10 novembre 2023

Review Party: 'Lavinia' - Ursula K. Le Guin



Buongiornissimo come sempre :)

Come andiamo? Oggi torniamo a parlare di classici e che classici! E’ finalmente approdato sugli scaffali infatti l’ultimo lavoro di Ursula K. Le Guin, Lavinia, che punta a dare una voce ad una figura che nell’Eneide è citata, ma non parla mai, ossia per l’appunto la celebre moglie di Enea. Come sarà? Vediamo!


Ringrazio Franci per aver organizzato il tour e la casa editrice per la copia in anteprima.


Trama



UNICA FIGLIA DEL RE LATINO, la giovane Lavinia è corteggiata da Turno, re dei Rutuli. Il suo destino però è quello di sposare il principe esule venuto dall’Oriente, Enea, e da lui generare una stirpe che governerà il mondo. Un legame da cui nascerà un impero, ma al prezzo di un conflitto sanguinoso. Nonostante sia un personaggio cruciale nell’Eneide, in tutto il poema Lavinia non pronuncia una sola parola. Duemila anni dopo, finalmente Ursula Le Guin restituisce la voce alla principessa italica.


Prendendo in mano la propria sorte, la giovane svela ciò che Virgilio ha taciuto: la storia della sua vita, l’amore della sua vita.


Lavinia è una rilettura attuale ed emozionante degli ultimi sei libri dell’Eneide: un romanzo di austera bellezza che, come la migliore epica classica, parla di guerra e di passioni, intessendo un racconto ricco di dettagli e immaginazione, premiato con il Locus nel 2009.


 

Recensione


Si sa che le donne sono spesso bistrattate nella letteratura classica (e non) e che molti autori e autrici nel corso degli anni si sono fissati l’obiettivo di ridare dignità a queste figure con delle rielaborazioni o dei retelling. Non sempre questi tentativi sono riusciti con successo (vedi Arianna e vedi, come esempio positivo invece, Circe) e purtroppo l’abilità della scrittrice o dello scrittore è sempre determinante. Spesso infatti l’autore o l’autrice cade nello scontato, riscoprendo figure che non riescono a dare dignità al personaggio che si propongono di elevare e che anzi spesso ottengono l’effetto opposto. Diciamo anche che con Le Guin giochiamo in mani sicurissime e l’autrice ha più volte dato prova della propria straordinaria abilità senza proverbialmente sbagliare mai un colpo. Sarà dunque riuscita a misurarsi anche con questo nuovo genere così ostico? La risposta, ovviamente, è si.