Buondì, guys!
Oggi torniamo a parlare della serie più chiacchierata di questi ultimi giorni, di cui oggi vi presento il secondo capitolo: Dev1at3.
Al solito, grazie alla CE per la copia in anteprima e fate un salto dalle mie colleghe a sentire anche le loro opinioni!
Trama
È l’alba della battaglia decisiva tra le rovine della città di Babel. Eve e Lemon sono state amiche per la pelle, ma in questa lotta si trovano l’una contro l’altra. Eve è divisa tra i ricordi della propria vita umana, che ancora conserva, e la scoperta di essere un’androide. Insieme alle sue “sorelle” e ai suoi “fratelli”, ora deve trovare la vera Ana Monrova, il cui DNA è fondamentale per creare un esercito di sembianti.
Nel frattempo per Lemon è giunto il tempo di fare i conti con un potere che ha troppo a lungo rifiutato, e che qualcuno vuole usare come arma. La svolta per lei è l’incontro con un ragazzo, Grimm, che le propone di portarla fuori da quella terra devastata e piena di orrori, verso un’enclave abitata da altri devianti come lei. Lì, finalmente Lemon scoprirà un senso di appartenenza, e forse anche l’amore.
Ma non tutto è come appare: tra amici e nemici, buoni e cattivi che si scambiano continuamente di ruolo, anche Lemon si unirà alla ricerca di Ana Monrova, e dovrà trovarla prima che ci riesca la sua vecchia amica.
La serie è composta da...
01. LifeL1k3 (recensione)
02. Dev1at3
03. Truel1f3
Recensione
Come ci eravamo lasciati alla fine del primo libro? Beh, ci eravamo lasciati con tante promesse e tante aspettative: il beneficio del dubbio era chiaramente lì e io personalmente
ero curiosa di capire quanto l’autore sarebbe riuscito a infondere qualcosa di nuovo dentro questo libro e quanto sarebbe rimasto un taglia e cuci. C’era insomma tanta aspettativa nel capire quanto questo libro sarebbe riuscito a discostarsi da altre opere già viste, anche dello stesso autore. Il problema è che queste aspettative sono state per ora disattese.
Con questa serie infatti si sta verificando un po’ un fenomeno a cui Kristoff non è nuovo e cioè la sua tendenza a prendere un po’ qua e un po’ la da tante opere diverse, incollarle insieme in maniera magistrale e condirle con tanti elementi in salsa Kristoff per dare la parvenza di aver creato un’opera nuova. Tra questi elementi troviamo ad esempio battute esageratissime nei momenti sbagliati, cose iper irrealistiche e scenografiche, linguaggio epico e fan-fictionesco a caso…
Kristoff è molto bravo a fondere insieme elementi da tante opere diverse, appiccicarci sopra il proprio marchio e rivendere il prodotto come fosse nuovo. Non c’è nulla di male nell’adorare questo tipo di scrittura e stile, ma da qui a definire ogni sua opera un capolavoro come spesso si vedere fare ce ne passa e questo deve essere chiaro a mio parere. Va’ detto chiaramente: parlo da grande fan di Kristoff, ma sicuramente non siamo di fronte ad un capolavoro o ad un genio.
Dev1at3 è proprio l’esempio perfetto di questo fenomeno e un po’ mi dispiace, perché stavolta credo davvero ci fossero gli elementi per inserire qualcosa di nuovo almeno al livello di
Illuminae. Invece
tutto quello che emerge da questo libro è solo il grande amore di Kristoff per Mad Max e il suo tentativo di unirlo con le 3 leggi della robotica di Asimov, non sempre riuscito. Quello che davvero avrei voluto leggere è una presa di posizione chiara nel contesto delle leggi della robotica, una spiegazione del perché vengono applicate nel mondo inventato da Kristoff visto che di per sé anche le 3 leggi sono un’invenzione e non una legge della natura che si può dare per assodata, e qualche passo in più nella caratterizzazione dei personaggi (per ora abbiamo solo chiari schieramenti ‘buoni’ vs ‘cattivi’…). Su quest’ultimo aspetto mi concentrerei un attimo, perché nonostante tutti i personaggi siano i soliti personaggi protagonisti di YA, con nulla di nuovo e nulla di originale, per la prima volta ero genuinamente convinta avremmo seguito un cattivo e la sua epopea per vendicarsi ed ero anche disposta a perdonare la scarsa originalità se la caratterizzazione del protagonista malvagio fosse stata fatta come Dio comanda. Purtroppo così non è (guarda un po’…).
Anche questa volta ci rivolgiamo ai buoni e seguiamo la parte ‘giusta’ della storia e credo sia un’occasione sprecata, perché davvero anche l’ultimo briciolo di novità che poteva essere offerto ai lettori con questo libro va così ad estinguersi. Non ho perso del tutto le speranze, anche perché in questo terzo libro abbiamo visto poco Eve e lei sicuramente potrebbe essere una buona candidata a questo ruolo, quindi confido nel terzo.
Cos’altro c’è da dire su Dev1at3? Beh non chissà cosa, perchè in definitiva questo libro è ‘non chissà cosa’. Questo libro è un altro bel mix e un bel taglia e cuci di tutto quello che abbiamo già visto e stravisto in anni e anni di sci-fi e tutte le aspettative che avevo dal primo libro sono state parzialmente disattese. Speriamo che il terzo abbia delle prese di posizione più decise su tutti i temi trattati e nella caratterizzazione dei personaggi, fino ad allora mi tocca essere più conservativa che con il primo.
Verdetto: ★★★
A presto quindi!
Rainy
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