29 aprile 2022

Review Party: 'Aurora's End' (Aurora Cycle #3) - Jay Kristoff, Amie Kaufman



Buongiornissimo, kaffè!

Oggi parliamo della conclusione dell’acclamata trilogia Aurora’s Cycle del duo delle meraviglie Kaufman-Kristoff, amato e odiato in ugual misura.


Trama



MA È DAVVERO LA FINE?


Cosa può succedere quando chiedi a un branco di perdenti, casi disciplinari e disadattati di salvare la galassia da una forza oscura e antica? Che quest’ultima ha la meglio, ovviamente. No, aspettate… Non. Così. In. Fretta. Abbiamo lasciato la Squadra 312 alle prese con una missione impossibile. La paura li ha fatti lavorare bene insieme (era ora!) mentre imperversava una battaglia intergalattica e una super arma minacciava di annientare la Terra. Tutto, però, è andato terribilmente storto, ovvio. Ma sapete una cosa? Non sempre la fine della storia rappresenta proprio la fine. E il gruppo di Ty ha ancora una possibilità per riscrivere la sua. Forse due.


La faccenda è complicata, però. Riuscite a immaginarvi Zila, Fin e Scarlett (e Magellan!) che diventano amici, poi diventano nemici e infine diventano eroi che fanno la storia? Certo, come no. E riuscite a immaginarvi Tyler, Kal e Auri che uniscono le loro forze a quelle di due degli esseri più odiati dell’intero universo? Mmm, ok, va bene. E tutto ciò servirebbe a salvare la galassia dalla distruzione? Ecco, per questo ci vorrebbe un miracolo bello e buono.


Ma la nostra squadra ci ha insegnato che niente è davvero impossibile, perciò fate un bel respiro e preparatevi ad affrontare l’ultimo strepitoso capitolo della saga “Aurora Cycle”!



La serie è composta da...

01. Aurora Rising (recensione)

02. Aurora Burning

03. Aurora's End




Recensione



Purtroppo quando mi appresto a leggere un qualcosa del duo KK in questione, la mente torna sempre a quel capolavoro che è Illuminae ed è difficile trovare qualcosa che regga il confronto, soprattutto se le storie hanno uno sfondo di base così simile. In questo caso poi si aggiunge un altro piccolo dettaglio e cioè che è chiaro che il duo è molto forte nel scrivere le aperture delle proprie storie, ma non altrettanto a chiuderle e così questo terzo libro risulta il più debole dei tre.


La storia si chiude, i personaggi trovano il loro equilibrio finale e i nodi vengono più o meno al pettine, senza però chissà quali sfarzi o emozioni. 


Due sono i dettagli che mi fanno dire che si sia provato a rendere questa serie un Illuminae 2 senza riuscirci: la presenza di battute di spirito e frasi ad effetto a non finire, in pieno stile Kistoff, che normalmente apprezzo, ma che qui sono davvero davvero troppo e che quindi in qualche modo hanno meno effetto del solito, e l’iper-sessualizzazione dei personaggi che per quanto faccia sorridere, anche qui è esagerata, un po' noiosa e soprattutto predominante sulla trama. Sappiamo che il duo ha inserito nel corso della serie delle scene discutibili senza davvero riconoscere le problematicità di quello che si trovava a descrivere e questo terzo libro per quanto non abbia scene di questo tipo non è un’eccezione per quanto riguarda questa ipersessualizzazione. Ci sta che si parli di adolescenti con gli ormoni a palla, ma stavolta sembra quasi che questo prevarichi la trama e quindi stona un po’.


28 aprile 2022

Review Party: 'La Legge dei Lupi' (King of Scars #2) - Leigh Bardugo



Buongiornissimo, kaffè, amici!

Benvenuti alla review del libro più anticipato del 2022, ma che è stato per i più una grande delusione. Sto ovviamente parlando del solo e unico La Legge dei Lupi di Leigh Bardugo.


Trama



Non c’è più tempo.


I lupi sono sempre più vicini…


Mentre l’imponente esercito di Fjerda si prepara all’invasione, Nikolai Lantsov chiama a sé tutte le armi di cui dispone per opporsi all’inevitabile: il suo ingegno, il suo fascino, e persino il mostro che porta dentro. Una parte di lui, forse il corsaro, forse il demone, forse il principe che si è guadagnato il trono con le unghie e con i denti, lo anela addirittura, lo scontro. Ma per sconfiggere l’oscura minaccia che incombe su Ravka potrebbe non bastare nemmeno il coraggio di un giovane sovrano abituato a rendere possibile l’impossibile. Anche solo per sperare di riuscirci, il re ha bisogno di alleati, forti, leali e pronti a tutto.


In prima fila c’è Zoya Nazyalensky, fedele compagna di infinite battaglie, che, nonostante abbia perso tanto per colpa della guerra, e abbia visto morire i suoi uomini e risorgere il suo peggior nemico, non ha intenzione né di abbandonarlo né di arrendersi. Se sarà necessario abbracciare i suoi poteri per diventare l’arma di cui il suo paese ha bisogno, non si tirerà indietro. Costi quel che costi.


Il re di Ravka può contare anche su Nina Zenik, spia abile ma talvolta spericolata, che, per colpa del suo ossessivo desiderio di vendetta, rischia di giocarsi l’unica possibilità di libertà per la sua patria e di guarigione per il suo cuore ferito.


Re, generale e spia: insieme dovranno trovare il modo di strappare all’oscurità un futuro per sé e per il proprio paese. Oppure prepararsi ad assistere alla sua drammatica e definitiva caduta.



La serie è composta da...

01. Il Re delle Cicatrici (recensione)

02. La Legge dei Lupi


Recensione


Che questo libro fosse stato scritto un po’ per fanservice e un po’ per fanservice si sapeva, così come si sapeva che si sarebbe puntato a unire le trame delle due serie ambientate nel Grishaverse e che sostanzialmente sarebbe stato un bel tuffo nel passato per i fan della serie, con tutti i personaggi più amati messi lì in bella mostra. Così in effetti è e non penso sorprenda nessuno, la vera domanda quindi diventa se questo libro meriti comunque di essere letto o meno. La risposta? Mah.



La verità è che quando si legge RoW bisogna avere le idee molto chiare: ci si troverà di fronte ad una fanfiction decisamente lontana dagli sfarzi delle due serie originali e per questo di qualità inferiore da ogni punto di vista
. Saputo questo, la lettura è estremamente godibile e si sa che Leigh è maestra nel descrivere i personaggi a tal punto da far affezionare anche i più ostinati. E’ però impossibile non notare il calo qualitativo rispetto agli standard a cui Bardugo ci ha abituat*.


In particolare gli aspetti che mi hanno infastidito di più sono il ridurre personaggi iconici come Nikolai a macchiette quando dovrebbero essere proprio loro le colonne portanti della storia, il sacrificare personaggi rilevanti un po’ a caso e senza un reale fine, giusto per far soffrire i personaggi (un po’ alla Il Regno Corrotto, ma quindi ancora più a caso, de botto, senza senso) e soprattuto il voler a tutti i costi lasciare aperto un finale per poter potenzialmente scrivere i seguiti (seguiti che per altro sappiamo già non essere potenziali, ma solide realtà come Sei di Corvi #3). Queste sono scelte di trama che personalmente non condivido e che supportano ulteriormente la tesi che questo libro sia stato fatto esclusivamente per il fanservice. 


14 aprile 2022

Review Party: 'La Casa di Cielo e Aria' (Crescent City #2) - Sarah J. Maas

Buongiorno, amici!

Oggi parliamo dell’ultima uscita di casa Mondadori della popolarissima SJM nazionale. E’ infatti uscito da poco La Casa di Cielo e Aria della Maas, secondo capitolo della serie di Crescent City.


Ringrazio la CE per la copia in anteprima e le mie compagne di viaggio!


Trama



Bryce Quinlan e Hunt Athalar hanno stretto un patto e stanno lentamente cercando di tornare alla normalità. Hanno sì salvato Crescent City, ma le loro vite sono così stravolte che l'unica cosa che vogliono è del tempo per rilassarsi. Rallentare. Capire cosa riserva il futuro. Gli Asteri finora hanno mantenuto la parola, lasciando Bryce e Hunt in pace. Ma con il tentativo dei ribelli di Ophion, in gran parte umani e Vanir, di intaccarne il potere, la minaccia che i governanti rappresentano sta diventando sempre più concreta. Quando Bryce, Hunt e i loro compagni vengono loro malgrado coinvolti nei piani dei rivoltosi, la scelta diventa chiara: rimanere in silenzio mentre la popolazione di Midgard viene oppressa o combattere per ciò che è giusto. E il silenzio non è mai stato il loro forte. In "La casa di cielo e aria", secondo romanzo ricco d'azione della nuova serie fantasy Crescent City, Sarah J. Maas dà ulteriore prova delle sue capacità di intessere l'affascinante storia di un mondo sull'orlo del baratro, celebrando il coraggio di coloro che faranno di tutto per salvarlo. .


La Serie è Composta da...
01. La Casa di Terra e Sangue (recensione)
02. La Casa di Cielo e Aria
03. Ancora inedito


Recensione

Come ben sapete io considero Crescent City 1 il libro migliore che la Maas abbia scritto da tutti i punti di vista: solidità della trama, stile, originalità… Non è eccelso, perché dopotutto le solite perle di SJM sono ben presenti, ma come ben sapete lo considero una spanna sopra alle altre sue serie ed è in ogni caso un libro avvincente. Purtroppo Crescent City 2 non è all’altezza del primo e un po’ mi dispiace, perché mi aspettavo sinceramente una continuazione comparabile.


Metà del libro se ne va per i soliti giochetti investigativi che sono un po’ scontati, qua più che nel primo, e l’altra metà se ne va per le solite scene soft-porno a cui SJM ci ha abituato in tutta la sua carriera. Va però riconosciuto che se il primo era più bilanciato come ritmo azione-investigazione-scenehot, questo secondo ha delle rivelazioni decisamente più scioccanti. Scopriamo nuove cose su personaggi già ben noti (che per altro non si sa come facciano ad avere così tanti segreti e come facciano i protagonisti a non aver mai nemmeno sospettato che fosse così) e approfondiamo la conoscenza di altri che nel primo erano solo marginali e questo è sicuramente un punto di forza. Dall’altro lato però non si esplora nessuno degli spunti che personalmente mi avevano interessato nel primo (la coesistenza di magia e scienza ad esempio) e questa cosa a me personalmente ha fatto storcere il naso, perché conferma che la struttura portante del worldbuilding è un po’ raffazzonata.


13 aprile 2022

Review Party: 'Al Nuovo Gusto di Ciliegia' - Todd Grimson

Ciao, amici!


Oggi siamo qui per parlare di una delle ultime uscite di casa mondadori, ossia Al Nuovo Gusto di Ciliegia, libro folle che è stato completamente diverso da come mi aspettavo. Senza ulteriore indugio, iniziamo!


Ringrazio la CE per la copia in anteprima e Nia per aver organizzato!


Trama



Nel mondo di Hollywood, tra ruffiani, cascamorti, divi sul viale del tramonto e adulatori, Lisa Nova, aspirante sceneggiatrice e regista, si considera una stella nascente che può passare sopra le ipocrisie, le menzogne e gli inganni in nome della sua arte. Quando viene imbrogliata per l'ennesima volta da un produttore, decide di rivolgersi a Boro, il misterioso capo di una banda di motociclisti, per avere vendetta. Ma ottiene molto più di quanto ha chiesto. Inizia tutto con degli strani tatuaggi che sembrano conferirle poteri insoliti. Poi arrivano le allucinazioni che risvegliano oscuri e antichi culti legati ai non morti, e Lisa si ritrova a lottare contro giaguari bianchi e demoni cannibali emersi dalla tomba. Il confine tra l'incubo e la realtà si fa molto, molto sottile, fino a dissolversi del tutto in questo romanzo, miscela surreale, irresistibile e a tratti esilarante di macabro e satirico.






Recensione

Al Nuovo gusto di Ciliegia è un libro psichedelico, che esplora il tentacolare e famelico mondo delle star del cinema di LA, pieno di eccessi e tentazioni e assolutamente privo di regole. ANGDC vuole ritrarre questo mondo senza inibizioni mentre la protagonista scopre un misterioso figuro capace di potenti magie e dotato di terrificanti poteri soprannaturali. 


ANGDC è un libro che tenta di sembrare osé, ma a mio parere non vi riesce completamente e il problema è proprio questo: nel tentare di shockare il lettore e rappresentare un tipo di stile di vita senza filtri, Grimson esagera. Rappresenta un tipo di realtà che sicuramente fa della sua caratteristica principale gli eccessi, ma lo infarcisce di metafore esagerate e scene al limite del ridicolo che dovrebbero essere perturbanti, ma in qualche modo mancano il bersaglio. Questo va anche a danneggiare il carattere horror del tutto, perché non fa più paura quasi nulla, è più una questione di suspense e dettagli macabri, ma poco altro.


Grimson aveva la chiara intenzione di scrivere un libro controverso e probabilmente per quando è uscito rappresentava un qualcosa di nuovo, un’ulteriore frontiera del genere horror più sensuale e mistico e allo stesso tempo una critica sociale ad un certo tipo di ambiente Hollywoodiano, ma al giorno d’oggi sembra solo un qualcosa di raffazzonato e inutilmente portato all’ennesima potenza.




La caratterizzazione dei personaggi è bizzarra purché bizzarri sono i personaggi: sembrano usciti da una sorta di romanzo pop pieno di demoni e creature sovrannaturali, ognuno con una sua caratteristica fuori dall’ordinario e spesso descritti facendo ampio uso di stereotipi razzisti e transfobici. Ci sono personaggi soprannaturali inseriti qua e la e forse se non fosse tutto così esagerato, tanto da risultare sgradevole, e non fosse tutto così infarcito di frasi che al giorno d’oggi non fanno più scandalo e anzi sono viste più come irrispettose e non necessarie che trasgressive (come il fare continuo riferimento ai genitali delle persone trans, fare dello slut-shaming, rappresentare le donne come puro oggetto sessuale) sarebbe un libro più nelle mie corde.