Buongiorno, amici lettori!
Vi do un caloroso benvenuto alla prima parte dell’evento dedicato a Wilder Girls che ci terrà compagnia oggi e la prossima settimana - il 17 marzo. Un doppio appuntamento per parlare meglio di questo libro originale e che rappresenta una piacevole pausa dai soliti fantasy.
Ringrazio la CE Mondadori per la copia in anteprima e ringrazio Nia per aver organizzato l’evento con tanta cura e attenzione.
Fanart di Susan H |
Devo ammettere che io non sono una grandissima fan dell’horror, anzi. Sono una persona incredibilmente impressionabile, al punto che non riesco a vedere un film dell’orrore, perchè mi toglie il sonno. Stessa cosa vale per i libri del genere, o meglio, valeva. Questo rifiuto completo è infatti cambiato con la scoperta di IT, capolavoro di King che mi ha fatto realizzare che il genere in realtà nasconde delle perle!
Proprio tra queste, aspettava solamente di essere dato alle stampe Wilder Girls, horror per ragazzi che di horror vero e proprio ha poco, ma compensa con tanta atmosfera e tanta violenza.
Questo approfondimento vuole quindi essere un messaggio di speranza: esistono degli horror che possono essere letti anche da chi sopporta poco il genere e parlo per esperienza! L’horror può diventare accessibile, soprattutto se è dedicato ai ragazzi, ma come nasce questo sottogenere?
In realtà l’horror per ragazzi non ha una storia particolarmente lunga, perché è da sempre (logicamente) un genere dedicato prettamente agli adulti.
Tanti sono i classici della letteratura horror o con tematiche horror che sono diventati famosi, primo fra tutti Il Castello di Otranto di Walpole (1764), seguito poi da Frankenstein (1817) della Shelly, da Lo Strano Caso del Dottor Jackill e Mister Hyde (1886) di Stevenson, e naturalmente dall’opera di Poe. Nonostante dettagli macabri inizino a pervadere i racconti di mezzo mondo, il genere passa comunque in sordina ed è solo con il ‘900 che ne si ha la vera e propria esplosione.
Il ‘900 è infatti il secolo di, tra molti altri, Bradbury, Lovecraft e di King. Se l’opera horror di Lovecraft si concentra tra i due secoli, quella di Bradbury e di King si sviluppa a partire dagli anni ’70 ed è proprio King a sdoganare definitivamente il genere, portandolo sui grandi schermi e sancendone la popolarità. King si consacra come il re dell’horror e apre il genere al grande pubblico con Carrie che esce nel 1974 ed è seguito negli anni successivi da Le Notti di Salem, Shining e dal tristemente famoso Ossessione.
Se però l’horror acquista sempre più fama, per le tematiche trattate si rivolge principalmente, e comprensibilmente, ad un pubblico adulto e dobbiamo aspettare gli ultimi decenni del ‘900 per vederne le prime vere e proprie manifestazioni per ragazzi.
Qualcosa infatti sta cambiando ed è di King l’intuizione che il genere possa essere esteso a tutte le fasce di età, che possa trattare tematiche accessibili anche ai più giovani e che soprattutto possa insegnare qualcosa pur mantenendo i canoni del genere. Nel 1986 esce quindi IT: un capolavoro indiscusso, da molti considerato il libro migliore di King e probabilmente l’horror accessibile anche ai ragazzi più potente che sia mai stato scritto.
IT è un unicum. Può essere letto da tutti e si rivolge per la prima volta anche ad un pubblico più giovane, con una grande componente formativa che parla a tutte le età. Insomma, un primo esempio di come questo genere in effetti possa essere letto anche dai teen ed è proprio grazie a questo prezioso capostipite che possiamo oggi parlare di horror a 360°, anche per giovani.
Verso la fine del secolo scorso, il genere spopola anche tra i giovanissimi, ormai rivelatisi lettori decisamente più voraci rispetto alle generazioni precedenti, e si da quindi il via ad una serie di nuove pubblicazioni a tema. E’ infatti del 1992 il primo libro della serie Goosebumps o Piccoli Brividi dell’autore Robert Lawrence Stine e qui, amici, occorre fare una pausa, e soffermarsi sull’importanza di questa serie.
Piccoli Brividi ha venduto oltre 350 milioni di copie nel mondo, è stata tradotta in 32 lingue e ha contribuito al far notare al mercato editoriale che c’era l’esigenza sempre più forte da parte delle nuove generazioni di leggere e di esplorare generi diversi. Grazie a Piccoli Brividi, la serie per ragazzi più venduta al mondo, si affermano i sottogeneri ‘per i giovani’ che andranno poi ad ampliarsi nel corso degli anni quali ‘l’horror per ragazzi’, ‘il fantasy per ragazzi’ o ‘la fantascienza per ragazzi’. Per la prima volta ci si rende conto che anche i ragazzi possono costituire un pubblico di avidi lettori, che hanno interesse a leggere cose sempre nuove e che sono disposti ad esplorare anche opere molto diverse tra di loro.
L’horror per giovani e giovanissimi diventa così un genere affermato ed è grazie a questi capostipiti così significativo che negli ultimi decenni il sottogenere si è arricchito ed ampliato. Tanti sono gli esempi che potrei fare: è il caso di The Monstrumologist, Tinder, Slasher Girls & Monster Boys, Sette Minuti dopo la Mezzanotte giusto per citarne alcuni e - in ultima analisi - anche di Wilder Girls.
Chiudiamo questo approfondimento con due parole su Wilder Girls, perché questo libro sancisce un nuovo capitolo della storia dell’horror per giovani. Senza voler dare alcuna opinione in merito (per quello ci sarà la recensione tra qualche giorno ;) ), Wilder Girls rappresenta una ventata di aria fresca in un genere che spesso si pensa comporti solo sangue, sangue, sangue, presenze demoniache, sangue, possessioni, sangue e ancora sangue, mostri e zombie e sangue. In realtà, l’horror si presta molto bene anche a quelle storie dove è l’ambientazione ad essere profondamente inquietante e disturbante, dove tutto ciò che circonda i protagonisti è alienante e psicologicamente sfiancante e questa sensazione di malessere permea le pagine filtrando fino al lettore. Wilder Girls è quindi il perfetto esempio di come questo genere abbia ancora tanto da dare, tanti nuovi lettori a cui parlare e di come, arricchito della consapevolezza del 2021, possa ancora essere una grande sorpresa e una ventata di freschezza nel panorama letterario teen.
Ora tocca a voi raccontarmi la vostra esperienza con gli horror, sentitevi di liberi di esprimere tutta la vostra passione o la vostra repulsione per il genere nei commenti :)!
Noi ci vediamo il 17 con la recensione di Wilder Girls e nel mentre un abbraccio a tutti,
Rainy
Ciao Rainy,
RispondiEliminapost molto interessante!
Con l'Horror ho un rapporto altalenante e credo che il tutto possa essere riportato ai sottogeneri, di cui però non so abbastanza per comprendere quale sia il più adatto a me. Negli anni ho sperimentato, leggendo e amando "Frankenstein", "Dracula", "Dr Jekyll e Mr Hyde" e tanti racconti di Edgar Allan Poe. Mi sono poi inoltrata nell'Horror psicologico di Wulf Dorn ed è andata malissimo, da incubi che ritornando ancora adesso, dopo anni dalla lettura. Ho quindi iniziato a comprendere che gli elementi tipici del genere mi urtavano abbastanza, le scene grafiche di violenza, morti, sangue, uccisioni e simili mi disgustavano e sconvolgevano.
Forte di questa consapevolezza ho provato a leggere "L'Incubo di Hill House" di Shirley Jackson, che si basa sull'ambientazione, su un senso di inquietudine strisciante, su suoni inquietanti di cui non si vede la causa, insomma sulle sensazioni di paura e terrore, e non sulle scene cruente. Ne sono rimasta un po' delusa, per una questione proprio di trama, ma come genere è più nelle mie corde. Tu hai mai letto qualcosa di suo o sapresti consigliarmi autori che rientrino nel genere?
Infine "Wilder Girls" a me interessava più per il lato Fantascientifico-Distopico, però comprendo che rientri anche nell'Horror e la cosa mi inquieta. Non so se riuscirei a leggerlo, mi sembrava una storia sulla stessa onda di "Annientamento" di Jeff Vandermeer o "L'Isola del Dottor Moreau" di H.G. Wells. Libri di generi diversi, ma entrambi ambientati in un luogo ostile che provoca dei cambiamenti fisici nei personaggi. Ho capito bene o sto fraintendendo il genere? E ci sono tante scene violente o disgustose?
Ciao, Martha! Alloooooooooora, cerco di risponderti in maniera organizzata:
Elimina- i classici sono sicuramente un ottimo punto di partenza come hai notato e anche io sono particolarmente affezionata ad alcuni di loro.
- di Dorn ho letto solo la Psichiatra senza particolari entusiasmi, ma è troppo anche per me, non sei sola ahahah!
- non ho mai letto nulla della Jackson e la mia esperienza con gli horror è piuttosto limitata, perché non è un genere che solitamente prediligo essendo un'inguaribile fifona. Se però ti piace qualcosa di atmosferico, legato all'inquietudine e nemmeno troppo lontano dalla realtà posso consigliarti Sette Minuti dopo La Mezzanotte di Ness e magari anche La Casa per Bambini Speciali di Miss Peregrine di Riggs che tratta di anormalità e mutazioni fisiche. Se invece vuoi cimentarti nell'horror vero e proprio, anche qui più di atmosfera e di sapere di essere costantemente in pericolo, allora non posso non citare IT, che per me è un capolavoro (in alcuni punti fa paurissima, ma si legge tranquillamente ed è una storia completa che attraversa più generi, non solo l'horror).
- Riguardo a Wilder Girls, è distopico, ma nemmeno tanto, perchè trattando di un'epidemia i legami che si possono vedere con il presente sono ahimè molteplici. Sicuramente ricorda Annientamento di Vandermeer, hai fatto un'ottima analogia, quindi direi che hai centrato il genere!
Riguardo alle scene disgustose... Si, ce ne sono. Non siamo ai livelli di Stephen King, ma comunque ci sono svariate scene raccapriccianti.
Se ti va puoi leggere la mia recensione (è uscita proprio oggi), così da farti un'idea più precisa su Wilder Girls! In estrema sintesi, se proprio non riesci a reggere il gore, Wilder Girls forse non è il libro giusto, perché parla di mutazioni fisiche anche piuttosto purulente e di lotta per la sopravvivenza - anche violenta - senza mezze misure.
Spero di esserti stata d'aiuto! Se hai altri dubbi, sono qui!
Rainy
Ciao Rainy,
Eliminascusa la risposta tardiva, mi sono presa una breve pausa dal blog per motivi di studio. Ma eccomi qui.
Intanto ti ringrazio per la tua risposta dettagliata, mi sei stata molto d'aiuto.
Andiamo con ordine:
1- perfetto, allora continuerò sicuramente su questa strada;
2- bene, pensavo davvero di essere una delle poche. Felice che tu comprenda.
3- "Sette Minuti dopo la Mezzanotte" l'avevo letto anni fa e l'ho poi riletto l'anno scorso, mi è piaciuto molto. "La Casa per Bambini Speciali di Miss peregrine" l'ho letto anche questo qualche anno fa, trovandolo carino, ma nulla di più, infatti non sono andata avanti con la serie. Tu sì?
Grazie per il consiglio, ma King lo escludo a priori. Credo che sia un tipo di Horror che non faccia al caso mio, almeno da quanto ho letto riguardo alle scene disgustose.
4- Ho recuperato la tua recensione e hai ragione, non lo reggerei. sarebbe sicuramente troppo, perché sopporto le scene ripugnanti in piccole dosi e se sono descritte nel dettaglio non ce la faccio. Quindi niente, non pensavo che il libro arrivasse a questi livelli, ma considerato il genere è comprensibile. Passo.
Grazie ancora per le informazioni!
Ma figurati, capisco perfettamente. Cosa studi?
EliminaRiguardo a La Casa per Bambini Speciali etc io ho finito la prima trilogia, ma direi che il primo è il migliore, quindi se ti ha lasciato perplessa o indifferente quello forse non continuerei: ci sono tanti libri incredibili la fuori!
Infine, riguardo a Wilder Girls non preoccuparti, non tutti i generi fanno per tutti, io stessa per esempio non reggo i gialli.
Ti auguro di trovare tante letture entusiasmanti, però!
E' stato un vero piacere chiacchierare con te, un abbraccio.
Grazie. Studio Lingue. Tu?
EliminaPerfetto, allora per quanto mi riguarda non ha senso proseguire.
Condivido in pieno, i Gialli sono proprio un genere che non riesco a leggere.
Grazie, anche a te!
Ricambio. È stato bello anche per me 😄
Un abbraccio anche a te