Recensione: 'The Loneliest Girl in the Universe' - Lauren James

Buongiorno carissimi!
Oggi parliamo di un libro sci-fi che avevo a lungo atteso e che finalmente è arrivato in It… No.

Tristemente no, non è questo il caso.

Ho a lungo atteso questo libro, indubbiamente, ma dato che la sua pubblicazione in Italia non è prevista nei prossimi anni, mi sono rassegnata a leggerlo in inglese.

Il titolo in questione è The Loneliest Girl in the Universe di Lauren James.

Trama

Can you fall in love with someone you’ve never met, never even spoken to – someone who is light years away?Romy Silvers is the only surviving crew-member of a spaceship travelling to a new planet, on a mission to establish a second home for humanity amongst the stars. Alone in space, she is the loneliest girl in the universe until she hears about a new ship which has launched from Earth – with a single passenger on board. A boy called J.Their only communication with each other is via email – and due to the distance between them, their messages take months to transmit across space. And yet Romy finds herself falling in love.But what does Romy really know about J? And what do the mysterious messages which have started arriving from Earth really mean?Sometimes, there’s something worse than being alone . . .

E’ uno stand-alone.

Recensione:

Devo dire che la trama è leggermente ingannevole, perché si esordisce con “can you fall in love with someone you’ve never met, never ever spoken to - someone who is light years away?” e quindi io già mi immaginavo una storia d’amore mozzafiato nei meandri del cosmo, a rincorrersi per anni luce fino al fatidico momento del primo incontro…

Ovviamente non è così.

La storia è decisamente più complessa e molto più triste e oscura. Ma naturalmente andiamo con ordine…

Questo libro è la storia di Romy, una giovane astronauta involontaria, nel senso che è il primo essere umano ad essere stato accidentalmente partorito nello spazio (o almeno così crede). I suoi genitori erano menti brillanti al servizio della NASA e con un compito molto semplice: scortare una popolazione di embrioni a bordo di una nave chiamata Infinity nel loro lungo viaggio verso l’Earth II, un nuovo pianeta dove iniziare la prima colonia umana extraterrestre. Romy non era prevista, ma tant’è: lei è nata a bordo dell’Infinity, non ha mai visto e mai vedrà la Terra, dato che la nave spaziale è inevitabilmente diretta verso Earth II senza possibilità di tornare indietro. Ad aggiungere divertimento a tutto ciò, Romy è sempre stata completamente sola a bordo della nave. Il suo unico contatto umano è la psicologa Molly, dipendente della NASA, incaricata di offrirle supporto psicologico dopo la tragica morte dei suoi genitori.

La cosa cambia quando una rivola sulla Terra porta alla destituzione dei governi dell’America del Nord, sostituiti da una Repubblica. Viene detto a Romy che una seconda nave, l’Eternity sta viaggiando verso di lei molto più velocemente grazie a una nuova tecnologia, che raggiungerà l’Infinity per fondersi con essa (e offrire supporto di ogni genere) e che dunque le due navi proseguiranno insieme verso Earth II. A bordo dell’Eternity c’è un tale J, un ragazzo nella stessa situazione di Romy, inviato in suo soccorso.

Mentre Romy perde ogni contatto con Molly e con la NASA che apparentemente non esiste più e deve fare i conti con i fantasmi del passato, dell’orribile morte dei suoi genitori e l’inevitabile impronta psicologica che quel trauma ha lasciato su di lei (causandole incubi e visioni), dalla Repubblicano cominciano ad arrivare bizzarri messaggi, il nuovo software installato sull’Infinity su richiesta della Repubblica inizia a presentare degli evidenti difetti e, be’, J diventa il suo unico contatto.

Inevitabilmente tra i due si sviluppa subito un legame molto speciale, ma non tutto è come sembra e Romy effettivamente non sa nulla di J, a parte quello che lui vuole farle credere…

Mi aspettavo un libro sci-fi ed effettivamente elementi fantascientifici ce ne sono parecchi: dai controlli della nave, ai problemi nelle comunicazioni dovuti alla distanza spaziale, alle avarie tecnologiche… Insomma, un libro di fantascienza con molti elementi young adult.

La nostra Romy ovviamente si appoggia a J in tutto e per tutto. Diventa la sua ancora di salvezza  e si illude in maniera quasi morbosa di star sviluppando un legame che trascende il fatto di non essersi mai fisicamente visti. Un legame affettivo, amoroso, al limite dell’ossessivo.

E’ chiaro che Romy ha dei problemi psicologici e dei traumi che le impediscono di vedere la situazione con chiarezza, ma è un personaggio interessante proprio per questo. Inevitabilmente rimarrà delusa dalla realtà dei fatti e da J (la cui vera natura si può intuire molto prima che la nostra Romy sospetti qualcosa e ammetto di averla già indovinata dopo poche e-mail tra J e la nostra eroina..), ma troverà dentro di sé la forza e la determinazione di agire e mettere fine agli spettri del suo passato che la tormentano. La sua unica pecca è che si fida troppo facilmente delle altre persone (rimanendo inevitabilmente delusa e causando grande frustrazione nel lettore), ma come non capirla: immaginate di essere nati lontano dal vostro pianeta, di aver perso le uniche due persone che abbiate mai conosciuto e amato nella vostra vita e di aver vissuto il resto dei vostri giorni in solitudine senza contatto umano ad eccezione di alcuni messaggi vocali di una psicologa. Sfido chiunque a non buttarsi a capofitto tra le braccia del primo essere umano incontrato.

The Loneliest Girl in the Universe è una storia di crescita e maturazione in un ambiente ostile, di desiderio di affidarsi alle altre persone che inevitabilmente si rivelano egoiste e traditrici e di lotta contro i propri demoni. Un bel libro, a volte troppo scontato e sicuramente troppo lento, che però si rivela una piacevole e rapida lettura per riempire gli afosi giorni estivi!

Verdetto:

Eccezionale!

Questo per oggi è tutto, quindi alla prossima!

Rainy