Buonasera amigos,
oggi siamo qui per parlare di un libro che era suuuuper atteso da chiunque e che finalmente da oggi è approdato sugli scaffali: sto parlando del seguito della Nona Casa, ossia Hell Bent - Il Portale per l’Inferno. Sapete molto bene che ho adorato il primo libro (recensione), quindi dire che ero trepidante è dire poco. Senza ulteriore indugio quindi, let’s go!
Ringrazio la CE per la copia in anteprima e Bea per aver organizzato tutto as usual!
Trama
Trovare un portale per il mondo sotterraneo e rubare un'anima dall'inferno. Un piano semplice, se non fosse che le persone che compiono questo particolare viaggio raramente tornano indietro. Ma Galaxy "Alex" Stern è determinata a liberare Darlington, anche se questo le costerà il futuro alla Lethe e a Yale. Impossibilitate a tentare un salvataggio perché non possono accedere alle risorse della Nona Casa, Alex e Pamela Dawes, l'assistente di ricerca, mettono quindi insieme una squadra di dubbi alleati per salvare il "gentiluomo della Lethe". Insieme, dovranno navigare in un labirinto di testi arcani e artefatti bizzarri per scoprire i segreti più gelosamente custoditi dalla società, infrangendo ogni regola. Ma quando i membri della facoltà iniziano a morire, Alex sa che non si tratta di semplici incidenti. Qualcosa di letale è all'opera a New Haven e, se vuole sopravvivere, dovrà fare i conti con i fantasmi del suo passato e con l'oscurità insita nelle mura dell'università.
Recensione
La serie della Nona Casa è ormai celeberrima in tutto il mondo non solo perchè è la prima serie per adulti della Bardugo distinta dal Grishaverse, ma anche perché il primo libro è di una qualità piuttosto rara. Tra le migliori letture del 2020, La Nona Casa con la sua protagonista Alex Stern aveva conquistato i cuori di migliaia di lettori lasciandoli con il fiato sospeso per l’arrivo del secondo. Ora il secondo è qui, come è?
Poche cose sono sicure nella vita e una di queste è che Bardugo sa scrivere e sa il fatto suo in quanto a caratterizzazione dei personaggi. Dopo una parentesi un po’ a ribasso con King of Scars, diciamo che le aspettative erano tante e sono felice di dire che non sono state disattese.
Hell Bent è la perfetta continuazione della Nona Casa e pur discostandosene per molti motivi (non solo positivi), riesce a riportare il lettore nelle nebbiose atmosfere di Yale e ad essere una storia convincente. Il motivo principale per cui questo libro è un libro al di sopra della media è il sistema di personaggi che - per farla molto breve - funziona e funziona da Dio. Non è solo il caso di Alex, la nostra protagonista dalle mille risorse, che ci riappare in questo libro stanca, arrabbiata, combattiva com nel primo, ma è soprattutto il caso dei personaggi secondari. In particolare, Bardugo riesce a tratteggiare con precisione e delicatezza la psicologia della Dawes e a mostrare la sua evoluzione da timida studiosa a vera e propria alleata di Alex che finalmente trova una straordinaria forza interiore e così la propria voce. Sicuramente uno dei personaggi più convincenti!
L’amicizia tra le due, così opposte, è sicuramente una delle note di merito del libro e la sua evoluzione viene descritta a piccoli passi, con una delicatezza che la rende ancora più notevole. Altro luminoso esempio è costituto da Turner, stoico nella sua religiosità e nei suoi valori, e dai cattivi - nessuno in particolare perché sono tutti degni di nota - che sono cattivi fino al midollo, ma mai banali, con motivazioni chiare e comprensibili.
Ritroviamo poi tutto il fascino gotico, misterioso, inaccessibile di Yale, della magia e dei rituali. I rimandi alla letteratura, alla religione, all’arte in generale sono molti e contribuiscono a costruire un’ambientazione che senza dubbio se vi aveva conquistato nel primo, vi ri-conquisterà ancora di più in questo secondo libro. In particolare, quello che rimane invariato è la totale indifferenza delle istituzioni, di coloro che dovrebbero essere lì per proteggere i protagonisti e invece si rivelano marce e corrotte. Questo è sicuramente un elemento interessante che funge quasi da metafora del divario che separa i ‘potenti’, indifferenti a tutto ciò che rischia di turbare il proprio equilibrio e privarli di potere, dagli umili, che invece combattono ogni giorno contro le avversità. Esemplare in questo caso sono le figure della Dawes e di Mercy, di per sé provenienti dal mondo dei potenti, ma pronte ad abbandonarlo e a metterlo in discussione per ciò che è giusto.
Purtroppo, questi sono gli aspetti positivi e non siamo alla fine…
Infatti Hell Bent, non è, a differenza del primo, un libro privo di difetti. Purtroppo la componente investigativa viene relegata in gran parte da parte in secondo piano e, soprattutto, fino al 70% del libro le cose significative succedono con una grande lentezza. E’ un primo 70% lento, cauto che poi riversa tutte le emozioni e i colpi di scena nel finale, che quindi risulta iper frenetico. Questo brusco cambio di stile è sicuramente intenzionale e tutti i nodi vengono al pettine con precisione in ogni caso, ma il libro risulta davvero molto sbilanciato.
Detto ciò il libro è scritto meravigliosamente e ha dei personaggi così convincenti che convincono a passare sopra a questo brusco cambio di ritmo. E’ un ottimo secondo libro seppur leggermente peggiore del primo e dunque aspettiamo con trepidazione il terzo! Bardugo, continua così che non ne sbagli una (o quasi)!
Verdetto: ★ ★ ★ ★
A presto,
Rainy
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