4 marzo 2016

Recensione 'Tutta la verità su Alice' - Jennifer Mathieu + Rainy emigra *^*

Buongiorno miei cari lettori e benvenuti alla recensione di un libro che ho tanto desiderato e che quando finalmente mi è capitato tra le mani non ho potuto non precipitarmi a leggere *-*

Ma prima di cominciare vorrei spiegarvi brevemente cosa significa il "Rainy emigra *^*" del titolo del post. Semplicemente per tutta la prossima settimana sarò in viaggio (niente di così eclatante da richiedere un post tutto per sè ahah) e questo significa che non pubblicherò assolutamente nulla e lascerò il blog nelle sapienti mani di Craggy c:
Così, giusto per informarvi.

Dopo questo minuscolissimo annuncio direi di passare alla parte principale del post: la recensione c:

Trama



Tutti sanno che Alice è andata a letto con due ragazzi nella stessa sera, a una festa. E quando Brandon Fitzsimmons – il quarterback della scuola, bello e famoso – muore in un incidente d’auto, viene fuori che mentre guidava stava chattando al cellulare con Alice: lei gli stava mandando messaggi ad alto tasso erotico. A scuola già si diceva che Alice fosse una ragazza facile, una poco di buono, ma dopo la morte di Brandon, la macchina del fango impazzisce. C’è chi sostiene che abbia abortito, chi dice che sia disposta a tutto per un aiuto in matematica, il bagno delle ragazze è costellato di insulti anonimi a lettere cubitali e indelebili. Ma la vita di Alice è davvero quella che tutti pensano di conoscere? Oppure molti proiettano su di lei i loro più torbidi segreti?

Jennifer Mathieu riesce a raccontare con dissacrante realismo la vita di una ragazza qualunque, senza aggrapparsi a stereotipi o vecchi clichè.





Recensione
Non so voi, ma io periodicamente sento il bisogno di dedicarmi a una lettura seria. Su tematiche serie. Con situazioni reali e tremendamente vicine. Tutta la verità su Alice si propone come libro con un semplicissimo obiettivo: far capire in poche centinaia di pagine come sia la vita di questa Alice.

Il libro è scritto secondo 4 punti di vista differenti che incarnano gli stereotipi degli studenti americani (la reginetta della scuola, il migliore amico del quarterback, la ex-migliore amica di Alice nonché ragazza a caccia di popolarità, lo sfigato della scuola) e che con grande sincerità raccontano quello che sta succedendo a scuola in quei giorni e che c'entri in qualche modo con la principale attrazione del piccolo paesino del Texas dove sono ambientate le vicende: Alice.

Ma chi è Alice? Ufficialmente è una ragazza che a una festa pare sia andata a letto con il ragazzo più popolare della scuola, Brandon, e subito dopo con un altro, Tommy, guadagnandosi il pieno diritto di essere chiamata "la più grande Troia della scuola". Quando però Brandon muore in un incidente stradale e il suo migliore amico dichiara di aver visto Brandon e Alice mandarsi messaggi piccanti ecco che l'intera scuola comincia a dare contro ad Alice che da ragazza bella e popolare diventa l'emarginata.
In pratica, però, ed è questa una delle genialità di questo romanzo, Alice è una ragazza normalissima. Una ragazza bella, certo, e che fa esperienze forse precoci per la sua età, ma del tutto comuni ai giorni d'oggi (sto parlando come una vecchietta, lo so, ma è per capirci) che non scandalizzerebbero più nessuno. Una ragazza presa di mira da un mondo superficiale come quello in cui si trova a vivere.
Un personaggio ben caratterizzato, ma estremamente comune, alla "potrebbe essere chiunque".

L'altro particolare per cui consiglio vivamente questo romanzo è la narrazione: i 4 PoV sono alternati con maestria, ma soprattutto sono ben caratterizzati e parlano con una crudeltà stridente. Come se stessero parlando con la propria coscienza, quindi senza mezze misure, senza il benché minimo accenno di modestia o con mille dubbi e paure.

Leggendo questo libro mi sono trovata a provare emozioni contrastanti: amarezza per la crudeltà delle parole dei narratori, pietà per Alice e rabbia per una macchina del fango giovanile che è ben conosciuta a tutti gli adolescenti di questo mondo, sicuramente testimoni del suo operato, direttamente o meno. Tanta tanta rabbia per la situazione di Alice alla quale non si può non sentirsi vicini, ma che è tanto triste quando immutabile.

Da ultimo, ma non meno importante il finale: deludente. Non saprei come altro descriverlo. 
Molto deludente, ma allo stesso tempo credo voluto: il finale non è un "vissero tutti felici e contenti" neanche lontanamente, ma probabilmente è giusto così, perché rende l'idea della drammaticità della situazione e in ultima analisi questo libro racchiude un grande messaggio di speranza: che tutto può cambiare se lo vogliamo e che il giudizio degli altri non sempre è così importante come pensiamo. 

Non credo di aver altro da aggiungere se non un gigantesco: leggetelo. Davvero.

Ah, si, ora abbiamo anche noi un sistema di rating e colgo l'occasione per inaugurare le recensioni con rating, yes!


Verdetto:


Un "Eccezionale!" con qualcosa in più.


#Rainy

8 commenti:

  1. L'ho comprato proprio oggi e non vedo l'ora di leggerlo, anche per riuscire ad aprire di più gli occhi e a comprendere realmente cosa vuol dire "giudicare senza sapere" (okay, frasi a caso inventate sul momento, ma ci siamo capite, no?)

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    1. Leggilo e corri a dirmi cosa ne pensi, non vedo l'ora *-*

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    2. Ti scrivo proprio ora che l'ho finito di leggere.
      Piccola premessa: essendo io una grande fan del mio nome, a nome di tutte le ragazze col nome Alice, e come Leader delle Alici, mi sono sentita terribilmente offesa quando hanno etichettato questo MIRABOLANTE-SPLENDIDO-RAFFINATO-CLASSICO-ELEGANTE-LUCCICANTOSO nome con la frase "Alice sembra in tutto e per tutto un nome da nonna".
      ...
      BEH, cara ELENA/ELAINE/O-COME-TI-CHIAMI, almeno il mio nome va sempre di moda ù_ù e fa anche molto paranormal, tiè!
      COMUQNUE, tornando alle cose serie (ehi, aspetta, la premessa era una cosa seria!!)... avendo sentito molti pareri positivi su questo libro, ero decisa a comprarlo (anche perchè la protagonista si chiama "Alice", il titolo del libro comprende "Alice",... eh si, amo il mio nome ^_^). Quindi, appena preso, mi sono immersa subito tra le pagine di questa storia assolutamente attuale, simile a molte altre che sempre più spesso costellano la realtà. Questo libro illustra in modo crudo e reale quanto le gelosie, le "piccole" vendette, e le bugie possano creare pettegolezzi capaci di soffocare una persona. Se io fossi stata in Alice probabilmente avrei dato di matto (forse, eh), ma il modo in cui il libro si è concluso, il modo in cui lei ha alla fine affrontato le cose mi hanno fatto davvero pensare. Perchè, effettivamente, una cosa che questo libro mi ha insegnato (oltre alle solite cose sui pettegolezzi e roba varia) è che accettando se stessi, sapendo di essere innocenti e che le boiate che gli altri dicono su di te non sono reali, allora devi solo infischiartene. Perchè se una persona si piace non può farsi distruggere dalle malelingue.
      PS: spero che alla fine Alice sia passata davanti al tavolo VIP e le abbia snobbate alla grande u.u

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    3. Che commento profondo *-*
      *applaude mentalmente e fisicamente davanti al pc*
      Sono d'accordo con tutto ciò che dici insomma ^^

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  2. Recensione davvero interessante! :)
    Sono d'accordo praticamente su tutto anche se a me il finale era, invece, piaciuto davvero tanto, proprio per il suo non essere banale; se l'autrice avesse riservato al romanzo il solito happy-ending, probabilmente lo avrei apprezzato molto meno.
    Un saluto :)

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    1. Si diciamo che anche io sono d'accordo, ma allo stesso tempo delusa. Sono ambivalente insomma..

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  3. Questo mi ispira davvero tanto, prima o poi mi deciderò a leggerlo *__*
    Bella recensione ^^

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