31 agosto 2020

PRESENTAZIONE EVENTO 'Anomalia' - Nicola Camedda

Benvenuti, amici e amiche!


La tappa di oggi è introduttiva ad un evento che ci accompagnerà per le prossime settimane e che avrà come Anomalia di Nicola Camedda, sci-fi tutto italiano edito Multiplayer.


L’evento di presentazione del libro sarà un po’ diverso dal solito, perchè si comporrà di un blog tour di approfondimenti volti a incuriosire il lettore e a fargli scoprire a poco a poco di cosa parla il libro e a una settimana di post su IG per pubblicizzarlo.


Trama 


Nell’Ammasso Stellare Zero, la civiltà prospera grazie ai sorprendenti progressi raggiunti dalla ricerca scientifica. Il sistema predittivo di Bionneq è il suo più riuscito traguardo ma qualcosa sta per cambiare…


… un’Anomalia, un elemento che sfugge agli algoritmi predittivi e che rischia di condurre la civiltà sull’orlo dell’ennesimo e stavolta definitivo Annientamento. Questo almeno è quello che sostengono le alte cariche governative. Ma chi si cela davvero dietro l’enigmatico Edward, potente consigliere che sembra orchestrare l’intero corso degli eventi? Qual è il reale scopo della task force antiterroristica da lui instituita?


Un portentoso scenario futuristico in cui il peso del passato determina il presente, costringendo tutti i personaggi coinvolti a trovare il coraggio di rompere lo specchio delle apparenze per la ricerca della verità.












Scopri di più su: 

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Il blog tour è stato sviluppato per guidarvi gradualmente dal generale - il mondo della fantascienza e tutte le sue sfaccettature - al particolare - Anomalia e il suo approccio al genere.


Il viaggio inizierà quindi dal genere della fantascienza e da come è stato sviluppato nell’universo videoludico e letterario per poi andare ad approfondire la sua principale tematica: l’uomo e la tecnologia. Questo tema a dir poco vasto verrà sviluppato nell’arco dell’evento sotto diversi punti di vista analizzando l’uso che ne fa Anomalia.  



Le tappe del Blog Tour saranno quindi le seguenti:


1 Settembre — Il genere della fantascienza nella letteratura - Il Mondo di Sopra


2 Settembre — La fantascienza e il cinema - Appunti di Zelda


3 Settembre — Ambientazione di ‘Anomalia’: Quanto è Lontana dal nostro presente? - Il Labirinto dei Libri


4 Settembre — I Personaggi di Anomalia - Francelovebooks


5 Settembre — Uomo e Tecnologia: le Tematiche di Anomalia - RedKedi


6 Settembre — Tecnologia: tra opportunità e pericolo, come viene inserita in Anomalia - Libri, Libretti, Libracci


7 Settembre — Intervista all’autore - Raggywords


30 agosto 2020

'Poirot Sul Nilo '- Un Anno con Agatha Christie: La Regina del Giallo



Amici e amiche, benvenuti alla prima tappa de Agatha Christie La Regina del Giallo.


Oggi, come inaugurazione dell’evento e primo appuntamento di questa serie di recensioni che ci accompagnerà per un anno, parliamo di Poirot sul Nilo, una delle opere più famose dell’autrice.


Se state pensando che quest’opera sia stata scelta come prima perché è a tema ‘vacanziero’, be’, avete proprio ragione ;)!


Trama


Il destino ha riunito un eterogeneo gruppo di viaggiatori sul lussuoso battello da crociera Karnak, in navigazione sul Nilo. Tra di essi la personalità dominante è senz'altro rappresentata dall'affascinante Linnet Ridgeway, la ragazza più ricca d'Inghilterra, abituata a essere sempre al centro dell'attenzione. Attorno a lei gravitano un fidanzato respinto e diversi accaniti ammiratori che se ne contendono i favori. Ciascuno dei personaggi ha però una sua storia e un suo segreto da custodire, accuratamente nascosto sotto un'inappuntabile facciata di rispettabilità e di perbenismo. Fra i turisti c'è anche Hercule Poirot, una volta tanto in vacanza, ma anche in questa occasione il suo ozio è destinato a durare poco. Nel giro di poche ore, infatti, a bordo del Karnak si consumano ben due delitti, e la tranquilla crociera si trasforma in una disperata caccia ad un assassino diabolicamente astuto.











Recensione: 


Prima di iniziare metto le mani avanti dicendo che la mia esperienza con l’autrice è piuttosto ridotta, ma per me significativa. Ho letto un paio delle sue opere più celebri (ma casualmente è stata la mia prima volta con Poirot sul Nilo), ho guardato quasi tutti gli episodi della serie televisiva di Poirot più famosa e ho visto varie rappresentazioni teatrali di alcune sue opere. Non ho mai davvero approfondito i suoi libri, però, quindi shame on me. Questo evento è però proprio l’occasione perfetta per rimediare a questa grave mancanza!


Senza ulteriore attesa, iniziamo!


Devo ammettere che ero piuttosto scettica su questo libro, perché essendo uno dei più famosi  della Christie avevo molta paura di esserne delusa. Per altro uscirà il film prossimamente, sull’onda del successo di Assassinio sull’Oriente Express di Branagh, quindi olè!


Se non sapete nulla di questa storia, be’, il nostro Poirot si gode una meritata vacanza in Egitto, su una nave da crociera lungo il Nilo. Peccato che immancabilmente ci scappi il morto lol (ma dai ahah?). In questo caso la vittima è una ricchissima ereditiera, bella e famosa, in luna di miele. Molti sono i possibili assassini: l’ex del marito della vittima, gelosissima per il matrimonio dei due, i contabili della vittima che non sembrano navigare in acque sicure dal punto di vista finanziario, misteriosi cleptomani… Una classica storia alla Christie, insomma, molto più complessa di quello che inizialmente può sembrare!


La cosa che mi ha stupito di questo libro - e che avevo già notato in altre opere della Christie, ma che obiettivamente non mi ricordavo - è la semplicità con cui è scritto. Un’indagine di Poirot è sempre uno sforzo intellettivo, bisogna leggere meticolosamente e prestare attenzione ai ragionamenti del detective per poter seguire il filo. Proprio per questo lo stile dell’autrice, se non fosse così semplice e lineare, potrebbe compromettere seriamente la capacità di comprensione del lettore e appesantire la lettura inutilmente. 

Per fortuna però non è questo il caso. La scrittura della Christie infatti è brillante nella sua semplicità. E’ lineare, facile da seguire se si legge con un minimo di attenzione e non appesantisce la materia, complessa già di per sé. Per di più l’autrice non disdegna qualche battutina sottile qua e là! Leggerlo è quindi un vero piacere e se siete spaventati dai racconti gialli per questo motivo, potete andare sul sicuro e stare tranquilli con questo!



In generale, però, non mi sento di dire che questo libro è perfetto, perché per la prima metà succede poco e niente, mentre invece nel resto della storia succedono un milione di cose un po’ affrettate. La risoluzione dell’enigma, poi, è lontana dagli sfarzi di Assassinio sull’Oriente Express, per dirne uno, o Dieci Piccoli Indiani, libri con soluzioni assolutamente geniali e innovative. Non è certamente un brutto libro ed è validissimo dal punto di vista del mistero, perché l’indagine è condotta con tutti i crismi e la curiosità di scoprire chi è l’assassino viene indubbiamente, ma non è nemmeno un libro incredibile.


27 agosto 2020

Review Party: 'Il Mondo Nuovo' - Aldous Huxley


Buongiorno, amici!

Oggi devo ammettere di essere leggermente emozionata, perchè ho l’opportunità di recensire uno dei miei classici preferiti e personalmente quella che credo essere una lettura fondamentale nella vita. Ringrazio dunque l'organizzatrice dell'evento, Beezus, e la CE per la copia omaggio!


Ebbene si, faccio queste affermazioni ardite senza timore ahahah, ma per Il Mondo Nuovo questo ed altro. L’ho infatti letto più volte in momenti diversi della mia vita e ogni volta ne sono rimasta assolutamente affascinata e orripilata come fosse la prima.


Così come con Jane Eyre, è molto difficile recensire un classico senza analizzarlo, ma non è questo il luogo ne sono io la persona giusta per farlo. Quella che trovate di seguito è dunque una lista di tutti gli spunti di riflessione interessanti offerti dal libro secondo la sottoscritta e un parere personale sullo stesso!


Trama



Il culto di Ford domina uno Stato totalitario in cui ogni aspetto della vita viene pianificato in nome del razionalismo produttivistico e tutto è sacrificato al mito del progresso. Concepiti e prodotti industrialmente in provetta, i cittadini sono liberi da fame, guerra, malattie e possono accedere liberamente a ogni piacere. In cambio, però, devono rinunciare a emozioni e sentimenti, a ogni manifestazione della propria individualità. Devono produrre e consumare e, soprattutto, non amare. Un romanzo visionario, dall’inesausta forza profetica, sul destino dell’umanità e sulla forza di cambiarlo.













Recensione:


Il Mondo Nuovo è superiperfamossissimo e quasi tutti gli studenti ormai sono costretti (chi più chi meno) ad affrontarlo ad un certo punto della loro carriera scolastica. Se però non sapete assolutamente nulla della trama - strano, ma possibile - ecco in arrivo un riassuntone solo per voi. Si tratta di un libro distopico, ambientato in un mondo dove il grande progresso tecnologico ha permesso di debellare le malattia e condurre al benessere collettivo. La scomparsa della paura della morte e il conseguente problema di sovrappopolazione, hanno richiesto perciò di ripensare completamente l’umanità e il suo sviluppo. Nella società inventata da Huxley ciò è stato fatto ispirandosi alla produzione in serie inventata con il Modello T, da Henry Ford. Quest’ultimo è ricordato come una divinità e il modello di produzione in serie è applicato ad ogni cosa, persino agli esseri umani mediante un rigido controllo delle nascite. Fin da appena nati, poi, gli embrioni sono progettati per crescere geneticamente divisi in classi sociali. La prima e più importante è la classe di Alpha, i più intelligenti e adatti a ruoli amministrativi e organizzativi, e l’ultima è quella degli Epsilon, uomini mantenuti in uno stato di quasi bestialità, guidati da pochi semplici impulsi elementari e sfruttati per i lavori pesanti e come bassa manovalanza. Anche altre classi sociali naturalmente intercorrono tra gli Alpha e gli Epsilon, dividendo gli umani per intelligenza, competenze e settori ai quali le loro abilità specifiche sono destinate. 

Proprio a causa di questo rigido controllo delle nascite e dell’indottrinamento sociale e culturale al quale i bambini sono sottoposti fin da piccoli, i concetti di ‘madre’, ‘padre’, ‘maternità’, ‘matrimonio’ e ‘monogamia’ sono stati del tutto cancellati in favore della creazione di una società dove tutti sono di tutti, non esistono partner fissi e la sessualità viene esaltata ed usata come strumento per il piacere. A questo sono in particolare destinate le donne, alcune persino lodate per la loro ‘pneumaticità’, ossia il loro talento e la loro predisposizione al dare piacere sessuale.

Va da sé che arte, musica, religione e letteratura sono state eliminate nel processo di trasformazione dalla vecchia società a quella nuova perché considerate antiquate e anacronistiche per le idee che perpetravano. Allo stesso modo, lo studio della storia pre-Ford è bandito perché inutile al mantenimento del nuovo status quo.


In questo mondo dove gli uomini sono tutti uguali e assimilabili, dove le persone dividono la loro vita tra lavoro e svago - e quest’ultimo si compone di droga, cinema che stimolano i sensi e rapporti sessuali con chiunque - qualcosa cambia nel momento in cui Bernard, un’Alpha con un difetto fisico che lo distingue dagli altri Alpha e una forte tendenza a mettere in dubbio quello che la società da per certo, decide di andare in vacanza nelle zone selvagge. Queste ultime sono aree abitate da persone che vivono come nell’era pre-Ford e Bernard decide di visitarle per avere una prospettiva diversa sulla propria vita e sulla società nella quale è cresciuto e smettere di dubitare di essa. Qui incontrerà John ‘il Selvaggio’, un giovane che non ha mai conosciuto il mondo di Bernard e che, incuriosito, decide di tornare con esso nel Nuovo Mondo ed esplorare la società dell’Alpha. Come reagirà la società Fordiana a John, un uomo abituato a considerare i propri genitori come tali, che conosce l’idea di famiglia e che ha studiato il proprio passato attraverso le opere di Shakespeare (fun fact: ‘brave new world’ è proprio una citazione da una delle opere più celebri del Bardo, la Tempesta)?




Sicuramente una delle cose più significative ed interessanti di questo libro è l’idea di base. Huxley vedeva nella crescente modernizzazione un pericolo e un segno inequivocabile che la società stesse andando verso un terribile tracollo che lui stesso cerca di rappresentare, seppur estremizzato, nella sua opera. Il Mondo Nuovo è dunque un monito a tutti noi e un avvertimento di quelli che potrebbero essere i disastrosi risultati di uno sviluppo incontrollato. 

Se il tema della tecnologia, del progresso e del suo sviluppo incontrollato vi incuriosisce, allora questa è sicuramente una lettura che vi consiglio, perché offre un punto di vista alternativo - come fanno anche molti altri classici - che teme cosa la razza umana possa fare se supportata da una tecnologia sempre migliore e dalla scomparsa della paura della morte.


26 agosto 2020

Recensione: 'La Corona di Mezzanotte' (Il Trono di Ghiaccio #2) - Sarah J. Maas

Buongiorno, amiche e amici!

Oggi torno a parlarvi di una serie iniziata anni e anni fa e poi abbandonata. Tutti la amano, però, e del resto le seconde possibilità non si negano a nessuno *wink wink*.


Trama



Celaena è sopravvissuta ai lavori forzati nelle miniere di Endovier e ha vinto la gara all'ultimo sangue per diventare la paladina del re. Da mesi il suo compito è uccidere per conto della corona, ma lei non ha mai rispettato il giuramento di fedeltà al trono: ha concesso alle vittime la possibilità di fuggire e ne ha inscenato la morte. Presto però Celaena dovrà preoccuparsi di qualcosa di più pericoloso dell'ira del sovrano. Nei sotterranei del castello cova una minaccia oscura e devastante, forse legata agli antichi riti magici banditi dal regno...
















Recensione:


Dunque dunque, la mia esperienza con Il Trono di Ghiaccio è iniziata qualche anno fa, come forse ricordate (e se non lo ricordate, ecco) e non è stata esattamente brillante. Mai dire mai, però, e visto che tutti amano la serie, be’, qualcosa di buono deve pur esserci, no?


Quindi ho colto al volo l’occasione dell’uscita del nuovo volume a fine settembre (e dell’evento organizzato da Bea, che ringrazio molto) per affrontare La Corona di Mezzanotte.


Ora, ogni lettura di Saretta è un po’ burrascosa per me e questo libro presenta tutti i classici problemi ormai sappiamo bene saranno presenti in ogni suo libro (per una disamina più dettagliata vi rimando a questa recensione). Devo però ammettere che c’è qualche miglioramento ed è proprio di questi che voglio parlarvi. Ovviamente, si sa che molti elementi non-sense, anacronistici, problematici sono tipici di Sarah e questo libro non fa eccezione. Vi citerò le chicche a fine articolo!


Riguardo ai ‘miglioramenti’, be’, la nostra Sarah comincia ad avere un po’ di ideuzze che non sono male. Caelena è infatti la Paladina del Re e sta lavorando per lui togliendo di mezzo ogni possibile oppositore. In realtà però non sta uccidendo nessuno e anzi aiuta questi poveretti a scappare e a costruirsi una vita altrove. Nel mentre, lei e il Principino hanno definitivamente chiuso e gli interessi amorosi di lei FINALMENTE possono spostarsi da qualche altra parte (aka verso la persona che io preferivo fin dall’inizio lol).


La prima cosa che ho apprezzato di questo nuovo capitolo - perchè diciamocelo chiaro: il primo  era un po’ insipido - è l’introduzione di più politica e meccanismi di palazzo che rivelano nuovi lati di personaggi che già conosciamo, soprattutto il re e figure di primo piano tra i ribelli. 

Anche Caelena finalmente mostra un po’ della sua abilità di cui per ora abbiamo quasi solo sentito parlare ed era decisamente ora si mostrasse un po’ per la guerriera che dice di essere (e a quanto pare comincia ad essere lol). Ah, persino Dorian smette di essere inutile e mostra un nuovo lato di sé più tormentato, sofferente per un amore perduto e con delle capacità uniche e misteriose che saranno centrali alla storia.


Riguardo alla vera e propria vicenda, questo libro è davvero un po’ un intermezzo. Scopriamo che la vita di palazzo è molto più difficile di quello che sembra e appare sempre più evidentemente come il re sia corrotto e malvagio, disposto a tutto pur di tenere saldamente il proprio potere. Caelena in particolare non riesce ad ambientarsi bene ed è costantemente dilaniata dai dubbi e dalla tentazione di ribellarsi al governo ingiusto di Adarlan. 

Un potere oscuro è però all’orizzonte e minaccia l’intero regno e pare Caelena sia la chiave per la faccenda e nasconda dei segreti piuttosto importanti anche lei. Ah e ricordate il passaggio misterioso e le gallerie dietro la camera della nostra paladina? Non scordatelo ;)!


24 agosto 2020

Review Party: 'Pelle di Mille Bestie' - Stéphane Fert


Buongiorno, amici lettori!

Oggi si torna a parlare di graphic novel e si torna a parlare di Tunuè. Nel loro catalogo hanno sempre dei titoli particolarmente attenti a importanti temi contemporanei, anche se sovente trattati con linguaggi non convenzionali e Pelle di Mille Bestie non fa eccezione. 

Devo ammettere che non conoscevo la graphic prima che che l'organizzatrice, Silvia, proponesse l'evento, ma ODDIO sono felice l'abbia fatto e la ringrazio per avermi selezionato.

Un grazie anche alla casa editrice per la copia omaggio e per il resto allacciate le cinture perchè con questa storia ne vedrete delle belle, altrochè!

Trama

Belle è davvero bellissima e tutti i ragazzi del villaggio la vogliono ma rifiuta la prospettiva di un matrimonio che non avrebbe scelto e fugge per rifugiarsi nelle profondità della foresta. Lì, il re Lucane la raccoglierà, poi lo adorerà follemente. Da questa unione nascerà una bambina, Ronce, il cui destino sarà profondamente influenzato dalla scomparsa di sua madre. Aiutata dagli spiriti animali e dalla dedizione della bella Lou, riuscirà a far prevalere la libertà e la forza dellamore sulla brama di potere e la morte Un superbo adattamento dai Grimm che parla al cuore del lettore contemporaneo, e modula consapevolezza di genere, umorismo, attenzione per i dettagli e personaggi articolati e ben caratterizzati.







Trama

Pelle di Mille Bestie è quella graphic novel che non ti aspetti. Ma proprio per niente.

Sembra in effetti la classica bella favoletta del principe che vuole salvare la propria principessa prigioniera di una maledizione, ma lì finiscono le somiglianze e ‘classica fiaba’ non è affatto il modo in cui descriverei questa storia. Certo, tutti gli elementi canonici ci sono: una splendida donna che si vede obbligata con un incantesimo a sposare un uomo malvagio, una principessa costretta all’esilio e poi richiamata esclusivamente per sposarsi, una maledizione e il bacio del vero amore come unico modo per spezzarla… Solite cose, ma poi finisce lì.




La vera forza di questa graphic novel è illudere il lettore di trovarsi di fronte a una bella fiaba e poi tirargli regolarmente dei pugni in faccia. I colori pastello, le atmosfere fiabesche e le tematiche a cui tutti sono molto abituati quando si tratta di una storia per bambini sono solamente un travestimento che nasconde il completo stravolgimento dell’idea canonica di ‘fiaba’.

Fin dalle prime pagine, infatti, l’autore non si fa nessun tipo di problema a inserire spietate critiche alla società della fiaba, la quale naturalmente è solo uno specchietto per le allodole per infierire pesantemente sul mondo a noi contemporaneo. Si pensa di essere di fronte a qualcosa di classico, invece si viene fin da subito confrontati con commenti apparentemente insignificanti, ma in realtà estremamente duri sul ruolo subordinato della donna, sull’assenza di personaggi omosessuali nella letteratura, sulla morte e sul lutto…


14 agosto 2020

Recensione: 'Beauty Queens' - Libba Bray

Buongiorno, amici. Ah, Beauty Queens.

Ho iniziato questo libro grazie a Miss Fiction e ai suoi consigli, quindi molto obbligata.


Se volete un libro che tratta temi estremamente seri e attuali con una scrittura vivace e divertente, allora questo è il libro per voi. Leggere per credere!


Trama


The 50 contestants in the Miss Teen Dream pageant thought this was going to be a fun trip to the beach, where they could parade in their state-appropriate costumes and compete in front of the cameras.


But sadly, their airplane had another idea, crashing on a desert island and leaving the survivors stranded with little food, little water, and practically no eyeliner.


What’s a beauty queen to do? Continue to practice for the talent portion of the program - or wrestle snakes to the ground? Get a perfect tan - or learn to run wild? And what should happen when the sexy pirates show up?


Welcome to the heart of non-exfoliated darkness.














Recensione:


Nel suo video Miss Fiction chiarisce immediatamente di ‘non fermarsi alla copertina’ ed è la stessa cosa che dico io a voi. Diciamocelo, questo mix tra Apocalypse Now e Miss Italia è assolutamente atroce, ma vi prego, vi prego, vi prego NON fermatevi alla copertina, vi assicuro che il contenuto è di tutt’altra risma.


Giusto per darvi due idee sulla trama, se avete visto Lost, l’idea di base è la stessa: un disastro aereo e un atterraggio di fortuna su un’isola deserta, con solo le proprie forze e le risorse naturali dell’isola a disposizione per sopravvivere. Qua finiscono però le somiglianze con Lost. Peccato, infatti, che le passeggere del volo siano le contestanti di Miss Teen Dream, ossia le aspiranti reginette del concorso di bellezza più famoso degli Stati Uniti. Non proprio le persone più adatte a cavarsela nella natura selvaggia, no?


Beauty Queens è quindi la storia di questo gruppo di ragazze e delle mille peripezie che devono affrontare per sopravvivere. 


Non fatevi ingannare dalla trama apparentemente semplice, perché questo disastro aereo è solo una scusa per imbastire una sorta di romanzo di formazione. Le partecipanti sono infatti ragazze giovanissime, molto diverse tra di loro, ma tutte fin dalla tenera età vittime dello show business e portate a reprimere la propria individualità a favore dell’apparenza, soprattutto televisiva, così da risultare più amabili e affascinanti ai giudici dei concorsi e più consone all’idea di donna che la società perpetra.

A tutte loro sono stati inculcati fin dalla tenera età i segreti per vincere un concordo di bellezza e soddisfare i requisiti degli esaminatori. Non rispondere mai male, non aspirare ad una carriera, ma preferire lo stare in casa, puntare ad avere una famiglia e un matrimonio altrimenti non si è davvero 'donne realizzate’, curare sempre il proprio aspetto e apparire impeccabile in ogni situazione, perché è la cosa più importante e l’unica per la quale una donna viene notata, non essere mai scortese ne dire parolacce, non abbuffarsi mai per non ingrassare, limitarsi alle ‘attività femminili’ e aborrire il sesso e qualsiasi cosa sia vagamente sessuale, non dire mai di ‘no’ e sentirsi fortunata se un uomo, chiunque esso sia, prova interesse sentimentale o fisico per una donna… Questi sono solo alcuni dei dogmi che le giovani protagoniste sono state portate ad accettare dal sistema dei concorsi di bellezza e in generale dalla società nella quale sono cresciute. Servirà un’esperienza estrema come un disastro aereo per farle riflettere sulla propria situazione e unirle nella lotta contro la discriminazione.


Durante il libro le nostre eroine, però, capiranno lentamente che si, va bene dire parolacce, va bene non scusarsi se si esprime la propria opinione, va bene urlare, va bene protestare di fronte ad un’ingiustizia, va bene aspirare ad una carriera di successo, va bene dire di ‘no’ e che un ‘no’ è un ‘no’, punto e basta, va bene amare il sesso e va bene avere delle giornate no… Potrei andare avanti all’infinito!



“Why do girls always feel like they have to apologise for giving an opinion or taking up space in the world? Have you ever noticed that?” Nicole asked. “You go on websites and some girl leaves a post and if it’s longer than three sentences or she’s expressing her thought about some topic, she usually ends with, ‘Sorry for the rant’ or ‘That may be dumb, but that’s what I think.’”



Beauty Queens è un libro fortemente femminista che mette in luce i problemi del mondo dei concorsi di bellezza e per estensione della nostra società ancora patriarcale e maschilista.


Non pensate ci sia solo del femminismo, però! 

10 agosto 2020

Presentazione Evento 'Un Anno con Agatha Christie La Regina del Giallo'

 Buondì, amici e amiche!


Benvenuti alla presentazione di un evento molto speciale che ci vedrà insieme per 12 lunghi mesi.. Ebbene si, proprio 12 mesi!

Come avete letto dal titolo del post, infatti, quale modo migliore di omaggiare una delle scrittrici più famose di tutti i tempi che leggere una piccola parte (ma pur sempre più di uno!) dei suoi capolavori?


Se siete curiosi di scoprire di cosa si tratta e cosa andremo a fare nel dettaglio, be’, continuate a leggere ;) …




Esattamente cento anni fa, dalla penna di Agatha Christie, nasceva uno dei personaggi più affascinanti che il genere giallo abbia mai conosciuto, Hercule Poirot, l'investigatore belga che grazie alle sue “celluline grigie” è riuscito a risolvere tantissimi casi e ad affascinare i nostri cuori. Protagonista di trentatré romanzi e cinquantaquattro racconti, fa il suo debutto con Poirot a Styles Court nel 1920 e conclude le sue avventure nel 1975 con Sipario.


In occasione dei cento anni dalla pubblicazione di Poirot a Styles Court, abbiamo deciso di organizzare, in collaborazione con la Mondadori, un evento per celebrare al meglio questo compleanno, creando un programma speciale per rendere omaggio al caro Poirot, ma soprattutto alla sua creatrice.


Agatha Christie, oltre a inventare questo personaggio così raffinato con i suoi caratteristici baffi e il suo immancabile capello, ne ha inventati tanti altri che secondo noi si meritavano uno spazio ben preciso nel nostro evento.


Un anno con Agatha Christie. La regina del giallo è l’evento svolto per celebrare e onorare Agatha Christie. A differenza di molti eventi sarà lungo, appunto durerà un anno, in modo da dare visibilità a questi romanzi intriganti e ricchi di mistero che ci hanno sempre affascinato.


La struttura del nostro programma è semplice, leggeremo dodici libri per dodici mesi e alla fine di ogni mese pubblicheremo la recensione.

I libri che andremo a trattare sono i seguenti:


Agosto: Poirot sul Nilo

Settembre: Poirot a Styles Court

Ottobre: Poirot e la strage degli innocenti

Novembre: Assassinio sull'orient express

Dicembre: il Natale di Poirot

Gennaio: macabro quiz

Febbraio: dieci piccoli indiani

Marzo: c'è un cadavere in biblioteca

Aprile: tre topolini cechi

Maggio: assassinio allo specchio

Giugno: il terrore viene per posta

Luglio: miss Marple giochi di prestigio


Se siete ancora più curiosi dopo aver letto questa presentazione, ci rivediamo il 30 per la prima recensione de Poirot sul Nilo!


Nel mentre, un grazie a Bea per la pazienza nell’organizzare. Vi lascio la lista dei blog partecipanti, a presto!




Rainy

8 agosto 2020

Review Party: 'Fiamme nella Palude' - Eoin Colfer


Amici, buongiorno e, lasciatemelo dire, che giorno!

Oggi infatti torna alla ribalta uno degli scrittori preferiti della mia infanzia, il signore di Artemis Fowl e dei piccoli supercattivi geniali, Eoin Colfer!

Lo scrittore irlandese ha infatti sfornato un’altra opera in pieno stile ‘Colfer’ senza rinunciare agli elementi magici a lui tanto cari e oggi sono qui per parlarvene!


Ringrazio la OscarVault per avermi permesso di organizzare un evento per un autore a cui tengo così tanto, tanto ammmmore per tutta la squadra. Un grazie gigante anche ai miei compagni di avventura in questo RP ^^.


E ora andiamo!


Trama

Un tempo volava alto nei cieli e bruciacchiava folle inferocite. Per secoli il suo nome ha terrorizzato uomini e donne. Un tempo. Ora Vern cerca di nascondersi dalla rumorosa petulanza dei turisti sulle barche delle visite guidate del bayou, la zona paludosa della Louisiana. Si è ridotto ad accendersi le Marlboro con le fiamme che gli escono dal naso, a bere vodka Absolut con addosso una T-shirt di Flashdance e a farsi delle maratone di Netflix in un miserabile capanno da pesca. È un sopravvissuto, l'ultimo della sua stirpe: è l'ultimo drago. Il giovane Everett "Miccetta" Moreau, invece, è un giovanissimo scapestrato, un quindicenne aspirante piccolo malvivente che ha appena cominciato a lavorare per un piccolo contrabbandiere, quando vede il suo capo cadere sotto i colpi di un poliziotto corrotto, Regence Hooke, la quintessenza del Cattivo capace di ogni nefandezza, facile da temere, facilissimo da odiare. Hooke quella notte fatale è all'inseguimento dello scomodo testimone oculare, quando quest'ultimo, ossia Everett, si ritrova all'improvviso sollevato per aria e salvato da morte certa da... un drago? La palude può creare strani sodalizi proprio come quello che Everett finisce per intrecciare con il predatore volante. Sarà lui a rifornirlo di vodka, a tenergli compagnia ecc., in cambio della sua protezione da Hooke. Non ci vuole un genio per capire che ben presto questi tre - Vern, Everett e Hooke - diventeranno i protagonisti di un conflitto pieno di fuoco e fiamme che sfocerà nella più classica resa dei conti. Come andrà a finire? Con la definitiva estinzione dei draghi? Oppure i giorni di gloria di Vern sono tornati?


Recensione: 


Fiamme nella Palude è l'ultima opera di Colfer, celebre autore di Artemis Fowl, e tutti gli appassionati della sua serie più famosa ritroveranno qui gli elementi che hanno fatto innamorare dell’autore: protagonisti convincenti, spigliati, situazioni al limite dell’assurdo e tanta, tanta ironia. 


Questo libro è la storia di Everett ‘Miccetta’ - soprannominato così a causa di uno sfortunato incidente d’infanzia - e Vern, l’ultimo (pare) drago esistente. Vern vive tranquillo nella sua palude, nascosto al resto del mondo per vari motivi, bevendo litri di vodka e passando le giornate come può. 

Tutto cambia, però, quando Miccetta per caso si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato e assiste ad un omicidio. L’ausiliario Hook, infatti, poliziotto senza scrupoli  e corrotto, cercando di scalare la gerarchia della malavita locale, uccide un potenziale rivale e Miccetta filma il tutto. Tradito poi dalla propria goffaggine, Miccetta fugge attraverso la palude per scampare a Hook, il quale ha tutte le intenzioni di liberarsi permanentemente dello spione. Miccetta capita quindi per caso nel territorio di Vern e, seppur non nel migliore dei modi visto che il drago non ha particolare simpatia per gli umani (e vorrei vedere, i suoi ricordi sono costellati di folle furenti armate di forconi), così iniziano la loro amicizia e questa storia.


Storia che, giusto per darvi un’idea di quanto sia assurda (e per questo divertente), unisce una creatura mitologica come un drago, ad un adolescente sull’orlo di una crisi di nervi, ai film cult di vent’anni fa, ai Green Day, alla mafia e alla New Orleans dei giorni nostri. Prego, correte a ordinare la vostra copia.


Ora, se siete fan dello stile di Colfer, sapete già quali sono i punti a favore di questa storia, ma diamo un attimo per scontato il fatto che nessuno di voi abbia letto Artemis Fowl (che per altro vi consiglio, perché è una delle sage per ragazzi migliori di sempre, a mio parere). Cosa c’è da aspettarsi? Semplice, una scrittura delirante. Eoin è un mago nel descrivere le situazioni, anche drammatiche, con un misto di serietà e ironia. Condisce infatti ogni cosa che scrive con sagaci battute, colorite metafore e in questo caso una volgarità spassosamente esagerata, rendendo la lettura davvero divertente. Se siete alla ricerca di un libro leggero per svagarsi, questo fa sicuramente per voi! Un avvertimento però: se Artemis Fowl è e rimane una serie per ragazzi, questo è il primo tuffo di Eoin nei fantasy per adulti. Abbandonate ogni innocenza, voi che entrate ahah.