27 dicembre 2021

Recensione: 'The Furry Thing' - Kamwei Fong



Buongiorno, amici!

Oggi parliamo di un libro molto particolare che ho avuto la fortuna di poter leggere grazie a BeccoGiallo, che ringrazio anticipatamente. Sto parlando di The Furry Thing dell'artista Malese Kamwei Fong!


Ringrazio anche Valeria per aver organizzato l’evento!


Trama





Nato nel 2009, "The Furry Thing" è il progetto artistico dell'illustratore, scultore e designer di Kuala Lumpur, Kamwei Fong. Utilizzando solo inchiostro nero a micro pigmenti e delle fitte trame di piccoli, brevi, segni, Fong ha creato centinaia di illustrazioni oniriche e fantasiose di gatti di ogni genere e taglia. Nonostante lo stile uniforme, quasi matematico nella sua progettazione e lavorazione, ogni gatto di "The Furry Thing" mostra una personalità unica: ci sono i gatti arruffati, panciuti e goffi, ci sono gatti sinuosi, eleganti e fieri, altri ancora hanno occhi curiosi, o diffidenti, o ruffiani. Alcuni hanno code enormi che puntano il cielo, altri sono arrotolati su loro stessi a formare un cerchio talmente perfetto da risultare magnetico. Ci sono poi quelli dal muso schiacciato o dal pelo striato, le code elettriche o le orecchie asimmetriche, gli sguardi assonnati o le movenze sinuose. In "The Furry Thing" c'è tutto l'universo dei gatti, tranne le bocche dei protagonisti. Senza bocche, le loro emozioni vengono trasmesse dagli occhi espressivi e luminosi, dalle orecchie vigili e dalle code grandi e cespugliose e, naturalmente, dal pelo più o meno folto (o meglio, folto, molto folto o foltissimo).




Recensione


Questo libro non è un racconto, quanto una disamina della produzione artistica dell’autore. Il libro quindi raccoglie alcune delle sue opere principali e alcuni dettagli del suo processo creativo così da introdurre il lettore alla sua arte.



Io naturalmente non sono una critica d’arte e non sono in grado di commentare sulla qualità del suo stile o sull’effettivo valore delle sue opere, ma quello di cui mi piacerebbe parlarvi sono i motivi per cui questo libro merita una lettura!


Fong non fa mistero di essere un vero e proprio gattaro e la sua passione per i felini trabocca da ogni pagina. I suoi disegni sono stilizzati, realizzati con tanti piccoli tratti monocolore e questo stile rende i felini quasi identici evidenziando al contrario gli unici elementi che li differenziano tra di loro: gli occhi e l’espressione. I gatti, infatti, per quanto stilizzati, sono straordinariamente espressivi e diversi gli uni dagli altri proprio per questo motivo. I gatti sono decisamente umanizzati, esprimono emozioni e stati d’animo distinti e con cui si può facilmente empatizzare e proprio il loro essere disegnati così semplicemente diventa quindi un punto di forza che rafforza ulteriormente la loro capacità di trasmettere un’emozione.



La forza di questo libro sta quindi nella capacità dei gatti di trasmettere uno stato d’animo come fossero esseri umani e come noi gioissero, soffrissero e si infastidissero. Ci sono felini divertiti, felini assonnati, felini chiaramente stufi delle rotture di scatole della vita, felini arrabbiati e felini giocosi. Cosa hanno poi in comune? Si rivolgono tutti al lettore direttamente o meno, quasi fossero suoi amiconi e ne capissero gli stati d’animo. E’ quindi un libro confortante, con il quale il lettore è portato a empatizzare e rivedersi nei felini.


Inoltre, è un nuovo modo per scoprire un nuovo artista di cui sicuramente in Italia si parla molto poco ed è davvero un gioiellino da avere in libreria perché è a tutti gli effetti un libro d’arte.




Che ne pensate? Vi piacciono i libri che parlano dell’espressione artistica degli autori e ne raccolgono le opere principali?


A presto e passate dalle mie colleghe!

Rainy

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