Buondì, amici!
Come va? Come procede la vita?
Io studio studio studio studio e ogni tanto leggo un po' ahah.
A proposito di letture, ho finalmente letto Il Nome del Vento, yeah!
Per leggerlo, mi sono iscritta ad un GDL (ormai ne sto seguendo ventimila ahahah), perché su un altro GDL avevano parlato molto bene di questa serie e di Rothfuss, ma non avevo avuto il coraggio di iniziarlo data la mole (850 pagine).
Poi con la spinta del GDL eccoci qui e in pochi giorno l’ho divorato!
Fun fact: ho letto in contemporanea Il Nome del Vento e L’Ombra del Vento lol.
Avevo moooolta voglia di fantasy (strano, eh), quindi mi sono tuffata in questa nuova avventura, purtroppo prima di scoprire che SONO ANNI CHE NON ABBIAMO NESSUNA NOTIZIA PRECISA ad eccezione di rimandi nella data di uscita DEL TERZO LIBRO DELLA SERIE. Rothfuss, hello? Che stai facendo nella tua vita? Perché non scrivi?
(Pare Agosto 2020 sia il mese X, ma francamente boooh)
A parte questo momentaneo infarto (per il quale mi sono pentita di aver iniziato questa serie e dover aspettare un’infinità), let’s go!
Trama
Ero distante solo due dozzine di piedi, lo vedevo perfettamente nella luce del tramonto. La sua spada era pallida ed elegante, tagliava l'aria con un suono freddo. La sua bellezza quella perfetta della porcellana. Era un Chandrian, un distruttore, e aveva appena massacrato la mia famiglia." Per ritrovare quella mostruosa creatura e vendicare la sua famiglia, Kvothe è pronto a tutto. Costretto ad affrontare la fame e qualsiasi tipo di pericolo, il ragazzo sente crescere dentro di sé un potere magico che lo porterà all'Accademia, una spietata scuola di magia in cui nessun errore è permesso. Ma chi resiste ai duri anni dell'apprendistato poi sarà in grado, forse, di affrontare i propri spietati nemici e gli incubi peggiori.
E Kvothe ora è pronto a vendicare il popolo nomade di attori con cui è cresciuto, massacrati insieme ai genitori dai demoni Chandrian, è pronto a diventare quello che sarà: potente mago, abile ladro, maestro di musica e spietato assassino, l'eroe che ha ispirato migliaia di leggende.Patrick Rothfuss ha scritto una saga completamente differente dalle altre - ha detto Orson Scott Card: "Un Harry Potter senza concessioni agli aspetti infantili, più cupo, un romanzo complesso ma con uno strano tocco di dolcezza e una leggerezza segreta che creano un mondo epico mai visto".Il Nome del Vento, il primo volume della trilogia "Le Cronache dell'Assassino del Re", è stato pubblicato nel 2007 negli Stati Uniti e, nello stesso anno, ha vinto il Quill Award per il miglior libro fantasy, consacrando Rothfuss tra i maestri contemporanei del genere.
La serie è composta da..
01. Il Nome del Vento
02. La Paura del Saggio
03. Inedito (dajeeeee, Patrick!)
Recensione:

Pare che in D&D ci sia (io sono profana in merito) la regola non scritta che il ‘locandiere’ sia un personaggio molto forte a cui è bene non rompere le scatole. Beh, Il Nome del Vento è la storia di un locandiere lol. Non un locandiere come tutti gli altri, però, bene inteso, ma Kvothe, un eroe famoso in tutto il mondo e su cui circolano centinaia di storie diverse. Nessuno sa però quale di queste storia corrisponda alla verità e se vi imbarcate in questo lunghissimo viaggio, be’, lo scoprirete.
“Ho sottratto principesse a re dormienti nei tumuli. Ho ridotto in cenere la città di Trebon. Ho passato la notte con Felurian e me ne sono andato sia con la vita, sia con la sanità mentale. Sono stato espulso dall'Accademia a un'età inferiore a quella in cui la maggior parte della gente viene ammessa. Ho percorso alla luce della luna sentieri di cui altri temono di parlare durante il giorno. Ho parlato a dèi, amato donne e scritto canzoni che fanno commuovere i menestrelli. Potresti aver sentito parlare di me.”
Lascio a voi scoprire come e perché Kvothe, che ha persino cambiato identità per evitare i problemi, decida di narrare la storia della propria vita e, soprattutto, a chi.
Dunque Il Nome del Vento è la storia della vita di Kvothe narrata da lui stesso, dalla nascita alla fama, alla situazione attuale, ossia l’anonimato.
E’ un fantasy a tutti gli effetti: ha un mondo estremamente complesso, una miriade di personaggi e creature magiche presenti, ma soprattutto ha Kvothe. Kvothe che è un ragazzino spigliato e particolarmente intelligente, portato per la magia e l’apprendimento. Egli è il personaggio principale ideale: intelligente, onesto, sagace, determinato e con dei talenti che esulano dal combattimento (finalmente!). Allo stesso tempo è impulsivo e non proprio il massimo a farsi degli amici ahah.
Kvothe ne ha passate tante, dall’infanzia finita bruscamente, all’adolescenza difficile e all’incontro che determinerà la sua vita e lo porterà all’Accademia, il tempio del sapere dove tutti i maghi (o utilizzatori di ‘Simpatia’, cioè come viene chiamata la magia in questo mondo) si allenano, studiano e imparano. L’Accademia è il classico tema letterario della scuola di magia rivisitato in chiave fantasy: qui si studia la magia alla sua essenza e il suo rapporto con la natura, la chimica, l’alchimia e le forze che governano il mondo. Sicuramente è la parte migliore del libro.