Buongiornissimo, kaffè!
Oggi vi parlo di un'uscita fresca di pacca visto che... Si, questo libro esce oggi e potete già correre a recuperarlo il libreria!
Ma ne varrà la pena? Spoiler: NI. Seguono dettagli e buona lettura. Grazie come sempre alla CE per la copia in anteprima.
Trama
ED ELISABETH LO SA DA SEMPRE.
Trovatella allevata in una delle Grandi Biblioteche di Austermeer, è cresciuta in mezzo agli strumenti della stregoneria: grimori magici che sussurrano e sferragliano catene. Se provocati, si trasformano in mostri inquietanti di cuoio e di inchiostro. Ciò cui Elisabeth ambisce è diventare una guardiana, incaricata di proteggere il regno dalle minacce della magia.
Il suo disperato tentativo di impedire l’atto di sabotaggio che libera il grimorio più pericoloso della biblioteca finisce per ritorcersi contro di lei: ritenuta coinvolta nel crimine, viene condotta nella capitale, in attesa di interrogatorio. L’unica persona su cui può fare affidamento è il suo nemico di sempre, il Magister Nathaniel Thorn, con il suo misterioso servitore; ma tutto sembra intrappolarla in una congiura secolare, che potrebbe radere al suolo non solo le Grandi Biblioteche, ma anche il mondo intero.
A mano a mano che la sua alleanza con Nathaniel si rafforza, Elisabeth inizia a mettere in discussione tutto quello che le hanno insegnato sui maghi, sulle biblioteche che ama così tanto, e soprattutto su se stessa. Perché Elisabeth ha un potere che non avrebbe mai sospettato, e un destino che non avrebbe mai potuto immaginare.
Recensione
Sarò sincera, mi aspettavo di più. Questo libro così blasonato, così atteso, con questa cover pazzesca e questa cura nei dettagli mi aveva fatto sperare in qualcosa di meglio.
Non starò a rompervi con la trama, sicuramente avete presente che gli ingredienti fondamentali di questo libro sono la magia in un contesto semi-medievale zeppo di demoni, la presenza di malvagi Grimori demoniaci, una protagonista che fa la bibliotecaria ed ha un insolito legame con i testi oscuri, un mago giovanissimo, il suo assistente maggiordomo demone e un nemico misterioso che trama nell’ombra per conquistare un enorme potere proprio grazie ai testi demoniaci.
Fondamentalmente questo libro si fa leggere e presenta alcuni aspetti positivi che fra poco vi elencherò. Ahimè ha anche dei difetti significativi che mi hanno impedito di apprezzarlo a pieno.
Entrambe le categorie hanno però un unico punto focale: i personaggi. In questo libro ci sono tre protagonisti principali e un antagonista. L’antagonista è abbastanza anonimo, il classico riccone in pieno delirio di onnipotenza ed è un personaggio non esattamente interessante. Per i personaggi, invece, bisogna differenziare.
L’eroina indiscussa è Elizabeth, bibliotecaria in una delle Grandi Biblioteche, luoghi dove vengono custoditi i Grimori demoniaci. Elizabeth ha un legame particolare e insolito con questi ultimi ed è in grado di entrare in sintonia con i libri e di parlare con essi, percependone gli oscuri poteri. La nostra Beth è anche un’abile guerriera e impugna una spada molto potente specifica per far fuori i demoni. Coraggiosa, leale, abituata a vedere il buono nelle persone e particolarmente decisa quando si tratta di sporcarsi le mani o prendere iniziative audaci, la nostra Beth sembra una definizione di Grifondoro. Il problema di Beth è che… Non è esattamente una cima. Il libro è un Y/A, ma comunque non penso i lettori Y/A siano così scemotti da non cogliere quelle che ad Elizabeth sembrano sempre grandi rivelazioni. Sicuramente complice la giovane età di Beth, l’autrice ha voluto rappresentarla in maniera un po’ ingenua e credulona, ma in questo caso si rasenta il ridicolo.
Il secondo protagonista nonché love-interest di Beth è il giovanissimo mago Nathaniel Thorn (si, lui fa thorn di cognome e il libro si chiama Sorcery of Thorns. Già.), ultimo discendente di una potente famiglia di maghi. Nathaniel, al contrario di Elizabeth, è un personaggio anonimo. Non spicca per nessuna delle sue qualità, lasciando le luci della ribalta a Elizabeth. Il suo unico tratto distintivo è purtroppo il carisma. Dico ‘purtroppo’ perchè l’autrice l’ha reso il personaggio ‘simpatico’, che fa una battuta ogni due righe e risponde in maniera irriverente a qualsiasi cosa gli venga detta, ma poco altro. Quando si tratta di Nathaniel, l’autrice pecca di show don’t tell, nel senso che ci dice quanto sia potente a più riprese, ma tutto quello che poi concretamente vediamo di lui è una creatura fragile, terribilmente umana e che nell’unico scontro diretto con il nemico si fa quasi uccidere.
Ah, è bisessuale, ma dire che questa cosa è del tutto superflua, ininfluente nella storia, buttata lì a caso e irrilevante è farle un complimento (lascio a voi decidere se questo sia un buon modo di fare #bisexualrepresentation, come questo libro è stato etichettato).