23 settembre 2017

Recensione 'Scrivere è un mestiere pericoloso' (Vani Serie #2) - Alice Basso

Buongiorno carissimissimi,
oggi vi propongo la recensione del secondo libro di questa acclamata serie italiana il cui primo libro è stato... Be', una bomba. Una stupefacente, colorata, bellissima bomba.
Motivo per cui non potevo aspettare troppo prima di giungere a leggere il secondo libro ed oggi siamo qui a parlarne un po' *^*

Trama


La sua nuova sfida è creare un ricettario dalle memorie di un'anziana cuoca. Un'impresa ardua, quasi impossibile. Perché Vani non ha mai preso una padella in mano, e non le è chiarissimo il significato di parole come scalogno o topinambur. Ma inaspettatamente, mentre esegue l'incarico con il conforto morale di un gourmet come il commissario Berganza, una rivelazione cattura il suo interesse: la cuoca confessa un delitto. Un delitto che riguarda una delle famiglie più in vista di Torino, e che per la cronaca ha un altro colpevole. Berganza abbandona i fornelli per indagare, e adesso è lui ad aver bisogno di Vani, del suo dono che le permette di osservare le persone e scoprirne i segreti più nascosti. Eppure la strada che porta alla verità è lunga e tortuosa. A volte la vita assomiglia a un giallo, piena di falsi indizi: solo l'intuito di Vani può smascherarli.











La serie è composta da...
1. L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome (recensione)
2. Scrivere è un mestiere pericoloso
3. Non ditelo allo scrittore
4. ancora inedito
5. ancora inedito 

Inter(re)view*:

Carissima, che piacere rivederti!

Alice: Piacere mio. Essere (di nuovo) qui così spesso è strano, ma in fondo che qualcuno legga così velocemente i miei libri non può che rendermi felice.

E effettivamente i suoi libri sono sempre in grado di strappare un sorriso anche a me, ma non voglio sprecare il suo tempo visto che ha altri due volumi da completare, indi per cui direi di cominciare!

Alice: Ma a me, guardi, fa sempre piacere, comunque visto che è partita così, in quarta, non sarò certo io a fermarla...

Infatti, non deve. Cominciamo!

Alice: Urca, che entusiasmo... *si guarda intorno perplessa, in cerca di aiuto*

Si concentri, suvvia, abbiamo tante cose da dirci ormai.
Dunque, questo libro riprende esattamente da dove si era interrotto il primo, quindi Vani che dopo il meraviglioso finale del primo (in cui c'era veramente da alzarsi per applaudire) si ritrova con un lavoro favolosamente retribuito, più o meno, e altri nuovi incarichi in agguato!

Alice: Amen! Assolutamente si, più cazzuta che mai, la nostra Vani è tornata.

Esatto. E in questo libro abbiamo a che fare con un libro di cucina quantomeno particolare da scriversi, una canzone per adolescenti che deve essere composta e infine un omicidio ormai archiviato che potrebbe, forse, essere riaperto. Tutto questo condito dalla sagace ironia di Vani, dal suo straordinario talento per capire le persone e ovviamente dai personaggi che la circondano e le scompigliano la vita.

Alice: Esattamente. E stavolta non sarà altrettanto facile per lei uscirne.

Analizziamo il tutto con ordine: il libro di cucina. Per vari avvenimenti particolari che non sto a spoilerarvi, ovviamente, Vani entra in contatto con uno dei personaggi più straordinari del libro, Irma, una vecchietta di 80 anni con una curiosa passione per confessare delitti (ihihihih) e legata a doppio taglio con i sinistri avvenimenti che hanno sconvolto la famiglia per la quale faceva la cuoca. Ora, Irma è pazzesca: irriverente, irrispettosa, senza peli sulla lingua, senza alcuno scrupolo a parlare bene, ma soprattutto male degli altri.

Alice: E della canzone che mi dici? Parli di Morgana, vero?

Esattamente, Morgana. Ma in realtà non c'è molto da dire su questo argomento quindi passiamo al punto centrale: IL TRIANGOLO. Eh si, qua mi cadi. Mi cadi proprio, cara Alice. Purtroppo si, anche qua c'è un triangolo tra il fastidiosissimo ex-ragazzo di Vani, Riccardo (bleah bleah bleah), e il fantastico, favoloso, meraviglioso Commissario Berganza (per il quale io non ho nessunissima preferenza, figuriamoci).

Alice: Non ti è piaciuto in mio triangolo?

No. Pensavo fossi superiore a queste cose. Temo moltissimo per il terzo libro, infatti... Comunque per quanto il triangolo sia un clichè brutto e totalmente superfluo nel 99,9% dei casi diciamo che il resto del libro compensa ampiamente, rimando estremamente divertente, con battute geniali per certi casi e una prosa che è una benedizione per gli occhi.

Alice: Be', grazie per l'ultima parte suppongo...

L'altro minuscolo problema di questo libro, e poi chiudo, è che certe volte il talento di Vani è decisamente troppo forzato. Troppo. A dei livelli che rasentano l'impossibile e mi diventa una maestrina insopportabile talvolta...

Alice: Be', lei è fatta così e c'è da dire che la simpatia non è proprio una delle sue principali qualità, così come l'amore per il prossimo del resto!

Hai perfettamente ragione, te ne do atto. Direi quindi di concludere qua la recensione e passare a quello che interessa maggiormente a tutti quanti...

Alice: Eh, purtroppo non posso contraddirti, quindi...

Verdetto:


Eccezionale, certo, ma a volte un po' forzato!

Alice: Oh be'! Pensavo moooolto peggio!

Ma va, figuriamoci, scrivi comunque divinamente ahah!

Alice: Ti ringrazio, allora. Alla prossima!

Alla prossima c:!
E un abbraccio a tutti voi, carissimi e anche una ciambella premio!
#Rainy




* DISCLAIMER: Va da sè che i dialoghi sono inventati e gli autori non per forza sono descritti come qui. Non prendete nulla sul serio, sia chiaro, e non offendetevi nel caso il vostro autore preferito non fosse rappresentato come ve lo immaginate.

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