12 marzo 2023

Recensione: 'La Catena di Spinne' (The Last Hours #3) - Cassandra Clare

Buongiornissimo kaffè, amici,


torniamo dopo un bel po’ di tempo su questi schermi per parlare dell’ultima uscita di Cassandra Clare, La Catena di Spine, che conclude la trilogia dedicata a Cordelia e James Carstairs, figli dei celebri Will e Tessa ed è approdato sui nostri scaffali il 7 marzo.


Come sarà?


Ringrazio Silvia per aver organizzato l’evento e la CE per la copia omaggio.


Trama



Cordelia Carstairs ha perso tutto ciò che più contava per lei. Nel giro di poche settimane, infatti, ha visto morire il padre, fallire il piano di diventare la parabatai di Lucie e sgretolarsi il matrimonio con James. E, quel che è peggio, ora si ritrova legata a un antico demone, Lilith. Arrivata a Parigi con Matthew Fairchild, la ragazza spera che le attrazioni notturne della Ville Lumière le facciano dimenticare le sue miserie. Ma la realtà riesce a insinuarsi anche nelle sue giornate parigine quando la raggiungono notizie scioccanti da casa: a quanto pare Tatiana Blackthorn è fuggita dalla Città di Adamante e Londra è sotto scacco del Principe dell'Inferno, Belial. Dilaniata da sentimenti confusi e contraddittori, Cordelia fa ritorno a Londra, dove di lì a poco un segreto degli Herondale verrà portato alla luce da un nemico inaspettato e l'intera famiglia accusata di una colpa gravissima. Niente potrà forse tornare come prima per Cordelia, anche perché il legame con i suoi vecchi amici sembra ormai deteriorato in modo irrimediabile. Il tempo intanto corre veloce e i piani di Belial stanno per investire come un'onda mortale la ragazza, Lucie, gli Allegri Compagni e tutti gli Shadowhunter. Rimasti a fronteggiare l'esercito di Belial in una Londra infestata dalle ombre, per riuscire a salvare la loro città e le loro famiglie, Cordelia e i suoi amici dovranno radunare tutto il coraggio che possiedono, ingoiare l'orgoglio e imparare nuovamente a fidarsi l'uno dell'altro. Perché se dovessero fallire, potrebbero perdere tutto, comprese le loro anime.


La serie è composta da...
01. La Catena d'Oro (recensione)
02. La Catena di Ferro (recensione)
03. La Catena di Spine 


Recensione


Sappiamo tutti molto bene che la Clare, come qualsiasi altro autore che riesca ad imbastire un universo di successo, tende a voler mungere la gallina dalle uova d’oro aka Shadowhunters finché può e non gliene faccio una colpa. Sappiamo anche molto bene che questo spesso si traduce in opere di qualità lontana dai fasti dei primi libri, che però se non si va sotto ad un certo livello minimo di qualità va comunque bene per gli affezionati. La Catena di Spine appartiene esattamente a questo filone, ma andiamo più nel dettaglio.


Il libro è uguale ad ogni libro di Shadowhunters uscito negli ultimi anni, quindi una storia che di trama ha qualcosa, ma nulla di mai visto o di esagerato, e offre uno sproposito di contenuti fan-service per compensare. In generale, è il solito libro della Clare, quindi ben scritto e anche avvincente se non dedicasse tutto questo spazio alle love stories. Ci sono anche degli elementi interessanti e dei rimandi molto carini alle altre serie, che sicuramente verranno colti dai fan della saga. Il problema principale però è proprio la preponderanza delle love stories (non una, non due, non tre, ma cinque/sei se includiamo anche la comparsa di Will e Tessa) e il fatto che ogni singola cosa del libro sia funzionale ad una di esse. Come potete ben immaginare, dopo un po’, non parlare di altro che non siano i tiri e molla tra le coppie è un po’ ridondante e il fatto che siano così tante paradossalmente lavora in sfavore della Clare, che non riesce sicuramente a dare il giusto spazio a tutte. Alcune coppie vengono infatti inevitabilmente favorite, con il risultato che le altre a volte sembrano messe lì ‘tanto per’. Questo ha due risultati fondamentali: 1) la trama è incredibilmente affrettata verso la fine dove la maggioranza dell’azione si verifica e la Clare oltre a ripetere cose già viste in altri libri non mette nemmeno troppo impegno nel rendere il finale inaspettato o ricco di suspense; 2) a volte pur di far succedere i tediosi malintesi che portano avanti i tira e molla tra le coppie si ricorre a degli espedienti di dubbio realismo.



Purtroppo su questo ultimo punto vorrei insistere, perché se almeno gli altri libri che la Clare ha pubblicato fino ad adesso erano a volte tirati e a volte esagerati, comunque avevano alla base della logica e una catena di avvenimenti sensata che poi veniva arricchita da coppie, litigi e storie d’amore. In questo libro succede esattamente il contrario: tutto è funzionale alla love story e ci sono dei momenti paradossali dove succedono cose a dir poco senza senso (esempio: il Conclave che decide che per Tessa avere come genitore Belial è un problema, senza nessun motivo specifico se non che è Belial…? O, altro esempio, Lucy che porta il manoscritto del suo nuovo librino a Edom?). Va da sé che in un libro di questo livello non ce lo aspettiamo, soprattutto perché la Clare non ne avrebbe bisogno per vendere, basterebbe anche una trama più semplice, più lineare, senza tanti fronzoli e il libro verrebbe ugualmente.



Menzione di onore per alcuni personaggi, quali Matthew e Jesse, che riescono a mantenere coerenza e obiettività. Menzione di completo disonore per Cordelia e James, che nella loro ottusità e nel continuo rifiutarsi di dire le cose hanno allungato questo libro di 200 pagine. Cordelia in particolare viene accusata nel corso del libro di essere egocentrica e non posso che concordare: non ho mai incontrato una protagonista Shadowhunters più concentrata su se stessa (ogni due parole è un ‘non posso rischiare di evocare Lilith’ di qua, un ‘ti prego, dimmi che non sei arrabbiato/a per causa MIA’ di la e ‘Lucy non può sentire come mi sento a non avere James accanto, lei non può capire anche se LETTERALMENTE amava una persona morta…’) e sapete che la Clare non è famosa per creare personaggi principali femminili simpatici. Menzione di semi-disonore anche per il rapporto tra Lucy e Cordelia che a volte tocca dei picchi di infantilismo e assurdità non degni di due ragazze di 17 anni. Invece menzione di onore per il rapporto parabatai tra James e Matthew, che è pieno di alti e bassi come dovrebbe essere, pieno di conflitti, di litigi e cose non dette, ma che alla base ha una pura e cieca lealtà più forte di tutto il resto. 


Detto ciò, chiaramente, le storie d’amore principali sono ampiamente ben descritte e non potrebbe essere altrimenti vista l'abilità della Clare e visto tutto lo spazio che viene loro dedicato. Sono per altro piene di tira e molla che sicuramente fanno sospirare e se siete fan di Shadwhunters per le coppie, questo libro fa per voi. Intendiamoci, siamo stat* abituat* a coppie di ben altro calibro anche dalla Clare stessa, ma tutto sommato Cordelia e James (e Lucy e Jesse, e Thomas e Alastair, e Will e Tessa, e Anna e Ariadne, e la povera Grace…) fanno il loro lavoro.


Come riassumere questo libro quindi? La Catena di Spine è il libro che porta a termine la seconda trilogia ambientata nella Londra dell’ ‘800 della Clare. Siamo lontani dai fasti di TMI e TID e la trama a volte è un po’ zoppicante. Le storie d’amore prevalgono senza dubbio e in generale è un libro che strizza l’occhio in maniera sapiente ai fan di lunga data della serie. Se doveste iniziare Shadowhunters da qui, ve lo sconsiglio nel modo più assoluto, altre trilogie uscite prima meritano di più da qualsiasi punto di vista. Se invece avete letto tutto e vi manca solo questa serie, una lettura sicuramente è meritata, senza troppe aspettative ne troppo spirito critico.


Verdetto: ★★★


Alla prossima lettura!
Rainy

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