10 maggio 2022

Review Party: 'Queste Gioie Violente' (These Violent Delights #1) - Chloe Gong


Buongiornissimo!

Oggi vi propongo, insieme alle mie colleghe, la recensione del primo capitolo della dilogia These Violent Delights di Chloe Gong, retelling in chiave moderna di Romeo & Giulietta. Grazie alla CE per la copia in anteprima!


Trama



Corre l'anno 1926 e a Shanghai, scintillante come non mai, si respira un'aria di dissolutezza. Una faida sanguinosa tra due gang nemiche tinge di rosso le strade, lasciando la città inerme nella morsa del caos. Al centro di tutto c'è la diciottenne Juliette Cai che, dopo un passato lontano dagli affari di famiglia, ha deciso ora di prenderne in mano le redini e assumere il ruolo che le spetta di diritto nella Gang Scarlatta, un'organizzazione di criminali completamente al di sopra della legge. Ma non sono gli unici a voler imporre il proprio controllo sulla città. A contendere il loro potere, infatti, ci sono i Fiori Bianchi, nemici da generazioni. E dietro ogni loro mossa, c'è il loro rampollo, Roma Montagov, il primo amore di Juliette… ma anche il primo ad averla tradita. Quando gli affiliati di entrambe le gang iniziano a mostrare segni di instabilità, che culminano in suicidi cruenti, si diffondono strane voci. Si parla di contagio, di follia, di mostri nascosti nell'ombra. A mano a mano che le morti si accumulano, Juliette e Roma sono costretti a mettere da parte le armi – e il rancore che provano l'una per l'altro – e a iniziare a collaborare. Se non riusciranno a fermare il caos che sta sconvolgendo la loro gente e Shanghai, non resterà più nulla su cui esercitare il loro dominio. In questa originalissima rivisitazione del classico di Shakespeare, Chloe Gong conduce i lettori in un viaggio avventuroso e commovente durante il quale violenza e passione si mescolano nei destini dei giovani protagonisti.


La serie è composta da...
01. Queste Gioie Violente
02. Questa Violenta Fine 



Recensione



"Le gioie violente hanno violenta fine, e muoiono nel loro trionfo, come il fuoco e la polvere da sparo, che si consumano al primo bacio."



Io sono una grande fan dei retelling e dei libri che hanno un’ambientazione orientale, quindi mi sono fin da subito interessata a questo libro che si propone di rielaborare alcuni elementi di Romeo e Giulietta in chiave moderna e fantastica, ambientandoli nella Shanghai degli anni ’20. La prima cosa da precisare è che sebbene questo libro abbia una certa dose di riferimenti all’opera Shakespeariana, non è un retelling vero e proprio, perchè di fatto ha solo la presenza di due innamorati provenienti da due famiglie di gangster rivali (un po’ stile Romeo+Juliet), ma le somiglianze finiscono lì. Gong ha costruito una storia che riguarda i due innamorati più famosi di tutti i tempi, qui provenienti dalle famiglie di gangster Gang Scarlatta e Fiori Bianchi che imperversano nella Shanghai del primo dopo guerra, ma ci ha aggiunto degli elementi soprannaturali e fantastici costruendo una storia decisamente più complessa.



Tra gli aspetti positivi bisogna evidenziare i due protagonisti che finalmente - finalmente! - dimostrano una certa complessità e differenza rispetto agli stereotipi. Juliet, la protagonista femminile di origine cinese e erede della Gang Scarlatta, è infatti estremamente crudele, violenta, spietata, incapace di compassione, caratteristiche che solitamente vengono attribuite al protagonista maschile e, cosa ancora più importante, questa sua durezza caratteriale ci viene mostrata, non descritta (show, don’t tell dicono quelli bravi). Invece Roma, protagonista maschile di origine russa ed erede dei Fiori Bianchi, è un grande esempio di mascolinità NON tossica, ma che non ha timore di esprimere le proprie emozioni, che aborre la violenza per quanto possibile ed è vittima della pressione a cui il suo ruolo di erede lo sottopone, pressione che Juliet sembra sentire molto meno e anzi ricercare. In generale Juliet e Roma sono due ottimi esempi di come si possa ancora dire qualcosa su una storia d’amore tra adolescenti e di come i canoni a cui siamo abituati possano essere stravolti in meglio.



La trama è un’autentica indagine e sebbene sia leggermente scontata in alcuni suoi aspetti, finalmente presenta dei veri passaggi di intrattenimento e investigazione vera e propria e non è solamente una sequela di momenti in cui due protagonisti scemi non riescono a fare 2+2 (Maniscalco, sto guardando te). Nota di merito a Gong per aver costruito una trama solida parallelamente alla sottotrama romantica dei due protagonisti, che - altro aspetto decisamente non comune e notevole - non prevarica l’indagine e non la sminuisce. C’è una trama principale e parallelamente c’è la storia d’amore tra i due protagonisti, storia d’amore che molto intelligentemente non è stata costruita da zero con espedienti quali l’instant-love, ma è stata sviluppata sulle ceneri di una precedente storia d’amore finita quattro anni prima dei fatti narrati in Queste Gioie Violente. Questo espediente molto furbo ha permesso a Gong di saltare tutte le fasi preliminari dell’innamoramento dei due interessati, fasi che spesso si rivelano critiche in uno YA perché gestite di fretta, e hanno consentito a Gong di sviluppare una storia d’amore matura e profonda, autenticamente sofferta e convincente.


Ultima nota di merito va alla complessità storica, sociale e culturale che Gong ha inserito in questo primo libro. Si vede che è stata fatta della precisa ricerca prima di scrivere Queste Gioie Violente e numerosi elementi di storia, politica e cultura cinese sono inseriti con cura all’interno della storia, rendendola più veritiera. Grande accuratezza è stata anche data alla costruzione dell’ambientazione cosmopolita di Shanghai e al contesto multiculturale - soprattutto dal punto di vista linguistico - in cui si muovono i protagonisti. L’ambientazione risulta così molto affascinante e fa da sfondo perfetto all’indagine in chiave soprannaturale dei due protagonisti. 


Riguardo all’elemento ‘fantastico’, avrei forse preferito qualche spiegazione in più nella parte finale, soprattutto sull’origine degli elementi fantastici inseriti all’interno della trama, un po’ abbandonati a sé stessi e messi lì ‘perchè si’. Alla resa dei conti quindi avrei voluto qualcosa in più, ma c’è speranza per il secondo!


Ho qualche perplessità sullo stile dell’autrice, perché lo trovo molto fan-fictionesco. Sebbene sia una spanna al di sopra di tutti gli YA che ho letto ultimamente, penso che sia a tratti un po’ troppo esagerato, ma questa è una preferenza del tutto personale e se piace il genere è scritto molto bene!


Come inizio, quindi, Queste Gioie Violente mi sembra qualitativamente ottimo e mi fa presagire molto bene per il secondo. Non è il libro dell’anno, ma non guasta che facendo una rapida comparazione con i libri letti ultimamente, questo sia senza dubbio tra i migliori.


Verdetto: 


A presto e passate anche dalle mie colleghe!

Rainy

2 commenti:

  1. (sono Zosma, non so perché non mi faccia commentare se non con questo profilo 🙃)

    Anche io ho apprezzato in maniera particolare Roma. Sebbene la sua sofferenza interiore non sia mai esplicita, in qualche modo la percepisco sempre in modo molto forte per il modo in cui si esprime

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo, ha una maturità e una profondità che sono quasi unici nel panorama YA!

      Elimina

Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate :3 Lasciatemi un commentino se vi va!