30 marzo 2021

Review Party: 'Rovina e Ascesa' (Grishaverse #3) - Leigh Bardugo

Buongiorno, amici!

Ce l’abbiamo fatta: siamo qui per recensire l’ultimo capitolo della grande serie che è stata il Grishaverse. Se mi avete seguito in questo viaggio meraviglioso, siamo finalmente giunti all’ultimo atto. 

Se invece è la prima volta che leggete il mio parere su questa serie, permettetemi di rimandarvi alla recensione dei primi due capitoli, Tenebre e Ossa e Assedio e Tempesta. 


Ringrazio la CE Mondadori per avermi permesso di organizzare l’evento e ringrazio le fantastiche compagne di viaggio che mi hanno accompagnato attraverso il secondo e il terzo libro, love a tutte voi!


Un bel respiro e iniziamo!


Trama



“Disprezza il tuo cuore.” Era quello che volevo. Non volevo più essere in lutto, soffrire per qualche perdita o per i sensi di colpa, o per la preoccupazione. Volevo essere dura, calcolatrice. Volevo essere impavida. Fino a poco prima mi era sembrato possibile. Ora ne ero meno sicura.


L’Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce.


La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell’Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l’unico potere in grado di sconfiggere l’Oscuro e distruggere la Faglia. Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell’Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l’uomo esercita su di lei.


Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all’ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.



Recensione:


Bisogna subito mettere in chiaro che ho un grande debito nei confronti di questo libro e sono qui per saldarlo. Come ormai avrete capito, infatti, questa era una rilettura, rilettura di un libro che ho letto in inglese e controvoglia due anni fa, quando dato il mio livello di inglese di allora sarebbe stato meglio non farlo.

Morale della favola, all’epoca l’ho apprezzato davvero poco e la mia recensione è stata piuttosto tiepida. Il sentimento che prevaleva era il sollievo per aver finalmente concluso la trilogia, ma la scrittura di Leigh Bardugo era sicuramente troppo difficile per la sottoscritta di due anni fa e dunque il mio parere è stato inevitabilmente falsato a causa della barriera linguistica.


Il libro che mi era parso così pesante in inglese, è volato via in due giorni nella mia lingua madre e quindi oggi sono qui a pagare pegno e ad ammettere che la mia vecchia recensione non riflette più il mio parere su Rovina e Ascesa. Come con il secondo capitolo, quindi, andrò a riprendere stralci di quella recensione e a commentari in virtù di questa rilettura. 


La prima e più vecchia recensione verrà poi definitivamente eliminata. Perdonami, Leigh, non sapevo quello che facevo.



Se siete freschi di Assedio e Tempesta, sapete dove ci siamo lasciati: Alina è nelle mani dell’Apparat, nascosta dall’Oscuro che guadagna forza e potere e consolida sempre più il suo controllo su Ravka. E’ indebolita, senza poteri, reduce da un sacrificio senza precedenti che le ha fatto capire l’enorme prezzo che esercitare la magia della creazione della vita richiede e, sempre più isolata, non può che tentare di recuperare le forze prima di andare a cercare il terzo amplificatore di Morozova, l’uccello di fuoco, unica arma che pare la renderebbe sufficientemente forte da sconfiggere il nemico. 


Bene, cosa pensavo due anni fa di questo libro?


Come ogni libro finale che si rispetti, naturalmente, la trama deve evolversi dal punto di stallo che si è (inevitabilmente) creato alla fine del secondo libro per condurre al lieto fine spargendo un po’ di sangue qua e la e uccidendo qualche personaggio così, per far soffrire i lettori.”


E’ vero: questa serie non è recente, quindi presenta tutti i punti salienti dello sviluppo di trama classico di un fantasy. L’abbiamo già detto e rimane vero e questo terzo libro non fa eccezione. C’è la risoluzione dello stallo, c’è il viaggio finale che traghetta al lieto fine più o meno sofferto, ci sono gli inevitabili sacrifici lungo il cammino. La pecca aggiuntiva di questo finale è che c’è ancora molta carne al fuoco e ahimè il libro conta solamente 288 pagine. Molte sono le cose che vengono risolte nel corso del libro e i nodi vengono al pettine in maniera precisa, ma spesso troppo affrettata. E’ quindi un libro frettoloso in alcuni punti, spesso anche parecchio, e con risoluzioni a volte un po’ improbabili o fantasiose, ma d’altronde non potrebbe essere altrimenti data la sua lunghezza.


28 marzo 2021

Recensione: 'Echi in Tempesta' (L'Attraversaspecchi #4) - Christelle Dabos

Buondì, amici e…

Ci siamo, stiamo per parlare di Echi in Tempesta e del caos che ha fatto esplodere su Instagram.


Echi in Tempesta è il libro conclusivo che tutti aspettavano. Iper famoso, iper desiderato e iper conosciuto. Il giorno dell’apertura delle prevendite, poi, ricordo il panico che si è scatenato per il libro viola e l’eccitazione che serpeggiava per tutto il bookstagram.


E poi? Poi è arrivato, tutti l’hanno letto ed è stato - per dirla con dolcezza - massacrato. Sembrava che a nessuno fosse piaciuto questo finale e io, che all’epoca dovevo ancora leggere La Memoria di Babel, ho iniziato a preoccuparmi; o almeno mi sono preoccupata fino all’altro giorno, quando ho letto l’ultima riga di Echi in Tempesta e ho finalmente concluso la serie.


Trama



Nell’ultimo avvincente capitolo della saga, Christelle Dabos ci trasporta, con la potenza suggestiva del suo ritmo incalzante, in un grande gioco di fantasia avvinto alle vicende fin troppo umane dei suoi protagonisti. Ofelia e Thorn affrontano un universo colmo di allegorie e di realtà interiori profonde, di orizzonti antichi e di sentimenti nuovi, fino a scovare la verità che da sempre è nascosta dietro lo specchio.


Crollati gli ultimi muri della diffidenza, Ofelia e Thorn si amano ormai appassionatamente. Tuttavia non possono farlo alla luce del sole: la loro unione deve infatti rimanere nascosta perché possano continuare a indagare di concerto sull’indecifrabile codice di Dio e sulla misteriosa figura dell’Altro, l’essere di cui non si conosce l’aspetto, ma il cui potere devastante continua a far crollare interi pezzi di arche precipitando nel vuoto migliaia di innocenti. Come trovare l’Altro, senza sapere nemmeno com’è fatto? Più uniti che mai, ma impegnati su piste diverse, Ofelia e Thorn approderanno all’osservatorio delle Deviazioni, un istituto avvolto dal segreto più assoluto e gestito da una setta di scienziati mistici in cui, dietro la facciata di una filantropica clinica psichiatrica, si cela un laboratorio dove vengono condotti esperimenti disumani e terrificanti. È lì che si recheranno i due, lì scopriranno le verità che cercano e da lì proveranno a fermare i crolli e a riportare il mondo in equilibrio.


Recensione: 


Sicuramente Echi in Tempesta non è un libro perfetto e alcuni dei motivi per cui tanti lettori ne sono rimasti delusi sono fondati, altri meno. Iniziamo dai motivi per cui Echi è in effetti un libro che poteva essere migliore…


E’ innanzitutto particolarmente confuso. Abbiamo lasciato Ofelia e Thorn alle prese con il crollo delle Arche che sta accelerando sempre di più e che minaccia di far cadere il loro mondo nel vuoto. Non hanno trovato l’Altro, non hanno capito quasi nulla della sua vera natura e ben poco di quella di Dio, Eulalia, dunque ancora molti sono gli interrogativi.

Beh, la risoluzione dell’inghippo funziona, ma è particolarmente confusionaria e sicuramente si nota un cambio di passo tra i primi due libri della serie e gli ultimi due per quanto riguarda la scrittura. La Dabos - mi è stato detto - ha più volte dichiarato che non sapeva bene come far finire la serie e questo quarto libro che dovrebbe chiarificare l’intera storia delle Arche, di Dio e dell’Altro è in realtà caotico e spesso difficile da seguire. Io stessa ho dovuto rileggere alcuni passaggi più volte per capirli.



Un altro punto negativo è che se una delle più grandi ricchezze dei libri precedenti era la presenza di tanti personaggi e molteplici sottotrame, in questo volume conclusivo vengono quasi totalmente dimenticati. In particolare le sottotrame, penso a quella di Vittoria per esempio, assumono un ruolo del tutto irrilevante e vengono liquidate in poche semplici righe, con risoluzioni abbastanza deludenti per chi si aspettava chissà quale geniale sviluppo (me inclusa). Che l’autrice abbia dovuto finire la serie di fretta sotto la crescente pressione del suo editore? Può darsi e sicuramente spiegherebbe perché una dimensione così ricca e interessante che aveva caratterizzato i libri precedenti è stata trascurata a tal punto.


Qua però essenzialmente si fermano le mie remore con Echi in Tempesta.


25 marzo 2021

Review Party: 'Il Regno di Rame' (Trilogia di Daevabad #2) - S. A. Chakraborty


Buongiornissimo, kaffè e kissini, amici.

In sostanza… Oggi parliamo di una delusione, purtroppo. Sapete che il primo mi era piaciuto abbastanza (qui la recensione) e sapete che aspettavo con ansia di poter sapere qualcosa di più di questo universo. Peccato che Il Regno di Rame, secondo libro della trilogia ispirata al mondo arabo della Chakraborty, sia stato per me una grande delusione e ora vi spiego sostanzialmente perché.


Ringrazio Nia per aver organizzato pazientemente l’evento e ringrazio la CE Mondadori per la copia in anteprima.


Trama



La vita di Nahri è cambiata per sempre nel momento in cui ha accidentalmente evocato Dara, un misterioso jinn. Fuggita dalla sua casa al Cairo, si è ritrovata nell'abbagliante corte reale di Daevabad, immersa nelle cupe conseguenze di una battaglia devastante, e lì ha scoperto di aver bisogno di tutto il suo istinto truffaldino per sopravvivere. Anche se accetta il suo ruolo ereditario, sa di essere intrappolata in una gabbia dorata, controllata da un sovrano che governa dal trono che una volta apparteneva alla sua famiglia: basterà un passo falso per far condannare la sua tribù. Nel frattempo, Ali è stato esiliato per aver osato sfidare suo padre. Braccato dagli assassini, è costretto a fare affidamento sui poteri spaventosi che gli hanno donato i marid. Così facendo, però, minaccia di portare alla luce un terribile segreto che la sua famiglia ha tenuto nascosto a lungo. Intanto, nel desolato nord, si sta sviluppando una minaccia invisibile. È una forza capace di portare una tempesta di fuoco proprio alle porte della città. Un potere che richiede l'intervento di un guerriero combattuto tra un feroce dovere a cui non potrà mai sottrarsi e una pace che teme di non meritare mai.







Recensione:


Amici, amici. Aiuto.


L’unica cosa che mi sento di dire di questo libro è boh, raga, ma prima permettetemi di darvi qualche dettaglio.



Il Regno di Rame
è ambientato cinque anni dopo la fine de La Città di Ottone e troviamo la nostra solita triade di eroi - Nahri, Ali e Dara - dove li abbiamo lasciati, o quasi. 

Ali deve fare i conti con dei nuovi strabilianti poteri acquisti dai perfidi Marid alla fine del primo libro e come se non bastasse è stato esiliato e mandato a morire lontano da casa. E’ proprio qui però che si unisce ad una tribù che non ha particolarmente in simpatia suo padre o la famiglia reale, pian piano ritagliandosi un nuovo posto nel mondo.

Dara è vivo, ma deve fare i conti con nuovi poteri che lo turbano profondamente. Si è unito un po’ controvoglia e un po’ no a Manizheh, madre di Nahri e Banu Nahida a sua volta, che progetta di detronizzare il padre di Ali.

Nahri, infine, è incastrata nel matrimonio con Munthadir, figlio dell’emiro Ghassan e tenta di destreggiarsi in questa nuova vita tra i doveri coniugali, le difficoltà di dover sottostare all’imperatore di Daevabad, il ruolo di medico Nahid e il suo desiderio di portare pace e unificazione tra le tribù del regno.


Naturalmente i nostri tre protagonisti si ritroveranno ben presto e emergeranno nuovamente tutte le pecche che li avevano contraddistinti nel primo, quindi si, boh raga.


Boh, raga perchè se avevamo lasciato due personaggi maschili improbabili - un daeva letale pericolosissimo cattivissimo con l’intelligenza di un cassetto e un principino viziato e bigotto - li ritroviamo qui a piena forza, più determinati che mai ad odiarsi e a comportarsi da persone immature. Ali torna il bigotto inflessibile e Dara torna il bambino ingenuo e impulsivo senza uno straccio di spina dorsale. 

18 marzo 2021

Recensione: 'Circe' - Madeline Miller

Buongiorno, belli di zia!

Oggi paliamo di un altro libro incredibile, che mi è piaciuto moltissimo e che ho decisamente aspettato troppo a leggere. Mitologia greca, there we go!


Trama


Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull’isola di Eea, non si perde d’animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino – con l’ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l’astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché – non più solo maga, ma anche amante e madre – dovrà armarsi contro le ostilità dell’Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov’è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare.



Recensione


La figura di Circe è sempre stata bistrattata nella storia. Da prostituta a malvagia incantatrice, la povera semidea se ne è sentite dire di ogni, senza mai ricevere la giusta attenzione o il giusto approfondimento, fino ad ora. La Miller si è però inserita in questo grande buco andando a colmarlo e riservando al personaggio, finalmente, la cura che merita.


Inutile dire che la figura di Circe è dolorosa, piena di sofferenza e paradossalmente di fragilità laddove non dovrebbe. Circe è infatti una titana, figlia di Elios, divinità del sole, e la sua vita è per gran parte caratterizzata dalla sottomissione. Sottomissione in quanto titana, eternamente seconda agli Dei che fanno capo a Zeus, sottomissione in quanto figlia meno gradita di Elios e sottomissione in quanto apparentemente priva di ogni potere e dunque impotente, che nel suo mondo è sinonimo di inutile e senza valore. 


Il libro della Miller ci vuole quindi narrare la rinascita e la rivalsa di una creatura divina che però è terribilmente fragile e umana nella sua profonda insicurezza. Sempre messa in secondo piano, perennemente denigrata o ignorata, Circe è in realtà una donna da sempre alla ricerca del suo posto nel mondo.


Potrei passare ore a spiegarvi come la sorte non dia tregua a Circe nemmeno per un istante e come le sue debolezze terribilmente umane la portino a compiere un errore fatale che la farà esiliare per sempre su un’isola che diverrà tutto ciò che le è permesso conoscere. Potrei parlarvi dei molti incontri che farà su quella sua isola, dei viaggiatori che giungeranno da lei e degli ospiti sgraditi che le imporranno la propria presenza, ma non lo farò. 


Quello che vorrei riuscire a trasmettervi, infatti, è quanto struggente e allo stesso tempo affascinante sia questa storia. La Miller è riuscita con un’accuratezza mitologica perfetta, che non lascia spazio a dubbi e che è sicuramente frutto di una lunga ricerca, a ricostruire una storia e a ridare dignità ad un personaggio perennemente snobbato. La Circe della Miller è continuamente in preda a forze più grandi di lei, mai abbastanza potente e mai abbastanza sveglia, ma è anche una donna che impara a conoscersi e ad accettarsi e pian piano si ritaglia il proprio posto nella storia, reclamando la propria vita con le unghie e con i denti.


17 marzo 2021

Review Party: 'Wilder Girls' (Wilder Girls #1) - Rory Power


Buongiornissimo, kaffè, amici! 

Come andiamo? Come sta andando questa zona rossa incredibile? Uff…


Per fortuna ci sono le buone letture che ci fanno compagnia e proprio una di queste è Wilder Girls!

Se vi siete persi la prima parte dell’evento, l’approfondimento sulla nascita dell’horror per ragazzi, lo trovate linkato. Io ne approfitto per ringraziare nuovamente la CE Mondadori per la copia in anteprima e Nia per aver organizzato tutto.


Senza ulteriore indugio…


Trama


"Un altro rumore dalla macchia e poi di nuovo silenzio. La strada è vuota. Io tengo il mio fucile sollevato, non si sa mai; il mirino davanti all'occhio sinistro. L'altro occhio è morto, è diventato cieco durante una crisi. La palpebra superiore si è chiusa fondendosi con quella inferiore, e sotto sta crescendo qualcosa. E così per tutte, qui. Siamo malate e strane, e non sappiamo perché". Da quando il loro collegio è stato messo in quarantena, Hetty, Byatt e Reese, e le loro compagne di scuola, sono barricate nell'istituto, su un'isola al largo della costa americana. Un'epidemia sconosciuta, infatti, ha incominciato a diffondersi. Tutto è incominciato piano piano. Prima sono morte le insegnanti, una dopo l'altra. Poi sono state infettate le studentesse, che hanno visto trasformare i loro corpi in qualcosa di strano e alieno. Da allora è passato un anno e mezzo e le ragazze, tagliate fuori dal resto del mondo e costrette a badare a loro stesse, non osano spingersi oltre le cancellate del collegio, dato che l'epidemia si è propagata nella foresta circostante rendendola un luogo pericoloso e inospitale. Quel che sanno è che devono cercare di restare vive il più a lungo possibile, in attesa della cura che è stata loro promessa. Ma quando Byatt sparisce, Hetty decide di tentare il tutto per tutto pur di trovarla, anche se questo significa violare la quarantena e andare incontro agli orrori che potrebbero esserci oltre il cancello. Dopotutto la ragazza non ha altra scelta: Byatt è la sua più cara amica e gli amici si proteggono sempre l'un l'altro. Ma quando mette in atto il suo piano, Hetty scopre che dietro a ciò che sta sconvolgendo le loro vite c'è molto di più, più di quello che avrebbe mai potuto immaginare.


Recensione


Possiamo ammettere tutti insieme che ci voleva una pausa da questi fantasy? Si? Molto bene. Sapete quanto io ami il fantasy in ogni sua declinazione o quasi, ma in effetti ultimamente sto leggendo solo quel genere e una pausa era più che doverosa.


Quindi no, Wilder Girls non è un fantasy, ma un horror (circa) particolarmente violento. Dico ‘circa’, perchè se come me siete degli inguaribili fifoni questo libro non fa paura, non impedisce di dormire la notte, non rischia di perseguitarvi negli anni a venire. Niente di tutto ciò, ma andiamo con ordine.


Wilder Girls è la storia della scuola femminile di Raxter, un’isola a poca distanza da Camp Nash, nel Maine. Cos’ha di particolare? Beh, che a Raxter esiste un parassita letale, il Tox (veleno, in latino), che lentamente intacca tutto ciò che vive sull’isola, partendo dalle creature più deboli quali piccoli animali e fiori, per poi estendersi anche a orsi, cervi e umani una volta diventato sufficientemente forte. La scuola femminile di Raxter è perciò in quarantena da un anno e mezzo e le sue occupanti hanno sviluppato strane mutazioni fisiche e si sono dovute abituare ad uno stile di vita nuovo, in continua lotta con la malattia che corrompe tutto ciò che le circonda, razionando le poche provviste che vengono mandate sull’isola dalla terraferma e combattendo ogni giorno per non soccombere alle crisi causate dal Tox. Come se non bastasse, le tre protagoniste che seguiamo - Hetty, Reese e Byatt - scoprono molto presto che numerosi segreti si celano entro i confini dell’isola, segreti oscuri che hanno a che fare con l’origine della malattia.


Prima informazione fondamentale: questo libro non è uno stand-alone, ma il primo di una duologia ed è molto corto (250 pagine circa), quindi vola via in un attimo e se davvero volete fare una pausa dai generi che leggete solitamente per tuffavi nell’horror, Wilder Girls fa per voi.


Più che horror, però, come dicevo, è un libro estremamente atmosferico, dove le protagoniste e le loro colleghe studentesse sono state costrette da cause di forza maggiore a riconsiderare la propria vita. 



Immaginatevi un’isola divenuta inospitale, dove ogni creatura contagiata dal Tox è trasformata in una bestia assetata di sangue che non pensa ad altro se non alla propria sopravvivenza. 

Immaginate una scuola dove ogni ragazza ha contratto una malattia misteriosa che le espone a terribili e dolorose mutazioni di ogni genere che vanno periodicamente peggiorando. C’è chi ha perso l’uso di un occhio, chi ha visto strane squame iniziare a crescere sulla propria pelle, chi si è accorta di avere strane protuberanze o vesciche purulente che il giorno prima non c’erano, chi ha sviluppato arti aggiuntivi. 

Immaginatevi delle razioni di cibo che arrivano a cadenza regolare, ma sempre in quantità minori e che costringono le giovani ragazze a razionarle e a soffrire la fame per lunghi periodi aggrappandosi alla fragile promessa che sulla terraferma qualcuno sta lavorando per trovare una cura al Tox. 

Questo libro è quindi horror in questo senso: è cruento e spietato, descrive le cose esattamente come sono e non disdegna un po’ di sangue. L’isola di Raxter è un ambiente estremamente inospitale, privo di conforto o speranza. Le ragazze sono sole al mondo, abbandonate da tutti e in continua lotta con un qualcosa che è infinitamente più subdolo e potente di loro. Non avrebbe avuto molto senso, quindi, indorare la pillola e l’autrice non ci prova nemmeno: la vita delle studentesse è violenta e ognuna di loro è egoisticamente pronta a sacrificare le altre per salvare sé stessa essendo cresciuta in un ambiente che non esiterebbe a fare lo stesso. Perdere il controllo o commettere un errore significano morte.


13 marzo 2021

Blog Tour: L'HORROR PER RAGAZZI, da IT a Piccoli Brividi a Wilder Girls


Buongiorno, amici lettori! 

Vi do un caloroso benvenuto alla prima parte dell’evento dedicato a Wilder Girls che ci terrà compagnia oggi e la prossima settimana - il 17 marzo. Un doppio appuntamento per parlare meglio di questo libro originale e che rappresenta una piacevole pausa dai soliti fantasy.


Ringrazio la CE Mondadori per la copia in anteprima e ringrazio Nia per aver organizzato l’evento con tanta cura e attenzione.


Fanart di Susan H
Senza indugio, quindi, andiamo a chiacchierare un po’ dell’ evoluzione del genere horror per ragazzi.

Devo ammettere che io non sono una grandissima fan dell’horror, anzi. Sono una persona incredibilmente impressionabile, al punto che non riesco a vedere un film dell’orrore, perchè mi toglie il sonno. Stessa cosa vale per i libri del genere, o meglio, valeva. Questo rifiuto completo è infatti cambiato con la scoperta di IT, capolavoro di King che mi ha fatto realizzare che il genere in realtà nasconde delle perle!

Proprio tra queste, aspettava solamente di essere dato alle stampe Wilder Girls, horror per ragazzi che di horror vero e proprio ha poco, ma compensa con tanta atmosfera e tanta violenza.


Questo approfondimento vuole quindi essere un messaggio di speranza: esistono degli horror che possono essere letti anche da chi sopporta poco il genere e parlo per esperienza! L’horror può diventare accessibile, soprattutto se è dedicato ai ragazzi, ma come nasce questo sottogenere?


In realtà l’horror per ragazzi non ha una storia particolarmente lunga, perché è da sempre (logicamente) un genere dedicato prettamente agli adulti.

Tanti sono i classici della letteratura horror o con tematiche horror che sono diventati famosi, primo fra tutti Il Castello di Otranto di Walpole (1764), seguito poi da Frankenstein (1817) della Shelly, da Lo Strano Caso del Dottor Jackill e Mister Hyde (1886) di Stevenson, e naturalmente dall’opera di Poe. Nonostante dettagli macabri inizino a pervadere i racconti di mezzo mondo, il genere passa comunque in sordina ed è solo con il ‘900 che ne si ha la vera e propria esplosione.

3 marzo 2021

TBR: Marzo 2021

Buondì, gioie adorate!

Ormai lo sapete, nuovo mese, nuova lista della spesa bla bla bla non so perchè spreco tempo a scrivere la stessa introduzione sempre e comunque ogni mese.

Andiamo!

- USCITE ITALIANE -

01. Il Regno di Rame (Trilogia di Daevabad #2) - S. A. Chakraborty


La vita di Nahri è cambiata per sempre nel momento in cui ha accidentalmente evocato Dara, un misterioso jinn. Fuggita dalla sua casa al Cairo, si è ritrovata nell'abbagliante corte reale di Daevabad, immersa nelle cupe conseguenze di una battaglia devastante, e lì ha scoperto di aver bisogno di tutto il suo istinto truffaldino per sopravvivere. Anche se accetta il suo ruolo ereditario, sa di essere intrappolata in una gabbia dorata, controllata da un sovrano che governa dal trono che una volta apparteneva alla sua famiglia: basterà un passo falso per far condannare la sua tribù. Nel frattempo, Ali è stato esiliato per aver osato sfidare suo padre. Braccato dagli assassini, è costretto a fare affidamento sui poteri spaventosi che gli hanno donato i marid. Così facendo, però, minaccia di portare alla luce un terribile segreto che la sua famiglia ha tenuto nascosto a lungo. Intanto, nel desolato nord, si sta sviluppando una minaccia invisibile. E una forza capace di portare una tempesta di fuoco proprio alle porte della città. Un potere che richiede l'intervento di un guerriero combattuto tra un feroce dovere a cui non potrà mai sottrarsi e una pace che teme di non meritare mai.

DATA DI USCITA: 2 marzo










02. Heartstopper 3 - Alice Oseman


Charlie non avrebbe mai pensato che Nick potesse ricambiare il suo sentimento, ma ora sono ufficialmente fidanzati, e Nick ha anche trovato il coraggio di dirlo a sua madre. Ma ora deve dirlo anche agli altri; e la vita non è sempre semplice, anche se hai accanto qualcuno che ti ama. "Heartstopper" parla di amicizia, amore, lealtà, salute mentale. Unendo le storie private di Nick e Charlie, finisce per parlarci di qualcosa di più grande, che interessa tutti noi.

DATA DI USCITA: 2 marzo




















03. Truthwitch - Susan Dennard


Nelle Lande Stregate ci sono infiniti tipi di magia: tanti quanti i modi per mettersi nei guai, come ben sanno due giovani donne molto speciali.

Safiya è una Strega della Verità, ha il dono di riconoscere le menzogne. C'è chi ucciderebbe per avere quel potere, e così lei lo tiene ben nascosto, se non vuole essere usata come una pedina nello scontro tra gli imperi.

Iseult invece è una Strega dei Fili: sa vedere i legami invisibili che uniscono le persone attorno a lei, ma non riesce a percepire i sentimenti che la riguardano direttamente.

Le due ragazze hanno personalità complementari - impulsiva e focosa Safi, fredda e prudente Iseult - e soprattutto sono inseparabili. Tutto ciò che vogliono è essere libere di vivere le loro vite come un'avventura continua, ma le ombre della guerra si addensano sulle Lande Stregate. Con l'aiuto dell'astuto principe Merik, Safi e Iseult si troveranno a combattere contro imperatori, mercenari e uno Stregone del Sangue votato alla vendetta, decisi a tutto pur di dominare il potere di una Strega della Verità.

DATA DI USCITA: 16 marzo






04. Aurora Burning - Amie Kaufman, Jay Kristoff


I nostri eroi sono tornati. (Più o meno). Ci sono due notizie, una buona e una cattiva. Quella cattiva è che una forza oscura e antica sta per essere liberata nella galassia minacciando la sopravvivenza di ogni razza senziente che vive al suo interno. Qual è la buona? Ty e gli altri membri della Squadra 312 sono pronti a intervenire nuovamente per salvare la situazione. Tutto bene, se non fosse che incappano in una serie di tante piccole distrazioni che minacciano di distoglierli dalla missione, tipo il branco di gremp che li sta inseguendo per catturarli e accaparrarsi così la taglia messa sulla loro testa. O il gruppo di agenti AIG con inquietanti fiori argento per pupille pronti a tutto pur di mettere le mani su Auri. O, ancora, la sorella di Kal, ricomparsa dopo una lunga assenza, che non pare esattamente felice di rivedere il fratellino e che per di più ha un esercito syldrathi dalla sua. Con metà della galassia sulle sue tracce, la Squadra 312 non si è mai sentita così tanto desiderata. Quando Ty e i suoi scoprono che l' Hadfield è stata recuperata, per loro è tempo di uscire allo scoperto. Duecento anni prima, la nave-colonia era svanita, lasciando Auri come unica sopravvissuta. E ora nella scatola nera del vascello potrebbero essere contenute informazioni fondamentali per la salvezza di tutti. Ma il tempo è tiranno e, se Auri non sarà in grado di imparare a gestire in fretta il suo potere, la squadra e tutti i suoi sostenitori rischieranno seriamente di ritrovarsi più morti del Grande Ultrasauro di Abraaxis IV. Preparatevi a leggere di rivelazioni scioccanti, colpi in banca impossibili, doni misteriosi, e un'epica battaglia finale che segnerà il destino degli eroi più improbabili (e indimenticabili) di tutta la Legione Aurora, e forse dell'intera galassia.

DATA DI USCITA: 16 marzo