8 luglio 2020

Review Party: 'Io Sono Leggenda' - Richard Matheson



Buongiorno, amici!
Oggi vi parlo di una storia che tutti conoscono, per un motivo o per l’altro, ma che davvero in pochi hanno letto. Io ho avuto il piacere di leggerla grazie all’evento delle meravigliose Michela e Federica e ovviamente alla CE Oscar Vault. Ringrazio sentitamente tutte!

Detto ciò, nel caso non l’aveste capito, sto proprio parlando di Io sono Leggenda, capolavoro indiscusso che ammetto - non senza vergogna - di aver letto per la prima volta proprio in questi giorni.
Perchè è tornato alla ribalta proprio ora? Perchè la Oscar Vault ci ha donato una nuova e curata traduzione che rende maggiore giustizia alla vicenda. Curiosi, ora?

Trama

Robert Neville è probabilmente l’ultimo uomo vivente sul pianeta… eppure non è solo. Un morbo incurabile ha trasformato uomini, donne e bambini in vampiri assetati di sangue. Di giorno Robert attraversa le rovine della civiltà, seguendo le tracce dei mostri come un cacciatore sulle orme della preda, li studia, sperimenta nuovi modi per sterminarli. Di notte si barrica in casa, assediato dalle creature delle tenebre, e implora che sorga presto il sole…

Rovesciando la situazione di Dracula, vampiro nel mondo degli uomini, Matheson immagina un uomo solo in un mondo di creature mostruose, dando vita a uno degli scenari più fortunati della letteratura e del cinema novecentesco. Quello che – con la sua scrittura ossessivamente cristallina, asciutta, ipnotica – Matheson dipinge è un mondo apocalittico, straniato, nel quale ogni valore e ogni certezza vengono stravolti. Chi sono i buoni e chi i cattivi? Ci sono davvero dei buoni e dei cattivi? O ci sono solo eventi e creature che sfuggono alla comprensione razionale e alla catalogazione scientifica? L’orrore, suggerisce Matheson, ci abita accanto.







Recensione:

Tutti sanno che storia è Io Sono Leggenda. Tutti sanno che si parla dell’ultimo uomo rimasto sulla Terra dopo la diffusione di un virus mortale che trasforma gli esseri umani in simil-vampiri, dei tentativi di quest’ultimo di sopravvivere giorno per giorno e dei problemi legati a ciò. La maggior parte di chi conosce questa storia, però, la conosce per il film con Will Smith che tuttavia non è fedelissimo al libro ed è stato disconosciuto dall’autore.

Ero quindi curiosissima di leggere cosa avesse di diverso la storia originale!

Dopo aver letto queste 200 pagine che volano, vi assicuro, posso dirvi che il libro è decisamente superiore al film (ma dai, strano, non capita mai!). 

Il libro è ovviamente la storia del povero Robert, unico rimasto umano in un mondo interamente conquistato dai vampiri a causa di un virus misterioso (strano tempismo per leggere questa storia, lo so). I vampiri stanno in uno stato catatonico durante tutto il girono e si risvegliano di notte, affilandosi davanti a casa di Robert per convincerlo ad uscire (o forzarlo) e trasformarlo in uno di loro. Robert però si è organizzato bene, ha una casa dotata di ogni apparecchio necessario per sopravvivere e vive le sue giornate alternando giri per le città limitrofe ad uccidere i vampiri durante il giorno, lettura e riposo, preparandosi a difendere la propria casa durante la notte.

Questo ogni giorno, fino alla fine della sua vita.

L’incontro con altri esseri viventi, però, turba le sue giornate. Dapprima con un cane, verso il quale Robert sente immediatamente una profonda connessione, e poi con quella che sembra essere l’ultima donna rimasta sulla Terra. L’incontro con quest’ultima sconvolgerà la vita di Robert e la porterà verso una direzione totalmente diversa.

Il libro è scritto con uno stile estremamente malinconico, sconfortato, desolato. Proprio questo è secondo me uno dei suoi punti di forza. Si percepisce perfettamente tutta la monotonia e la disperazione nella quale si trova Robert. Egli è infatti un uomo profondamente solo, ormai rassegnato al proprio destino e alla monotonia nella quale è immersa la sua vita. Egli sa che dovrà uccidere vampiri, perdere tempo fino a sera, sopravvivere alla notte e così via per tutti i giorni che lo separano dalla morte. Ogni giorno è uguale al precedente e sarà uguale al successivo. Robert lo sa e ormai l’ha accettato.




Nonostante ciò ho apprezzato come questa situazione disperata emerga nella scrittura. Il libro è infatti ripetitivo - ma non al punto da diventare fastidioso, semplicemente riflette quello che Robert fa - e scritto con un tono desolante, dal quale è facile essere sconfortati. Si descrivono le azioni che il protagonista fa ogni giorno e come egli cerchi di riempire il proprio tempo leggendo il più possibile e imparando tutto quello che può sul virus e sul mondo che lo circonda, così da essere preparato ad ogni evenienza.

E’ poi estremamente facile e terribile allo stesso tempo empatizzare con Robert e questo è un altro dei punti di forza del libro che lo rendono davvero potente. Si sa che non c’è scampo per la situazione che egli sta vivendo, che può solo cercare di ingannare il tempo e cercare di preservare la propria umanità fino alla morte, ma allo stesso tempo si fa il tifo per lui fin dalle prime pagine. Si spera inutilmente che egli incontri qualcuno di vivo come lui con cui condividere le difficoltà di questa vita, ma immancabilmente si rimane delusi. Robert è solo e questo libro lo grida in faccia al lettore fin dall’inizio. I due incontri con creature viventi sono accolti con felicità e gioia, ma si risolvono solamente con altro dolore, sia per Robert che - inevitabilmente - per il lettore.

In generale è davvero un bel libro e offre diversi spunti di riflessione. Uno su tutti, come la coscienza umana, se riportata a un livello base, quasi animalesco, cada facilmente in egoismo, bestialità, ossessione. Insomma, l’uomo è lupo per un altro uomo.

Allo stesso tempo avrei preferito questo libro fosse più veloce in alcuni punti, perchè il senso di monotonia e disperazione è talvolta soverchiante e rende solo la lettura inutilmente pesante.

In generale è un libro che vi consiglio se conoscete già la storia e volete approfondirla e scoprirne la forma originale con questa nuova traduzione migliorata!

Verdetto: 

 - (4-)

Bello, bello. Mancava qualcosina, ma quasi Eccezionale!

Ancora un grande grazie alla CE Oscar Vault e alle organizzatrici Federica e Michela!
Vi lascio le restanti tappe del BT!


Detto ciò, vi saluto e alla prossima!
Rainy

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