18 gennaio 2022

Recensione: 'La Casa sul Mare Celeste' - T. J. Klune

Buongiornissimo, amici!

Buon 2022 già che ci siamo e la domanda di rito: come avete passato le feste, come va? 


Apriamo l’anno con la recensione (mentre aspettiamo venga pubblicata qualche data di uscita che ancora ci manca…) di un libro che ha spopolato l’anno scorso, che ha riscosso pareri positivi ovunque e dovunque e che ha entusiasmato i più. Un libro che pare essere una vera e propria coccola e tra le cose più dolci che mai abbiano calcato i nostri scaffali!


L’avrete capito, ma sto parlando de La Casa sul Mare Celeste!


Trama



Linus Baker è un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli “normali”, siano ben accuditi. La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile.


Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell’ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un’isola remota, Marsyas, e stabilire se l’orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto.


Appena mette piede sull’isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto.


Un’incantevole storia d’amore ambientata in una realtà fantastica, meravigliosamente narrata, su cosa significhi accorgersi che, a volte, si può scegliere la vita che si vuole. E, se si è abbastanza fortunati, magari quella vita ci sceglie a sua volta.



Recensione

La Casa sul Mare Celeste è una storia su cui avevo certe aspettative ben definite e molto alte, ma di cui sapevo ben poco. Queste aspettative in sostanza si riassumono in: una storia dolcissima, una vera coccola su carta, una lettura di conforto piena di zucchero.


In effetti, LCSMC (e basta con questi titoli lunghissimi…) è un libro particolare che ruota intorno all’orfanotrofio dell’isola di Marsyas (e ai bambini che ospita) e all’assistente sociale Linus chiamato ad esaminarlo per decidere se farlo chiudere o meno, il tutto in un mondo dove la magia esiste e la cosa è di pubblico dominio, ma le creature magiche sono ancora fortemente stigmatizzate.


Ora, se avete visto La Sposa Cadavere vi ricorderete come il mondo dei vivi sia buio, freddo, grigio, tetro, mentre quello dei morti sempre in festa, colorato, allegro e vivace. Questo è un’espediente molto semplice, ma efficace per far notare a chi guarda (o legge, nel nostro caso) la superiorità di un mondo rispetto ad un altro. Ecco, anche LCSMC ripropone questo contrasto tra l’isola di Marsyas come posto felice, spensierato, gioioso e la città dove lavora Linus come triste, perennemente piovosa, rigida. Come avrete immaginato, il punto fondamentale del libro è il contrasto tra il mondo reale, che discrimina le creature magiche ed è un posto odioso e deprimente, rovinato dal proprio pregiudizio, e l’orfanotrofio dove tutto è meraviglioso e i bambini crescono felici pur sapendo che il mondo non sarà gentile con loro. Allo stesso modo è stridente il contrasto tra i bambini, entusiasti di ogni opportunità, e gli adulti che li temono, inariditi e inaciditi.



4 gennaio 2022

Uno Sguardo al Passato: TOP & FLOP 2021 + Most Anticipated Releases of 2022

Buondì, amici!

E anche il 2021 ce lo siamo levato dai co... Ah non si dice così? Siamo in fascia protetta? Allora diciamo che anche il 2021 è finito tra gioie e delusioni. 

Il 2021 è stato un anno difficile soprattutto nella sua parte terminale, complice un COVID con cui non riusciamo a convivere e che sembra non alleviarsi mai e complice - nel mio caso - la magistrale che si è rivelata peggiore del previsto, ma in generale non penso di potermi lamentare. Il 2021 è anche stato l'anno della mia prima laurea e della ripresa lavorativa di alcune persone a me molto care. Insomma, c'è chi è stato peggio e io tutto sommato non posso lamentarmi.

Come sapete questo è il terzo anno di fila in cui stilo questa classifica (quella del 2019 qui e quella del 2020 qui) e purtroppo devo dire che il 2021 in quanto a letture positive è stato particolarmente parco. Non ho infatti una top 5, ma devo accontentarmi di una top 3. Al contrario invece, potrei andare avanti per ore a parlare delle delusioni letterarie, ma cercherò di condensarle in una flop 5...

Nei TOP annoveriamo...


- CIRCE (recensione). Ve ne ho parlato in lungo e in largo sia qui sia su IG e il mio parere rimane invariato: Circe è quel libro che ti conforta e ti pugnala al tempo stesso mentre ridà dignità alla figura fin troppo bistrattata di Circe, considerata dalla letteratura poco più che una prostituta. Semplicemente meraviglioso.

- LE STREGHE IN ETERNO (recensione). Anche di questo non smetterò mai di parlare temo. Un po' perchè la Harrow è una garanzia, un po' perché il femminismo è il filo centrale di questa storia e un po' perché è una storia dell'autodeterminazione femminile travestita da storia di magia poetica, scritta divinamente (ed è raro che io apprezzi un libro così metaforico) e potente. 

- LA CITTA' DEI VIVI (ig). Un libro la  cui recensione non c'è, perchè non saprei da dove partire. Un libro che è un reportage di cronaca nera profondamente legato alla storia del nostro paese e che riesce a unire magistralmente una feroce critica al sistema giudiziario, politico e sociale italiano e il racconto obiettivo e sfaccettato della tragedia di Luca Varani. Un libro che parla dei mille difetti del nostro paese, soprattutto quando deve fronteggiare la brutalità di un omicidio, e del Mae con la "M".

- Ragazza, Donna, Altro (ig). Anche per questo libro mi trovo in difficoltà a spiegare perchè è così meraviglioso. Io scrivo da una posizione di bianca privilegiata e questo è esattamente uno di quei libi che ti ricordano come non tutt* abbiamo la fortuna di vivere la mia stessa realtà. Evaristo narra con lucida freddezza cosa voglia dire essere nat* in una famiglia nera con un particolare focus sull’essere donne nere nella Londra di oggi. Ragazza, Donna, Altro è violento come la realtà che racconta, ma leggerlo è quasi doveroso.

- Menzione d'onore per Laini Taylor e Leigh Bardugo che hanno allietato l'anno con due meravigliose trilogie riscoperte... E anche a Jay Kristoff per aver scritto quel delirio che è l'Impero del Vampiro.







Nei FLOP invece, sforzandomi il più possibile di limitarmi a 5...

 

- SPIN THE DAWN / UNRAVEL THE DUSK (recensione & recensione). Boh raga, il nulla, non-sense, banale, spaventosa involuzione dei personaggi, deus ex machina e buchi di trama. Il primo dei due a confronto è quasi decente e comunque non supera le 2.5 stelline. Morale della favola? Mai comprare libri OV a scatola chiusa.

- READY PLAYER TWO (recensione). Il primo è uno dei libri che ricordo con più affetto, questo secondo ha così tanti campanelli d'allarme che sembra di essere ad un concerto. Un protagonista che è diventato petulante e illogico, scene palesemente scritte per essere viste al cinema e non lette, trama a tratti tirata per i capelli e tante tematiche con il potenziale di essere trattate degnamente cadute nel vuoto. Delusione completa.

- IL RINTOCCO (recensione). Non penso sorprendi nessuno vedere il finale della tanto acclamata trilogia della Falce qui. Come ben immaginate, quando una trama si regge su un colossale buco, per me è no e se questo buco viene reiterato nel corso della serie e per di più viene ulteriormente ampliato, allora il degno posto della serie è nei flop del 2021.

- LA STIRPE DELLA GRU (recensione). Ve lo ricordate? Si, era tra le uscite che aspettavo di più del 2021. Direi che fa già abbastanza piangere così (come la protagonista del resto, intelligente come un comodino).

- IL REGNO DI RAME (recensione). Si, anche questo era tra i libri che aspettavo di più. Trama vuota e personaggi tornati dodicenni (stessa mentalità e maturità). Confidiamo nel terzo?

- Menzione di disonore per quel casino di Harrow La Nona.


Anche quest'anno vorrei chiudere con i libri che aspetto di più del 2022, anche se visto come è andato con quelli che aspettavo del 2021 non so.

Per ora annoveriamo:
- King of Scars - Queen Bardugo (Febbraio) - ogni cosa che questa donna scrive, io leggo.
- Gilded - Marissa Meyer (Dicembre) - idem come sopra.
- Gallant - V. E. Schwab - idem come sopra (manca solo la Stiefvater e poi ci siamo, il mio Olimpo è completo).
- La Dea in Fiamme - R. F. Kuang (Febbraio) - vediamo come va a finire questa storia pazzesca!




La chiudiamo qui perchè non ho alte aspettative, questo 2021 è stata una wakeup call per quanto riguarda le letture ahah.

Voi cosa aspettate con trepidazione? Fatemi sapere!

A presto,

Rainy