20 agosto 2016

Recensione 'Tutta la verità su Gloria Ellis' - Martyn Bedford

Hello people,
come state? Le vacanze stanno giungendo al termine e... No, non ci voglio neanche pensare! Voi siete in qualche bel posto? Narratemi! 

Oggi vi propongo la recensione di una delle mie letture "sotto l'ombrellone", per così dire, di un libro della DeA attesissimo quanto amato dai lettori. Ma sarà lo stesso anche per me?


Trama

Gloria Ellis ha quindici anni e odia la sua vita. Odia la stupida cittadina di provincia in cui è cresciuta, la stupida scuola che frequenta e gli stupidi amici che vede tutti i giorni. È per questo che quando nella sua classe arriva un ragazzo nuovo, un ragazzo deciso a infrangere ogni regola, Gloria se ne innamora immediatamente. In apparenza Uman è tutto ciò che lei ha sempre sognato: è brillante, sicuro di sé, imprevedibile. Ed è pronto a trascinarla in un’avventura che non conosce limiti, se non quelli del proprio coraggio. Gloria accetta la sfida e parte – senza lasciare un biglietto, senza salutare nessuno – per una folle e romantica fuga attraverso l’Inghilterra. All’inizio tutto è come lei se l’era immaginato: un’esperienza liberatoria, esaltante. Presto, però, Uman si rivela diverso da quel che sembrava. E quando Gloria se ne accorge, quando scopre la verità su di lui, si ritrova ormai molto lontana da casa. Forse troppo lontana. Dalla penna di uno scrittore pluripremiato, una suspense psicologica che mozza il fiato. Una storia indimenticabile, costruita come un interrogatorio della polizia, in un rapido susseguirsi di domande e risposte, confessioni e colpi di scena. Fino all’ultima, strepitosa riga.


Copertina Americana (quella inglese è diversa e migliore):


(Titolo inglesse moooolto più appropriato, ma copertina italiana mooooolto più bella, o lo penso solo io?)

Inter(re)view:*

Buongiorno signor Bedford, innanzitutto grazie per aver accettato di ricevermi anche durante le vacanze!

Martyn: *arriva in costume da bagno, insabbiato, in infradito* Prego, anche se ehm non posso dire di essere venuto qui entusiasta: sa, al mare si sta sempre più volentieri...

A chi lo dice! Cercheremo di farla breve, si?

Martyn: Ecco, si, per favore, che le mie due bambine stanno facendo una gara di castelli di sabbia e vorrei assistervi...

Oh, certamente, faremo il possibile.

Martyn: Ecco, grazie. Tesoro, non vale distruggere il castello di tua sorella!

Mio Dio, quanto odio i bambini...

Martyn: Prego?

Oh, nulla nulla! Dicevamo del libro?

Martyn: Non saprei, è lei che deve parlare, non io...

Ehm... Giusto... Allora...
Tutta la verità su Gloria Ellis è, essenzialmente, una storia d'amore + road movie (senza il "movie", ovvio, ma con tanta "road") + romanzo di formazione scritta sotto forma di interrogatorio. Baam. Un applauso a me stessa per la definizione più corta nella storia delle definizioni corte (okay, non è cortissima, lo ammetto, ma vi assicuro che è molto accurata).


Martyn: Mi piace questa definizione! Potrei usarla per qualche mia prossima opera... Tesoro, ti ho detto di non dare fastidio a tua sorella! Oh, che piccola peste...

La "gioia" dei figli, immagino... *alza gli occhi al cielo*

Martyn: Mi scusi?

L'odore dei tigli! Si, non sente?

Martyn: A dire la verità no... Poi tigli in spiaggia mai visti...

Neanche io... Ehm... Dicevamo? Ah si, analizziamo una cosa alla volta...
La storia d'amore first: i nostri due protagonisti sono Gloria, una quindicenne normale insoddisfatta della sua vita e insospettatamente ben riuscita come personaggio, intelligente e gradevole alla lettura, e Uman (pronuncia "Uu-man", non "Iuu-men" all'inglese, mi raccomando u.u, Martyn stesso ce lo dice), vera particolarità del romanzo, ragazzo orfano con una mente tutta sua: intelligentissimo, sfrontato, incapace di relazionarsi in modo normale, provocatorio, poetico e con la risposta pronta è un personaggio al quale è impossibile non affezionarsi. E' così diverso dai bad boy ai quali siamo abituati/e che Uman, con la sua complicatezza e la sua pungente intelligenza entra nel cuore.


(Alcune tra le sue migliori citazioni; nda)

«Siamo qui e questa é l'unica cosa che conta» ha detto lui. «D'accordo, non è l'Andalusia, però siamo insieme. È questa è l'altra unica cosa che conta.»

***

«Perché tu sei uno con il tetto a strisce, mentre il mio è di un banalissimo grigio.»
«No, non dentro di te. Dentro di te, Gloria, tu sei un caleidoscopio di rosa e viola.»


Martyn: Devo ammettere di essere riuscito a creare un personaggio estremamente azzeccato!

Vero, poi mi deve confessare dove ha trovato l'ispirazione per un personaggio così!

Martyn: Sinceramente? Non me lo ricordo! Ahah!

...

Martyn: Non mi guardi così: sono successe così tante cose da allora!

Uff, suppongo lei abbia ragione...
Poi? Ah si, i nostri due protagonisti si innamorano a tal punto da scappare insieme verso l'ignoto, con l'intento di lasciarsi alle spalle il mondo e la triste monotonia. Anzi, prima scappano scoprendo di stimolare a vicenda le reciproche intelligenze (in particolare Uman, una guida per Gloria dall'inizio alla fine), poi si innamorano pure lol. Proprio sulla fuga è incentrata la storia, perchè Gloria sta via 2 settimane da casa, 2 terribili settimane per i suoi genitori e al suo ritorno viene immediatamente condotta al commissariato dove viene interrogata per cercare di capire cosa sia successo in quei 14 giorni attraverso "venti domande fondamentali" in cui il libro è organizzato. Quindi si, un interrogatorio. Molto azzeccato e interessante a mio parere, corredato da una scrittura che stimola alla lettura.


«L'ispettore Ryan vuole sapere la storia dal principio. Dal primo dei quindici giorni, presumo che voglia dire, il giorno in cui sono scomparsa. Però era iniziato tutto un paio di settimane prima.
E non era cominciato con una sparizione, ma con un'apparizione.»




Martyn: Molto onorato ^^.

Riguardo al "road movie" c'è poco da spiegare: i due ragazzi si imbarcano in questo viaggio senza meta sopravvivendo come possono e spesso usando un mazzo di carte e la sorte per decidere cosa fare dopo. Importantissima e ben sviluppata è la tematica del destino, in cui Uman crede e Gloria no, oggetto di affascinanti riflessioni così come molti altri temi, perchè uno dei più belli elementi di questo libro è questo: la sapiente poesia con cui vengono dati spunti di riflessione su temi vari e variegati. Il destino, l'amore, la vita, la solitudine... Quasi un trattato filosofico!



"Che senso ha tutto questo?
Giorno dopo giorno, anno dopo anno, vai a scuola per studiare cose per passare gli esami, e ti danno un foglio di carta che dice che hai imparato tutte quelle cose (la maggior parte delle quali finirai per dimenticare o non ti servirà conoscere), e poi quel pezzo di carta ti farà entrare al college o all'università in modo che tu possa imparare altra roba, per avere altri foglio di carta, in modo da poter usare quei fogli di carta per trovare un lavoro che non vuoi fare e che non ti piace, per lavorare giorno dopo giorno, anno dopo anno, per guadagnare quanto ti serve per mantenere una casa che non ti piace [...], in una città piena di gente come te, che vive una vita come la tua, dove vivi con un compagno e hai 2,0 figli in modo da poterli allevare perché facciano ESATTAMENTE LE STESSE COSE mentre tu diventi sempre più vecchio e alla fine muori. E con l'ultimo respiro, bisbigli: Tutto qui? È per questo che siamo qui?"



Martyn: Eh, ora non esageriamo *arrossisce*

Accetti i complimenti finchè ci sono u.u
Da ultimo, ma non meno importante, il "romanzo di formazione": i due protagonisti, soprattutto Gloria, vanno incontro a una crescita esponenziale, a una maturazione che li fa comprendere maggiori cose sul mondo, su loro stessi, sull'amore e sulla vita. Un percorso molto bello e molto ben descritto, in cui tutti si possono ritrovare.

Martyn: Suvvia, ora basta con i complimenti che poi mi commuovo!

Infatti basta. Ora le critiche...

Martyn: Oh, ma io non dicevo sul serio... *borbotta*

Troppi complimenti fanno male u.u
Quindi ecco le uniche due cose che non mi sono piaciute di questo libro, in breve:
  • Indorare la pillola. Nonostante tutti si sforzino di far sembrare Uman un eroe non lo è. Lui convince Gloria a scappare, la sfrutta e la spinge ad ammettere che la sua vita fa schifo. Non è mai violento o irruento, ma bisogna ammettere che non fosse stato per lui Gloria non avrebbe fatto nulla. Non è un eroe buono che salva Gloria dalla monotonia. Cioè anche e la ama sicuramente, ma non è solo questo e va detto, ma forse è proprio questo a renderlo affascinante. (Tant'è che le mente più di una volta per convincerla a stare con lui...)
  • Finale ACAB. Un finale da strappare le pagine e dargli fuoco, davvero. E non dico altro se non che lascia l'amaro in bocca più dell'aceto...


 « [...] Si, preferirei di gran lunga fare qualcosa di più divertente».
«Tipo la musica.»
«Tipo la musica, si.»
«E allora perché non lo hai fatto? Perché non lo fai?»
«Perché non sono abbastanza bravo. Non lo sono mai stato.» Il suo pragmatismo è come il tonfo di una porta sbattuta. « Quando sei giovane, sei convinto che tutto sia possibile. Hai voglia di tentare la sorte con la vita e vedere se funziona. Corri dei rischi, fai cose folli. Vivi il sogno.» Fa spallucce. «E poi cresci.»



Martyn: Se posso dire la mia...

No, non può u.u

Martyn: Ehm... Perchè, scusi?

La dobbiamo far breve, no? u.u

Martyn: ... Immagino abbia... Ragione...

Bene e allora...

Verdetto:


Ci siamo, un Eccezionale fresco di stampa!

Martyn: Oh be', grazie mille! Alla prossima!

A presto, arrivederci e mi faccia poi sapere chi vince tra le sue figlie!

Un abbraccio anche a voi, cari lettori,
buon agosto,
#Rainy

PS: Siete indecisi se leggere questo libro o no? Vi lascio un'ultimo meraviglioso elemento per decidere: Kerouac *-* (a lui si devono le citazioni migliori del libro ^^)

 «Le uniche persone che esistono per me sono i pazzi, i pazzi di voglia di vivere, di parole, di salvezza, i pazzi del tutto e subito, quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai banalità, ma bruciano, bruciano, bruciano.»

***

 Mi sono lasciata così prendere dal divertimento che ho perso di vista quello che stavamo per fare, oltre all'effetto che avrebbe avuto sui miei genitori. E non solo allora. Era di troppo folle per essere reale. Eravamo noi i pazzi. Non sbadigliavamo ne dicevamo banalità. Eravamo pazzi del tutto e subito.
Eravamo pronti a bruciare, bruciare, bruciare."



* DISCLAIMER:  I dialoghi con gli autori sono frutto di fantasia e non ne vogliono in alcun modo indicare il carattere reale, quindi relax. Prendete con leggerezza queste interviste e non vi offendete se il vostro autore preferito non è rappresentato come vorreste. Grazie.

9 commenti:

  1. Adoro queste recensioni, rimango sempre senza parole, grandeee! ^_^ e si questo libro e' davvero speciale ❤️

    RispondiElimina
  2. Ahahha! Uno spettacolo di recensione. Assolutamente d'accordo con te, cover italiana migliore. Sono contenta che ti sia piaciuto ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille, anche io sono felice di averlo apprezzato :3

      Elimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. Io amo queste tue recensioni *^* fanne altre così che sarò sempre qui a leggerle!
    Oddio il finale mi preoccupa però tutto sommato desidero ancora di più poter leggere questo libro *__*

    RispondiElimina
  5. Anche questa è un'ottima recensione *-* Devo ammettere che non avevo nemmeno preso in considerazione questo libro prima di leggere il tuo post, lo avevo etichettato come il solito caso editoriale per via di quel iniziativa su Whatsapp che era stata lanciata, ma mi sa che l'ho giudicato troppo in fretta e dovrei proprio dargli una possibilità, sembra carino!

    Ti ho taggata qui, se ti va, sarei curiosa di conoscere le tue risposte!
    http://abookislife.blogspot.it/2016/08/book-tag-9-courtship.html

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per essere carino è davvero molto carino *-*
      Soprattutto Uman ahah

      Elimina

Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate :3 Lasciatemi un commentino se vi va!