26 agosto 2020

Recensione: 'La Corona di Mezzanotte' (Il Trono di Ghiaccio #2) - Sarah J. Maas

Buongiorno, amiche e amici!

Oggi torno a parlarvi di una serie iniziata anni e anni fa e poi abbandonata. Tutti la amano, però, e del resto le seconde possibilità non si negano a nessuno *wink wink*.


Trama



Celaena è sopravvissuta ai lavori forzati nelle miniere di Endovier e ha vinto la gara all'ultimo sangue per diventare la paladina del re. Da mesi il suo compito è uccidere per conto della corona, ma lei non ha mai rispettato il giuramento di fedeltà al trono: ha concesso alle vittime la possibilità di fuggire e ne ha inscenato la morte. Presto però Celaena dovrà preoccuparsi di qualcosa di più pericoloso dell'ira del sovrano. Nei sotterranei del castello cova una minaccia oscura e devastante, forse legata agli antichi riti magici banditi dal regno...
















Recensione:


Dunque dunque, la mia esperienza con Il Trono di Ghiaccio è iniziata qualche anno fa, come forse ricordate (e se non lo ricordate, ecco) e non è stata esattamente brillante. Mai dire mai, però, e visto che tutti amano la serie, be’, qualcosa di buono deve pur esserci, no?


Quindi ho colto al volo l’occasione dell’uscita del nuovo volume a fine settembre (e dell’evento organizzato da Bea, che ringrazio molto) per affrontare La Corona di Mezzanotte.


Ora, ogni lettura di Saretta è un po’ burrascosa per me e questo libro presenta tutti i classici problemi ormai sappiamo bene saranno presenti in ogni suo libro (per una disamina più dettagliata vi rimando a questa recensione). Devo però ammettere che c’è qualche miglioramento ed è proprio di questi che voglio parlarvi. Ovviamente, si sa che molti elementi non-sense, anacronistici, problematici sono tipici di Sarah e questo libro non fa eccezione. Vi citerò le chicche a fine articolo!


Riguardo ai ‘miglioramenti’, be’, la nostra Sarah comincia ad avere un po’ di ideuzze che non sono male. Caelena è infatti la Paladina del Re e sta lavorando per lui togliendo di mezzo ogni possibile oppositore. In realtà però non sta uccidendo nessuno e anzi aiuta questi poveretti a scappare e a costruirsi una vita altrove. Nel mentre, lei e il Principino hanno definitivamente chiuso e gli interessi amorosi di lei FINALMENTE possono spostarsi da qualche altra parte (aka verso la persona che io preferivo fin dall’inizio lol).


La prima cosa che ho apprezzato di questo nuovo capitolo - perchè diciamocelo chiaro: il primo  era un po’ insipido - è l’introduzione di più politica e meccanismi di palazzo che rivelano nuovi lati di personaggi che già conosciamo, soprattutto il re e figure di primo piano tra i ribelli. 

Anche Caelena finalmente mostra un po’ della sua abilità di cui per ora abbiamo quasi solo sentito parlare ed era decisamente ora si mostrasse un po’ per la guerriera che dice di essere (e a quanto pare comincia ad essere lol). Ah, persino Dorian smette di essere inutile e mostra un nuovo lato di sé più tormentato, sofferente per un amore perduto e con delle capacità uniche e misteriose che saranno centrali alla storia.


Riguardo alla vera e propria vicenda, questo libro è davvero un po’ un intermezzo. Scopriamo che la vita di palazzo è molto più difficile di quello che sembra e appare sempre più evidentemente come il re sia corrotto e malvagio, disposto a tutto pur di tenere saldamente il proprio potere. Caelena in particolare non riesce ad ambientarsi bene ed è costantemente dilaniata dai dubbi e dalla tentazione di ribellarsi al governo ingiusto di Adarlan. 

Un potere oscuro è però all’orizzonte e minaccia l’intero regno e pare Caelena sia la chiave per la faccenda e nasconda dei segreti piuttosto importanti anche lei. Ah e ricordate il passaggio misterioso e le gallerie dietro la camera della nostra paladina? Non scordatelo ;)!



In generale anche questo secondo capitolo è piuttosto dimenticabile se non per qualche avvenimento importante (la formazione della love story canon, un lutto particolarmente significativo..) che andrà a influenzare molto il percorso della protagonista e dei personaggi principali. Così come ogni libro centrale di una trilogia, però, davvero niente di che.


Come dicevo, però, non mancano i particolari per cui Sarah è una scrittrice sempre un po’ ambigua. Da un lato buone idee, dall’altro scarse capacità di rendere giustizia alle stesse.

Tra queste, in questo nuovo mirabolante capitolo abbiamo:

  • la più totale assenza di drammi psicologici e sofferenza dovute al passato di Caelena. La tizia ha passato del tempo terribile ad Endovier, ma a momenti non sembra nemmeno. Si, ha qualche cicatrice qua e la, ma poco altro
  • Era proprio un’ingiustizia che Nehemia fosse così bella al naturale, e all’alba poi..’ Sempre #donnechesupportanoaltredonne eh *occhi al cielo*.. Ma perchè, mi chiedo io, perchè..
  • Nel Medioevo fantasy che fa da ambientazione alla storia ci sono i menù, cito testualmente (daje, traduttrice, almeno tentiamo di fare un lavoro decente, su)
  • Caelena che di fronte alla possibilità di avere un rapporto sessuale è tutta un ‘non me lo aspettavo e non era quello che volevo’ quando letteralmente cinque minuti prima ha detto a Chaol che ‘avrebbe potuto spendere la notte da tizio’… Amica, cosa ti aspettavi? Incoerenza, un classico.
  • ‘Vicino a Dorian era inevitabile fare paragoni anche se aveva sentito parlare malissimo di Hollin’. Naturalmente si riferisce alla loro differenza fisica, quindi yeeee, pure il body-shaming!
  • Essendo così giovane e brillante e divertente e meravigliosa, ovunque si fosse stabilita avrebbe trovato un uomo che si sarebbe innamorato di lei e l’avrebbe presa in moglie e, fra tutte, quella era la peggiore verità.’ So che sono noiosa, ma Caelena non ha bisogno di un uomooooooo
  • Streghe che viaggiano con le scope, ma dai.
  • Non-sense assurdo: scene d’azione contro un mostro terribile, potentissimo, invincibile e a Caelena viene bene in mente di reggere una porta di legno (unica cosa a separare lei e il principino dalla creatura malvagia e quindi dalla morte certa) da sola mentre Dorian va a prendere un libro per sfogliarlo con calma e trovare l’incantesimo necessario a sconfiggerlo. CEEEERTO COME NO LO VEDO PROPRIO POSSIBILE.
  • Ci sono alcune idee assolutamente identiche ad ACOTAR (una creatura terribile in fondo ad una biblioteca, prontoooo?). Sarah, questo è imperdonabile.
  • Caelena che a tratti torna la donnetta patetica e disposta a cedere alle provocazioni del nemico dopo una sola frasetta, proprio lei che dovrebbe essere una guerriera spietata, fredda e terribile. Per fortuna che la trasformazione verso personaggio decente è in corso!
  • Calma olimpica’ . E non venitemi a dire che le olimpiadi esistevano già perchè di sicuro nel medioevo a saperlo erano solo i vasi greci dimenticati nel sottosuolo intorno ad Atene. ‘Eh ma è un libro fantasy può metterci quello che vuoleeeee’… Si, ma magari scegliamo qualcosa di diverso da aggettivi reali che non c’entrano una mazza?


Insomma, le solite chicche.


Anche per questo libro-intermezzo quindi il voto non può che essere simile al primo..


Verdetto:



C'è di meglio e c'è di peggio.


A presto (molto più presto di quanto pensate, ho già letto il terzo e posso dire che è meglio, alleluia!),

Rainy

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