oggi finalmente vi recensisco una delle uscite più attese dello scorso mese, che ha suscitato entusiasmi e scalpore per la sua ironia e originalità: Il Club delle Seconde Occasioni.
Un libro che non avevo in programma di leggere, confesso, ma che sono stata costretta a riconsiderare vista la marea di commenti positivi e la campagna pubblicitaria a dir poco massiccia messa in campo dalla DeA... E menomale!
Senza ulteriore indugio iniziamo questa recensione c:
Cosa c’è di peggio che essere scaricati di punto in bianco dalla ragazza che si ama
disperatamente? Niente, River Dean ne è convinto al cento per cento. Perché è proprio quello che gli è capitato in un inaspettato pomeriggio di fine primavera: Penny l’ha mollato, senza una parola, una spiegazione. E senza nemmeno un passaggio a casa. Se n’è andata, lasciandolo da solo, a piedi, dall’altra parte di Los Angeles. River si mette quindi in cammino, deciso ad autocommiserarsi per il resto dei propri giorni. Finché un’insegna richiama la sua attenzione. Un’insegna che promette una Seconda Occasione a chiunque abbia il coraggio di mettersi in gioco. L’insegna di un gruppo di supporto per ragazzi problematici. Senza pensarci due volte, River si unisce al club. È pronto a tutto pur di guadagnarsi la sua seconda occasione. Anche a mentire spudoratamente e a innamorarsi, di nuovo.
Pieno di equivoci esilaranti e personaggi irresistibili, Il Club delle Seconde Occasioni è un vero e proprio caso editoriale: acclamato dalla critica ancor prima della pubblicazione negli Stati Uniti, diventerà un film per Paramount Pictures. Un romanzo che vi farà piangere, ridere e riflettere. Ma soprattutto che vi rimarrà nel cuore per molto, molto tempo.
Copertina Originale:
(Se devo dirla tutta quella americana è più pucciosa, però anche quella italiana è tenerosa *-*)
Inter(re)view*:
Buongiorno signora Reinhardt...
Dana: Oh, chiamami pure Dana!
Benissimo, allora buongiorno Dana. Devo dire che prima di incontrarla ho fatto qualche ricerca sul suo libro e ne sono rimasta allibita: Goodreads lo bolla con un neutro 3.56/5 stelle e le recensioni sono 105 per 286 valutazioni in punteggio. Pochissimo.
Dana: Per fortuna non ci si basa sulle statistiche di Goodreads per leggere un libro, no?
Umm... Si e no. Cioè, il fatto che sia stato tradotto vuol dire che alle CE italiane è piaciuto parecchio, però con così poche recensioni e un punteggio diciamo medio non sapevo sinceramente che fare ed ero tentata di non leggerlo, per poi ricredermi e decidere di dargli una possibilità: GRAZIE A TUTTI GLI DEI DELLA SCRITTURA MI SONO RICREDUTA.
Dana: ... Non so più dove voglia andare a parere, confesso: mi ha disorientata.
Ah, mi perdoni. Quello che voglio dire è che questo libro potrà anche avere - inspiegabilmente - poche recensioni, ma è una perla di rarissima beltà (?) e sono grata alla DeA per averlo portato qui *-*.
Dana: A-ha! *un gigantesco sorriso le spunta sulla faccia* Quindi il libro le è piaciuto...?
As-so-lu-ta-men-te SI! Avrei voluto spesso prendere il protagonista a sberle, ma si, si, si! *-* Sa, parliamone, le va?
Dana: *leggermente intimorita dagli evidenti disturbi mentali di Rainy* Assolutamente ^^
Bene, vorrei prima di tutto iniziare con una citazione (cosa che non faccio mai, ma qua è più esplicativa di tante parole...):
"Fin dal pomeriggio in cui Penny Brockaway mi scaricò nel bel mezzo del lago di Echo Park, non credevo nel destino.
Prima di dare libero sfogo alla vostra fantasia, immaginandomi chiuso in un sacco per cadaveri, a sprofondare nel fondale di quell'acqua sporca, devo precisare che mi scaricò nel senso che mi lasciò, che prese il mio cuore e lo calpestò con un paio di quei brutti stivaletti che le piacevano tanto, e poi si mise al volante del suo SUV e ci passò sopra, prima di raccogliere i resti e gettarli nella compostiera."
Dana: Hai scelto come citazione per iniziare una recensione l'incipit del libro? Cioè un incipit per iniziare una recensione? *espressione evidentemente perplessa*
Si, lo so, potrà non essere la scelta più originale nè tantomeno quella più geniale di questa settimana, però mi sembra un ottimo passaggio per introdurre sia il protagonista sia l'elemento che ci accompagnerà e non ci lascerà mai fino alle ultime pagine.
Dana: Umm... Potresti avermi incuriosito - nonostante sappia già tutto di questo libro, ovviamente: prego, allora, di cosa parla questo libro?
Dunque, Il club delle seconde occasioni, iconico titolo di questo libro (forse persino più di quello americano) è la storia - narrata in prima persona - di River, un ragazzo che viene mollato nel bel mezzo di un lago (su un pedalò, intendiamoci) dalla sua (ex)ragazza Penny e che comincia così un lungo viaggio a piedi per tornare a Los Angeles trovando per caso il "Club delle Seconde Occasioni", un gruppo di supporto per ragazzi con problemi di vario genere e che gli cambierà decisamente la vita. Sha-baam!
Dana: Non avrei saputo riassumerlo meglio, anche se "cambierà decisamente la vita" è decisamente esagerato.
Hai perfettamente ragione, ma i cambiamenti a cui va incontro River in questo libro gli cambiano almeno l'adolescenza e la vita che sta vivendo in questo momento, quindi l'espressione ha una sua ragione d'essere u.u
Dana: ... Si, potrebbe anche avere ragione. Dunque qual è l'elemento che "ci accompagnerà e non ci lascerà mai fino alle ultime pagine"?
Semplicemente è l'ironia. Questo libro è così pieno di monologhi ironici, battute, dialoghi assurdamente divertenti alternati a momenti più seri e tragici in un mix esplosivo che si legge tutto d'un fiato a una velocità pazzesca. Senza mai cadere nel pesante o nel noioso, la scrittura di questo libro e della qui presente Dana è promossa a pienissimi voti.
Dana: Be', non posso fare a meno di ringraziarla!
Il libro prende le mossa a Los Angeles, dove il nostro River vive ed è l'unico adolescente di sua conoscenza senza macchina. Proprio questo elemento sarà la causa del suo arrivo al Club e uno dei maggiori indici di maturazione del nostro River: se a inizio libro si ostina a muoversi a piedi rigettando l'autobus, da metà in poi comincerà a prendere anche i mezzi pubblici per finire con il conseguimento della patente che corona il suo percorso di crescita. E se vi steste chiedendo: "Ma a me cosa importa di questi insulsi dettagli?!", be', miei cari, i dettagli sono proprio quello che fanno di questo libro un bellissimo libro, con piccolezze che fanno riflettere e su cui bisognerebbe soffermarsi maggiormente.
Dana: Oh, mi commuovo al sapere che qualcuno ha notato questi dettagli e apprezza i miei sforzi :'3
Complimenti a lei!
Però una domanda dovrebbe sorgere spontanea: cosa va a farci River - un ragazzo normalissimo - in un Club di supporto? Semplicissimo: volendo sfogarsi per la rottura con Penny entra nel club incontrando altri ragazzi con problemi ben più seri del proprio e grazie a un malinteso assurdo (ma molto divertente) si trova legato a doppio filo a tossicodipendenti, bulimici, depressi e cleptomani, tra cui Daphne, latina lontanissima dal mondo di River e con un serio problema di cleptomania, ma che forse si rivelerà per River quello che stava cercando da una vita *-*.
"Le tenni aperto lo sportello del furgoncino. Lei entrò e si allacciò la cintura. Salii alla guida. Abbassai l'aletta, perché la luce mi accecava, e poi iniziai a guidare verso il sole, proprio come nei finali perfetti.
Ma quello non era un finale.
E non era perfetto.
Era molto meglio... sapeva di felicità."
Dana: "Forse"? Cara mia, questo era un pessimo modo di gestire suspense ed anticipazioni ahahah!
Ehm... Probabile ahah.
In ogni caso i personaggi dando senso a questo libro, essendo tutti inconfondibili, indimenticabili e unici. Con un'unica pecca: Penny. Ah, l'ho odiata dal primo momento.
Dana: Be', è parte del suo personaggio, direi.
Direi di si ^^
Comunque per quanto mi sforzi di ricordare un elemento negativo di questo libro non ci riesco, confesso lol. E' un libro bellissimo, ma per il semplice fatto che forse a tratti i personaggi dovessero DECISAMENTE darsi una svegliata, mi riservo di tenermi mezzo punto. Dunque...
Verdetto:
Fantastico! Un quasi Oltre Ogni Previsione!
C'è comunque da andarne fieri per il primo libro che leggo u.u
Dana: Ah, ma io ne sono molto felice *-*.
Menomale ^^
Quindi immagino questo sia tutto c:
Grazie mille per essere stata con noi (?) almeno nella mia mente
Un abbraccio a tutti,
#Rainy
* DISCLAIMER: I dialoghi con gli autori sono frutto di fantasia e non ne vogliono in alcun modo indicare il carattere reale, quindi relax. Prendete con leggerezza queste interviste e non vi offendete se il vostro autore preferito non è rappresentato come vorreste. Grazie.
Ho veramente odiato Penny!
RispondiEliminaSiamo decisamente in due!
EliminaQuesto libro mi ispira da un bel po' e vorrei leggerlo prima della fine dell'anno! Il fatto che aveva quelle poche recensioni su goodreads mi aveva frenato all'inizio ma adesso sono sicura di volerlo leggere :D
RispondiEliminaLeggilo leggilo *-*
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