Pagine

24 giugno 2019

Recensione: 'Iron Gold - Il Fuoco dei Conquistatori' (Red Rising #4) - Pierce Brown


Buongiorno, carissimi!

Oggi sono qui per parlarvi dell’ultimissimo libro che ho concluso e che è di una serie a noi alquanto familiare: Red Rising. Sapete perfettamente che sono una grande fan della serie e che la trilogia originale è andata migliorando (rispettivamente ho assegnato 3.5, 4 e 4.5 stelle), ma sicuramente sapete anche che Pierce Brown ha deciso di scrivere una seconda trilogia.

Il primo libro di questa è appunto Iron Gold - Il Fuoco dei Conquistatori di cui parleremo oggi ^^

Trama

 L’universo è in guerra. Da dieci anni. La rivolta dei Colori capeggiata da Darrow, il Mietitore Rosso, e Virginia, erede di Casa Augustus, è riuscita a sconfiggere il dominio crudele dei superbi Oro. Ma la giovane Repubblica è fragile e minacciata dalle ultime roccaforti degli antichi tiranni che tramano nell’ombra. Mentre gli artigli del passato sono pronti a colpire dove nessuno si aspetta, quattro cammini stanno per incrociarsi: Darrow scopre dolorosamente che un uomo può mettere in pericolo la pace che lui ha costruito, e persino chi ama con tutto se stesso; Lisandro, erede sopravvissuto dei Sovrani Oro, deve decidere a quale ideale offrire le sue doti eccezionali; Lyria, giovane minatrice di Marte, lotta per difendere la sua famiglia e i suoi sogni da un universo molto più vasto e crudele di quello conosciuto nei suoi anni da schiava; Ephraim, un ex militare che cerca di affogare nelle droghe lo strazio per un amore perduto, viene coinvolto in un furto che minaccia di inghiottire la sua stessa anima. Sono loro i protagonisti e al tempo stesso le pedine di un gioco crudele, dove niente è ciò che sembra, mentre dalle ceneri di una guerra risorgono le fiamme di un nuovo devastante conflitto, e già si vedono danzare le ombre degli antichi conquistatori, gli Oro-Ferro…




La serie è composta da…
01. Red Rising - Il Canto Proibito (recensione)
02. Golden Son - Il Segreto di Darrow (recensione)
03. Morning Star - La Guerra del Mietitore (recensione)
04. Iron Gold - Il Fuoco dei Conquistatori
05. Dark Age (inedito)
06. Ancora senza titolo

Inter(re)view*:
Eccoci qui, signor Brown, è un piacere rivederla!

Pierce: Piacere mio, davvero!

Be’, sono molto contenta di tornare a parlare di questa serie ed è bello che anche lei lo sia (anche se non vedo come potrebbe non esserlo, mi spiego?)

Pierce: Ehm, non molto, no. Ma immagino sia una cosa positiva, quindi andrei subito al dunque! Com’è questo ritorno nel mondo di Darrow?

Un ritorno alquanto particolare sul quale bisogna spendere qualche parolina, cominciando dalle differenze più evidenti dalla serie principale: è passato del tempo da quando abbiamo lasciato i nostri adorati. Cosa vuol dire? Vuol dire che li ritroviamo più vecchi, più adulti e stanchi della guerra, ormai genitori di giovane prole Oro. La Società è stata smantellata quasi interamente e Marte, Mercurio e la Terra sono governate dalla Repubblica, guidata dalla Senatrice Mustang e dove ogni Colore ha i suoi rappresentanti in Senato. Ahimè la situazione nel resto del Sistema Solare non è pacifica e due forze opposte premono sul neo-nato governo: da un lato su Venere la presa del Signore della Cenere è salda e ostile che mai, dall’altro il governo dei Margini domina i pianeti più esterni, per ora in pace, ma tutti sappiamo che Darrow ha in realtà tradito la casa Raa distruggendo i porti di Ganimede alla fine di Morning Star, dunque non è una tregua destinata a durare.

Pierce: Non avrei potuto riassumere la situazione in maniera migliore. Diciamo che la guerra del Mietitore è conclusa, ma la situazione non si è risolta e i dieci anni dalla conclusione della serie originale non hanno fatto altro che creare nuovi problemi.

Infatti. L’altra importante novità - di struttura del libro, non proprio di trama - è che il nostro caro Pierce qui presente ha deciso di affrontare a piene mani la narrazione a molteplici punti di vista. Inserendone non due, non tre, ma ben quattro, di quattro personaggi molto diversi, ma destinati a interagire tra di loro.

Pierce: Si, bisognava fare una scelta coraggiosa per quanto concerne la narrazione e io l’ho fatta. Vi presento dunque Lyra, Ephraim e Lisandro au Lune (che già conosciamo..). L’ultimo narratore è ovviamente Darrow.

Il modo più semplice di affrontare questa recensione è parlare di ogni personaggio, ne?

Pierce: Direi assolutamente di si. Mi sembra il modo più semplice e lineare, quindi da chi vuoi partire?

Partirei da Lyra. La nostra nuova protagonista è una Rossa che in seguito allo sterminio della propria famiglia (a causa di lotte intestine su Marte, pianeta tutt’altro che pacifico nonostante non sia più dominato dagli Oro) e ad una fortuita coincidenza entra a far parte della cerchia ristretta intorno ai Telemacus e riesce a fuggire dal proprio pianeta. Viene però gettata dalla padella alla brace e rimane invischiata negli intrighi dei nostri cari Darrow, Mustang, Victra & Co. 


Pierce: Non dimentichiamo che Lyra ha un ruolo alquanto importante nella nostra storia e che probabilmente un insolito legame con Pax - il figlio di Darrow e Mustang - andrà a stabilirsi. 

Si, in effetti temo in questo risvolto scontatissimo e inutilmente cliché (due giovinetti, lei poverissima e tosta, lui cresciuto nella bambagia, ma in realtà originato da un padre mezzo Rosso e per questo mezzosangue anch’egli… Speriamo queste ovvietà non accadano).
In ogni caso Lyra è il personaggio che ho apprezzato meno, perché rielabora in modo poco convincente tutta la rabbia e la frustrazione a cui eravamo abituati con Darrow. Ormai siamo familiari con le ingiustizie subite dai SubInferi, quindi Lyra è solamente una Darrow femmina più giovane e arrabbiata, ma ugualmente ingenua e desiderosa di accettazione. Per me, comunque, è no.

Pierce: Oh, okay… Immagino allora avrai preferito gli altri personaggi che sono del tutto originalI! Ephraim?

Ephraim è sentimentalmente legato a un personaggio che noi ben conosciamo dalla serie originale e nel tempo libero è un ladro/contrabbandiere che si vende al miglior offerente senza preoccuparsi troppo della legalità. Verrà ingaggiato dal Sindacato (una forza politica di stampo mafioso che lavora di nascosto per distruggere la Repubblica) per rubare una cosa alquanto preziosa alla Senatrice Mustang e così destabilizzarla. Ephraim è in realtà un uomo buono che ha dei sentimenti anche se pretende di fare il cattivone ignobile e indifferente a tutto. Il suo personaggio è molto interessante e promette anche bene, almeno all’inizio del libro, salvo poi ricordarsi che è anch’egli un umano e dunque prova pietà (e un unico gesto di pietà sostanzialmente rovina la sua vita).

Pierce: Non potevi pretendere che un uomo in una situazione così estrema, costretto a vedere cose terribili e che ha sofferto enormemente rimanesse rigido di fronte alle ingiustizie e avesse un cuore completamente di pietra.

In realtà è proprio quello che mi aspettavo per i motivi che tu stesso hai elencato, ma va bene ugualmente. Diciamo che Ephraim non è un personaggio favoloso, ma ci può stare e anche se avrei preferito fosse più tutto d’un pezzo (completamente indifferente ed egoista), tutto sommato c’è di peggio.

Pierce: Passiamo a Lisandro?

Si, Lisandro è il nipote della Sovrana della Luna, da noi tanto odiata nei libri precedenti. L’abbiamo lasciato come un giovinetto pieno di talenti letterari e dotato di una lingua alquanto persuasiva, non proprio il classico Oro guerriero. Lo ritroviamo ora cresciuto e in fuga - mentre l’intero entourage di Darrow crede che sia morto - con un compagno assai improbabile: Cassio au Bellona. I nostri due familiari eroi dopo alcune peripezie alquanto pericolose entreranno in contatto con i Sovrani dei Margini e questo incontro di sicuro causerà parecchi lutti nei prossimi libri…
I personaggi di Lisandro e Cassio sono tra quelli che più ho apprezzato nel libro. Lisandro è un Oro peculiare: intelligente, persuasivo, abile nella diplomazia più che nella guerra (Cassio è naturalmente l’opposto). Tutte le sue scelte sono ben giustificate, così come è giustificato il suo desiderio di vendetta contro Darrow, lo Schiavo-Re, che gli ha portato via ciò che di più caro aveva. Cassio è sempre il solito Cassio e rimane fedele a sé stesso.

Pierce: Bene, almeno qualcosa ti ha soddisfatto!

Almeno qui hai mantenuto un po’ di coerenza ahahah. E il fatto che sia con personaggi che esistevano già… Insomma… Preoccupa un po’…

Pierce: Mi stai dicendo che sono meglio i personaggi della vecchia serie che quelli inseriti nella nuova?

Diciamo che ormai siamo così abituati a quei personaggi e ad amarli che inserirne di nuovi è difficile. Il confronto è spesso spietato.
Concludiamo parlando di Darrow.

Pierce: Secondo il ragionamento che abbiamo appena fatto Darrow dovrebbe essere il migliore tra i personaggi, il più coerente e il più convincente.

Ovviamente non è così. Partendo dalle cose che ho apprezzato di Darrow, prima di tutto il fatto che sia invecchiato notevolmente (a livello fisico e mentale). E’ stanco, stufo della guerra, ma allo stesso tempo si sente ancora in dovere di sterminare tutti i nemici della Repubblica e creare così finalmente la pace. Pace che però non è così semplice da creare come Darrrow spera e difatti anche lui si trova a doversi confrontare con problemi decisamente più umani: l’aspirazione e l’avarizia degli uomini che rende difficoltoso il funzionamento della Repubblica e del Senato, il populismo di alcuni partiti che per danneggiare la Senatrice si rivolgono ai Colori Inferiori sperando di indurli a ribellarsi, forze mafiose quali il Sindacato, il peso dei tradimento nei confronti dei Margini, gli intrighi politici e - ultimo, ma fondamentale - il difficile rapporto con suo figlio, per il quale lui è solo un padre assente. 

Pierce: Darrow è ormai un uomo, non più il ragazzino Rosso cresciuto troppo in fretta e trasformato artificialmente in un guerriero. Di conseguenza alla sua aspirazione militare si fondono anche problemi della quotidianità.

Purtroppo ci sono anche cose che faranno storcere il naso agli appassionati: Darrow è ceco di fronte alla realtà delle cose. E’ soggiogato dalla sua voglia di uccidere e combattere, non è adatto alla vita pubblica e pacifica della Repubblica e per questo cerca continuamente scuse per fuggire ai suoi doveri familiari e correre a combattere qualcuno o qualcosa. Sevro (il mio amato Sevro) cerca spesso di condurlo alla ragione e di fargli capire che sta solamente fuggendo dai suoi doveri, ma Darrow non cede, sentendosi investito del dovere divino di “mettere definitivamente le cose a posto”, sia con il Signore della Cenere sia con i Margini. Questa sua ossessione lo porterà ad allontanarsi sempre di più da casa e in definitiva anche dai suoi amici (fino al finale in cui il mio stato d’animo era un perenne tipentiraidiquellochestaifacendo, tipentiraidiquellochestaifacendo, oh, Darrow, tipentiraidiquellochestaifacendo.

Pierce: Ripeto, ormai non è più il ragazzino che ci ricordavamo e con l’età adulta viene anche la scarsa consapevolezza dei propri errori (che Darrow in generale non ha mai avuto). Quindi si, è un personaggio decisamente più problematico.

Già. Io faccio comunque il tifo per lui, ma sono rimasta alquanto perplessa e delusa da questo suo atteggiamento.
In generale questo quarto libro getta le basi per tutta una serie di nuovi sviluppi che non vedo l’ora di leggere nei due libri che seguiranno. Saranno però all’altezza della serie originale? 

Pierce: Leggere per credere! Ma comunque non mi è ancora chiaro un parere definitivo su questa serie!

Diciamo che essendo il primo libro non mi voglio affatto sbilanciare, quindi la valutazione sarà mediocre come mediocre è stato questo libro: in pratica una grande introduzione a una storia complessa come quella della prima trilogia e che senza dubbio ci regalerà mille emozioni.

Pierce: Tutto qui? Un’introduzione?

Menzione speciale a Victra che è insopportabilmente incinta (lol) e quindi ancora più isterica, violenta, guerrafondaia e impulsiva di quanto già non fosse. Per il resto si, è tutto qui: un’introduzione.

Verdetto:


Un inizio Accettabile.


Pierce: Mi hai ucciso con questo verdetto.

In realtà è quanto ho dato al primo libro della prima trilogia, dunque speriamo che la seconda serie segua il crescendo della prima e migliori con il tempo!

Pierce: Uff, me ne vado deluso… Però ci rivedremo presto per Dark Age.

Assolutamente! A presto carissimo!

E un abbraccio anche a voi, miei prodi.
Rainy

4 commenti:

  1. Sevro è sempre un faro di luce nell'oscurità! xD

    RispondiElimina
  2. Sevro e Darrow qui mi hanno quasi distrutta T_T
    Hai ragione a dire che Darrow è diverso, ma per me è molto plausibile il percorso che ha compiuto in questi anni, per come è lui, per chi ha perso. Gli serve una sveglia, e forse ora è arrivato il suo momento! Non è più il Mietitore forse, ma è sempre Darrow <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Assolutamente! Come dici tu, però, gli serve una sveglia: speriamo sia arrivata ahah!

      Elimina

Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate :3 Lasciatemi un commentino se vi va!