Buongiorno, amici!
Benvenuti al nostro secondo appuntamento con Dormire in un Mare di Stelle, ultima fatica letteraria di Christopher Paolini, edita da Rizzoli. Abbiamo parlato del primo capitolo proprio qui e da pochi giorni potete trovare il libreria il secondo, yuppi!
Trama
La nostra civiltà è in pericolo. Restano poche speranze, ora che la guerra dilaga in ogni angolo dell’universo contro non una, ma due potenti specie nemiche. Kira e i compagni dell’astronave Wallfish si trovano davanti a un bivio: eseguire gli ordini ricevuti e abbandonare la missione, oppure infrangere le regole e lanciarsi in un folle viaggio verso il cuore dello scontro?Kira sa di essere l’unica in grado di proteggere l’umanità e restituirle un futuro perché – ormai lo ha capito – il misterioso reperto alieno che è diventato tutt’uno con il suo corpo e la sua mente potrebbe rivelarsi l’arma decisiva per fermare il conflitto. Deve esercitarsi, però, imparare il prima possibile a padroneggiare le infinite sfumature di questo nuovo potere straordinario.È ricercata dalle autorità, fronteggia continui attacchi nemici, eppure Kira non ha più dubbi. Il pensiero della sua famiglia, di Falconi e la sua banda la accompagnano nell’ultima, colossale avventura oltre i confini dell’umano. Il traguardo è lontano e incerto, ma lei farà l’impossibile per raggiungerlo. È tutto ciò che desidera, il solo destino di salvezza: riportare la pace tra le stelle.
Recensione:
Prima cosa da specificare subito è che questo libro non è una serie, ma una storia unica che è stata spezzata in due parti. Il secondo libro è infatti il pieno proseguimento del primo e riparte esattamente da dove l’avevamo lasciato.
«Per scrivere un poe- ma epico sono necessarie una varietà studiata, una disomogeneità calcolata e un’occasionale disinvolta noncuranza».
Come ben sapete non mi sono lasciata andare a dei giudizi stellari per il primo libro. Mi è piaciuto molto, ma non ho dato un voto pieno. Evidentemente, però, Paolini era lì che mi osservava e ha deciso di porre rimedio alla cosa ;).
Questo secondo libro è infatti la perfetta conclusione della storia. E’ un libro che da una vera e degna chiusura tirando tutti i fili della vicenda e guidando i nostri eroi ad un finale a dir poco esplosivo (letteralmente).
Il primo punto positivo è quindi la minuziosità e la completezza della trama, che sembra sempre scontato e inutile da sottolineare, ma non lo è affatto. Sono infatti pochi i libri - non parliamo poi dei libri sci-fi dove la complessità dell’ambientazione spesso crea più problemi che opportunità - che hanno una trama costruita magistralmente e dove nulla è lasciato al caso.
Passando alla vera e propria ‘ciccia’, un altro aspetto molto positivo è lo sviluppo dei personaggi. Kira, Falconi, Gregorovich (di lui parliamo tra un secondo, che merita una sezione a sé), se già erano ben costruiti nel primo sono portati all’evoluzione ultima - tipo i Pokemon - nel capitolo finale. Quello che convince sono le dinamiche di gruppo, di come la squadra si muova cercando di fermare la guerra imminente tra umani e alieni dovendo affrontare mille difficoltà e di come queste le facciano avvicinare tutti ancora di più, talvolta non solo come ‘amici’ *wink wink*. E sicuramente convince anche il rapporto dei protagonisti con le forme di vita aliene. Se vi ricordate, infatti, Kira è costretta suo malgrado ad essere ospite di uno xeno chiamato Lama Morbida e nel libro precedente è riuscita ad instaurare un rapporto anche con i grandi nemici del capitolo uno, ossia le Meduse. Questo rapporto convince perché è senza dubbio guidato dal desiderio di sconfiggere un nemico comune, ma rimane profondamente realistico, pieno di incertezze, diffidenza e paure, come ognuno di noi penso si sentirebbe se fosse costretto ad avere a che fare con una guerra intergalattica e degli alieni da un giorno all’altro.
Nessuno dei personaggi diventa quindi un superuomo ‘so tutto io, faccio tutto io, questa nuova situazione così drammatica non mi sconvolge minimamente’, ma anzi sono ancora oggetto delle proprie emozioni, di mille dubbi e perplessità.
La vera stella del libro è però, ancora una volta, Gregorovich. La IA, se già era un conturbante mix di ironia, strafottenza e super intelligenza nel primo, qua viene portata all’ennesima potenza. Gregorovich è la voce interiore che tutti vorremmo avere e, se mi permettete di essere leggera per un secondo, sicuramente il migliore amico perfetto e un po’ cinico che non ha paura di dirti quando un vestito ti sta davvero malissimo o hai preso cinque chili. Non è però solo il comic-relief del libro, cioè quel personaggio che esiste solo per strappare una risata al lettore, ma che è altrimenti inutile. Gregorovich funziona perché in questo secondo libro ha una nuova dignità e complessità, si scopre qualcosa di più sul suo passato e su cosa lo abbia condotto a diventare cervello di bordo, e vengono approfonditi i profondi turbamenti della sua psiche di cui fino ad ora avevamo solo sentito parlare. Non pensate però che rispostacce antipatiche e insulti gratuiti appartengano ormai al passato, perchè, suvvia, è sempre di Gregorovich che stiamo parlando.
"Falconi sospirò. «Pazzo bastardo.»
«Così mi lusinghi» ribatté Gregorovich sghignazzando."
Ho un problema con le IA al punto da interessarmi più a loro che ai personaggi umani di una serie, vedi AIDAN? Si e ne vado fiera.
Ultima chicca per convincervi a comprare questa serie: le appendici. Come molti libri fantascientifici, infatti, anche Paolini sceglie di inserire alla fine del romanzo una serie di appendici (complessivamente di 80 pagine) per spiegare meglio al lettore i fenomeni astrofisici su cui il romanzo è costruito.
Naturalmente, però, questo libro è ambientato in un futuro molto lontano dove gli alieni sono entrati in contatto con noi e il viaggio alla velocità della luce è possibile, dunque i fondamenti scientifici che giustificano questi elementi ad oggi non esistono. Come fare quindi per inserire delle appendici scientificamente autorevoli e tentare di spiegare al lettore che quello che ha letto non è affatto un miscuglio di cavolate? Be’, Paolini se li è inventati.
Con mesi e mesi di ricerca ha messo su delle appendici scientifiche che mescolano tecnologie esistono davvero e altre che per ora sono solo un sogno per spiegare il funzionamento di fenomeni fisici ad oggi impossibili all’uomo. Davanti a questo quindi io non posso che alzare le mani ed applaudire, perché se non è dedizione questa non so cosa lo sia!
Se poi siete fan di Eragon un’interessante serie di chicche vi aspetta a fine libro ;).
Infine, amici, CHE FINALE BOMBA. Una conclusione dolceamara di quelle che piacciono a me, ma una degna conclusione. Triste, ma non troppo, che si rifà al fantasy per alcuni aspetti, che fa scendere la lacrimuccia per altri e che rimane profondamente radicata nell’ambientazione spaziale e nel mare di stelle.
Bello, bello, bello. Correte a recuperare la serie.
Verdetto:
Che aspettate? Quasi Oltre Ogni Previsione!
Ringrazio ancora una volta la casa editrice per avermi permesso di organizzare l’evento e le mie favolose college!
Rainy
Concordo su tutta la linea, questo libro (inteso primo e secondo volume insieme) rientra sicuramente nella top ten delle letture fatte fino ad ora nel 2020
RispondiEliminaAssolutamente!
EliminaGrazie di avermi voluta in questa avventura, è stato un viaggio stupendo e già mi mancano tutti.
RispondiEliminaMa grazie a te <3
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