29 luglio 2020

Recensione: Monstress - Marjorie Liu, Sana Takeda

Buongiorno, amici.

Oggi torniamo a parlare del secondo grande amore di tutti noi dopo i libri: le graphic novels, ossia quelle meraviglie che coniugano i disegni e lo stile del fumetto con una narrazione complessa e strutturata come quella di un libro. Il meglio dei due mondi, direbbero alcuni!


E’ con immenso piacere che oggi, dunque, vi parlo dei primi quattro volumi di Monstress, perla edita Oscar Vault, alla quale va un grande grazie per avermi dato la possibilità di leggerli!


Trama


Ambientato in una ucronica e suggestiva società asiatica matriarcale del primo novecento, Monstress combina elementi del genere giapponese «kaiju» (quello dei mostri giganti e potentissimi come Godzilla) con contaminazioni estetiche di sapore steampunk. Sontuose atmosfere art déco invenzioni steampunk e creature mostruose per il quella che è la saga rivelazione del fumetto nippo-americano.


La serie è composta da..

01. Risveglio

02. Sangue

03. Rifugio

04. La Prescelta
















Recensione:


Sapete tutti quanto io ami le graphic novels. Nel corso di questi anni, infatti, anche se molto meno spesso di quanto avrei voluto, vi ho presentato sul blog delle piccole opere di arte grafica che mi hanno rubato il cuore. Oggi siamo qui esattamente per lo stesso motivo.




Monstress è una serie di graphic novel che ha del geniale: la protagonista, Maika, è infatti marchiata fin da bambina con un oscuro simbolo. Ella ospita uno degli Arcani, antichi dei potentissimi, all’interno del proprio corpo ed è in grado di parlarci e di sfruttare i suoi poteri (o farsi sfruttare, a seconda delle occasioni). Unica pecca, questo antico essere va nutrito e non apprezza un cibo che non sia la carne umana. Condannata a dover tenere a bada la propria fame, Maika combatte da tutta la vita contro questa oscura presenza che sente, ma che non sa per quale motivo sia dentro di sè, ed rassegnata a questa vita.

Tutto cambia quando improvvisamente, però, compare un frammento di una maschera antica, un artefatto molto potente che pare legato indissolubilmente a Maika e alla creatura che la accompagna. 

Molte forze oscure desiderano la maschera e tra antiche faide che tornano a galla, nuovi conflitti pronti a scatenarsi e misteriose leggende che sembrano avere proprio l’artefatto come elemento comune, Maika è l’unica in grado di riportare il mondo alla pace e di svelare i segreti sulla propria natura, così ben nascosti dalla sua stessa madre…


Potrei parlarvi per ore delle meraviglie di questa graphic novel, perchè è davvero un’opera notevole. Grazie alla CE Oscar Vault ho avuto il piacere di leggerne i primi quattro volumi (pensando ingenuamente che poi la storia si concludesse) e, caspita!


Preparatevi ad un universo un po’ fantasy e un po’ steampunk, dove creature di ogni genere e sorta si scontrano chi per il dominio e la conquista del potere, chi per il mantenimento dello status quo, chi per la difesa della libertà.


24 luglio 2020

Review Party: Il Portale degli Obelischi (La Quinta Stagione #2) - N. K. Jemisin



Buondì, amici!


Oggi, ringraziando di nuovo la splendida Beatrice per aver organizzato e la CE per la copia omaggio, ci avventuriamo nella seconda parte dell’evento dedicato a N. K. Jemisin. Siamo infatti qui per parlare de Il Portale degli Obelischi, secondo capitolo della trilogia de La Terra Spezzata.

Se non sapete nulla della serie, vi consiglio di recuperare la mia recensione del primo capitolo qui e il blog tour sulla serie svoltosi qualche giorno fa qui.


Trama


La Stagione della fine si fa sempre più buia, mentre la civiltà sprofonda in una notte senza termine. Essun ha trovato un luogo dove rifugiarsi, ma soprattutto ha trovato Alabaster, sorprendentemente ancora vivo; ha inoltre scoperto che è stato lui, ormai in procinto di trasformarsi in pietra, a provocare la frattura nel continente e a scatenare una Stagione che forse non terminerà mai. E ora Alabaster ha una richiesta da farle: deve usare il suo potere per chiamare un obelisco. Agendo così, però, segnerà per sempre il destino del continente Immoto. Nel frattempo, molto lontano, anche Nassun, la figlia perduta di Essun, è forse approdata in un luogo dove sentirsi a casa, dove coltivare la sua straordinaria dote di orogenia, per diventare sempre più potente. Ma anche Nassun dovrà compiere scelte decisive, in grado di mutare il futuro del mondo intero.



La serie è composta da..
01. La Terra Spezzata (recensione)
02. Il Portale degli Obelischi
03. Il Cielo di Pietra (inedito in Italia, ma prossimamente ;) )



Recensione:


Voglio iniziare questa recensione premettendo che questo libro è molto diverso dal primo. Il primo era tutto ambientazione-spiegazioni-personaggi-orrore e serviva al lettore per capire come funzionasse il mondo.


Se avete bisogno di un piccolo promemoria, be’, basta dire che tutto in questo universo fa schifo. Il pianeta è sconquassato da Stagioni, eventi catastrofici che lo rendono invivibile per periodi di lunghezza variabile, e l’umanità non può fare altro che barcamenarsi al meglio che può per sopravvivere. Un ulteriore dettaglio rilevante è che la specie umana non è - appunto - l’unica specie che abita il pianeta, ma, anzi, ci sono altre creature più o meno amichevoli che lottano a loro volta per sopravvivere. Di nuovo, vi rimando alla recensione del capitolo precedente.


// Seguono spoiler del primo libro, handle with care lol //


La terra spezzata era interamente dedicato ad Essun. L’abbiamo conosciuta da bambina, l’abbiamo vista crescere e scoprire di essere diversa, di essere una rogga. L’abbiamo poi seguita da giovane adulta e abbiamo assistito alla formazione del legame con Alabaster, il suo mentore, e sviluppare la propria orogenia diventando sempre più potente. L’abbiamo infine conosciuta al momento più terribile della sua vita, quando si è ritrovata a doversi trasferire e ricominciare tutto da capo sapendo che l’uomo che ama ha assassinato il suo stesso figlio ed è fuggito con la propria figlia, Nassun, voltando le spalle alla povera Essun.

Il primo libro termina con l’arrivo di Essun in una comunità sotterra apparentemente molto ben organizzata e il ricongiungimento con Alabaster ed è proprio da qui che ricomincia il secondo libro.


La differenza sostanziale tra i due libri è che non c’è più tempo per le spiegazioni o per le descrizioni. Il lettore ormai è pienamente immerso nella storia, conosce il mondo, dunque può seguire con molta più facilità i personaggi nella loro lotta quotidiana alla sopravvivenza. 

Preparatevi dunque ad un libro pieno di avvenimenti che quasi non lasciano un attimo di respiro. I colpi di scena si susseguono, mentre sempre più dettagli vengono rivelati al lettore.


Ciò che ho apprezzato maggiormente è che l’autrice, dopo aver speso molte pagine nel primo libro per introdurre l’universo, ora finalmente si occupa di cose serie e soddisfa la curiosità dei lettori. La Jemisin infatti introduce magistralmente molti nuovi elementi che spiegano l’origine delle Stagioni, perchè questo mondo sia così inospitale e terribile e mescolando magia, mitologia e scienza costruisce una trama convincente che svela qual è il grande ‘problema’ che Essun dovrà risolvere, la classica quest dell’eroe.


E’ sicuramente un libro migliore del primo, seppur con più punti morti, perchè si intravede davvero il disegno che l’autrice ha per questa storia. Non dico che il primo libro sia inutile, assolutamente no, anche perchè penso che riducendo il numero di informazioni che vengono date al lettore, tutto sarebbe più confuso (è però vero - e ribadisco - che la storia di per sé non è chiarissima, quantomeno nel primo capitolo).

22 luglio 2020

Le Sorelle Brontë - Review Party & Blog Tour - PRESENTAZIONE EVENTO

Tre donne, sorelle, conosciute per tre capolavori della letteratura vittoriana della prima metà
dell’Ottocento che hanno rivoluzionato il modo di essere donne e scrittrici.

Di chi sto parlando? In ordine: Charlotte, Emily e la più giovane, Anne. Donne, scrittrici che hanno combattuto per rivendicare il loro ruolo, all’interno di un contesto maschilista.

La Oscar Mondadori con questa nuova uscita vi aspetta il 4 Agosto in libreria con una
raccolta da togliere il fiato e che vi farà scoprire le opere più celebri di queste autrici.

Benvenuti al blog tour e al review party dedicato alle “Sorelle Bronte” edito Oscar Mondadori che vi farà conoscere più da vicino non solo i romanzi, ma le stesse autrici e il periodo storico che ha ispirato le loro storie.



Cosa vi proponiamo io e le altre partecipanti? Un viaggio alla scoperta delle tre sorelle, delle loro origini, del luogo che ha ispirato le loro storie e dei romanzi che le hanno rese celebri.

Preparatevi ad accogliere nella vostra libreria questo libro che racchiude:
- AGNES GREY scritto da Anne Bronte;
- CIME TEMPESTOSE di Emily Bronte;
- JANE EYRE narrato da Charlotte Bronte;


Un edizione elegante che richiama i colori oro e verde acqua con raffigurante una giovane e bellissima donna che rappresenta la grazia propria di queste giovani e talentuose scrittrici, che dinanzi alle difficoltà hanno lottato per rivendicare la loro arte.

Imparerete, attraverso questa collezione, a conoscere le tre sorelle da diversi punti di vista e agli occhi di una grande scrittrice, Virginia Wolf, che vi delizierà con un interessante prefazione circa il luogo che ha ispirato le scrittrici.









Che altro dire? Non vi resta che seguirci in questi giorni per intraprendere un viaggio intorno alle più illustri e amate autrice del 1800 che impareremo a conoscere insieme attraverso i loro
romanzi.


Questo volume offre l’occasione per riscoprire tre voci femminili originalissime nel panorama letterario, tra incanto, disperazione, e il desiderio insopprimibile di affermare la propria identità.Da Cime Tempestose, a Jane Eyre, passando per Agnes Grey, fino ai meno noti L’angelo della tempesta, La Signora di Wildfell Hall e Shirley, le tre sorelle Bronte ci hanno lasciato romanzi immortali , capolavori della narrativa ottocentesca pieni di pathos e emozione, ciascuna con la propria voce. A questi romanzi si aggiungono i sublimi versi nei quali rivive tutto il fascino della natura selvaggia delle brughiere dello Yorkshire, tra distese d’erica, roccia e foschia. Questo volume offre l’occasione per riscoprire tre voci femminili originalissime nel panorama letterario, tra incanto, disperazione, e il desiderio insopprimibile di affermare la propria identità.










Per l’evento organizzato da Michela di la_stanza_dei_libri e Federica di Infermieranerd e che mi vede partecipante, vi aspetto il:

2 AGOSTO - LE SORELLE BRONTE: TRA FAMA E CRITICA

E per finire vi aspetto, insieme alle altre partecipanti, il 4 Agosto, data dell’uscita del romanzo, ove vi parlerò de Jane Eyre. 

Che cosa aspettate? 

Vi lascio qui sotto il calendario con tutte le tappe, date e i blog che affronteranno, come me, un argomento. 

21 luglio 2020

Blog Tour - Il Portale degli Obelischi: se ti è piaciuto, leggi anche..


Buondì, amici!

Altra settimana, altro evento, ormai lo sapete!


Oggi vi porto con molta felicità un altro blog tour *^*. Un evento dove si esplora una determinata tematica riguardante un libro o una serie.


Ancora una volta devo ringraziare la OscarVault per la copia de La Terra Spezzata e Il Portale degli Obelischi e Beatrice e Ylenia per aver organizzato il tutto con pazienza.


Trama



La Stagione della fine si fa sempre più buia, mentre la civiltà sprofonda in una notte senza termine. Essun ha trovato un luogo dove rifugiarsi, ma soprattutto ha trovato Alabaster, sorprendentemente ancora vivo; ha inoltre scoperto che è stato lui, ormai in procinto di trasformarsi in pietra, a provocare la frattura nel continente e a scatenare una Stagione che forse non terminerà mai. E ora Alabaster ha una richiesta da farle: deve usare il suo potere per chiamare un obelisco. Agendo così, però, segnerà per sempre il destino del continente Immoto. Nel frattempo, molto lontano, anche Nassun, la figlia perduta di Essun, è forse approdata in un luogo dove sentirsi a casa, dove coltivare la sua straordinaria dote di orogenia, per diventare sempre più potente. Ma anche Nassun dovrà compiere scelte decisive, in grado di mutare il futuro del mondo intero.







Il tema della tappa di oggi è qualcosa che avete già avuto modo di vedere per La Città di ottone, anche se in maniera leggermente differente. 

E' una tappa molto semplice, ma che io apprezzo sempre e leggo volentieri in un BT!


Siccome molti di voi hanno già letto quantomeno il primo capitolo della trilogia di Jemisin, ho infatti deciso di sfruttare la mia tappa per darvi dei consigli di lettura sul genere. Se vi è piaciuta questa serie, allora potreste anche apprezzare i seguenti titoli!



01. The Queen of the Tearling - Erika Johanssen. Se vi piacciono gli high fantasy dove una forte figura femminile è immersa in difficoltà che non ha richiesto, dove si è predestinati a vedere il mondo finire per mano di un potere antico e la tematica del futuro apocalittico è ben ben presente, sicuramente avete letto La Quinta Stagione e conoscete la serie del Tearling. Una delle serie fantasy secondo me più riuscite degli ultimi anni (non fosse per quel finale assolutamente atroce), che ahimè passa sempre sotto silenzio e anonimato.

02. Il Sognatore -  Laini Taylor. Profezie antiche? Dei dispotici? Stupri, trattamenti brutali, schiavitù? Un eroe improbabile che non sa di chi si può fidarsi e di chi no e che scopre improvvisamente di avere un'abilità fuori dal comune? Sembra La Quinta Stagione e invece è Il Sognatore. Molti sono infatti gli elementi in comune alle due serie. Sono ovviamente molto diverse, non fraintendetemi, ma si può intravedere un fil rouge comune. Se avete apprezzato La Quinta Stagione, allora potrebbe piacervi anche questa celebre duologia di Laini Taylor.

03. I Regni di Nashira - Licia Trosi. Ho pensato molto se inserire questa serie qui o meno, perchè dopotutto La Quinta Stagione è decisamente una serie per adulti e Nashira non proprio. Del resto, però, spaziare tra i target è sempre interessante e vedere come le stesse tematiche sono applicate a categorie di lettori differenti può essere davvero interessante. Nashira, una delle ultime serie della stella italiana della scrittura per ragazzi, Licia Trosi, presenta infatti lo stesso tema di un mondo inospitale e prossimo alla fine, in cui gli umani sono fuori posto e hanno una vita decisamente difficile. Se vi interessano questi fantasy con una forte componente survival senza farsi mancare un po' di magia e senza dimenticare che esistono anche i libri per ragazzi, allora sicuramente Nashira può fare per voi.


20 luglio 2020

Review Party: 'Middlegame' - Seanan McGuire



Buondì, amici!
Altra settimana, altro evento, ormai lo sapete!


Oggi ringrazio Cinderella Nia per aver organizzato tutto l’ambaradan per Middlegame, nuova uscita della Mondadori di cui devo ammettere non sapevo l’esistenza prima dell’evento. Appena letta la trama, però, non potevo dire di no. 

Un grazie anche alla CE per la copia omaggio eheh.


E il libro… Be’ *^*.


Trama


Ecco Roger. Ha un vero dono per le parole, comprende istintivamente ogni linguaggio e sa che è il potere delle storie a regolare i meccanismi dell'universo.


Ed ecco Dodger. È la sorella di Roger, la sua gemella per la precisione. Anche lei ha un dono, per i numeri: sono il suo mondo, la sua ossessione, il suo tutto. Qualunque cosa le si presenti alla mente, Dodger la elabora con il potere della matematica.

I due fratelli non sono propriamente umani, anche se non lo sanno. Non sono neanche propriamente divini. Non del tutto non ancora.

E poi c'è Reed, esperto alchimista, come la sua progenitrice. È stato lui a dare vita ai gemelli. Non si potrebbe definirlo il loro "padre". Non proprio. Ma come tutti i genitori, per i due ragazzi ha un piano ambizioso: far sì che raggiungano il potere assoluto, e poi reclamarlo per sé.

Diventare "dei in Terra" è una cosa possibile. Pregate soltanto che non accada.









Recensione:


Middle Game è un libro dalla trama complicata, non c’è motivo di nasconderlo, anzi, dovete essere preparati a cosa andrete in contro ahaha!


I nostri eroi si chiamano Roger e Dodge, sono due esseri dalle sembianze e caratteristiche umane create dalle sapiente mani di un alchimista, Reed. Reed è a sua volta stato creato dalla più grande alchimista della sua epoca, Asphodel Baker. Asphodel aveva scoperto come raggiungere La Città Invisibile, un luogo metaforico sede del il massimo potere esistente - la Dottrina - che se controllato permette di governare il mondo.

Roger e Dodge sono quindi stati creati con una missione. Roger è il Linguaggio, prima parte della Dottrina, capace di imparare ogni lingua esistente e di dare con la propria voce degli ordini impossibili da eludere. Dodge è invece la Matematica, seconda metà della Dottrina, genio fin da bambina, maestra imbattuta di scacchi e capace di vedere numeri e misurazioni in ogni cosa che la circonda, talvolta potendoli modificare.


Roger e Dodge sono due facce della stessa medaglia. Gemelli, ma molto diversi tra di loro. Anche se dati in affido a famiglie differenti così che non si conoscessero nelle prime fasi della loro vita e potessero sviluppare le loro abilità in pace, i due cominciano presto ad avvertire una connessione intersensoriale - un legame quantico - che li unisce, li rende partecipi della vita dell’altro permettendogli di parlare con la mente anche se molto lontani e di e vedere attraverso gli occhi dell’altra persona. Questa connessione è un problema per Reed e viene vista come la dimostrazione della loro inadeguatezza al raggiungimento della Città Invisibile, perché li rende troppo deboli e legati l’uno all’altra. Egli decide così di eliminarli, ignorando però che Roger e Dodge non hanno nessuna intenzione di morire e che sono più determinati che mai a capire cosa gli stia succedendo e perché…


Amici, questo libro è una bomba. Punto. Va bene come recensione?

.. No?


Uff, allora. 

Questo libro è pazzesco. E’ un vortice di informazioni e nozioni di alchimia e si vede chiaramente che l’autore ha avuto un’idea davvero complessa e ha costruito una trama su quella arricchendola di dettagli. Non pensate sia un libro facile da leggere, oh no! Richiede una grande attenzione ai dettagli e date una spolverata alle vostre nozioni di fisica quantistica e viaggi nel tempo, perché ne avrete bisogno!


La storia infatti si sviluppa su più linee temporali, con la Dodge del futuro che chiama il Roger del passato che a sua volta chiama la Dodge del passato passato e così via. E’ un po’ confusionario, si, ma la trama è alla fine della fiera ben ordita e tutto si spiega perfettamente alla fine!


Le due star del romanzo sono i nostri protagonisti, Roger e Dodge. Si completano a vicenda e lavorano in sincronia, perché essi sono davvero una cosa sola, due metà della stessa mela (o medaglia, che dir si voglia). Dove Dodge è impulsiva e irascibile, Roger è calmo e ragionevole. Dove Dodge è asociale, Roger è in grado di piacere a chiunque. Se il genio di Dodge si rivela subito e la rende immediatamente ‘speciale’ agli occhi delle altre persone, il genio di Roger si prende più tempo, ma lascia comunque un indelebile segno nella storia. Per altro, dove Roger si preoccupa delle sorti del mondo, a Dodge non potrebbe fregare meno. Infine, le debolezze di Roger e la sua paura e insicurezza vengono compensate dal coraggio e dalla determinazione di Dodge. Due metà perfettamente complementari che li rendono molto più che semplici fratelli gemelli.



"Essere brava con i libri è accettabile per una bambina, nella misura in cui è accettabile qualunque forma di bravura per una femmina. Ma saperci fare con i numeri è un’altra storia. Quello va bene per i maschi magri e occhialuti, con le camicie piene di tasche e il cervello pieno di scienza. Almeno così dicono i libri. E così dice la televisione. E così dicono anche i suoi compagni di classe, in mille piccoli modi diversi, ogni volta che finisce un esercizio di matematica prima di loro. "


17 luglio 2020

Review Party: 'La Quinta Stagione. La Terra Spezzata' - N. K. Jemisin



Buondì, amici.
Come va? Come procede la vostra estate? Spero in maniera più emozionante della mia, chiusa in ufficio per stage, ye.

Ad ogni modo è con immensa felicità che posso annunciarvi la mia partecipazione a questo evento, dedicato alla trilogia de La Quinta Stagione di Jemisin. 
Per ora in Italia sono usciti solamente La Terra Spezzata e Il Portale degli Obelischi, ma arriverà presto anche il terzo! Nell'attesa del capitolo conclusivo e della mia recensione del secondo, ripercorriamo il primo libro...

Un grazie gigante alle organizzatrici Beatrice e Ylenia e alla CE Oscar Vault!

Trama

È iniziata la stagione della fine. Con un’enorme frattura che percorre l’Immoto, l’unico continente del pianeta, da parte a parte, una faglia che sputa tanta cenere da oscurare il cielo per anni. O secoli. Comincia con la morte, con un figlio assassinato e una figlia scomparsa. Comincia con il tradimento e con ferite a lungo sopite che tornano a pulsare.

L’Immoto è da sempre abituato alle catastrofi, alle terribili Quinte Stagioni che ne sconquassano periodicamente le viscere provocando sismi e sconvolgimenti climatici. Quelle Stagioni che gli orogeni sono in grado di prevedere, controllare, provocare. Per questo sono temuti e odiati più della lunga e fredda notte; per questo vengono perseguitati, nascosti, uccisi; o, se sono fortunati, sono presi fin da piccoli e messi sotto la tutela di un Custode, nel Fulcro, e costretti a usare il loro potere per il bene del mondo.

È in questa terra spezzata che si trovano a vivere Damaya, Essun e Syenite, tre orogene legate da un unico destino.






Recensione:

jameelaillustration:“Some fan art of Syenite from The Fifth Season ...
@jameelaillustration
Amici, aiuto.

Questo libro mi ha scombussolato, mi ha scioccato, mi ha disgustato, mi ha traumatizzato, mi ha fatto ridere, mi ha fatto arrabbiare. Tutto insieme, a volte contemporaneamente.

Si parla dell’Immoto, una terra continuamente sconquassata dalle catastrofi naturali perché per sua natura è particolarmente soggetta agli spostamenti tettonici e dunque ai terremoti, alla formazione di nuovi vulcani e fenomeni simili. La terra trema spesso, nell’Immoto, non sta appunto ‘mai ferma’. Gli umani e non che la abitano sono abituati a questi suoi repentini movimenti, a dover ricostruire una nuova vita da un’altra parte perché la propria vecchia casa è stata spazzata via dall’ennesimo terremoto. Le condizioni di vita sono sempre molto difficili e i periodi di crisi subito dopo un’eruzione, un terremoto o una tragedia del genere, quando il cielo viene coperto di cenere, il sole scompare o intere città vengono rase al suolo dai movimenti della terra, vengono chiamate Quinte Stagioni.

Il senso è esattamente quello che la parola suggerisce: ci sono quattro stagioni normali e poi c’è un periodo di sofferenza e di morte chiamato Quinta Stagione.

L’Immoto è sempre stato così e chi lo abita è abituato a veder scomparire intere civiltà, intere città o veder riemergere dalla Terra rovine di civiltà perdute. Ogni luogo è pericoloso e non esiste una posizione ottimale, perché tutto l’Immoto è inospitale. Nonostante ciò, il sentimento che domina largamente fra le creature che popolano questo mondo è la rassegnazione. Non si può fare nulla per modificare la natura particolarmente pericolosa dell’Immoto, l’unica cosa ragionevole da fare è cercare di limitare i danni e sopravvivere il più possibile.

Non tutte le creature che abitano l’Immoto, però, sono umani. Una notevole minoranza, discriminata e isolata, è composta dagli Orogeni, creature umane in tutto e per tutto, ma in grado di controllare i movimenti della Terra, seppur in minima parte, e i materiali che produce, come i metalli. La loro magia, l’Orogenia, viene usata per contrastare le catastrofi naturali e viene addestrata in luoghi particolari dove vengono portati tutti i bambini che dimostrano un talento per l’uso di questa magia. Gli Orogeni, dunque, volgono un ruolo fondamentale nell’Immoto, ma come ricompensa ottengono solo diffidenza e timore perché sono creature diverse, pericolose, sconosciute.

Seguiamo la storia di tre donne, una bambina, una giovane Orogena che viene affidata ad un mentore, e ad una donna che cerca di ritrovare la propria figlia. Ben presto si scopre che le loro storie sono più intrecciate di quello che sembrano, ma non è l’obiettivo della mia recensione di oggi. Potrei parlavi delle altre creature magiche che popolano questo libro, di come gli Orogeni non siano gli unici con una particolare sintonia con la Terra, e nemmeno i più potenti. Nemmeno questo, però, è l’obiettivo di questa recensione.

10 luglio 2020

Review Party: Crescent City. Casa di Terra e Sangue - Sarah J. Maas



Buondì, amici.
Questo post sarà già abbastanza lungo così, quindi non perdiamo tempo.

Doverosi ringraziamenti alla CE Oscar Vault e all'organizzatrice dell'evento Beatrice, naturalmente. 

Per il resto, let's go perchè abbiamo tanto da dire.


Trama


Ventitré anni, mezza Fae e mezza umana, Bryce Quinlan ha una vita perfetta: di giorno lavora in una galleria d’arte e di notte passa da una festa all’altra, senza problemi e senza preoccupazioni. Quando però una brutale strage scuote profondamente Crescent City, la città in cui vive, e Bryce perde una persona a lei molto cara, il suo mondo crolla in mille pezzi lasciandola disperata, ferita e molto sola. Adesso non cerca più il divertimento, ma un oblio in grado di farle dimenticare i terribili fatti che hanno cambiato la sua vita per sempre. Due anni dopo l’imputato è finalmente dietro le sbarre ma, tutt’a un tratto, i crimini ricominciano e Bryce è decisa a fare tutto il possibile per vendicare quelle morti. Ad affiancarla nelle indagini arriva Hunt Athalar, un famoso angelo caduto, prigioniero degli arcangeli che lui stesso aveva tentato di detronizzare. Le sue grandi capacità e la sua forza incredibile sono utilizzate all’unico scopo di eliminare i nemici del suo capo. Quando però si scatena il caos in città, Hunt riceve una proposta irrinunciabile: aiutare Bryce a trovare l’assassino e riconquistare, in cambio, la sua libertà.


Quando Bryce e Hunt cominciano a scavare in profondità nel ventre di Crescent City, scoprono un potere terrificante e oscuro che minaccia tutto e tutti, e vengono travolti da una passione irrefrenabile, che potrebbe renderli entrambi liberi, se solo lo volessero.


Il dolore della perdita, il prezzo della libertà e il potere dell’amore sono i temi principali de La casa di terra e sangue, il primo imperdibile romanzo della nuova serie fantasy di Sarah J. Maas, che mescola egregiamente personaggi indimenticabili, romanticismo e una suspense che tiene il lettore incollato alla pagina fino alla fine.



Recensione: 


Signore e signori, aiuto. Allacciate le cinture e preparatevi un the, perché dobbiamo discutere - e urlare - in lungo e in largo. *Spiriti di Ilenia Zodiaco e Miss Nerily, venite a me*


Questo libro è semplicemente un casino con molti aspetti negativi e qualche aspetto positivo. Prima di iniziare vi do linee guida sulla storia, altrimenti non ci capiamo. 

In questo mondo ci sono tutte le creature magiche dell’universo. Così tante che Shadowhunters levate. Fate, folletti, demoni, chimere, mostri, sirene, angeli, arcangeli, lupi mannari, streghe, spettri, umani… Semplicemente, c’è tutto. Ogni creatura magica della quale la Maas sia mai venuta a conoscenza è presente in questo libro perché il troppo non stroppia mai. Le creature magiche di cui sopra si dividono in varie Case, sostanzialmente delle corporazioni, alle quali viene giurata fedeltà incrollabile. Gli umani, invece, uniche creature senza poteri, sono vessati, discriminati e trattati come esseri inferiori. 

Questo universo così complesso è governato dagli Austeri, classiche divinità distanti, inarrivabili, invincibili, che se ne fregano di tutto e di tutti e dalla dubbia moralità. Essi sono aiutati da dei Governatori, cioè degli Arcangeli, che si sono spartiti le varie aree del mondo.


La protagonista di questo casino è Bryce, una mezza umana e mezza Fae - mezzosangue per gli amici - che proprio per le sue origini è discriminata. Un tragico incidente però sconvolge molto presto la vita di Bryce e lei si ritrova a dover indagare sull’omicidio dei suoi più cari amici e sul furto di un oggetto antico molto potente. Non sarà ovviamente da sola ed è qui che entra in scena il boy della situazione: Hunt, un angelo che un tempo si è ribellato agli Austeri e che per punizione è stato fatto schiavo del Governatore di Crescent City. Proprio per ordine di quest’ultimo, Hunt viene obbligato ad affiancare Bryce nella sua indagine. Si, 700 pagine per parlare di un’indagine.


Siete ancora con me? Già vi meritate un applauso!

Fine del contesto, andiamo con la recensione vera e propria. oh yeah


Questo libro ha moltissimi problemi che di sicuro non sono sconosciuti a chi ha letto un qualsiasi altro volume della Maas. Quindi, disclaimer, se siete già familiari con la sua scrittura probabilmente li conoscete già tutti e i due elenchi che seguono saranno pieni di ripetizioni e cose che sapete già, siete avvisati. Ricordo però che repetita iuvant e se c’è qualcuno che si  approccia alla Maas per la prima volta, be’, questo elenco è per voi.

Le criticità di questa storia sono divisibili in due macro categorie: i problemi legati alla scrittura, alla traduzione e alla sintassi, quindi in generale allo stile, e i problemi legati alla trama vera e propria. Iniziando dai problemi legati allo stile, troviamo nell’ordine:

  • Una sintassi di dubbio gusto. Ebbene si amici, le frasi cortissime che iniziano con congiunzioni a caso (cosa che non si dovrebbe mai fare se si vuole mantenere un certo stile, ma ricordiamoci di chi stiamo parlando lol) ritornano anche qui.
  • I papiri di spiegazioni che interrompono la narrazione. La Maas non sa scrivere e questo è ovvio. E’ sicuramente migliorata rispetto ai suoi libri precedenti, ma comunque rimane incapace di inserire le sue spiegazioni in mezzo al discorso con fluidità ed è quindi obbligata a interrompere i dialoghi e il flusso della storia per inserire dei papiri infiniti con dettagli di world-building. Ci si abitua, eh, però diciamo ci sono modi più eleganti di spiegare al lettore cosa sta leggendo.
  • Ripetizioni. Perché? Perché la Maas ha un vocabolario a quanto pare ristretto (o il traduttore non conosceva sinonimi, cosa possibilissima, ma della traduzione parliamo tra un secondo). Un esempio su tutti così capite che intendo: “Bryce si avvicinò alle lunghe gambe stravaccate di Zach ed evitò attentamente di calpestare la coda bianca come neve di Zelda [QUATTRO RIGHE DOPO] Per questo Bryce prestò molta attenzione a non schiacciare la coda soffice di Zelda.” Già. 
  • Poca originalità nei nomi. Letteralmente la piazza principale di Crescent si chiama Piazza Vecchia, la via principale si chiama Corso Principale, uno dei personaggi si chiama Reid Redner (cioè “RID REDNER”, sembra uno scioglilingua dai). Sipario.
  • Pagine e pagine di TMI. TOO MUCH INFORMATION. Pagine inutilissime, una trama che si poteva riassumere in metà delle pagine, dettagli e dettagli sull’abbigliamento di Bryce… Non. Ci. Interessa!
  • Cliché e non-sense. Be’, assistiamo alla fiera delle banalità e dell’assurdità, ma data questo calderone di elementi magici di qualsiasi tradizione e cultura c’era da aspettarselo. Il cattivo che spiega ogni singolo dettaglio del suo piano alla fine come nel più classico dei fumetti, le streghe che usano le scope per spostarsi (si, avete letto bene), frasi a caso che non c’entrano nulla con il resto della storia, ovvietà che vengono spacciate come lampi di genio, voli pindarici che dovrebbero essere poetici ma non lo sono, la prima scena di sesso che viene palesemente interrotta in maniera che più telefonata non si può e assurdità che ti fanno esclamare ma cosa sto leggendooooo (es. “«Lo evocherai usando il numero maledetto?» Molti demoni erano associati a un numero, tipo una specie di antico indirizzo email.” Un antico indirizzo email? Scusami?). Nulla di nuovo per noi lettori della Maas.
  • Una traduzione orripilante. Non so cosa sia successo, ma la traduzione di questo libro fa aggrottare le sopracciglia più volte. Vengono usati dei termini quali ‘appropinquarsi’ che semplicemente non sono appropriati per il contesto in cui sono posti e sono di tutt’altro registro rispetto al resto del libro, ma vengono anche usate espressioni quali ‘fece’ anziché ‘disse’. La mia perplessità va alla persona alla quale è stata affidata la traduzione del romanzo e a chi l’ha revisionata, se esiste questo qualcuno. Qui non è ovviamente colpa dell’autrice, ma dei salti così tra un registro e l’altro rendono sicuramente la lettura in italiano più sgradevole.