Buongiorno, amici!
Oggi recensione un po’ particolare, perchè di un genere che solitamente non leggo granchè, ossia il romanzo storico!
Ringrazio Bezzus Erased per aver organizzato e la CE per aver autorizzato l’evento e per la copia!
Trama
Virginia, 1701. È questo il luogo ideale per il ricco Thomas Marlowe, desideroso di lasciarsi il passato alle spalle e insediarsi nella buona società locale, composta soprattutto di latifondisti e coltivatori di tabacco. Ma il suo non può essere un tranquillo buen retiro e, suo malgrado, nel giro di pochi giorni tutti parlano di lui quando acquista, pagando in contanti con cinquemila sterline d'oro e d'argento, la piantagione della vedova Elizabeth Tinling, giovane e bellissima. La stessa donna il cui onore, due anni dopo, dovrà difendere dalle rozze insinuazioni di un pretendente respinto, rampollo di una delle famiglie più in vista dell'intera Virginia che Marlowe uccide in duello. E non si ferma qui: con l'aiuto di un manipolo di fedeli compagni rimette in sesto la Plymouth Prize, un decrepito vascello, e con essa inizia una vittoriosa guerra contro i pirati. Ma se Marlowe riesce a sconfiggere con facilità i Fratelli della costa è perché li conosce bene. Bene come solo uno di loro potrebbe: perché anche lui era un bucaniere, che ora ha deciso di dimenticare quel passato. Solo che, a volte, è il passato che non vuole farsi dimenticare. Soprattutto dagli antichi nemici...
La serie è composta da...
01. Il Pirata
02. La Nave degli Schiavi
03. Il Ritorno del Pirata
Recensione:
Premetto dicendo che sono una grandissima fan dei libri a tema piratesco. C’è qualcosa di estremamente affascinante, per me, nell’esplorazione del mare, della complessità del maneggiare una barca, della personalizzazione della nave e del Jolly Roger, della creazione dell’equipaggio e dei codici segreti per comunicare in voga tra i pirati. Non fraintendetemi, so bene che la vita ‘tipo’ del pirata era assolutamente terribile e molto meno maestosa di come viene rappresentata nei libri o nei film. Ciò non toglie che però come genere cinematografico sia tra i miei preferiti! Tristemente non ho mai letto granché sul tema, quindi le mie speranze per Il Pirata erano parecchio alte.
(Fun fact prima di iniziare: ho recentemente riletto One Piece lol)
Dicevo, aspettative alte, che purtroppo sono state deluse in parte.
Il Pirata è un grade classico del romanzo storico e ne presenta tutte le caratteristiche distintive: accuratezza storica, personaggi tipici dell’epoca e una trama che esplora un certo periodo della storia dell’uomo.
Nel libro in questione si seguono le vicende di Marlowe, ex-pirata inglese passato dall’altro lato e divenuto cacciatore di pirati una volta trasferitosi in America. Marlowe è accompagnato dal fedele Bickerstaff e dall’amata Elizabeth, ma è ahimè ancora tormentato dai fantasmi del passato che lo seguono dall’Europa, più pericolosi e vicini di quanto sembrano.
Un altro punto a favore è la descrizione delle scene di battaglia e della strategia militare. E’ ovviamente un libro che tratta di scontri tra dei pirati e la ciurma di Marlowe, quindi la strategia e la battaglia sono due componenti fondamentali che non possono mancare. Con grande gioia affermo che l’autore è particolarmente bravo nel descrivere le scene di azione e riesce a costruire degli scontri pieni di suspense, violenti il giusto e che mescolano bene realtà e finzione letteraria (si, ci sono delle scene un filo esagerate, ma è un libro in fondo, su!).
Per il resto, però, anche questo è uno dei libri che potevano essere riassunti in cento pagine di meno. Ha infatti una trama obiettivamente semplice, ma interessante, che però non si sa perché venga tirata per le lunghe con descrizioni infinite, riflessioni poco necessarie e colpi di scena che dovrebbero essere pazzeschi, ma si intuiscono a pagina 3. Un po’ noioso, si, se devo dirla proprio tutta. Marlowe poi è il classico ‘faccio tutto io, sono bravissimo io, lascia fare a me che tutto quello che fai tu io lo so fare meglio’ e di personaggi così dopo un po’ anche basta. A difesa del libro, però, non è nuovissimo (è infatti uscito per la prima volta nel 2000) ed è una pietra miliare del genere marinaresco, quindi un protagonista ‘superuomo’ è quasi scusabile, dai.
Speriamo il resto della serie ci riservi qualcosa di meglio, in tutta sincerità, ma tutto sommato questo primo capitolo non è da buttare!
Verdetto:
Non proprio un inizio perfetto, ma siamo fiduciosi!
A presto, amici!
Rainy
Ciao! Mi ispira come libro, però mi dispiace che non ti abbia convinta totalmente!
RispondiEliminaMah, sicuramente ad altri è piaciuto più di me, diciamo. Quindi dagli una possibilità :)!
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