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24 marzo 2017

Recensione 'Harry Potter e La Maledizione dell'Erede' - J. K. Rowling, Jack Thorne, John Tiffany aka 'be', dai, pensavo peggio'

Buongiornissimo tesorini (?),
è un po' che non ci sentiamo, nevvero?
Oggi parliamo in modo particolarmente rapido e veloce del libro simbolo del 2016: Harry Potter e la Maledizione dell'Erede!

Non sarà una Inter(re)view, perchè è decisamente troppo irrealistico pensare di intervistare J. K. Rowling in persona con Thorne e Tiffany, quindi direi di fare un breve ritorno alle recensioni classiche e non dubitate che tra brevissimo ricompariranno pure le vostre Inter(re)view *ammicca*

Bene bene, senza indugio andiamo a cominciare!

Trama


È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare. Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso dell'eredità famigliare che non ha mai voluto. Il passato e il presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità: talvolta l'oscurità proviene da luoghi inaspettati. Basato su una storia originale di J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne. Un nuovo spettacolo diviso in parti uno e due. Il volume conterrà in un'unica edizione entrambe le parti.







La recensione (normale, si): 

Mettiamo immediatamente le mani avanti: capisco perfettamente perchè i veri fan di Harry Potter siano rimasti delusi da quest'opera, a me però non è dispiaciuta (nonostante io sia effettivamente una Potterhead). 

*uff, sospiro paziente* Ora cominciamo davvero.

Le aspettative su questo libro erano alte, altissime, colossali, immense. Doveva essere il fenomeno dell'anno e il libro che avrebbe risollevato la saga di Harry Potter donandole ulteriore lustro e prestigio, ma tutti sanno che così non è stato.

Naturalmente nasce come opera teatrale, quindi questo libro è un derivato di uno spettacolo teatrale, un copione diciamo, ed è importante sottolinearlo, perchè spesso si dimentica che J.K. Rowling non ha scritto questo libro di suo pugno, ma ha semplicemente acconsentito a fare un'adattamento dei suoi personaggi a un nuovo contesto, a una nuova trama che prende le mosse 19 anni dopo gli eventi della saga standard. Importantissimo ricordarlo.

Cosa mi aspettavo io da questo libro? Una gigantesca operazione commerciale, ovviamente. Credo di essere piuttosto obiettiva su qualsiasi libro che leggo e in particolare sulla saga di Harry Potter, venerata da mezzo mondo: questa serie ha moltissimi alti, ma anche qualche basso e l'idea di questo spettacolo è decisamente un basso. Sfruttare il gran numero di fan di questa saga per estrapolare i personaggi e portarli in un contesto diverso inserendone di nuovi solo per alimentare il fanservice ed essere sicuri di creare un prodotto di successo è decisamente un insulto alla serie. Quindi le mie aspettative erano bassissime.