Buongiorno, amici!
Oggi parliamo di un’uscita OscarVault che appena è stata annunciata ha immediatamente catturato la mia attenzione. Questa uscita è infatti il nuovo volume della Collana Draghi, quindi sapete bene di che livello di grafica stiamo parlando, ed è intitolato Alice, Dorothy & Wendy non a caso. Il volume infatti raccoglie le storie delle tre più celebri ed avventurose protagoniste della letteratura inglese e statunitense: Alice de Alice nel Paese delle Meraviglie, Wendy de Peter Pan e Dorothy de Il Mago di Oz. Ah, lo trovate da oggi in libreria!
Grazie a Sabrina nel Paese delle Meraviglie - che ringrazio incredibilmente - mi è stata data la possibilità di leggere il volume in anteprima e oggi vi parlerò de Il Mago di Oz.
Trama
Alice e le sue avventure nel favoloso Paese delle Meraviglie, di là e di qua dallo specchio. Wendy, l’amica di Peter Pan che per molti lettori è la vera eroina dei romanzi con il bambino che non vuole crescere. Infine Dorothy, la piccola protagonista portata da un tornado nel fantastico mondo di Oz. Tre ragazzine curiose e audaci, al centro di tre grandi classici che, ciascuno a suo modo, hanno saputo celare sotto le spoglie del racconto di fantasia messaggi e metafore della vita. Questo libro è l’occasione per rileggere i tre romanzi – Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, Peter Pan e Il Mago di Oz -, cogliendone la grande modernità.
Recensione
Per quanto sia imbarazzante, io sapevo poco o nulla de Il Mago di Oz. Si, eresia. Sapevo giusto che la protagonista si chiama Dorothy e che nella storia sono in qualche modo coinvolte una strada lastricata di mattoni gialli, una città di smeraldo e una malvagia strega verde (questo ultimo particolare lo so solo causa Once Upon A Time in realtà ahah). Dunque quale migliore occasione per recuperare?
Mi aspettavo una storia per bambini abbastanza semplice e sono rimasta piacevolmente sorpresa da quello che invece vi ho trovato.
Questa è una fiaba senza tempo e senza dubbio non devo pubblicizzarla io, ma ci tengo a sottolineare qualche chicca che probabilmente non conoscete!
In primis, il gruppo di amici che accoglie Dorothy - o meglio che viene soccorso da Dorothy lungo la strada - è meraviglioso e scalda il cuore per quanto sia puro e innocente. Abbiamo lo Spaventapasseri, timido, insicuro e desideroso di andare dal Mago di Oz per avere un po’ di cervello perchè si sente inferiore a tutti credendosi stupido, l’uomo di Latta con il perenne problema della ruggine e desideroso di ottenere un cuore per tornare dalla propria amata, e il Leone pavido, che si spaventa per ogni cosa e disperatamente alla ricerca del suo coraggio. Questo gruppo di amici è da subito molto coeso e pieno di risorse e penso per un bambino sia estremamente facile immedesimarsi in Dorothy e creare mille avventure immaginarie con questi personaggi. Io bambina non sono più da un bel po’, ma ciò nonostante mi sono fatta accompagnare da loro attraverso Oz molto volentieri.
«Io voglio avere il cuore» ribatté il Boscaiolo di Latta «perché il cervello non ti rende felice, e la felicità è la cosa migliore del mondo.»
Una delle cose più belle di questa storia è la delicatezza con cui l’autore offre al lettore degli spunti di riflessione come quello che avete appena letto. Sarò io che vedo morali ovunque, ma più di una volta mi sono ritrovata a sorridere di fronte ai personaggi del libro e alla loro innocenza mentre esclamano che avere un cuore è meglio di avere un cervello, perché quest’ultimo non può condurre alla felicità.
Allo stesso tempo, però, sono anche stata mooooooolto sorpresa dalla crudeltà di alcune scene. I personaggi sono particolarmente cinici, inflessibili e talvolta persino troppo freddi. Da un lato gli amici di Dorothy sono molto uniti, dall’altro di fronte alla minima difficoltà sono disposti ad abbandonarsi l’un l’altro con un semplice “Peccato!”. Penso di aver proprio esclamato ad alta voce ‘MA COME?!’ in più punti visto che è una fiaba e in teoria dovrebbe dare una specie di messaggio positivo…
… Che però in realtà c’è! Da un lato dunque ci sono delle battute di una crudezza incredibile, dall’altro il messaggio che il libro vuole lanciare è chiaro: il vero cervello, il vero cuore e il vero coraggio sono già in realtà dentro di noi, bisogna semplicemente trovarli, senza bisogno di affidarsi a delle ‘guide superiori’. Volere è potere, insomma!
Il punto fondamentale è dunque proprio questo: questa storia è molto meno idilliaca e fiabesca di quanto sembri all’inizio. Nasconde infatti grande violenza, ricatti e maledizioni e tratta senza particolari filtri omicidi e sporchi imbroglioni e quindi nasconde un lato dedicato ai lettori più maturi, con mia somma gioia e giubilo.
"Con lei Oz non aveva mantenuto la promessa, tuttavia aveva fatto del suo meglio, e quindi lo perdonava. Come aveva detto lui stesso, era un buon uomo, anche se come Mago era un disastro.”
In generale Il Mago di Oz è una bella storia spesso sottovalutata che può essere letta e apprezzata da tutti. I più piccoli ne vedranno solo gli elementi fiabeschi e fantastici e ne coglieranno i messaggi positivi di amicizia e ricerca di sè e si affezioneranno immediatamente ai personaggi con i quali è molto facile empatizzare. I più grandi, invece, saranno portati a riflettere sull’innata crudeltà di Oz e sulla morale ambigua dei suoi abitanti.
Ne sono quindi rimasta positivamente sorpresa e consiglio la lettura a tutti!
A presto, amici e amiche,
Rainy
Bella questa edizione e carina l'idea di abbinare le tre storie.
RispondiEliminaNon la prenderò perchè le ho lette già, ma può essere un ottimo regalo.
Buone letture ;)
Concordo, sarebbe davvero un ottimo regalo. Io però penso che l'avrei presa, perchè l'edizione è come sempre splendida e avevo letto solo Alice nel Paese delle Meraviglie!
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