16 novembre 2021

Blog Tour: 'Le Vite dei Santi' - Leigh Bardugo


Buongiornissimo kaffè!

Bentornati sul blog per la seconda parte dell’evento dedicata a Le Vite dei Santi della Bardugo! Nel caso ve la foste persa, ho pubblicato la recensione proprio ieri e la potete trovare qui!


Il mio compito oggi è narrarvi qualcosa di più sul genere a cui Le Vite dei Santi è ascrivibile, ossia l’agiografia!


Come si è sviluppata? Beh, continuate a leggere per scoprirlo!


Trama



Un libro imperdibile per tutti gli amanti del GrishaVerse


Direttamente dalle mani di Alina Starkov alle vostre, la riproduzione fedele della Istorii Sankt’ya, per permettervi di entrare nelle pieghe più profonde dell’amatissimo universo creato da Leigh Bardugo. Una raccolta di storie che raccontano le vite, i martirii e i miracoli dei Santi a voi più familiari, come Sankta Lizabeta delle Rose o Sankt Ilya in Catene, ma anche le vicende più strane e meno conosciute, come quelle di Sankta Ursula, Sankta Maradi e del Santo senza Stelle. Una collezione resa ancora più preziosa dalle straordinarie tavole a colori che accompagnano ogni storia.











L’Agiografia


Si sa che religione e libri sono legati a doppio filo e non sono pochi i fantasy dove si ha un sistema religioso pienamente sviluppato e intrecciato alla storia. Spesso i Santi giocano un ruolo fondamentale nella trama  e Tenebre & Ossa, di cui Le Vite dei Santi è compendio, non fa eccezione. In molti libri quindi la vita dei santi e come viene raccontata giocano un ruolo fondamentale ed è naturale quindi pensare che raccontare e ricordare la vita di quesi santi e la storia del loro martirio sia altrettanto importante. Le Vite dei Santi è difatti un esempio di agiografia, termine derivante da àgios ‘santo’ e grapheys ‘scrittore’, che identifica un genere letterario che consiste nella narrazione biografica delle - indovinate un po’ - vite dei santi.


Ma come si è sviluppato il genere dell’agiografia?


L'agiografia durante i primi secoli del cristianesimo aveva più che altro un carattere devozionale. Le prime rinvenute risalgono al II e il IV secolo, quando le più importanti Chiese cristiane iniziarono a conservare dei "martirologi" continuamente aggiornati. Erano sostanzialmente dei calendari divisi per mesi e giorni che riportavano in date precise il nome di uno o più santi e l'indicazione del luogo della loro morte. Queste liste vennero in seguito arricchite di tutte quelle notizie che spesso includevano anche una descrizione di come era avvenuto il decesso. Sono questi i cosiddetti "martirologi storici" tra cui il più famoso è quello "geronimiano", compilato nel VI secolo a Roma e falsamente attribuito a san Girolamo. 


Successivamente, si affermò l'usanza di leggere, durante la Messa, una breve storia della vita del santo di cui si celebrava il dies natalis, cioè l'anniversario della morte.



Nacquero poi le legendae, dei testi divisi in brani narrativi incorporati nel Mattutino e destinati alla lettura pubblica. Per la prima volta, con queste legendae, dai resoconti di vita e morte dei Santi vennero redatti veri e propri racconti. In seguito, le legendae si evolvettero in passiones, amplificazioni romanzate delle legendae, dove si dava più importanza all'immaginazione che alla storicità.


Gli autori di queste ultime non mancavano di dare dettagli sulla crudeltà dei boia e dei magistrati, sulla durezza dei supplizi e sulla serena resistenza che i servi di Dio opponevano ai loro persecutori. Spesso venivano esposti una serie di miracoli straordinari operati dal santo allo scopo di suscitare nei lettori spirito di emulazione e ammirazione. Lo stile che caratterizza questi testi, con il comportamento dei santi presentato in modo stereotipato secondo i modelli di tanti panegirici antichi, caratterizzerà l'agiografia fino alla fine del Medioevo.


Se la Chiesa romana fino all'VIII secolo ebbe una certa reticenza di fronte alle passiones, nell'epoca carolingia, con lo svilupparsi del culto delle reliquie, le fonti narrative dei santi entrarono di diritto nella liturgia rendendo così difficile, dopo l'anno 900, la distinzione tra quei testi prodotti per la celebrazione dell'Ufficio liturgico e i "romanzi" agiografici. Le opere agiografiche non intendono quindi narrare vicende verosimili e di conseguenza non hanno un carattere realistico ma fortemente simbolico e ciò permette così di introdurre elementi romanzeschi, fiabeschi e meravigliosi.


Il genere man mano si diffuse, diventando sempre più popolare e fantasioso e contaminando inevitabilmente anche il fantasy. Numerosi sono gli esempi di opere che utilizzano i santi e le loro vite come espediente per condurre la trama da qualche parte, di seguito solo alcuni esempi.


Innanzitutto, ci sono dei fantasy che utilizzano vite di Santi a noi conosciuti come espediente letterario e l’esempio più famoso tra questi è forse Shadowhunters, dove miracoli e parabole sono strumentalizzati da Cassandra Clare per costruire il suo universo urban fantasy. In Shadowhunters la religione Cristiana la fa da padrone e diventa un vero e proprio insieme di leggi che dettano la vita dei protagonisti. Stesso discorso per altre serie come Fallen ad esempio, che prende spunto da una religione che ricorda vagamente il Cristianesimo.



Altri esempi interessanti sono gli high fantasy quali Nona Grey, dove i santi sono vagamente presenti e la religione gioca un ruolo fondamentale, anche se non si può parlare di agiografia vera e propria.

Tra i libri recenti quello che più si avvicina a contenere un’agiografia è senza dubbio L’Impero del Vampiro, dove santa Michon e la sua combriccola sono al centro della storia e delle azioni di Gabriel. La sua vita è profondamente legata a quella di Gabriel e così il martirio della Santa, che da origine all’ordine a cui Gabriel appartiene.


Infine chiudiamo citando il motivo per cui siamo qui, ossia Tenebre & Ossa. Nella più famosa trilogia di Leigh Bardugo la vita di Morozova è centrale nella storia e il libro Le Vite dei Santi è in realtà presente nel libro come collezione di memorie sui martirii di Ravka e dintorni. La Bardugo ha quindi pensato di andare oltre e far diventare la raccolta che esisteva solo nella sua immaginazione e nella trama della trilogia un libro vero e proprio, che da oggi potete acquistare in tutte le librerie!


Spero questo approfondimento vi abbia regalato qualche info su qualcosa che prima non conoscevate! Non perdetevi gli altri approfondimenti e le review de* mie* colleg*.


A presto,

Rainy

2 commenti:

  1. HO LETTERALMENTE ADORATO TUTTO. È un articolo splendido e l’approfondimento sull’agiografia mi è piaciuto tantissimo!
    Le vite dei santi sono di ispirazione per molti libri, il Cristianesimo nei romanzi se trattato bene può essere davvero una buona idea!

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Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate :3 Lasciatemi un commentino se vi va!