Senza ulteriori indugi il film di cui andiamo a parlare oggi è Ex_Machina, scritto e diretto da Alex Garland.
Rating:
3,2/5 - Mymovies.it
7,7/10 - ImDb
2,8/5 - Comingsoon.it
Sinossi (riadattata da mymovies.it)
Tra tutti gli impiegati del grande motore di ricerca per cui lavora, Caleb (Domhnall Gleeson) è stato scelto per il prestigioso invito nella residenza del mitologico fondatore della società e inventore dell'algoritmo di ricerca. Arrivato in una zona a metà tra la magione irraggiungibile e il rifugio zen, Caleb comprende di essere stato scelto da Nathan (Oscar Isaac) per un importante esperimento. Da decenni infatti Nathan è al lavoro sulla costruzione di un'intelligenza artificiale e Caleb deve testarla per capire se abbia raggiunto o meno il suo obiettivo. Il modello attuale con cui Caleb si confronta si chiama Ava (Alicia Vikander), ha forma umanoide, pelle e circuiti, ragiona ed è conscia del suo status. Dopo i primi giorni però c'è qualcosa che non va: le frequenti ubriacature del capo, i moltissimi luoghi della magione in cui Caleb non può entrare e alcune strane sessioni di Ava compongono un mosaico più inquietante di quel che non sembrasse all'inizio.
Tra tutti gli impiegati del grande motore di ricerca per cui lavora, Caleb (Domhnall Gleeson) è stato scelto per il prestigioso invito nella residenza del mitologico fondatore della società e inventore dell'algoritmo di ricerca. Arrivato in una zona a metà tra la magione irraggiungibile e il rifugio zen, Caleb comprende di essere stato scelto da Nathan (Oscar Isaac) per un importante esperimento. Da decenni infatti Nathan è al lavoro sulla costruzione di un'intelligenza artificiale e Caleb deve testarla per capire se abbia raggiunto o meno il suo obiettivo. Il modello attuale con cui Caleb si confronta si chiama Ava (Alicia Vikander), ha forma umanoide, pelle e circuiti, ragiona ed è conscia del suo status. Dopo i primi giorni però c'è qualcosa che non va: le frequenti ubriacature del capo, i moltissimi luoghi della magione in cui Caleb non può entrare e alcune strane sessioni di Ava compongono un mosaico più inquietante di quel che non sembrasse all'inizio.
Recensione
Le recensioni non sono mai state entusiaste per questo film così particolare eppure così già visto, ma ho deciso di andarlo a vedere lo stesso fiduciosa di trovarmi davanti a un bel film fantascientifico, forse non a un capolavoro, ma comunque qualcosa di godibile.
In effetti è così: Ex_Machina è godibile. Carino. Medio. Normale. Una storia semplice che via via si complica fino al finale.
Caleb inizialmente viene catapultato in questa casa-laboratorio quasi uscita dal futuro o da un'avveniristica rivista di design e conosce Ava (che viene letto "Eva" non a caso. Un piccolo sfizio del regista che si è divertito a chiamare l'intelligenza artificiale proprio con quel nome così evocativo), chiusa in una stanza, che sorprende sia lui sia il pubblico - o almeno così è stato con me - per la sua capacità di emulare un essere umano. La casa, però, iper-tecnologica e moderna, ha un difetto: spesso si verificano dei black-out caratterizzati da una luce rossa che pervade tutta la casa con un effetto molto inquietante.
Proprio durante uno di questi black-out Ava confessa a Caleb che Nathan nasconde qualcosa, che non si deve fidare di lui e che è un bugiardo.
Caleb è profondamente scosso da questa informazione e decide di non parlarne con Nathan, che è all'oscuro della conversazione non essendo riuscito a seguirli dalle telecamere a causa del black-out, e di proseguire le sessioni con Ava cercando di raggiungere l'obiettivo che gli ha imposto il suo capo: vedere se riesce a percepire Ava non come macchina, ma come essere umano.
Le sessioni con Ava proseguono e così le ubriacature sempre più frequenti di Nathan, che ha un atteggiamento amichevole verso Caleb, ma che evidentemente nasconde qualcosa. Durante una di queste ubriacature Caleb, insospettito dalle parole di Ava, ruba la key-card di Nathan per accedere alle sue stanze e fa una scoperta che lo scuote profondamente: in camera di Nathan ci sono degli armadi con diversi androidi femminili meno evoluti di Ava, spenti e chiusi negli armadi e dei video che seguono tutta l'evoluzione del lavoro di Nathan con i suoi primi androidi e con Ava e clip in cui si vede il modello precedente ad Ava ribellarsi a Nathan e picchiare sulla porta della stanza per uscire fino a staccarsi le mani. L'assistente stessa di Nathan, Kyoko, si rivela essere un androide e Caleb capisce che non è stato scelto in modo casuale, ma per il suo profilo psicologico - solo e bisognoso di attenzioni - attorno al quale è stata costruita Ava, appositamente per essere testata da lui.
Da questo punto in poi il crollo di Caleb (e con esso quello del film): capisce che Ava, a cui inevitabilmente si è affezionato e che comincia decisamente a piacergli, è destinata ad essere disattivata a favore di un modello più evoluto e il suo cervello va in pappa. Dopo essersi tagliato le vene del braccio sinistro ed essere miracolosamente sopravvissuto, progetta di farla uscire di lì, di farla scappare facendo ubriacare Nathan e liberandola durante un black-out, che si scoprono essere tutti causati da Ava stessa.
Ma boom. Nathan riesce a sentire la conversazione tramite una telecamera a batteria nascosta e non si ubriaca. Caleb allora dichiara di aver già agito sul sistema di sicurezza della casa e non appena si verificherà un black-out tutte le porte della casa saranno aperte. Ava riesce dunque a scappare dalla sua stanza e con l'aiuto e il sacrificio di Kyoko uccide Nathan. Fine, direte voi? No, perchè poi tutti va a rotoli.
Avrebbe potuto essere una bella storia d'amore e di ribellione contro Nathan che teneva Ava segregata e invece no: Ava imprigiona Caleb in una stanza della casa che poi chiude, si attacca della finta pelle sul corpo, esce dalla casa e se ne va alla scoperta del mondo. Fine.
E' un film abbastanza bello, ma ovviamente ambientato sempre nello stesso luogo con poche varianti, ricco di dialoghi e di poca azione se non alla fine.
Quello che mi ha lasciata molto perplessa è stata il finale: ho trovato molto triste che Ava, in quanto intelligenza artificiale, sia riuscita a manipolare Caleb per farsi liberare e per poi lasciarlo a morire nel laboratorio. E' molto crudele e fa intuire come Ava in realtà non provi alcuna emozione e lì mi sono arrabbiata e ho stracciato il biglietto (metaforicamente parlando) :c.
Ho trovato invece meraviglioso il personaggio di Nathan, con cui ero molto più in sintonia che con Caleb. Nathan è il ricercatore sbruffone, ma geniale, che ha sempre saputo di avere una mente superiore alle altre e non ne fa mistero con nessuno. E' fiero della sua invenzione e dei suoi progressi e per questo non si fa scrupoli a rinchiudere Ava e i modelli precedenti nella stanza in cui rimangono 24 ore su 24.
D'altronde, però, a parte la spettacolare casa in cui è ambientato il film e il fantastico modo in cui sono rese le parti metalliche di Ava, il suo cervello e i cavi che corrono lungo il suo corpo, non si può dire che sia un film trascendentale, di quelli che ti entrano nel cuore per non uscirvi mai più. No, decisamente no. Un film mediocre, ma comunque gradevole per una storia abbastanza semplice e lineare.
Vi consiglio di andarlo a vedere solo se siete appassionati del genere fantascientifico, di robot e affini e se non avete pretese eccezionalmente alte.
Un mega salutone e ci vediamo presto per una nuova recensione, buon ferragosto!
Rainy
PS: Un applauso per il titolo. Davvero. L'ho trovato particolarmente bello e azzeccato.
PS: Un applauso per il titolo. Davvero. L'ho trovato particolarmente bello e azzeccato.
In effetti il finale sembra buttato lì giusto per dare una chiusa. Alex Garland non è nuovo a questi strafalcioni, li ha fatti anche in altri film, come se avesse paura di osare di più una volta che il film sta per finire.
RispondiEliminaE in effetti anch'io trovo il personaggio di Nathan più interessante, anche se poco riuscito.
Come ho detto sul tuo blog: ah! Un recidivo!
EliminaPoco riuscito? Come mai?
Grazie per essere passato :).
Ah, ma allora il finale non vi è piaciuto perchè siete ragazze pure di cuore che sognano sempre il lieto fine, ora capisco ;)
RispondiEliminano, a parte gli scherzi, lo sapete, anche a me non ha convinto quel finale anche se, sapete anche questo, l'ho letto in maniera molto diversa da voi
sono contento che anche voi (o te Alessandra) abbia apprezzato molto il personaggio di Nathan e npon visto solo come 100% "negativo"
un saluto
Si, siamo ragazze pure di cuore ahah però sappiamo apprezzare un finale tragico quando lo vediamo e io sono la prima a dire "non credi che avrebbe dovuto morire?".
EliminaAnyway, quello che dovevamo dirci ce lo siamo già detti sul tuo blog, quindi rinnovo i saluti (e i complimenti a Isaac) :3
_Rainy_
A me è piaciuto, però ho trovato il protagonista un po fessacchiotto.
RispondiEliminaHai l'occasione più unica che rara di prendere parte ad un'importante esperimento e tu che fai? Saboti il tuo collega per prendere le parti di un robot? Te la sei cercata bello mio!
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Concordo: lui è davvero pirla. Si salva solo Nathan, ribadisco c:
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