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10 febbraio 2020

Recensione: 'E La Chiamano Estate' - Jillian Tamaki, Mariko Tamaki

Buongiorno amichetti!
Oggi siamo qui riuniti per affrontare un'altra incredibile graphic novel (back on my shit per il 2020 insomma, we want to kill the bucket list lol).


Stavolta è una graphic novel diversissima da Il Principe e la Sarta di cui abbiamo parlato la scorsa settimana, quindi andiamo di review!

Trama:

Risultato immagini per e la chiamano estate
Rose e i suoi genitori vanno ad Awago Beach da quando lei era bambina. È la sua fuga estiva, il suo rifugio. A farle compagnia, c'è anche Windy, l'amica di sempre, la sorellina che non ha mai avuto. Ma questa estate è diversa. La mamma e il papà di Rose non fanno altro che litigare, e Rose e Windy si trovano a essere testimoni di una piccola tragedia in pieno svolgimento nella comunità di Awago Beach. È un'estate di segreti e batticuori, ed è un bene che le due amiche possano fidarsi ciecamente una dell'altra.












Recensione:
Quando uno si approccia a questa graphic novel, pensa di trovare la classica storia adolescenziale un po' scemotta, un po' da romance, un po' cute, con qualche spunto interessante, ma in fondo niente di che. La solita storia classica per passare un pomeriggio in compagnia di meravigliose illustrazioni..

Invece ragazzi preparatevi, perchè questa graphic novel sembra la classica storiella felice e tranquilla e invece è un pugno allo stomaco. La parola che meglio riassume le mie emozioni dopo averla finita è 'damn!'.


E' la storia di due amiche 'stagionali', Rose e Windy, che si vedono solo d'estate, ogni anno, da quando erano piccole. Le cose naturalmente sono cambiate da quando le nostre due amiche erano piccole e i 'piccoli problemi dell'adolescenza' entrano prepotentemente nella vita delle due (prime esperienze amorose, imparare ad esplorare la propria femminilità, essere escluse dagli adulti perchè 'ancora troppo piccole'...). 

Risultato immagini per e la chiamano estateArriviamo però alla particolarità di questa graphic novel: non racconta una storia ordinaria, con un inizio e una fine, ma offre uno spaccato di vita, niente più. Uno spaccato di un'estate che sembra normale e tranquilla e invece è silenziosamente turbata da problemi più che seri. I temi affrontanti sono molti, uno più importante dell'altro e in definitiva si possono riassumere e racchiudere nella categoria dei drammi familiari. Ogni problema è legato in qualche modo alla famiglia: si parla di aborto, si parla di perdita di un figlio e di come questo distrugga l'armonia familiare e lasci delle cicatrici indelebili sui suoi membri, di famiglie tenute insieme a forza, di gravidanze indesiderate... Tutto ruota intorno a questo tema, la costruzione di un'unione familiare: chi la vuole e non riesce a crearla e chi invece assolutamente non la vuole e invece ci si ritrova invischiato dentro.


La cosa più interessante, però, è che il pov è quello della protagonista, che è un'adolescente giovanissima (credo 12 anni), quindi non pienamente in grado di cogliere la complessità e la drammaticità di quello che accade intorno a lei. Capisce ovviamente di cosa si parla, ma non ne comprende la profondità, cosa che è totalmente lasciata al lettore. Chi legge è dunque lasciato a sè stesso, libero di decidere per sè se farsi coinvolgere da questi temi e rifletterci o se osservare la situazione per come si svolge e basta. Come dicevo, questa graphic novel è un puro e semplice spaccato di vita quotidiana con tutti i suoi problemi, nulla più, non si cerca di dare un messaggio.

Proprio quest'ultimo particolare, infatti, mi ha rovinato leggermente il finale: in generale è una graphic novel molto bella, per riflettere, ma non c'è uno scioglimento, non c'è una risoluzione dei conflitti. Capisco che si voglia solo offrire uno sguardo sulla vita di questo paese, ma mi aspettavo qualche riflessione finale in più e una risoluzione, come se questa casa estiva fosse una specie di luogo catartico dove i problemi della famiglia della protagonista (e tra altri due personaggi del libro) vengono affrontati e risolti come impossibile fare nella  propria casa 'quotidiana'. Forse sono io che non ci ho capito nulla, però, who knows!

Verdetto:


Mi aspettavo qualcosina di più, diciamo più che Accettabile.

Qualcuno di voi l'ha letta? Cosa ne pensate? E' nella vostra TBR?
Fatemelo sapere, cari!
A presto,
Rainy

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