Buongiornissimo!
Non è un segreto che da qualche giorno sia arrivato nelle librerie Tenebre e Ghiaccio, primo libro della prima trilogia di Leigh Bardugo, che l’ha consacrata come una delle migliori scrittrici di fantasy al giorno d’oggi.
L’uscita di Sei di Corvi ha sconvolto i lettori italiani nel miglior senso possibile, quindi era assolutamente naturale che anche l’uscita della prima trilogia venisse attesa con tanta trepidazione. Specifico però che io l’ho già letta per intero, perchè il mio leggerisssssssimo OCD mi ha impedito di iniziare Sei di Corvi senza prima aver finito la Grisha Trilogy.
Ecco dunque cosa penso del primo capitolo, o almeno cosa ne pensavo quando lo lessi per la prima volta (mi fa quasi tenerezza rileggere questi pensieri così crudi ahahah) leggermente riaggiustato con la consapevolezza del 2020!
Grazie a Bea per aver organizzato l'evento e alla CE per la copia digitale, eheh.
Trama
"Il dolore e la paura mi vinsero. Urlai. La parte nascosta dentro di me risalì con impeto in superficie. Non riuscii a fermarmi. Il mondo esplose in una sfolgorante luce bianca. Il buio si infranse intorno a noi come vetro". L'orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell'esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d'Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell'amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l'élite di creature magiche che, al comando dell'Oscuro, l'uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l'intera corte. Alina, infatti, è l'unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.
La serie è composta da..
01. Tenebre e Ossa
02. Ancora inedito
03. Ancora inedito
Recensione:
Come prevedevo, mi sono follemente innamorata di questa serie e non vedo l’ora di rileggere il secondo e il terzo che usciranno prossimamente per Mondadori!
Questa storia è una storia meravigliosa, travolgente, ammaliante, che di sicuro soddisferà tutti coloro che sono hardcore fans del fantasy (come la sottoscritta, del resto). Non mi è difficile immaginare perché così tanti lettori internazionali la amano ahah.
Tenebre e Ossa (per fortuna è stato cambiato il titolo originale italiano, Tenebre e Ghiaccio, atroce e che non aveva nulla a che vedere né con la trama né con l’originale) è - molto brevemente - una versione del cliché letterario “eroe che scopre improvvisamente di avere i poteri magici quando nessuno lo sospettava. Non solo ha i poteri, ma è anche la persona più potente e speciale dell’intero stato. Il Chosen One.”. E’ la storia di Alina, la nostra Chosen One, che scopre di essere l’unica Convocatrice del Sole del suo paese: ha il potere di richiamare a sé e generare la luce. Il suo potere dunque è l’unico che può eliminare la Distesa Oscura, una zona pericolosa e perennemente in ombra che divide in due parti il paese di Ravka dove la vicenda è ambientata. Il paese è in guerra con i vicini e riunificarlo vorrebbe dire gettare le basi per la vittoria del conflitto. Alina viene così portata a corte per apprendere ad usare il proprio potere sotto la guida dell’Oscuro, la persona più potente del regno a parte il re e unico che sia in grado di maneggiare l’opposto della luce, l’ombra. Ovviamente, a tutto ciò si uniscono misteri da risolvere, segreti, romance e tradimenti. Nulla è come sembra e ogni personaggio ha qualcosa da nascondere, forse persino Alina.
Prima di tutto due parole sul Grishaverse, l’universo dove la vicenda è ambientata. E’ una specie di universo fantasy con i contro fiocchi unito a elementi dell’antica Russia. I nomi sono di ispirazione Russa, così come il linguaggio e la terminologia inventata. La popolazione è divisa in due macroclassi: i Grisha, capaci di manipolare la Piccola Scienza (sostanzialmente il nome che prende la magia in questo paese), e gli Otkazat’sya, persone comuni, senza alcun tipo di potere e perciò considerate inferiori.
E’ un mondo dove imperversa la guerra tra Ravka e i paesi vicini e la nostra Alina potrebbe essere l’arma definitiva per porre fine al conflitto.
Tra gli aspetti positivi di questo libro abbiamo di sicuro l’ambientazione: fredda, dura, sicuramente non originalissima, ma con delle particolarità (ad esempio il concetto di Piccola Scienza, che io ho trovato originale e molto arguto) che lo rendono speciale. Non è l’universo più originale di sempre - lo ripeterò molto spesso in questa recensione, preparatevi - ma questo libro ha un discreto numero di anni, quindi sicuramente all’epoca ha segnato un grosso cambiamento nel genere.
I personaggi sono stranamente molto umani. Cosa voglio dire? Che hanno tutti paure e debolezze, punti di forza e difetti: provano emozioni, sono intelligenti, ma anche ingenui, egoisti e sensibili ai desideri del cuore. Insomma, c’è un gran numero di personaggi complessi per i quali non posso che applaudire e complimentarmi con l’autrice! Se avete letto Sei di Corvi, sapete perfettamente che lei è una maestra nel creare questo tipo di struttura per un romanzo e un numero impressionante di personaggi complessi è il suo marchio di fabbrica.
Infine, la trama è forse la principale forza del romanzo. Non è - di nuovo - la cosa più originale che io abbia mai letto, ma è scritta divinamente e offre al lettore nuove prospettive sul classico romanzo fantasy. Di nuovo, se siete familiari con Leigh sapete che la scrittura è uno dei suoi talenti ahah. Un esempio su tutti delle peculiarità di questo romanzo è il potere di Alina, ossia la luce. Piuttosto insolito, vero?
Ahimè c’è anche un grande aspetto negativo che ho nominato più volte e cioè che questo libro non è nulla di nuovo. E’ scritto benissimo, la trama cattura e i personaggi sono dei signori personaggi, ma non è sicuramente il nuovo premio nobel della letteratura. Speriamo però che i futuri sviluppi che vedremo nei prossimi due libri si rivelino più originali (e confido che sia così visto il numero di lettori che amano la serie).
Chiudo con un verdetto molto democratico, sicuramente generoso e speranzoso nei confronti dei seguiti!
Verdetto:
Ta-daaaah! Anche per questa serie così celebre e blasonata è tutto, a prestoooo!
Rainy
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