20 ottobre 2019

Recensione: 'Even the Darkest Stars' - Heather Fawcett

Olè, il grande ritorno delle recensioni negative. Pronti?

Trama

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Kamzin has always dreamed of becoming one of the emperor’s royal explorers, the elite climbers tasked with mapping the wintry, mountainous Empire and spying on its enemies. She knows she could be the best in the world, if only someone would give her a chance. But everything changes when the mysterious and eccentric River Shara, the greatest explorer ever known, arrives in her village and demands to hire Kamzin—not her older sister, Lusha, as everyone had expected—for his next expedition. This is Kamzin’s chance to prove herself—even though River’s mission to retrieve a rare talisman for the emperor means cimbing Raksha, the tallest and deadliest mountain in the Aryas. Then, Lusha sets off on her own mission to Raksha with a rival explorer, and Kamzin must decide what’s most important to her: protecting her sister from the countless perils of the climb or beating her to the summit. The challenges of climbing Raksha are unlike anything Kamzin expected—or prepared for—with avalanches, ice chasms, ghosts, and other dangers at every turn. And as dark secrets are revealed, Kamzin must unravel the truth about their mission and her companions—while surviving the deadliest climb she has ever faced.





La serie è composta da..
01. Even the darkest stars
02. All the Wandering Light

Recensione: 

Sostanzialmente vi rimanderei alla recensione di una ragazza su Goodreads (Emily May) che esprime a pieno quello che penso di questo libro, così promettente e così purtroppo deludente.

“Super special heroine... ✓
Love triangle... ✓
Hot dude #1 is lifelong best friend... ✓
Hot dude #2 is an obnoxious newcomer... ✓
Virtually nothing happens for 75% of the book... ✓

The only reason I am not giving this one star is because the setting is so excellent. [...]. 

Unfortunately, though, nothing else impressed me. The characters were stock and forgettable […]. It is especially dull in cases like this when the narrator (and, therefore, the reader) is not told why they are going or what they are looking for. It leaves me asking the question: why should I care? […]

I thought there was a lot of missed potential, to be honest.

Il punto è proprio questo: niente di questo libro è memorabile. Se è il vostro libro preferito non odiatemi, ma per me non penso rimarrà granché da ricordare con soddisfazione.

Andiamo ovviamente con ordine.


La vicenda tratta di Kamzin, una ragazza di un piccolo villaggio sperduto tra le montagne (un setting un po’ alla Himalaya) in un paese lontano. Kamzin ha sempre sognato di diventare Esploratore Reale, cioè un qualcuno che al servizio della corona và in giro per il mondo a compiere strabilianti imprese e a vivere incredibili avventure. A ciò si aggiunge il fatto che Kamzin ha uno straordinario talento per l’arrampicata, che nel mondo in cui vive è un grande vantaggio. Kamzin ha una sorella, Lusha, antipaticissima e superba che è amata da tutti ed è probabilmente la futura Guida del loro villaggio, e un migliore amico Tem, bellissimo ragazzo con un grande talento per la magia e lo sciamanesimo cui Kamzin ha un rapporto di “stretta amicizia e basta perché hanno provato a stare insieme e non funzionano”.

Un giorno al villaggio di Kamzin arriva River Shara, l’attuale Esploratore Reale che cerca qualcuno della famiglia di Kamzin per guidarlo nell’esplorazione di una montagna sacra molto lontana e pericolosa. La madre di Lusha e Kamzin, infatti, era stata una straordinaria esploratrice e aveva condotto le due sorelle quando erano piccole fino alla montagna. Lusha sarebbe la prescelta, ma sparisce misteriosamente con un collaboratore di River, quindi tocca a Kamzin guidare l’Esploratore alla montagna e così inizia l’avventura.

River è super fascinoso, ma con un oscuro segreto, e ovviamente Tem non resisterà all’idea di seguirli per “proteggere Kamzin”. Insomma, avete già capito dove vanno a parare questi tre (vedi “love triangle” nell’elenco che vi ho messo poc’anzi).

Per farla breve, un sacco di potenziale sprecato. Sicuramente l’ambientazione, con le sue peculiarità, è uno degli elementi più affascinanti (e direi forse l’unico): le credenze popolari profondamente legate alla magia, alle creature fantastiche (vedi draghi e streghe malvagie) e a certi luoghi speciali sono interessanti, ma è tutto TROPPO POCO SVILUPPATO, damn. L’ambientazione impervia che richiede ai nostri eroi grande sforzo fisico è un elemento innovativo e non si trovano molti libri dove la scalata di rocce e alture sia così presente; una gioia per gli appassionati di montagna, insomma, e una grande noia per tutti gli altri.

Il problema è che non niente oltre all’ambientazione: durante il 75% del libro non succede assolutamente nulla, Kamzin cede lentamente al fascino di River (scontato) e la spedizione marcia avvicinandosi a questa fantomatica montagna senza mai arrivarci se non a fine libro. Si intuisce da pagina 4 che River nasconde qualcosa, ma al lettore non viene fatto intuire e non viene svelato nulla fino alla fine del romanzo, senza però riuscire a catturare la sua attenzione più di tanto. Sicuramente ci sono numerosi indizi che dovrebbero suscitare curiosità e trepidazione all’idea di scoprire cosa nasconda River, ma ciò mi lasciava del tutto indifferente e non dovrebbe succedere.

I personaggi non sono niente di speciale, sono sviluppati superficialmente, stereotipati e non lasciano un segno indelebile nella mente dei lettori. In qualche caso (vedi Kamzin) annoiano addirittura. Proprio su Kamzin mi concentrerei un secondo: lei è di gran lunga il personaggio più scontato. E’ l’eroina “diversa dalle altre ragazze”, ma dal cuore gentile realizza di avere accantol’amico-che-in-realtà-la-ama preferendo il bad boy di cui si fida ciecamente, naturalmente rimanendo delusa quando ne viene rivelata la vera natura. E’ uno di quei personaggi patetici che mettono in dubbio tutte le loro certezze per un singolo tizio e lo difendono a spada tratta anche di fronte all’evidenza.

Insomma, c’erano tante piccole cose belle che unite potevano formare un libro meraviglioso, ma così non è stato. Sarebbe bastato qualche avvenimento in più, quale riferimento più consistente alla magia e alle superstizioni, qualche plot-twist più importante e magari ne sarebbe venuto fuori un capolavoro! Invece persino il cliff-hanger finale per me era telefonato e sicuramente non mi ha fatto venire voglia di proseguire con la serie – e preciso che già solo per finire questo primo libro ci ho messo quasi un mese.

Se proprio volessi spezzare una lancia a favore dell’autrice direi che il suo stile di scrittura è meraviglioso. E’ una lettura complessa per la ricchezza del linguaggio, ma se avete voglia di cimentarvi in un libro dallo stile poetico ed elaborato è quello che fa per voi (trama a parte)!

Se tutto sommato conoscete altri libri scritti benissimo (e mi vengo in mente svariati esempi lol) allora direi che potete tranquillamente trascurare Even the darkest stars, mi dispiace.

Sostanzialmente quello che mi resta di questa lettura è il sollievo di averla conclusa, fate voi.

Verdetto: 

 - (3-)

Noooooooon ci siamo. Quasi Accettabile, molto Scadente.

A presto cari, vi auguro letture più piacevoli di questa!
Rainy

2 commenti:

  1. Per fortuna già la trama non mi ispirava più di tanto! :P
    Lo salterò senz'altro, grazie per l'avvertimento! ;D

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    1. Ahahah figurti, meglio essere avvertiti prima di ritrovarsi con un tale libro sugli scaffali di casa!

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Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate :3 Lasciatemi un commentino se vi va!