Siamo a Natale, eh *^*. E voi come lo passerete quest'anno? In famiglia? Con amici? Cenone il 24 o mega-pranzo il 25 o entrambi?
Sicuramente una cosa di tradizione che accomuna i Natali di moltissime persone è guardare un bel film. Che siate appassionati del grande schermo o affezionati delle maratone pre-natalizie (come la sottoscritta), di sicuro non potete lasciarvi sfuggire l'ultimo prodotto targato Netflix che gioca un po' con i classici canoni del film di Natale.
Sto naturalmente parlando di Klaus! L'ho visto da poco a dir poco adorandolo e oggi sono qui per parlarvene e augurarvi così buon Natale...
Sinossi:

Klaus, il film d'animazione diretto da Sergio Pablos, racconta la storia di Jesper, il peggiore studente dell'Accademia delle Poste. Per redimere la sua pessima reputazione gli viene offerta un'opportunità: consegnare la posta in uno sperduto villaggio, Smeerensburg, sito su un'isola ghiacciata del freddo nord, al di là del Circolo Polare Artico. Qui nessuno ha voglia di scambiare lettere né qualche chiacchiera, anzi gli abitanti del posto sono molto schivi.Disponibile su Netflix
Jesper sta per desistere nella sua ricerca, quando incontra Alva, un'insegnante locale che gli offre il suo aiuto, e conosce il falegname Klaus, che conduce la sua esistenza in una baita, dove realizza giocattoli.
L'amicizia nata tra Jesper e il falegname riporterà l'allegria nel posto e la nascita di una nuova tradizione, fatta di magia e generosità. È così che in un paesino dove i sentimenti sembrano ghiacciati, le persone scopriranno che a un semplice atto di gentilezza ne consegue sempre un altro più grande.
Comingsoon: 4,6/5
PERCHE' NON DOVETE LASCIARVELO SFUGGIRE...
Klaus è un film di Natale, sicuramente, ma è quello che io definirei 'un film di Natale per adulti'. Scordatevi scenette melense di bambini felici che ricevono i regali dopo essere stati buoni per un anno intero, dimenticate regali zuccherosi e atmosfera fiabesca, perchè non troverete niente di tutto ciò.
Il protagonista, Jesper, è uno sfaticato che viene punito dal padre (direttore delle Poste nazionali) e mandato a Smeerensburg, un'isola terribile nel nord dell'Artico. La punizione di Jesper è semplice: quando riuscirà a consegnare un numero di lettere sufficiente, verrà riammesso dal padre nella sua famiglia, tornerà alla sua vita di agi e pigrizia e potrà lasciare Smeerensburg. Fino ad allora, però, la fredda e inospitale isoletta del nord sarà la sua casa.

Qual è il problema? Il problema è che Smeerensburg è in guerra. Due diversi clan sono in lotta da decenni per estinguersi l'un l'altro con ogni forma di violenza, dunque il desiderio di mandare lettere non è esattamente al primo posto nella lista delle loro priorità. Per di più, nessuno crede che ce la farà, lui stesso in primis. Come fare dunque? La soluzione si presenterà a Jesper sotto forma di un vecchio falegname che vive isolato da tutti nell'estremo nord dell'isola. Egli infatti è un fabbricatore di giocattoli e inizierà ben volentieri una collaborazione con Jesper: per una pura casualità, infatti, i bambini di Smeerensburg scopriranno che basta spedire una lettera al falegname - il signor Klaus - per ricevere misteriosamente il giorno dopo, direttamente a casa, un nuovo giocattolo. Avete già capito dove si va a parare, vero?
Ma Klaus è molto più di questo: Klaus è la storia di come la leggenda di Babbo Natale viene creata artificialmente, il tutto condito con tentati omicidi, continui dispetti tra clan e la lotta all'odio viscerale e ingiustificato che anima Smeerensburg. Non proprio il classico film di Natale, o sbaglio?