29 maggio 2020

Recensione: 'Falce' (Trilogia della Falce #1) - Neal Shusterman

Buonasera, cuoricini di panna!
Come andiamo? Come state passando questa vita meravigliosa?

Io ho recentemente finito Falce e dunque eccomi qua per sproloquiarne con voi, amici belli ^^. Preparatevi, perchè ho COSE da dire!

Trama

Falce - Neal Shusterman | Oscar Mondadori
Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l'umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori. A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un'immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti. Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare. Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l'efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere "spigolato". In termini meno poetici: ucciso. Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.






Recensione:


Oibò, ho letto Falce.

Un iniziale e doveroso grazie alla OscarVault per la copia omaggio, siete sempre dei tesori.

Preparatevi, perché c’è da discutere!

Falce è un libro nato da un’idea semplice e geniale: il mondo ha sconfitto la morte, la conoscenza suprema è stata raggiunta e racchiusa all’interno di un’IA chiamata Thunderhead (evoluzione del ‘cloud’, bel gioco di parole) che gestisce ogni aspetto della vita umana. Telecamere di sorveglianza, temperatura del pianeta, trasporto pubblico, sviluppo sostenibile… Tutto è gestito dal Thunderhead. In questo mondo perfetto anche la morte è stata sconfitta e gli esseri umani possono ringiovanirsi quanto vogliono e vivere per sempre. Conseguentemente, il problema della sovrappopolazione - già drammatico ai giorni nostri, figuriamoci - si è esponenzialmente aggravato e una riduzione ‘artificiale’ del numero di persone sulla Terra si è resa necessaria. La Compagnia delle Falci è stata creata per questo ed è l’unica organizzazione con la quale il Thunderhead non può in alcun modo interferire: le Falci sono esseri umani che hanno scelto di fare della morte la loro missione e la loro vita.
Vanno in giro per il mondo a ‘spigolare’ (‘uccidere’ non si usa più) le persone rispettando una quota di spigolature predefinita dalla Compagnia. Per scegliere le loro vittime, si basano sulle statistiche precedenti alla conquista dell’immortalità e cercano grossomodo di rispettarle. 
Piccolo esempio chiarificatore: se, per dire, il 30% delle morti un tempo era dovuto agli incidenti stradali e di queste il 10% era dovuto a ubriachezza alla guida, allora un determinato numero di persone verrà spigolato perché beve un po’ troppo e ha commesso qualche infrazione del codice della strada, dunque statisticamente avrebbe potuto essere in quel 10%.

La Compagnia delle Falci è naturalmente guardata con un mix di odio e rispetto da tutto il resto della popolazione. La loro venuta è sempre guardata con terrore, perché non è preannunciata, ma allo stesso tempo è necessaria per la sopravvivenza del mondo. C’è però un dettaglio aggiuntivo: ogni Falce ha un anello con il quale può registrare il DNA delle persone che lo baciano e renderle così immuni alla Spigolatura per un anno intero. Non ci sono criteri per la concessione dell’Immunità, quindi le Falci sono continuamente oggetto di servilismo, eccessive premure, falsa adulazione con l’obiettivo di estorcergli l’Immunità.

26 maggio 2020

Recensione: 'La Quinta Stagione. La Terra Spezzata' - N. K. Jemisin

Buondì, carissimi!
Oggi come promesso nelle mie storie su Insta (@raggywords), vi propongo la recensione dell'ultima meraviglia che ho letto.
Ve l'avevo detto che le recensioni normali sarebbero tornate no? Be', eccole!

Dunque dunque senza ulteriore indugio, andiamo, anche perchè la recensione di oggi sarà un tantino diversa dalle altre..

Trama

La Quinta Stagione. La terra spezzata – Libro 1
È iniziata la stagione della fine. Con un’enorme frattura che percorre l’Immoto, l’unico continente del pianeta, da parte a parte, una faglia che sputa tanta cenere da oscurare il cielo per anni. O secoli. Comincia con la morte, con un figlio assassinato e una figlia scomparsa. Comincia con il tradimento e con ferite a lungo sopite che tornano a pulsare.

L’Immoto è da sempre abituato alle catastrofi, alle terribili Quinte Stagioni che ne sconquassano periodicamente le viscere provocando sismi e sconvolgimenti climatici. Quelle Stagioni che gli orogeni sono in grado di prevedere, controllare, provocare. Per questo sono temuti e odiati più della lunga e fredda notte; per questo vengono perseguitati, nascosti, uccisi; o, se sono fortunati, sono presi fin da piccoli e messi sotto la tutela di un Custode, nel Fulcro, e costretti a usare il loro potere per il bene del mondo.

È in questa terra spezzata che si trovano a vivere Damaya, Essun e Syenite, tre orogene legate da un unico destino.













Recensione:

jameelaillustration:“Some fan art of Syenite from The Fifth Season ...
@jameelaillustration
Amici, aiuto.

Questo libro mi ha scombussolato, mi ha scioccato, mi ha disgustato, mi ha traumatizzato, mi ha fatto ridere, mi ha fatto arrabbiare. Tutto insieme, a volte contemporaneamente.

Si parla dell’Immoto, una terra continuamente sconquassata dalle catastrofi naturali perché per sua natura è particolarmente soggetta agli spostamenti tettonici e dunque ai terremoti, alla formazione di nuovi vulcani e fenomeni simili. La terra trema spesso, nell’Immoto, non sta appunto ‘mai ferma’. Gli umani e non che la abitano sono abituati a questi suoi repentini movimenti, a dover ricostruire una nuova vita da un’altra parte perché la propria vecchia casa è stata spazzata via dall’ennesimo terremoto. Le condizioni di vita sono sempre molto difficili e i periodi di crisi subito dopo un’eruzione, un terremoto o una tragedia del genere, quando il cielo viene coperto di cenere, il sole scompare o intere città vengono rase al suolo dai movimenti della terra, vengono chiamate Quinte Stagioni.

Il senso è esattamente quello che la parola suggerisce: ci sono quattro stagioni normali e poi c’è un periodo di sofferenza e di morte chiamato Quinta Stagione.

L’Immoto è sempre stato così e chi lo abita è abituato a veder scomparire intere civiltà, intere città o veder riemergere dalla Terra rovine di civiltà perdute. Ogni luogo è pericoloso e non esiste una posizione ottimale, perché tutto l’Immoto è inospitale. Nonostante ciò, il sentimento che domina largamente fra le creature che popolano questo mondo è la rassegnazione. Non si può fare nulla per modificare la natura particolarmente pericolosa dell’Immoto, l’unica cosa ragionevole da fare è cercare di limitare i danni e sopravvivere il più possibile.

Non tutte le creature che abitano l’Immoto, però, sono umani. Una notevole minoranza, discriminata e isolata, è composta dagli Orogeni, creature umane in tutto e per tutto, ma in grado di controllare i movimenti della Terra, seppur in minima parte, e i materiali che produce, come i metalli. La loro magia, l’Orogenia, viene usata per contrastare le catastrofi naturali e viene addestrata in luoghi particolari dove vengono portati tutti i bambini che dimostrano un talento per l’uso di questa magia. Gli Orogeni, dunque, volgono un ruolo fondamentale nell’Immoto, ma come ricompensa ottengono solo diffidenza e timore perché sono creature diverse, pericolose, sconosciute.

Seguiamo la storia di tre donne, una bambina, una giovane Orogena che viene affidata ad un mentore, e ad una donna che cerca di ritrovare la propria figlia. Ben presto si scopre che le loro storie sono più intrecciate di quello che sembrano, ma non è l’obiettivo della mia recensione di oggi. Potrei parlavi delle altre creature magiche che popolano questo libro, di come gli Orogeni non siano gli unici con una particolare sintonia con la Terra, e nemmeno i più potenti. Nemmeno questo, però, è l’obiettivo di questa recensione.

22 maggio 2020

'Il Buco' (Netflix) + Il Condominio di Ballard - Una (molto) Piccola Analisi

Buongiorno!

Come sta andando la vita? Io ho fatto oggi un esame tra i più disastrosi della mia vita, olè! A parte questo è tutto okay ahahah!

Voi come ve la passate? Raccontatemi un po’ qua sotto dei vostri giorni attuali. Che state facendo, come li state affrontando…

Oggi vorrei parlarvi di un film e di un libro che ispira il film!

Sicuramente la maggior parte di voi ha un account Netflix e qualche tempo fa (un bel po’ in realtà) ha visto la pubblicità di un film che veniva spalmato più o meno a tutti: Il Buco.

Il Buco è una storia drammatica su una prigione costruita a livelli le cui tematiche principali sono il classismo e la predisposizione umana a raggruppassi secondo il ceto sociale e non particolari qualità personali.

Sul canale Youtube di Matteo Fumagalli, poi, ho scoperto che esiste un libro al quale questo film sembra chiaramente ispirato o che comunque affronta il tema della lotte tra classi in maniera simile. Esso è Il Condominio di Ballar, che ho deciso di leggere e recensirvi/analizzarvi qui insieme a Il Buco!

Il Buco - Recensione del thriller spagnolo disponibile su Netflix ...

Il Buco è un film con una trama davvero semplice: una prigione di più di 200 piani, tutti uguali, composti da una sola stanza quadrata con due letti e un lavandino. Al centro di ogni piano c’è un buco quadrato che quindi permette di vedere tutti i piani al di sopra e la di sotto del proprio. Ogni prigioniero è assegnato in maniera casuale ad un piano e vi rimane per un mese, prima di essere assegnato ad un piano diverso, senza nessun particolare criterio di scelta. Attraverso questo buco viene fatta calare ogni giorno una piattaforma con del cibo per sfamare i prigionieri, partendo dal primo piano e scendendo via via verso l’ultimo. 
Naturalmente la tavola è imbandita di ogni leccornia e i prigionieri dei piani alti sono privilegiati in quanto riescono a sfamarsi e a mangiare qualsiasi cosa vogliano, non curandosi di chi sta sotto di loro. Chi invece si trova ai piani inferiori deve vivere degli scarti degli altri e questo vuol spesso dire dover patire la fame o ricorrere a fonti di cibo alternative (non c’è altro da mangiare, quindi i prigionieri sono lasciati a loro stessi senza altro mezzo esterno per sfamarsi, non è difficile immaginare cosa accada..).

Ogni prigioniero può poi portare con sé un oggetto dall’esterno per rendere più lieve la permanenza nel Buco. Il nostro protagonista porterà una copia Don Chisciotte per avere qualcosa da fare per passare il tempo, altri prigionieri invece preferiranno l’utilità portando pistole, coltelli, mobili particolari…

Il condominio eBook: Ballard, James Graham, Lagorio, Paolo: Amazon ...
Molto in fretta comincia a svilupparsi un sentimento di superiorità da parte di chi sta ai livelli superiori nei confronti degli altri prigionieri. Chi può sfamarsi lo fa senza ritegno, egoisticamente, spesso contaminando (vi lascio immaginare come e con cosa) il cibo degli altri, pensando solo al proprio immediato benessere. 

Questo esatto meccanismo è lo stesso che ritroviamo ne Il Condominio di Ballard, dove in un nuovissimo grattacielo con nuovi appartamenti, a seguito di un blackout, i condomini dei piani inferiori cominciano a regredire allo stato di animali selvaggi, a mangiare qualsiasi cosa e ad abbandonarsi alla violenza, mentre quelli dei piani superiori si barricano in casa per difendere la propria posizione e costruiscono delle sette e dei culti particolari. Il lume della ragione scompare progressivamente, ma definitivamente, dal complesso.

La principale differenza tra queste due opere è il modo con cui viene affrontata la lotta di classe. Nel Condominio è esasperata e al limite dell’assurdo. Sicuramente è un’opera complessa carica di significati e simboli, ma ci sono delle scene che risultano davvero poco realistiche e per questo credo non sai un libro per molti. Il Buco invece è un film, quindi già di per sè più immediato, ma soprattutto più recente e quindi più appetibile. In generale parte da un’idea più semplice: persone che sono forzate in una situazione esasperata che fa prevalere (plausibilmente) i peggiori istinti umani. Il Buco parte da un’idea che già di per sé si discosta dalla realtà, quindi tutto ciò che accade dopo sembra possibile.

Il Condominio invece parte da una situazione assolutamente normale e ordinaria e un tale tracollo della civiltà sembra un po’ assurdo. Sicuramente proprio gli avvenimenti tragici e estremi che accadono rafforzano l’idea della istintiva separazione in piccoli gruppi che ogni essere umano prova a realizzare, ma in generale sembra quasi una storia più assurda di quella del Buco.

16 maggio 2020

Recensione: 'Sette Minuti dopo la Mezzanotte' - Patrick Ness, S. Dowd

Buongiorno, amici!
Se mi seguite su Instagram (@raggywords), sapete benissimo che ho recentemente letto un libro molto difficile, che tratta di tematiche importanti viste attraverso gli occhi di un ragazzino e lo fa per guidarlo a superarle.

Sto parlando del celebre Sette Minuti dopo la Mezzanotte di Ness, da cui è stato tratto l'omonimo film.

Trama

Sette minuti dopo la mezzanotte. Oscar Junior: Amazon.it: Ness ...
Il mostro si presenta a Conor sette minuti dopo la mezzanotte. Puntuale. Ma non è il mostro che Conor si aspettava, l'orribile incubo fatto di vortici e urla che lo tormenta ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Questo mostro è diverso. È un albero. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Conor la cosa più pericolosa di tutte. La verità.

















Recensione:


Ho letto Sette minuti dopo la mezzanotte, ossia A Monster Calls, ed è il secondo libro di Patrick Ness che ho la fortuna di affrontare. Dire che mi ha ucciso dentro è dire poco.

A Monster Calls è uno di quei libri da non prendere alla leggera.

a Monster Calls / Movie fanart poster & cover on Behance
Prima di tutto è la rielaborazione di un racconto di Siobhan Dowd, una scrittrice di libri per bambini che ha avuto l’idea originale per questa storia. Ness l’ha poi portata a compimento dopo la morte di Dowd. Intendiamoci subito: questa non è una storia per bambini. Non so quanto l’idea della Dowd sia stata rielaborata ed arricchita, ma è senza dubbio molto difficile pensare a questo libro come a una fiaba 'un po’ dura'.

A Monster Calls tratta di un ragazzino, Conor, che si trova a dover affrontare l’imminente morte della madre, malata di cancro e sulla quale le medicine non fanno più effetto.
Il padre si è trasferito in America e si è risposato e l’unico conforto dovrebbe essere quello della nonna, la quale però ha naturalmente i propri problemi nell’accettare la morte della figlia e non è simpaticissima al nostro giovane protagonista.

Ad aiutarlo giungerà un mostro. Il faggio del suo giardino, infatti, si rivelerà un mostro che andrà a far visita a Conor in tre notti diverse per raccontargli tre storie diverse. Dopo la terza storia, Conor dovrà descrivere al mostro l’incubo che lo assilla tutte le notti e del quale lui non ha mai parlato con nessuno e dopodiché lo lascerà libero. Se Conor si rifiuterà, il mostro lo divorerà.

Non voglio indorare la pillola più del necessario, questo è un libro non facile.
E’ un libro che parla di accettazione del lutto e del doversi confrontare con i propri sentimenti più oscuri e distruttivi.

12 maggio 2020

Perchè le Serie Tv Spagnole ci piacciono così tanto: ESP vs USA

Buondì, amiconi!

Oggi vi propongo un tipo di post un po’ diverso in cui ho deciso di fare una specie di saggio (parolone assolutamente immeritato) su un tipo molto particolare di serie tv: le serie tv spagnole. L’obiettivo sarebbe in teoria capire perché sono diventate così famose e perché ci piacciono così tanto, a volte più delle classiche serie americane a cui siamo abituati. 

Non so bene se questa cosa avrà successo o meno, ma noi ci proviamo con i nostri soliti toni allegri e spensierati.

Dunque, let’s go!

Perché le serie tv spagnole ci piacciono così tanto: ESP vs USA

In questo post farò riferimento in particolare alle due serie tv spagnole che sono diventate iperfamose negli ultimi anni: naturalmente, La Casa di Carta ed Elite. Vorrei poter fare una menzione speciale a Le Ragazze del Centralino, ma ahimè non ne ho visto abbastanza.

DISCLAIMER: so benissimo che per ogni cosa che dirò a favore delle serie spagnole e per ogni differenza che evidenzierò con le serie americane ci saranno decine di esempi di serie made in USA che io non ho mai visto e che mi smentiscono. Be’, sticavoli. Ovviamente non posso aver visto tutto il panorama televisivo mondiale, quindi peace out!

Prima di tutto, se avete vissuto sotto ad una roccia fino ad adesso e non avete mai visto la super uper famosissima Casa di Carta né tantomeno il più ggggiovane Elite, un piccolo riassuntino può fare al caso vostro!

La Casa di Carta: un gruppo criminali, ognuno specializzato in una determinata area del crimine, viene assoldata da una mente geniale, il Professore, per svaligiare la Zecca di Spagna. Il piano sembra impossibile, e nonostante la genialità del Professore abbia previsto ogni possibile dettaglio e complicazione, i problemi non mancheranno (ma dai?).

Elite: Las Encinas, una scuola esclusiva tra le più costose e snob di Spagna, frequentata da figli di ricconi. Tre ragazzi normali - quindi molto meno facoltosi - porteranno però scompiglio a Las Encinas vincendo una borsa di studio e insinuandosi, non benvoluti, tra i suddetti ricconi. Intrighi amorosi, segreti, pettegolezzi etc. Solite tematiche adolescenziali, ovviamente, ma con un risvolto dark che spunta fuori ad ogni stagione: infatti i morti non mancano.

Queste due serie non hanno quasi nulla in comune se non qualche attore - cosa che turba particolarmente se viste a poca distanza l’una dall’altra - ma secondo me condividono gli elementi chiave che li rendono così di successo. Andiamo ad analizzarne qualcuno insieme…

01. Personaggi Esasperati IS BETTER THAN Trama che abbia un Senso

Ehi, tu, ignaro spettatore della domenica, come dici? Vorresti avere una trama che fila senza buchi e senza palesi dimenticanze che fanno urlare a squarciagola ‘dove avete lasciato il realismo?!”?
MA CHISSENEIMPORTA! Cosa ce ne frega quando abbiamo Carla e Lu che dettano legge in collegio, quando abbiamo Tokyo che fa una delle sue solite cavolate, quando il Professore frega la polizia proprio sotto i loro occhi?
*pappappararararappappara*




Non è un segreto che ci siano buchi di trama a non finire in entrambe le serie, non è un segreto che a volte ci siano delle cose talmente assurde da lasciare allibiti anche gli spettatori più fedeli e di sicuro non è un segreto che soluzioni molto semplici siano bellamente ignorate a favore di piani complicatissimi al limite dell’assurdo.

MA NON CI INTERESSA!

La grande attrattiva di queste serie, che fa totalmente dimenticare i buchi di trama che invece nelle serie americane secondo me sono minori (a parte qualche scivolone notevole che non stiamo a ricordare qui), sono infatti i personaggi.

Personaggi portati all’estremo, assurdi, di persone che nella vita reale probabilmente non esistono, ma che hanno stili di vita che noi tutti vorremmo: noi invidiamo i personaggi e vorremo essere come loro. Siamo dunque inevitabilmente trascinati verso il loro universo, poco importa che sia assolutamente irrealistico.

Chi non ha mai desiderato di essere al fianco della banda di rapinatori della Casa de Papel (almeno quando le cose vanno bene) e soprattutto chi non ha mai voluto andare a una delle travolgenti feste di Lu in Elite?

I protagonisti sono folli, energici, carismatici all’ennesima potenza. Intelligenti, sempre truccati o vestiti benissimo, pieni di denaro, ovviamente fascinosi, ovviamente migliori di chiunque gli stia intorno, ma non faccia parte della loro ‘cricca’.

Soprattutto, così come in altre serie tv, sono liberi. Liberi di fare quello che vogliono della propria vita senza nessun obbligo, costrizione o dovere (incluse legalità e la moralità).

Personaggi IS BETTER THAN Trama, per rilevanza ed importanza, senza alcun dubbio, e chi guarda è portato ad assecondare tutto ciò, ad accettare qualche scivolone sulla storia per godere di qualche scena in più con i nostri eroi.

Cioè a chi cavolo importa se la polizia di Madrid avrebbe tranquillamente potuto eliminare la corrente dalla Zecca impedendo alla Banda di continuare a produrre moneta (cosa per altro realmente possibile) e quindi sfanc*lando tutto il piano, quando possiamo godere del fascino di Berlino, degli scleri di Tokyo e della mitica meravigliosa perfetta divina insuperabile incommensurabile Nairobi? Daje, priorità nella vita, priorità!

Alla fine della fiera chissenefrega della trama, chissenefrega se ha senso o non ha senso, noi siamo qui per la chimica tra i personaggi, o no?

02. The Trasher the Better

In questo caso, se le serie americane ci hanno insegnato che se si vuole catturare uno spettatore osare si può e si deve, be’, qua è ancora peggio.

Tutto è sensazionale, esagerato, cinematografico. Gli espedienti per uscire dai casini sono così arzigogolati che aiuto, la parola d’ordine è OSARE.

Chiaramente gli sceneggiatori hanno deciso che più si creava una situazione assurda che sfidava i confini della realtà e dell’umanamente concepibile, più il tutto sarebbe venuto meglio e in effetti… Non dico che queste serie, proprio per la loro esagerazione, non siano trash, anzi, ma è quel tipo di trash che si ama e si vuole rivedere. 

Un guilty pleasure trash e leggero, insomma, perfetto per svagarsi (cosa che con queste serie si può fare egregiamente). Una serie che non conosce decenza né limite e dunque affonda a piene mani nel calderone del trash e senza nemmeno vergognarsene. In sintesi: non c’è limite al peggio.

Seguono esempi!

8 maggio 2020

Recensione: 'Il Nome del Vento' (Le Cronache dell'Assassinio del Re #1) - Patrick Rothfuss

Buondì, amici! 
Come va? Come procede la vita?
Io studio studio studio studio e ogni tanto leggo un po' ahah.

A proposito di letture, ho finalmente letto Il Nome del Vento, yeah!
Per leggerlo, mi sono iscritta ad un GDL (ormai ne sto seguendo ventimila ahahah), perché su un altro GDL avevano parlato molto bene di questa serie e di Rothfuss, ma non avevo avuto il coraggio di iniziarlo data la mole (850 pagine).
Poi con la spinta del GDL eccoci qui e in pochi giorno l’ho divorato!

Fun fact: ho letto in contemporanea Il Nome del Vento e L’Ombra del Vento lol.

Avevo moooolta voglia di fantasy (strano, eh), quindi mi sono tuffata in questa nuova avventura, purtroppo prima di scoprire che SONO ANNI CHE NON ABBIAMO NESSUNA NOTIZIA PRECISA ad eccezione di rimandi nella data di uscita DEL TERZO LIBRO DELLA SERIE. Rothfuss, hello? Che stai facendo nella tua vita? Perché non scrivi?
(Pare Agosto 2020 sia il mese X, ma francamente boooh)

A parte questo momentaneo infarto (per il quale mi sono pentita di aver iniziato questa serie e dover aspettare un’infinità), let’s go!

Trama

Il nome del vento eBook: Rothfuss, Patrick, Giorgi, Gabriele ...
Ero distante solo due dozzine di piedi, lo vedevo perfettamente nella luce del tramonto. La sua spada era pallida ed elegante, tagliava l'aria con un suono freddo. La sua bellezza quella perfetta della porcellana. Era un Chandrian, un distruttore, e aveva appena massacrato la mia famiglia." Per ritrovare quella mostruosa creatura e vendicare la sua famiglia, Kvothe è pronto a tutto. Costretto ad affrontare la fame e qualsiasi tipo di pericolo, il ragazzo sente crescere dentro di sé un potere magico che lo porterà all'Accademia, una spietata scuola di magia in cui nessun errore è permesso. Ma chi resiste ai duri anni dell'apprendistato poi sarà in grado, forse, di affrontare i propri spietati nemici e gli incubi peggiori.
E Kvothe ora è pronto a vendicare il popolo nomade di attori con cui è cresciuto, massacrati insieme ai genitori dai demoni Chandrian, è pronto a diventare quello che sarà: potente mago, abile ladro, maestro di musica e spietato assassino, l'eroe che ha ispirato migliaia di leggende.
Patrick Rothfuss ha scritto una saga completamente differente dalle altre - ha detto Orson Scott Card: "Un Harry Potter senza concessioni agli aspetti infantili, più cupo, un romanzo complesso ma con uno strano tocco di dolcezza e una leggerezza segreta che creano un mondo epico mai visto".
Il Nome del Vento, il primo volume della trilogia "Le Cronache dell'Assassino del Re", è stato pubblicato nel 2007 negli Stati Uniti e, nello stesso anno, ha vinto il Quill Award per il miglior libro fantasy, consacrando Rothfuss tra i maestri contemporanei del genere.


La serie è composta da..
01. Il Nome del Vento
02. La Paura del Saggio
03. Inedito (dajeeeee, Patrick!)

Recensione:

Kingkiller Chronicle Fan Art on Instagram: “Kvothe in the Waystone ...Il Nome del Vento è un fantasy scritto da un giocatore di Dungeons & Dragons (no, non Will Byers), e vi ho detto tutto.
Pare che in D&D ci sia (io sono profana in merito) la regola non scritta che il ‘locandiere’ sia un personaggio molto forte a cui è bene non rompere le scatole. Beh, Il Nome del Vento è la storia di un locandiere lol. Non un locandiere come tutti gli altri, però, bene inteso, ma Kvothe, un eroe famoso in tutto il mondo e su cui circolano centinaia di storie diverse. Nessuno sa però quale di queste storia corrisponda alla verità e se vi imbarcate in questo lunghissimo viaggio, be’, lo scoprirete.



“Ho sottratto principesse a re dormienti nei tumuli. Ho ridotto in cenere la città di Trebon. Ho passato la notte con Felurian e me ne sono andato sia con la vita, sia con la sanità mentale. Sono stato espulso dall'Accademia a un'età inferiore a quella in cui la maggior parte della gente viene ammessa. Ho percorso alla luce della luna sentieri di cui altri temono di parlare durante il giorno. Ho parlato a dèi, amato donne e scritto canzoni che fanno commuovere i menestrelli. Potresti aver sentito parlare di me.”



Lascio a voi scoprire come e perché Kvothe, che ha persino cambiato identità per evitare i problemi, decida di narrare la storia della propria vita e, soprattutto, a chi.

Dunque Il Nome del Vento è la storia della vita di Kvothe narrata da lui stesso, dalla nascita alla fama, alla situazione attuale, ossia l’anonimato.

E’ un fantasy a tutti gli effetti: ha un mondo estremamente complesso, una miriade di personaggi e creature magiche presenti, ma soprattutto ha Kvothe. Kvothe che è un ragazzino spigliato e particolarmente intelligente, portato per la magia e l’apprendimento. Egli è il personaggio principale ideale: intelligente, onesto, sagace, determinato e con dei talenti che esulano dal combattimento (finalmente!). Allo stesso tempo è impulsivo e non proprio il massimo a farsi degli amici ahah.

Kvothe ne ha passate tante, dall’infanzia finita bruscamente, all’adolescenza difficile e all’incontro che determinerà la sua vita e lo porterà all’Accademia, il tempio del sapere dove tutti i maghi (o utilizzatori di ‘Simpatia’, cioè come viene chiamata la magia in questo mondo) si allenano, studiano e imparano. L’Accademia è il classico tema letterario della scuola di magia rivisitato in chiave fantasy: qui si studia la magia alla sua essenza e il suo rapporto con la natura, la chimica, l’alchimia e le forze che governano il mondo. Sicuramente è la parte migliore del libro.

2 maggio 2020

TBR: Maggio 2020

Buondì!
Come va? Come sta procedendo questo difficile periodo? Se vi va lasciate un vostro pensiero su questo periodo qua sotto e ne chiacchieriamo un po' tutti insieme!

Se invece non vedete l'ora di scoprire cosa ci riserverà maggio, siete nel posto giusto.

La situazione in Italia si sta lentamente sbloccando, le librerie hanno riaperto, dunque le uscite di questo mese sono un po' di più del mese scorso e soprattutto sono più certe ahah.

Quindi ecco a voi il listone (per altro quasi tutto Oscarvault lol)!


- USCITE ITALIANE -

01. Falce - Neil Shusterman (attesissimo!)


Un mondo senza fame, senza guerre, senza povertà, senza malattie. Un mondo senza morte. Un mondo in cui l'umanità è riuscita a sconfiggere i suoi incubi peggiori. A occuparsi di tutte le necessità della razza umana è il Thunderhead, un'immensa, onnisciente e onnipotente intelligenza artificiale. Il Thunderhead non sbaglia mai, e soprattutto non ha sentimenti, né rimorsi, né rimpianti. Quello in cui vivono i due adolescenti Citra Terranova e Rowan Damisch è davvero un mondo perfetto. O così appare. Se nessuno muore più, infatti, tenere la pressione demografica sotto controllo diventa un vincolo ineluttabile. Anche l'efficienza del Thunderhead ha dei limiti e non può provvedere alle esigenze di una popolazione in continua crescita. Per questo ogni anno un certo numero di persone deve essere "spigolato". In termini meno poetici: ucciso. Il delicato quanto cruciale incarico è affidato alle cosiddette falci, le uniche a poter decidere quali vite devono finire. Quando la Compagnia delle falci decide di reclutare nuovi membri, il Venerando Maestro Faraday sceglie come apprendisti proprio Citra e Rowan. Schietti, coraggiosi, onesti, i due ragazzi non ne vogliono sapere di diventare degli assassini. E questo fa di loro delle falci potenzialmente perfette.

DATA DI USCITA: 19 maggio








02. La Nona Casa - Leigh Bardugo (stavolta per davvero lol)

La nona casa
Galaxy “Alex” Stern è la matricola più atipica di tutta Yale. Cresciuta nei sobborghi di Los Angeles con una madre hippie, abbandona molto presto la scuola e, giovanissima, entra in un mondo fatto di fidanzati loschi e spacciatori, lavoretti senza futuro e di molto, molto peggio. A soli vent’anni, è l’unica superstite di un orribile e irrisolto omicidio multiplo. Ma è a questo punto che accade l’impensabile. Ancora costretta in un letto d’ospedale, le viene offerta una seconda possibilità: una borsa di studio a copertura totale per frequentare una delle università più prestigiose del mondo. Dov’è l’inganno? E perché proprio lei?

Ancora alla ricerca di risposte, Alex arriva a New Haven con un compito ben preciso affidatole dai suoi misteriosi benefattori: monitorare le attività occulte delle società segrete che gravitano intorno a Yale. Le famose otto “tombe” senza finestre sono i luoghi dove si ritrovano ricchi e potenti, dai politici di alto rango ai grandi di Wall Street. E le loro attività occulte sono più sinistre e fuori dal comune di quanto qualunque mente, anche la più paranoica, possa immaginare. Fanno danni utilizzando la magia proibita. Resuscitano i morti. E, a volte, prendono di mira i vivi.

DATA DI USCITA: 5 maggio











03. Heartstopper - Alice Oseman


Charlie e Nick frequentano la stessa scuola ma non si sono mai incontrati... fino al giorno in cui si trovano seduti l'uno accanto all'altro. Diventano subito amici. Anzi di più. Charlie si innamora perdutamente di Nick, anche se pensa di non avere alcuna possibilità. Ma l'amore è sempre sorprendente, e anche Nick si scopre attratto da Charlie. Molto più di quanto entrambi potessero immaginare.

DATA DI USCITA: 12 maggio
























04. Il Portale degli Obelischi - N. K. Jemisin

Il Portale degli Obelischi. La terra spezzata – Libro 2
La Stagione della fine si fa sempre più buia, mentre la civiltà sprofonda in una notte senza termine.

Essun ha trovato un luogo dove rifugiarsi, ma soprattutto ha trovato Alabaster, sorprendentemente ancora vivo; ha inoltre scoperto che è stato lui, ormai in procinto di trasformarsi in pietra, a provocare la frattura nel continente e a scatenare una Stagione che forse non terminerà mai.

E ora Alabaster ha una richiesta da farle: deve usare il suo potere per chiamare un obelisco. Agendo così, però, segnerà per sempre il destino del continente Immoto.

Nel frattempo, molto lontano, anche Nassun, la figlia perduta di Essun, è forse approdata in un luogo dove sentirsi a casa, dove coltivare la sua straordinaria dote di orogenia, per diventare sempre più potente. Ma anche Nassun dovrà compiere scelte decisive, in grado di mutare il futuro del mondo intero.

DATA DI USCITA: 12 maggio