Buongiorno, amici.
Oggi è con somma gioia che vi presento la mia recensione di una nuova serie di graphic novel il cui primo volume esce proprio oggi e che va ad ampliare l’universo de A Darker Shade of Magic di Victoria Schwab.
Ringrazio Miriam per aver organizzato l’evento e la CE per la copia!
Trama
"Shades of Magic" diventa un graphic novel. In un mondo illuminato dalle lampade a gas e popolato da maghi che viaggiano tra dimensioni parallele, il principe della Londra Rossa deve abbandonare la protezione della corte reale, fronteggiando qualcosa di peggio dell'esilio.
Recensione
Non è affatto un mistero che io ami questa trilogia. E’ sicuramente tra le mie preferite e non smetto mai di decantarne le meraviglie. Quando è stata annunciata la graphic novel spin-off della serie sono saltata sulla sedia urlando a squarciagola che dovevo averla assolutamente.
E infatti, eccoci ahahah.
Questa graphic novel è la prima di una serie che approfondisce il personaggio del caro padre di Rhy, Maxim. Nel terzo libro della serie, Dark, viene infatti detto che il suo passato ha del leggendario e l’ha reso il grande e potente re che vediamo nella trilogia.
Maxim finì di bere e posò il bicchiere.
«Immagino che non si conosca mai la portata delle storie delle nostre vite. Quali parti sopravvivranno, e quali moriranno con noi.»
Questi ambigui riferimenti gettano le basi per gli approfondimenti che vedremo nella serie di graphic novels e questo primo capitolo si occupa nello specifico de ‘Il Principe dell’Acciaio, che ha sgozzato la regina pirata.’.
Vediamo un Maxim giovane, scapestrato, ma consapevole del suo ruolo di principe e fedelissimo alla corona e al padre. A causa delle sue idee un po’ troppo rivoluzionarie, però, viene mandato per un ‘periodo di riflessione’ in una città portuale molto lontana, Verose. Qui regna sovrana la Regina Pirata Arisa, pericolosa maga che fa uso di magia proibita per sottomettere i suoi sudditi.
Numerosi sono i riferimenti alla serie originale ed è molto bello approfondire un lato da scavezzacollo presuntuoso che ancora non conoscevamo di Maxim, molto lontano dalla regale fierezza e potenza che assume una volta re. Il Maxim di questa graphic novel è tremendamente giovane, spericolato e - secondo lui - invincibile, con grandi progetti per il proprio futuro e grandi ideali, ma una scarsa conoscenza del mondo al di fuori della capitale. Proprio scoprire questo suo nuovo lato è senza dubbio l’elemento portante e più interessante dell’opera.
Verose è al contrario un ricettacolo di ladri, furfanti e uomini e donne senza scrupoli il cui codice di comportamento è dettato dal potere e dalla violenza, non certo dalle leggi della Corona. In questo contesto particolarmente difficile, Maxim incontrerà una banda di soldati che tenta di mantenere l’ordine in città, guidata da Isra, fiera combattente che i fan della trilogia originale già conoscono come capo delle guardie durante il regno di Maxim.
L’inevitabile scontro tra Maxim e Verose, che rappresenta il contrario di tutto ciò in cui lui crede - ordine, valore, fedeltà, è senza dubbio un altro elemento molto interessante, perchè costringe Maxim a cambiare e ad adattarsi a questo nuovo contesto inospitale scoprendo di essere tutti’altro che invincibile e come il suo nome regale non valga poi granché, fuori dalla capitale. In questo senso, un buon lavoro è stato fatto con l’evoluzione del personaggio, anche se ci si poteva spingere molto più in là nell’esplorazione di cosa voglia dire per un rampollo reale lo scoprire di essere un uomo come tutti gli altri e a volte persino più fragile e indifeso.
La graphic novel si legge in un lampo ed è a mio parere estremamente coinvolgente e piacevole da leggere. Non è troppo lunga e non è troppo corta, risultando il perfetto prodotto di accompagnamento della serie. Avrei gradito forse qualche pagina di approfondimento in più su alcuni personaggi, ma sicuramente non sono necessari per portare a compimento la storia in maniera godibile.
Il ritmo di lettura è ancora più veloce e frenetico a causa dei disegni convulsi, ma proprio questi ultimi sono l’unica cosa che non mi è piaciuta granché. Li ho trovati troppo frenetici (immagino volutamente, vista la vicenda narrata) e in alcuni punti davvero confusionari e di difficile comprensione, cosa piuttosto grave per una graphic novel. Non aiuta che il testo sia davvero ridotto al minimo (siamo anni luce lontani da Monstress, per capirci) e largo spazio sia lasciato proprio alle tavole.
Penso però che sia stato fatto un lavoro magistrale e assolutamente impeccabile con il colore.
In generale dunque, se siete fan della serie non potete perdervi questo gioiellino che va ad arricchire ed ampliare quello che sappiamo del mondo e dei suoi personaggi. Non è nulla di fondamentale, ma per gli appassionati sicuramente rappresenta uno splendido companion alla serie. Se poi come me non apprezzavate granché Maxim, questa è l’occasione perfetta per vederlo sotto una luce diversa (e la Schwab stessa dichiara nelle primissime pagine della graphic novel che ridare dignità a questo personaggio è uno dei motivi per cui questa serie di approfondimenti è stata fatta).
Grazie per aver letto fin qui e a prestoooo!
Rainy
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