21 settembre 2021

Review Party: 'Unravel the Dusk' - Elizabeth Lim

Buongiorno, lettori.

Non è un buon giorno, in effetti, perché oggi siamo qui per parlare di Unravel the Dusk, seguito di Spin the Dawn, e se già il primo mi aveva lasciato perplessa, con questo secondo siamo andati peggiorando. Quella che state per leggere non sarà quindi una recensione positiva.


Ringrazio Nia per aver organizzato l’evento e la CE per la copia digitale in anteprima.


Trama



MAIA TAMARIN HA GIÀ dimostrato di essere la più abile sarta del paese. Ha sbaragliato gli altri concorrenti nella gara con cui l’imperatore ha scelto il nuovo sarto imperiale. Ha viaggiato fino ai confini del mondo per procurarsi la risata del sole, le lacrime della luna e il sangue delle stelle. E con questi tesori ha cucito tre abiti magici, ciascuno degno di una dea. Ma le prove per lei non sono ancora terminate.


Al ritorno dal suo viaggio, il regno è sull’orlo della guerra e Edan, il ragazzo che ama, è sparito. Forse per sempre.


La guerra che impazza non è niente a confronto della battaglia che Maia combatte contro se stessa. Da quando è stata marchiata dal demone Bandur non è più la stessa…


La posta in gioco è più alta che mai, ed è solo questione di tempo prima che Maia si perda completamente. Ma non si fermerà davanti a nulla pur di ritrovare Edan, proteggere la sua famiglia e garantire al suo paese una pace duratura.


 


La serie è composta da...

01. Spin the Dawn (recensione)

02. Unravel the Dusk



Recensione


Dopo il dibattito televisivo tra Joe Biden e Donald Trump in previsione delle elezioni, Jake Tapper, presentatore di casa CNN, disse: “That was a hot mess inside a dumpster fire inside a train wreck.”. Ecco, se usciamo dalla sfera politica e ci buttiamo in quella editoriale, penso che per Unravel the Dusk si possa affermare la stessa cosa.


Unravel the Dusk è un libro che mi ha lasciato ben poco, che sicuramente non rileggerò e che mi fa venire in mente solo un gigantesco meh e una colossale scrollata di spalle. Intendiamoci, già il primo non era un capolavoro, ma con questo secondo la fuffa è ancora più accentuata e cercherò di articolare il mio pensiero in qualcosa di leggibile nei paragrafi che seguono.


Il punto essenziale è che per tutta la durata del libro al lettore difficilmente interesserà qualcosa dei personaggi e dello sviluppo della trama. Difficilmente gli importerà che tizio o caio vivano o muoiano, difficilmente si preoccuperà di dove sia finito quel personaggio e ancor meno gli interesserà la sorte dei due protagonisti. Questo è naturalmente gravissimo e accade per dei motivi ben precisi.



Primo, trama + scrittura. Nel primo si puntava tutto sulla storia d’amore con un linguaggio alla stregua delle fanfiction, in questo secondo invece la storia d’amore è lasciata da parte fatta eccezione per qualche smanceria melensa qua e là per concentrarsi sempre e solo sulla transizione di Maia in demone. Questa tematica è però trattata male, in maniera molto superficiale e con un linguaggio che stavolta è davvero proprio delle fanfictions. Se da un lato è positivo, perché il libro scorre in un lampo, dall’altro è di una banalità sconcertante. Molta attenzione è data alle paranoie di Maia, eternamente divisa tra il voler diventare potente per salvare la propria patria e volersi semplicemente lamentare, perché la trasformazione in demone cambierà la sua vita per sempre (per altro lo sappiamo tutti che questa storia ha un happy ending annunciato quindi…) e si tralascia qualsiasi altro aspetto. La trama quindi non aggiunge nulla di interessante o che valga la pena leggere oltre ai dubbi di Maia e il linguaggio è davvero quello di una fanfiction non necessariamente di qualità.


Secondo, i personaggi. Unravel the Dusk è interamente incentrato su Maia e solo in parte anche su Edan. Entrambi subiscono un’involuzione spaventosa, si trasformano in due protagonisti terribili e siccome a loro è dedicata la maggior parte delle pagine, essenzialmente costituiscono uno dei difetti maggiori della storia. Meritano però un approfondimento ciascuno.



Edan praticamente scompare, non è che la pallida imitazione del personaggio che conoscevamo da Spin the Dawn e si immerge ancora di più nel suo ruolo di ragazzino petulante che non sopporta che Maia sia più forte di lui diventando la definizione della mascolinità fragile (c’è un passaggio dove lei gli dice brutalmente che lui ha fatto bene a non combattere, perché è debole e non è più lo stregone di un tempo e l’autrice spende un intero paragrafo a descrivere come lui sia ferito da questa osservazione che mette in dubbio la sua forza - sebbene sia *realmente* inferiore a quella di Maia - e come questa ultima farebbe meglio a scusarsi…). Non finisce qui, però: l’autrice infatti inizia a fare confusione tra le informazioni che ci ha dato nel primo libro, creando un colossale, gigantesco, voraginoso buco di trama. Come chiamiamo questo? Ah si, pessima scrittura e noncuranza. Di nuovo, l’autrice pensa che i lettori siano idioti.



Maia diventa una ragazzina egoista e spocchiosa che si rifiuta di chiedere aiuto perché ‘è meglio così, devo risolvere tutto da sola, perché solo io posso’ causando della sofferenza inutile sia a sé stessa sia a chi le sta vicino.
Non racconta altro che bugie, si lascia andare a dei commenti che definire superficiali è dire poco e manca completamente di razionalità. Di nuovo, tipico delle fanfiction che vogliono fare dell’eroina una ragazza fragile, con dei sentimenti, dilaniata interiormente perché sa di essere l’unica a poter salvare il mondo, quando semplicemente non è vero e con la collaborazione di tutti le cose andrebbero diversamente e più efficacemente verso la direzione giusta. Tanti sono gli esempi che potrei fare sul tema: Maia che si lamenta quando qualcuno si dimostra spaventato o diffidente nei suoi confronti (ricordo che lei si sta trasformando in demone), Maia che ha addirittura l’ardire di mostrarsi ferita quando sa benissimo che l’odio e la paura dei demoni sono parte integrante della cultura del suo popolo, Maia che si offende quando il padre esita a fidarsi di Edan sapendo che egli è parte della causa della guerra che gli ha portato via due figli…


Da ultimo, mi preme sottolineare che oltre ad avere dei buchi giganteschi, la trama ogni tanto si affida a degli espedienti che definire creativi è dire poco. In effetti c’è tutto: scarso realismo, deus ex machina, banalità e incoerenza. Seguono gli esempi migliori: 

  • un padre che non riconosce che qualcuno ha preso il posto di sua figlia IL GIORNO DEL MATRIMONIO della stessa. Il realismo?
  • Maia che senza nessun tipo di addestramento militare riesce a pugnalare al cuore chicchessia ripetutamente. Ma dai.
  • Maia che per andare a colloquio con l’imperatore sente il bisogno di fare i bagagli e portarsi dietro tutti i suoi averi senza nessun motivo, perché ‘qualcosa mi diceva che avrei potuto non fare più ritorno nella mia stanza’. Indovinate un po’? Sarà effettivamente costretta a partire subito, ma avrà con sé il suo bagaglio con tutti i suoi oggetti magici. Che combinazione e che fortuna, eh? *alzata di occhi al cielo*
  • Edan che rifiuta di partecipare ad un funerale, perché stregoni e religioni non sono mai stati in armonia e la sua presenza sarebbe un insulto. Nessuno però protesta quando Maia invece sceglie di prendervi parte e ricordo che Maia è un demone. Un demone.
  • Deus Ex Machina per salvare un finale che altrimenti sarebbe stato impossibile. Ci mancava giusto questo, eh?


Mi pare quindi più che evidente che non vi consiglio questa duologia. Non merita il vostro tempo e con un’ambientazione asiatica ci sono decine di fantasy migliori e con personaggi meno odiosi. Mi dispiace molto, perché mi rendo conto di non riuscire a vedere del buono in questa serie e probabilmente chi cerca qualcosa di leggero e senza pretese forse ci riuscirebbe. Allo stesso tempo però mi sento di affermare che tante storie senza pretese sono due spanne sopra a questa, quindi vi prego se siete alla ricerca di un fantasy innovativo ambientato in Cina, cercate altrove.


Verdetto:


★★½


Il mezzo punto è bonus, perché è un libro scorrevole. Per il resto è un grande no.


A presto!
Rainy

4 commenti:

  1. perfetto la conferma che cercavo, non è prorio adatto a me ma forse a nessuno. 😆

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    1. Mamma mia, fosse per me nessuno dovrebbe leggerlo, perchè ci sono mille altri libri che meritano di più...

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  2. Concordo con ogni parola, decisamente un secondo capito inutile e mal fatto, bastava accorciare di molto tutte le elucubrazioni di Maia e si sarebbe benissimo potuto fare un unico volume con il primo. Tanto Deus ex machina in più o in meno non cambiava niente

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    1. Esattamente e mi sento sicura nel dire che non avevamo bisogno di una serie del genere. Bastava già La Stirpe della Gru.

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Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate :3 Lasciatemi un commentino se vi va!