Buongiorno, amici!
Due recensioni così vicine tra loro? Ohibò, si!
Oggi per altro vi parlo di un libro pazzesco che ho scoperto grazie a Laumes' e di cui non vedevo l'ora di parlarvi, perchè ogni tanto è bene parlare di libri strani.
Trama
Zen Cho returns with The Order of the Pure Moon Reflected in Water, a found family wuxia fantasy that combines the vibrancy of old school martial arts movies with characters drawn from the margins of history.
A bandit walks into a coffeehouse, and it all goes downhill from there. Guet Imm, a young votary of the Order of the Pure Moon, joins up with an eclectic group of thieves (whether they like it or not) in order to protect a sacred object, and finds herself in a far more complicated situation than she could have ever imagined.
Recensione:
Sono giorni di lettura molto proficui, stranamente. A causa della sessione ormai alle porte e del freddo che imperversa, sto trascorrendo la gran parte dei miei giorni a casa e questo vuole anche dire avere tanto tempo per leggere. Ho ripreso la mia abitudine di leggere contemporaneamente un cartaceo e un ebook, cosa che non mi capitava da secoli, e finalmente ho concluso The Order of the Pure Moon Reflected in Water.
La prima cosa che dovete tenere ben presente su TOOTPMRIW (come ben sapete gli acronimi sono i nostri migliori amici quando ci troviamo davanti a nomi lunghi) è che non è un romanzo. Si tratta infatti di una short-story che vola in un lampo dato che è poco più lunga di 130 pagine. Questo ha sicuramente aiutato con la lettura, perché anziché forzarmi e leggere le solite 100/150 pagine al giorno così da non rimanere bloccata sulla stessa lettura troppo a lungo, ci ho messo esattamente lo stesso tempo leggendo 20/30 pagine per volta e devo dire che ogni tanto rallentare è un vero sollievo.
Dalla recensione di Laumes' Journey sapevo più o meno cosa aspettarmi da libro e non sono rimasta delusa. Se anche voi come me nel 2020 avete piacevolmente scoperto il fantasy sinoamericano, quindi di autori cinesi naturalizzati statunitensi che combinano elementi occidentali e orientali creando storie come La Grazia dei Re o The Poppy War, non potete farvi sfuggire questa storia. Anche qui il contesto è una Cina antica, divisa dalla guerra e dalle lotte intestine tra il governo del Protettorato e i ribelli banditi, e noi veniamo buttati in mezzo a questa situazione difficile con poche spiegazioni o preamboli.
La protagonista indiscussa è Guet Imm, una monaca dell’Ordine della Pure Moon Reflected in Water, dedica alla preghiera, alle arti marziali, alla meditazione e alle arti magiche. Dopo la distruzione del suo monastero è costretta a cercarsi un lavoro come cameriera ed è proprio al locale dove lavora che incontrerà il gruppo di banditi che la farà licenziare e al quale deciderà di aggregarsi.
Guet Imm è una monaca guerriera irriverente, sfrontata e combina guai che causerà non pochi grattacapo ai ribelli e che rappresenta un tipo di figura femminile sicura di sé e emancipata che per quanto sostanzialmente anacronistica (anche se la storia è piena di fulgidi esempi di donne che sapevano il fatto loro) è sempre piacevole trovare in un libro. Non ha paura di parlare apertamente di sessualità e sa badare a sé stessa, rispondendo a tono davanti ai soprusi degli uomini del suo tempo.
All’autrice va anche il grande merito di aver reso Guet Imm un personaggio di cui è FANTASTICO leggere proprio per la spigliatezza dei dialoghi e le battaglie alla Foresta dei Pugnali Volanti, che sono sempre gradite in casa Raggywords. Riderete a crepapelle con la nostra monaca protagonista e i leader del gruppo di banditi, garantito, anche perchè i dialoghi così dinamici, fluidi e accattivanti sono sicuramente l’aspetto migliore e meglio riuscito del libro!
Un altro aspetto lodevole del libro è la capacità dell’autrice di trattare temi importanti quali l’emancipazione femminile, la sessualizzazione della donna e l’identità di genere con grande delicatezza. Proprio a quest’ultimo tema, poi, ossia l’identità di genere, è dedicata una parte sostanziale ed importante del romanzo e credo a Cho sia stata brava a inserirlo armoniosamente nella storia normalizzandolo, come è giusto che sia, senza renderlo il focus principale del libro - che narra una storia tipicamente fantasy - ma usandolo come sfumatura ulteriore che arricchisce e dona nuova profondità a uno dei personaggi. TOOTPMRIW non è chiaramente un trattato sull’identità di genere, ma una storia che ha anche questo aspetto e che si arricchisce proprio per l’introduzione dello stesso, cosa piuttosto rara nella letteratura fantasy.
Il ritmo della storia è poi incalzante e frenetico e proprio perchè è così corta - ripeto, poco più di 130 pagine - vola via in poco tempo, rimanendo solo uno spaccato su un mondo fantastico e sulla vita dei nostri personaggi. La lunghezza è quindi anche un difetto, perchè arriviamo a conoscere davvero bene solamente due personaggi e in generale si conclude la storia desiderando che ci sia di più, che la trama venga sviluppata in un romanzo fatto e finito. Così non è e a noi lettori purtroppo rimane solamente questo spaccato di vita, certamente convincente, ma pur sempre uno spaccato.
Infine, legato al punto precedente, il contesto storicosociale dell’ambientazione mi ha fatto storcere un po’ il naso, perchè semplicemente non c’è. Veniamo buttati in mezzo all’azione e ci viene raccontato cosa è successo in passato, senza fare grandi passi in più. Proprio perchè il libro è così corto si è sicuramente scelto di non sprecare spazio per questi dettagli di ‘contesto’, ma allo stesso tempo sento che mi è mancato qualcosa e che qualche pagina in più di descrizione del mondo e del sistema politico dell’epoca sarebbe stata gradita.
Riassumiamo? Questo libro non è perfetto, ma è così corto e regala delle perle tali - tra dialoghi brillanti e temi trattati - che merita una possibilità senza ombra di dubbio.
Verdetto:
Delizioso!
Grazie per aver letto,
Rainy
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