringe amicizia con Cinto, il figlio zoppo di Valino, con cui il protagonista, desiderando essere una sorta di padre per lui, trascorre molto tempo nelle campagne delle Langhe, rievocando e rivivendo gli anni della propria infanzia ed adolescenza. Il processo del ricordo è attivato anche da Nuto, un falegname che al tempo è stato la figura paterna di riferimento per Anguilla; Nuto, ex partigiano, racconta ad Anguilla tutti gli orrori della guerra civile contro i nazifascisti, un evento che ha cambiato radicalmente l’esistenza di tutti.
La tragedia incombe: quando la situazione economica del podere precipita, Valino impazzisce e in un raptus di follia massacra tutta la famiglia, incendia la Gaminella e si impicca. Si salva solo Cinto, che riesce a fuggire e a ripararsi da Anguilla. Anguilla scopre anche un’altra atroce verità sulle tre sorelle della Mora: Irene ha sposato un uomo violento e Silvia è morta di parto dopo una relazione adulterina. Santina, la ragazza di cui Anguilla è stato segretamente innamorato in gioventù ma che non ha mai potuto avvicinare a causa della sua inferiorità sociale, è morta anch’essa: dopo essere sta amante di molti fascisti, si è infiltrata tra le fila dei partigiani come spia. Scoperta, Santina è stata giustiziata e il suo corpo dato alle fiamme.
Prima di abbandonare definitivamente Santo Stefano Belbo, Anguilla affida Cinto a Nuto.


Questo libro andrebbe letto perchè...

Perchè i personaggi sono ben descritti e non solo è un'importante opera letteraria della nostra cultura, ma sfiora un'importante parte di storia del Piemonte e del fenomeno migratorio italiano verso gli Stati Uniti. 

Questo libro andrebbe lasciato chiuso perchè...

E' tuttavia un libro complicato, di difficile lettura e che per me non è stato altro che una piacevole descrizione all'inizio e poi una fatica continua, un'arrancata verso la fine.
Non mi ha preso, non mi ha convinto.


Verdetto: Letto o Lasciato Chiuso?
LASCIATO CHIUSO!




02. Il Piacere - Gabriele D'Annunzio

Il Piacere è la storia di Andrea Sperelli, un ricco e aristocratico cultore dell’arte in tutte le sue sfaccettature, incline ai piaceri della vita quotidiana. Giunto a Roma nell’ottobre 1884, Andrea inizia a frequentare i luoghi e le feste più elitarie della capitale. È in una di queste che conosce Elena Muti, una giovane contessa rimasta vedova con la quale intraprende ben presto una focosa relazione. Quando però, nel marzo 1885, la donna annuncia ad Andrea di voler troncare la storia e di aver preso la decisione di andarsene da Roma, questi inizia una vita volta alla dissoluzione e alla depravazione. Dopo essere passato di donna in donna, fa la conoscenza di Maria Ferres, donna casta e religiosa di cui si invaghisce e che intende ad ogni costo conquistare.
Tornata nel frattempo a Roma anche Elena, Andrea decide di fare sue entrambe le donne; ma se con Maria la strada sembra essere in discesa, la Muti gli resiste, accrescendo in lui il desiderio di possederla. Così, pur avendo instaurato una intensa relazione con Maria, il giovane Sperelli non fa che pensare ad Elena e per errore chiama la propria donna con il suo nome. Dopo aver perso Elena, Andrea perde così anche Maria, restando solo.


Questo libro andrebbe letto perchè...

Che dire, la parte iniziale è anche gradevole con i tira e molla di Andrea ed Elena, ma poi... Ma poi...

Questo libro andrebbe lasciato chiuso perchè...

Perchè puoi essere un classico della letteratura finchè ti pare, ma nel momento in cui cominci a descrivere le paranoie mentali di un giovane che non riesce a tenere a bada i propri ormoni allora qua diventa il diario di un malato. E in questo caso Andrea passa da desideri per niente pudichi su Elena a sdolcinati sproloqui sentimentali su Maria e alla fine, dopo duecento circa pagine così, io dico basta. Verso la fine ero super felice di togliermi questo libro di torno.

Verdetto: Letto o Lasciato Chiuso?
LASCIATO CHIUSO!
Oddio, se volete farvi due risate sulle paranoie mentali di questo tizio e al contempo leggere quella che ha la parvenza di una storia d'amore tragica, allora prego leggetelo.



03. La Metamorfosi - Franz Kafka

Gregor Samsa, modesto commesso viaggiatore, dopo il fallimento del padre è diventato il solo sostegno della famiglia. Gregor assolve ai suoi doveri fino ad annul­larsi. 
Una mattina d'autunno si risveglia nella propria stanza trasformato in un enorme scarafaggio. Egli non si meraviglia affatto di questa metamorfosi, descritta con puntiglioso realismo, perché in realtà scarafaggio si è sempre sentito. 
Costretto dalla ripugnanza che suscita nei familiari a vivere chiuso nella sua stanza, organiz­za la vita strisciando lungo le pareti, rifugiandosi sotto il sofà, nutrendosi di rifiuti. Un giorno attirato da suono del violino della sorella Grete, esce dalla stanza. Il padre inorridito gli lancia contro una mela che gli ri­mane conficcata nel dorso procurandogli grande soffe­renza. 
Gregor allora torna a rinchiudersi e a poco a po­co, trascinandosi sempre più penosamente, si lascia mo­rire. 
La serva entrando ne constata la morte e libera la stanza dall'immondo insetto.
Nella famiglia, liberata dall'incubo, prevale un sentimento di sollievo.
Questo libro andrebbe letto perchè...

Be', non solo è una pietra miliare della letteratura tedesca, ma poi è un racconto senza dubbio interessante che si basa su un fatto soprannaturale al di fuori di ogni nostro immaginario. I personaggi sono ben descritti nella loro crudeltà e per essere un romanzo vagamente disturbante, ha il suo fascino.

Questo libro andrebbe lasciato chiuso perchè... 

Ai più inquieti e sensibili alle atmosfere da incubo e all'orrore sconsiglio vivamente questo libro, pieno di atti sconsiderati, crudeli e un clima tutt'altro che rassicurante.

Verdetto: Letto o Lasciato Chiuso?
LETTO!



04. Vivere! - Yu Hua

“Vecchio mio, anche se muori devi vivere lo stesso”

Sono trascorsi ormai dieci anni da quando il narratore, recatosi nelle campagne della Cina popolare a raccogliere ballate, ebbe modo di conoscere un anziano contadino che arava la terra con il suo bufalo. Si chiamava Fugui e fu ben contento di aprirgli il suo cuore e raccontargli la sua storia all’ombra di un albero rigoglioso. Figlio di un ricco proprietario terriero, era considerato la pecora nera della famiglia Xu perché giocava d’azzardo e in una notte aveva perduto tutto il patrimonio familiare. Da quel momento era iniziata la rovina della sua casa e Fugui aveva dovuto intraprendere una nuova vita, fatta di fatica nei campi, miseria e umiliazioni, per risollevarsi. Ma nell’affrontare il duro destino ha sempre potuto trarre la forza necessaria dall’affezionata moglie Jiazhen, dalla brava figlia Fengxia, dal piccolo Youqing… E passando attraverso la povertà, la fame, la fatica, la guerra, le riforme, la carestia e una lunga serie di lutti è giunto a capire l’essenza delle cose, l’autenticità degli affetti, approdando a un ottimistico attaccamento alla vita e a una superiore consapevolezza, ironica e pietosa assieme, della gioia di vivere, nonostante tutto.
Questo libro andrebbe letto perchè... 

Perchè è una bellissima rappresentazione della Cina nel periodo della Repubblica Popolare attraverso gli occhi di un vecchio che racconta la sua vita. Una vita difficile, non priva di difficoltà e lutti (anzi!!), ma che si snoda attraverso gli anni nonostante tutto. Il protagonista è una figura di straordinaria ironia, determinazione e forza, che vive la sua vita cercando di fronteggiare i tumulti del suo paese nel XX secolo.


Questo libro andrebbe lasciato chiuso perchè... 

Non c'è un motivo particolare per cui non andrebbe letto, perchè si sa poco di questo paese e della sua storia nella nostra metà del globo (?), quindi essendo una storia gradevole... L'unica controindicazione è che è veramente tragico e i morti abbonando, quasi al limite dell'esagerazione.

Verdetto: Letto o Lasciato Chiuso?
LETTO!




05. Tonio Kröger - Thomas Mann

Scritto nel 1903, il racconto è la storia del lento pervenire del giovane Kroeger alla coscienza della propria diversità dei coetanei. In una condizione di totale isolamento la sua sensibilità si dibatte nell'antinomia tra origini borghesi e attrazione per l'arte. Il contrasto fra arte-malattia da un lato e borghesia-normalità dell'altro - matrice della poetica di Thomas Mann - si manifesta nel silenzioso idillio con Ingeborg Holm e nell'incompresa amicizia per Hans Hansen: le due figure che costituiranno per sempre i limiti della solitudine e della gelosia di Tonio.
Questo difficile equilibrio viene vissuto con drammatica inquietudine tra Lubecca, dove il giovane scrittore è nato e si è formato, e Monaco, dove diventerà celebre, senza sedare del tutto le proprie angosce.



Questo libro andrebbe letto perchè... 

Se avete voglia di sorbirvi meno di 100 pagine delle paranoie di un povero figlio di madre immigrata, prego accomodatevi. Tuttavia, alcuni discorsi sull'arte, vista come obbligo a cui è impossibile sottrarsi e come sofferenza perchè rende diversi e isolati dalla società, sono anche interessanti. 


Questo libro andrebbe lasciato chiuso perchè... 

Perchè, appunto, a volte è troppo. Davvero troppo. Tonio ricorda un po' il Werther, con la differenza che il Werther si è suicidato per un motivo concreto, Tonio sembra arrivarci per gelosia, sofferenza e isolamento, ma alla fine niente.

Verdetto: Letto o Lasciato Chiuso?
LASCIATO PURE CHIUSO!



E questo è tutto, carissimi.

Spero che questa carrellata di alta letteratura vi sia piaciuta, adieuuu!

Un abbraccio,
#Rainy

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