Buongiorno a tutti, miei cari lettori :3.
Conoscete Cassandra Clare? Penso proprio di si e nel caso non la conosceste... Cosa ci fate ancora attaccati al pc?! Correte subito a comprare Città di Ossa e innamoratevi ora della sua scrittura e del mondo da lei creato.
La conoscete? Non mi aspettavo altro :3. Saprete anche dunque di cosa tratta il libro che sto per recensire oggi, vero? Uno spin-off dell'intera serie di Shadowhunters, 10 racconti su uno dei personaggi più amati della saga: Magnus Bane, l'affascinante ed eccentrico stregone. Da tempo agognavo questo libro e non vedevo l'ora, finalmente, di parlarvene.
Trama
Chi è davvero Magnus Bane? E' forse l'individuo misterioso che s'insinua nelle trame della Rivoluzione francese, o lo strampalato europeo che crea scompiglio in un remoto Perù dell'epoca coloniale, o il venditore di alcolici che sfida il proibizionismo della Manhattan degli anni Venti? E se invece fosse soltanto un giovane alla moda, sempre pronto a scendere in pista nelle discoteche più elettrizzanti nella New York degli anni Settanta?
Cassandra Clare ci accompagna attraverso luoghi ed epche affascinanti alla scoperta dei retroscena più avvincenti del passato di Magnus Bane, eclettico e inafferrabile personaggio che ha vissuto mille vite in una, tutte legate da un filo rosso: la perenne lotta tra la forza dell'amore e quella del destino, a cui nessuno può opporsi, neppure il Sommo Stregone degli Shadowhunters.
La serie
> THE MORTAL INSTRUMENTS
1. Città di ossa
2. Città di cenere
3. Città di vetro
4. Città degli angeli caduti
5. Città delle anime perdute
6. Città del fuoco celeste
> THE INFERNAL DEVICES
1. L'angelo
2. Il principe
3. La principessa
> THE DARK ARTIFICES
1. Lady Midnight (in uscita nel 2016 in America e in Italia)
2. Lord of Shadows (inedito)
3. The Queen of Air and Darkness (inedito)
Recensione
Eccoli qui i nostri raccontini singoli tutti belli e freschi di stampa OuO
Allora, se c'è una cosa che ho imparato nel corso del tempo è che Cassandra Clare non delude. Mai.
Non mi ha deluso con TMI, l'ho amata per TID (come tutti del resto) e anche con le Cronache non posso proprio dire nulla (o quasi) di negativo su di lei.
Figuratevi che nel raccogliere appunti per scrivere questa recensione mi sono segnata più che altro citazioni che punti da discutere con voi e di solito accade il contrario.
I 10 racconti riuniti in questo libro sono: Cosa accadde in Perù, La fuga della regina, Vampiri, scones e Edmund Herondale, L'Erede di mezzanotte, L'origine dell'Hotel Dumort, Alla ricerca di Raphael Santiago, La caduta dell'Hotel Dumort, Un regalo di compleanno per Alec, L'ultima sfida dell'Istituto di New York e Il corso di un amor cortese (e dei primi appuntamenti).
Sono tutti diversi, ambientati in epoche diverse e con numerosi rimandi dall'uno all'altro e penso che il sistema migliore per affrontare questa recensione sia recensire brevemente ciascuno di essi magari accennando alla storia.
In generale posso dire che questo libro è caratterizzato da una costante alternanza di narrazione, ironia e frasi ad effetto (queste due everywhere, il che lo rende un libro molto gradevole da leggere). E' anche molto interessante vedere come il punto di vista di Magnus sia diverso da quelli di Clary, Tessa, Will o Jem a cui siamo abituati e gli Shadowhunters vengano percepiti diversamente da come ci vengono presentati negli altri libri della saga, ma approfondiremo meglio questo punto più tardi.
Dunque, il libro parte splendidamente con Cosa accadde in Perù, che rappresenta una sorta di avvio al libro senza particolari riflessioni, scene cupe o feels dai libri precedenti che tornano prepotentemente (capirete a cosa mi riferisco). Il primo è un racconto divertente e delicato, una lettura breve e senza pensieri, direi, dove conosciamo lo stile di vita di Magnus e ci avviciniamo al tema dell'immortalità, ripreso più volte nel corso del libro, e a Catarina e Ragnor Fell, i più cari amici stregoni di Bane.
"Ci hai detto di lasciarti nel deserto, perchè avevi in mente di cominciare una nuova vita come cactus - gli riferì Catarina con voce atona. - Poi hai evocato una quantità di minuscoli aghi e ce li hai scagliati contro. Con estrema precisione.
[...]
- Be' - disse con dignità. - Considerando lo stato di ebbrezza in cui mi trovato, sarete rimasti impressionati dalla mia mira.
- "Impressionata" non è la parola che userei per descrivere come mi sono sentita ieri notte, Magnus."
Si prosegue poi con La fuga della regina, il racconto peggiore a mio parere, perchè tratta del primo amore perduto di Magnus descritto nel libro e della sua professione di stregone su commissione. Un racconto che ha poco da comunicare, insignificante e totalmente eliminabile se non noioso. Direi che passare tranquillamente al terzo, Vampiri, scones e Edmund Herondale, è d'obbligo.
Qui, le cose si fanno più interessanti, perchè entriamo davvero nella vita privata di Magnus con profondi rimandi alla trilogia di The Infernal Devices, la più amata dall'intero fandom, che vi sgretoleranno i feels direttamente nel cuore (yay!). Qui Magnus fa la conoscenza di Edmund Herondale, padre di Will, giovane affascinante profondamente convinto che l'amore sia una cosa stupida e non possa toccarlo, fino all'incontro con un'affascinante damigella gallese che viene salvata da Edmund & Magnus dall'attacco di un demone.
Ovviamente Magnus è sensibile, come sempre, alla bellezza degli Herondale e non ne fa mistero, perchè chi è immortale come lui ha imparato che le esitazioni e gli scrupoli di questi tipo sono un'inutile perdita di tempo. Il terzo racconto, tuttavia, non desta particolare entusiasmo, ma rimane entro il confine della normalità e mediocrità.
Con il quarto, L'erede di mezzanotte, le cose cambiano. Magnus incontra per caso un ragazzo dai capelli neri e dagli occhi dorati che gli ricorda oltremodo Will, quello stesso Will protagonista di TID. E già qui...
Scopre poi che quel giovane altri non è che il figlio di Will e Tessa, James (ç.ç), ed è un'anima dannata come il padre, distrutto da un qualcosa che lo dilania, ma che non vuole confessare a Magnus, rimanendo freddo e distaccato e molto spericolato, quasi non gli importasse di rischiare la vita correndo inutili pericoli per scommessa. Magnus, quindi, lo segue e lo riporta a casa di Will e Tessa.
Feels. Rivedere Will, Tessa e Magnus insieme è un pugno nel cuore. E ovviamente non è tutto, perchè poi all'allegro quadretto si aggiunge anche Jem. Il nostro Jem, Fratello Silente. Cosa fa, poi, prima di andarsene? Suona il violino ç.ç. Sfido chiunque abbia nel cuore TID a rimanere impassibile davanti al quartetto delle meraviglie (?) riunito con una straziante melodia di violino come sottofondo.
Magnus viene poi invitato a casa di Tatiana Lightwood - il cui padre, vi ricordo, è stato ucciso da Will, Jem, Gabriel e Gideon - per un lavoro che lei vuole assegnarli e così fa la conoscenza della figlia di Tatiana, una ragazza così affascinante da stregare qualsiasi uomo. Lo stregone, così, dopo aver rifiutato l'inquietante missione che Tatiana avrebbe voluto assegnargli, capisce che il motivo per cui James si strugge di dolore: è profondamente innamorato della giovane Lightwood. Parallelismi da brividi: Will e James, due ragazzi diversi, entrambi dannati per colpa dell'amore. Lacrime.
James Herondale |
L'amore non supera ogni cosa. L'amore non dura per sempre. Tutto ciò che hai può esserti sottratto, e l'amore può essere l'ultima cosa che ti resta, ma anche quella può esserti tolta.
Dopo il quarto, straziante, racconto ero ormai presissima dal libro, ma dopo quest'ultimo capitolo si chiude la sezione dedicata agli Herondale, per passare poi a quella dedicata all'Hotel Dumort, introdotta da L'origine dell'Hotel Dumort (fantasia, lo so.).
Il quinto racconto è diverso dai precedenti, ambientato in un luogo, New York, e un secolo, '900, diversi e parla di come l'Hotel Dumont (poi diventato Dumort) abbia ospitato un oscuro rituale demoniaco prima di diventare l'attuale covo di vampiri. Nulla di particolare da dire sul quinto se non che è abbastanza insignificante e comunica poco ai lettori, perchè è semplicemente un racconto inedito senza rimandi a personaggi o episodi della serie principale, che invece abbondano in altri episodi.
Saltando subito al sesto, Alla ricerca di Raphael Santiago, però, ho avuto un tuffo al cuore: qui Magnus viene contattato da una madre disperata che cerca suo figlio Raphael, finito dentro l'Hotel Dumort e mai più uscito. Ora, Raphael è uno dei miei personaggi preferiti (*SPOILER*:
"Magnus aveva pensato varie volte di prendersi un animale da compagnia, ma non aveva mai considerato l'idea di un vampiro adolescente arrabbiato e scontroso. Appena Raphael se ne fosse andato, si sarebbe portato a casa un gatto. E gli avrebbe sempre organizzato una strepitosa festa di compleanno."
Se passiamo al settimo racconto, La caduta dell'Hotel Dumort (altra fantasia da vendere, già), troviamo un cambio di genere nel racconto: da poetico e ricco di feels diventa più d'azione e d'indagine. Qui Magnus viene assoldato per scoprire cosa stia accadendo ai vampiri di New York - capeggiati dal suo vecchio amore Camille - improvvisamente impazziti perchè hanno cominciato ad uccidere senza ritegno le persone, alla luce del sole e senza curarsi di essere scoperti. Questo racconto ha tinte più cupe dei precedenti, ma è comunque gradevole e decisamente più avventuroso. Possiamo dire che si capisce meglio l'aspetto lavorativo di Magnus, stregone su commissione.
Dopo il settimo, come vi ho detto, si chiude la parte dedicata all'Hotel Dumort e si apre la sezione che tutti stavamo aspettando: MALEC <3 .="" font="">3>
L'ottavo e il decimo racconto sono proprio sulla nostra coppia preferita di Shadowhunters. Un regalo di compleanno per Alec è un tenerissimo racconto composto principalmente da un dialogo tra Magnus e Izzy e dalle riflessioni dello stregone su cosa sia meglio regalare all'impacciato Shadowhunter per il suo compleanno. E' un'allegra parentesi tra le atmosfere a tinte fosche del racconto precedente e successivo e mi è piaciuto molto scoprire quale sia il vero regalo adatto ad Alec, un qualcosa di assolutamente non banale, ma che non vi dirò mai u.u.
"Magnus si svegliò con la luce dorata del mezzogiorno che filtrava attraverso la finestra e il suo gatto che gli dormiva in testa. A volte era questo l'infelice modo in cui il presidente Miao dimostrava il suo affetto. Lo districò dai capelli con molta delicatezza e altrettanta decisione, ma durante quello spostamento, segnato da un lungo e triste gemito di disagio felino, i minuscoli artigli fecero ancora più danno di prima."
Il nono, L'ultima sfida dell'Istituto di New York, è una pausa prima del secondo racconto dedicato ai Malec e ci riporta ai tempi del Circolo, di Valentine e alla prima trilogia di Shadowhunters. Qui ci rendiamo conto della crudeltà di Valentine e della sua cricca che torturano dei lupi mannari innocenti solo perchè Nascosti e ne assediano il ritrovo (dico solo che Valentine stesso acceca una bambina mannara ponendole due monete d'argento sugli occhi...). Magnus viene pregato di salvarli da un giovane mannaro fuggito e lo Stregone, mosso a pietà, si reca immediatamente sul posto, rischiando la sua stessa vita per salvare quelle creature.
Questo racconto è importante perchè come dicevo prima gronda più degli altri di frasi contro gli Shadowhunters, facendoci rendere conto di come non siano le creature perfette che invece ci appaiono nella serie principale. Sono abbondantemente criticati, corrotti, opportunisti, permalosi e convinti di essere superiori e questo cambio di punto di vista è utile per capire meglio il mondo dei Nascosti.
L'episodio, comunque, non si conclude così e si sposta più avanti nel tempo quando Jocelyn - ex moglie di Valentine e personaggio da me odiato/amato, ma più odiato - si reca da Magnus con Clary, neonata, per la prima volta per farle reprimere la sua natura da Shadowhunters. Qui Magnus si rifiuta inizialmente di farla entrare per aiutarla, poi viene convinto da Tessa, lì presente in quel momento, e decide di reprimere il proprio disprezzo per Jocelyn e quelli del Cerchio esaudendo il suo desiderio. Magnus è in lotta con se stesso: vorrebbe aiutare Clary, creatura innocente e senza colpa, ma il disprezzo per i Nascosti che fatica a scomparire dagli occhi di Jocelyn lo frena, fino alla sua decisione finale di aiutarla e alla prevalsa del suo buon cuore. Ciò non toglie che l'immagine degli Shadowhunters dipinta in queste pagine sia tutt'altro che onorevole.
"Non aveva invitato lui la moglie di quel pazzo profeta dell'odio per ricevere pareri sul proprio guardaroba. Se gli andava di rinunciare alla maglietta e indossare un paio di pantaloni a coulisse con una fantasia di orsi polari neri, era libero di farlo. Nessuno di quelli che avevano avuto il privilegio di vederlo in versione camera da letto si era mai lamentato."
Infine il decimo racconto, Il corso di un amor cortese (e dei primi appuntamenti), è la storia del primo appuntamento tra Alec e Magnus, appuntamento tremendamente impacciato e inconcludente fino allo scoppio di un'emergenza in un locale vicino al loro in cui i due vanno insieme per risolvere la situazione (un lupo mannaro uscito con la luna piena) e si uniscono di più in quei minuti - che saranno la base del loro rapporto - che nell'intero appuntamento. E' la cronaca delle dolci reazioni imbarazzate di Alec a qualsiasi avance di Magnus o eccessive attenzioni da parte degli altri fino alla romantica conclusione dell'appuntamento in cui finalmente i due riescono a superare gli imbarazzi e parlarsi a cuore aperto.
Vi lascio con la mia citazione preferita di questo capitolo :'3
Mentre Alec rideva, nel locale entrò Raphael Santiago, seguito dai suoi più fedeli seguaci vampiri, Lily ed Elliott. Li vide e sollevò le sopracciglia fino all'attaccatura dei capelli.
- No, no, no e ancora no! - Esclamò Raphael tornando indietro di diversi passi verso la porta. - Giratevi tutti. Non voglio saperlo. Mi rifiuto di assistere a un evento del genere.- Uno dei Nephilim - gli fece eco Lily, quella ragazzaccia, tamburellando le lucide unghie blu su uno dei tavoli. - Ahi, ahi, ahi.
- Ciao?
- Fermi un attimo - Fece Raphael - Tu sei Alexander Lightwood?
[...] - Si? - disse. [...] Magnus pensò che forse avrebbe fatto meglio a cambiare nome in Horace Whipplepool e lasciare il paese.
- Ma tu non avevi dodici anni?
Amatelo. Amatelo ora.
Ci sarebbe ancora da recensire la "Segreteria telefonica di Magnus Bane", racconto inedito molto Malec e molto strappa-feels alla fine del libro, ma preferisco lasciare a voi la lettura di quei tanti messaggi c:
Come dicevo se non avete letto Shadowhunters non so cosa stiate aspettando :3
Grazie mille per la lettura, a presto con altre recensioni!
#Rainy
Ciao!
RispondiEliminaCome vedi sono passata,e con piacere mi sono unita ai lettori fissi del blog:)
Bella recensione,la pensiamo allo stesso modo quasi su tutto.
Ricambio volentieri l'iscrizione: hai un blog davvero carino :3
EliminaEccomi qui a sbirciare la tua recensione!
RispondiEliminaAdoro Cassandra Clare e hai super ragione lei non delude mai! Ho amato tutti i racconti di Magnus e anche se io non sono una fan dei racconti a puntate ne avrei letti altri 1000 scritti dalla Clare e poi è bellissimo conoscere meglio un personaggio interessante come Magnus Bane.
Sto aspettando con trepidazione Lady Midnight... non vedo l'ora che arrivi da noi ^_^
In realtà i racconti sono stati scritti da Sarah R. Brennan e questo cambio di autore spesso appare lampante, ma in effetti la mano da "supervisore" della Clare è particolarmente evidente eheh e non c'è che dire: la si adora.
EliminaPensa che in America hanno venduto gli spin-off di Lady Midnight al BEA di New York ç.ç