Buongiorno, amicɜ lettorɜ!
Oggi siamo qui per parlare di Le Ragazze Immortali, ultima uscita di casa OV che si propone di mescolare alcuni elementi del mio di Dracula in una chiave nuova. Sarà riuscito come obiettivo?
Trama
LE GEMELLE LIL E KIZZY STANNO per compiere diciassette anni, ed entro poche ore arriverà per loro il giorno della divinazione: l’Anziana Charani svelerà alle ragazze quale destino le aspetta. Ma non faranno in tempo a partecipare alla cerimonia perché il crudele Boier Valcar le fa rapire per farne le sue schiave.
Costretta a lavorare nelle cucine del castello, un luogo tutt’altro che accogliente, Lil trova conforto nell’incontro con Mira, una compagna di sventura verso cui si sente attratta in un modo mai provato prima. E lì sente parlare del Drago, che ricorda la terribile figura mitologica di cui raccontano le antiche leggende, un mostro a cui si portano in offerta giovani ragazze Forse Lil e Kizzy non avranno la loro cerimonia di divinazione, ma le gemelle stanno per scoprire comunque il loro destino
Recensione
La risposta breve è che si, questo libro è un libro riuscito. Si propone come mescolanza di elementi di miti differenti, riguardanti la figura di Dracula e lo fa concentrandosi sulla figura delle mogli del temuto vampiro.
Prima le cose positive: lo stile è semplice, ma scorrevole, godibile, senza particolari fronzoli e per altro essendo un libro corto questo stile non appesantisce inutilmente la storia che dunque fila via velocissima. Inoltre, ho trovato la figura femminile principale caratterizzata bene (finalmente!!) e con un processo di crescita personale convincente e soprattutto graduale, cosa molto rara negli YA dove solitamente l’eroina si sveglia un giorno ed è miracolosamente diventata invincibile. Così, de botto, senza senso. Per fortuna qui questo non succede e alla protagonista viene riconosciuta una crescita degna di questo nome.
L’atmosfera è però ciò che mi è piaciuto di più e che mi ha convinto maggiormente. E’ la classica atmosfera tetra, gotica, gelida, e l’azione si svolge nel classico medioevo fantasy in cui sono ambientate moltissime storie di vampiri. Per i fan de L’Impero del Vampiro o Wicked nulla di tutto ciò sembrerà insolito, anzi, sembrerà quasi di tornare a casa e rispolverare una storia di un mondo già familiare. Io ne sono sempre molto affascinata e penso che l’autrice abbia fatto un buon lavoro di descrizione in merito.
Il problema è forse sulle premesse: questo libro viene venduto come una storia che trae a piene mani dalla leggenda delle mogli di Dracula e che ha tanto del folklore sui vampiri, ma purtroppo così non è. Le mogli di Dracula compaiono tutte e tre insieme solamente alle ultimissime pagine e la tematica vampiresca è gestita in maniera frettolosa nelle ultime 50-100 pagine con dei rimandi piuttosto evidenti ad altre serie. E’ davvero un peccato, perché più che una storia di vampiri è un bel romanzo fantasy scritto bene, ma che prometteva altro.
Un altro piccolo difetto è che proprio in queste ultime 50 pagine, forse per la voglia di gettare tanta carne al fuoco e dare profondità al romanzo, l’autrice corre una vera e propria maratona di avvenimenti che quindi risultano distribuiti male. Se da metà fino a queste ultime 50 pagine succede il giusto numero di eventi per interessare il lettore ad un ritmo narrativo normale, nelle ultime 50 Millwood Hargrave corre come una pazza per arrivare al finale e mettere tutti gli elementi che evidentemente aveva deciso di inserire, ma non sapeva bene come. Il risultato è uno sbilanciamento molto evidente che purtroppo lascia l’amaro a due metri dall'arrivo.