Buongiorno giuoie!
Siamo qui riuniti oggi per parlare dell’ennesimo libro di Jay Crownover (si, questa estate è decisamente dedicata a lei e dopotutto sto per finire la serie, quindi tanto vale farlo il fretta e togliersi il pensiero).
Il libro di oggi è ovviamente il quarto e in questo caso si parla di un altro membro della crew del Marked e di una bella infermiera che abbiamo già conosciuto nel terzo libro.
Trama
Saint Ford ha lavorato sodo per realizzare il suo sogno: diventare un’infermiera. Concentrata sul lavoro, dedita ai pazienti, nella sua vita non c’è spazio per l’amore. Non ha bisogno di un ragazzo che arrivi a turbare la sua calma, soprattutto adesso che è serena e ha dimenticato cosa le ha distrutto la vita quando era al liceo. Cupo e introverso, Nash Donovan potrebbe non ricordarsi di lei e del terribile dolore che le causò. Ma fu lui la persona che stravolse il suo mondo… e che sta per farlo di nuovo. Saint non sa che Nash non è più quello di una volta. La scoperta di uno sconvolgente segreto di famiglia lo ha profondamente cambiato, e ora sta lottando per capire cosa fare. Non può lasciarsi distrarre dalla bella infermiera che incontra ovunque. E tuttavia non può ignorare le scintille tra loro, né rinunciare a una ragazza così divertente e dolce, soprattutto ora che sembra l’unica cosa ad avere senso nella sua vita.
Copertina Originale:
La serie è composta da…
01. Oltre le Regole (recensione)
02. Oltre Noi l’Infinito (recensione)
03. Oltre l’Amore (recensione)
04. Oltre i Segreti
05. Oltre il Destino
06. Oltre le Leggi dell’Attrazione
Recensione:
NB: Spoiler in nero. Evidenziare per leggere a vostro rischio e pericolo! ^^
Be’, c’è poco da dire che non sia già stato detto: è una serie simile a Uno Splendido Disastro, dunque ogni libro affronta la personale ricerca dell’anima gemella di uno dei ragazzi che ben conosciamo già dal primo capitolo.
Con questo quarto libro si affronta la storia di Nash, uno dei tatuatori del Marked e della sua anima gemella Saint, infermiera che conosciamo già dal terzo libro. I due si conoscono già, perché sono andati al liceo insieme, ma hanno ricordi ben diversi l’uno dell’altra. Da un lato, Nash si ricorda vagamente di Saint come una ragazza molto insicura, ma carina, che comunque non l’ha mai filato, mentre Saint ricorda Nash come il suo primo amore, che le ha spezzato il cuore insultando la sua forma fisica per la quale lei era presa in giro al liceo e che era motivo di grandi insicurezze.
Naturalmente - non serve che lo specifichi - questo libro è una rivisitazione del tema “ragazza grassoccia e insicura al liceo, diventa poi magra e bellissima e dunque si accalappia il miglior bad boy della scuola che altrimenti non l’avrebbe cagata di striscio. Lascio a voi decidere se questo tema sia edificante o meno, se sia attuale o ormai superato. A mio parere questa storiella è ormai superata e ci vorrebbero libri più inclusivi, per quanto riguarda la forma fisica femminile, ma è solo un parere personale (non è che mi aspettassi qualcosa di diverso da questa lettura ahah).
Quello che inevitabilmente è un cliché della storia e che mi ha fatto storcere il naso per la sua banalità è il fatto che l’autrice voglia spingere il lettore a credere che Nash in realtà sia sempre stato quantomeno infatuato di Saint, che l’affetto provato per lei vada oltre la sua forma fisica e le sue insicurezze e abbia un’origine molto più antica dell’istant-love che la storia sembra suggerire. Ora, io dubito sia possibile nel contesto di questa storia e con il personaggio di Nash (per carità, un bravo ragazzo, ma diciamo non proprio un santo), ma va be’, sono dettagli.