'Classicheggiando' è una rubrica a cadenza casuale(direi scolastica in realtà ahah)in cui la sottoscritta, Rainy, si propone di chiacchierare un po' su classici della letteratura mondiale dando un parere totalmente soggettivo e senza pretendere di fare di questi post una critica letteraria. Per non perdere la buona abitudine di leggere i classici così come sono, insomma!
Buongiornissimo,
oggi parliamo mooolto rapidamente di tre piccoli libricini che ho divorato prima di iniziare la scuola (in quanto letture obbligatorie, si, ma non vogliatemene solo perchè non sono un'intellettuale di mio) .
Oggi, di nuovo, parliamo di letteratura europea e nella fattispecie di due libri inglesi e un caro libro nostrano.
Senza indugio partiamo dal primissimo (e anche dal più breve), che in realtà non è un vero e proprio libro, ma una raccolta di racconti.
01. Tutti i racconti - Edgar Allan Poe
"Non c'è racconto degno di questo nome se dalla prima parola non suscita l'interesse del lettore che deve giungere all'ultima riga per comprendere la soluzione finale", scriveva Baudelaire. Tutte le opere di Poe presenti in questa raccolta possiedono una simile caratteristica: il lettore che, anche solo per caso, si lasci attirare dalla prima parola, non può più tirarsi indietro ed è costretto a proseguire. In questo volume è raccolta la migliore produzione di Poe, da Ligeia a La maschera della Morte Rossa, da I delitti della via Morgue a Lo Scarabeo d'oro. Nei suoi racconti l'analisi e il ragionamenti si fondono con l'immaginazione visionaria, creando capolavori indimenticabili nei quali l'incubo s'allea col delitto, l'amore con la morte.
Questo libro andrebbe letto perchè...
Perchè la scrittura di Poe, se siete amanti del genere, è semplicemente spettacolare. Cupa, macabra, inquietante (e di certo già celebre ai più), un capolavoro della letteratura del terrore.
Questo libro andrebbe evitato perchè...
Be', per farla breve, se siete facilmente impressionabili non vi garantisco che riusciate a fare sonni tranquilli c:
Verdetto: Letto o Evitato?
ASSOLUTAMENTE LETTO!
02. La Coscienza di Zeno - Italo Svevo
Il protagonista de La coscienza di Zeno è Zeno Cosini, un ricco triestino che per liberarsi dal vizio del fumo si sottopone a una cura psicanalitica che consiste nel mettere per iscritto la propria vita. In una breve Prefazione il dottore presenta la sua decisione di pubblicare le memorie di Svevo. Nel successivo Preambolo la parola passa a Zeno, che ci dice di non poter recuperare la sua infanzia, ormai troppo lontana nella memoria.
Il capitolo Il fumo è dedicato al famoso proposito dell’ultima sigaretta, che Zeno non riesce mai a mettere in pratica, perché ogni volta che si impone di smettere di fumare fallisce per i sotterfugi che egli stesso mette in pratica. Nel capitolo La morte di mio padre invece Zeno torna indietro alla sua giovinezza e al difficile rapporto col padre che, in punto di morte, gli dà uno schiaffo (che poteva anche essere una carezza), che Zeno interpreta come ultima punizione e sberleffo del padre nei suoi confronti. Nel capitolo La storia del mio matrimonio si parla della frequentazione di Zeno con la famiglia Malfenti e le quattro sorelle Ada, Augusta, Alberta e Anna. Zeno è innamorato della bellissima Ada, ma l’impossibilità di questo amore lo induce a ripiegare verso Alberta e infine, quasi senza rendersene conto, verso la meno bella Augusta, che però si rivela una moglie modello, dotata di quella concretezza e quella salute di cui Zeno si sente privo. Questo tormento continuo porta Zeno, marito felice, a instaurare un rapporto clandestino con Carla, di cui si racconta nel capitolo La moglie e l’amante.Nel capitolo Storia di un’associazione commerciale Zeno ci conduce all’interno del suo mondo lavorativo e ci racconta il suo rapporto con Guido Speier, marito di Ada, la cui abilità nel lavoro e la cui fortuna in tutte le cose della vita fanno da contraltare ai continui fallimenti di Zeno. Tuttavia Guido si rivelerà alla fine più fragile di quello che sembrava e le improvvise difficoltà lo porteranno al suicidio.Nell’ultimo capitolo, Psico-analisi, la narrazione torna al presente e Zeno annuncia la sua decisione di abbandonare la cura, criticando il metodo psicanalitico del medico e dichiarando di essere guarito dalla sua malattia grazie a una serie di successi commerciali favoriti dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale.
Questo libro andrebbe letto perchè...
Perchè effettivamente se siete dei fan dello stile di Svevo questa sua opera può offrire una prospettiva particolare sulla psiche umana, sui suoi vizi e le sue virtù.
Questo libro andrebbe evitato perchè...
Noia. Noia. Noia. Noia. Noia. Noia. I capitoli sono lunghissimi, così lunghi e prolissi che dopo un po' si perde il filo del discorso e, scusatemi immensamente, sono stata costretta a ricorrere a dei riassunti per raccapezzarmi in questo immenso mare di informazioni (molto spesso di dubbia utilità) che il caro Italo ci fornisce. Grazie, ma no, grazie.
Perchè è straordinario. E' un'opera pazzesca la cui stessa esistenza fa pensare, perchè è una grandissima previsione di Orwell, un visionario nella sua epoca, che aveva perfettamente intuito già 70 anni fa circa alcuni inquietanti aspetti della nostra società iper-tecnologica e iper-controllata. Un libro inquietante, disturbante e non "bello" nel senso proprio del termine, ma che fa riflettere e per questo splendido.
Verdetto: Letto o Evitato?
ASSOLUTAMENTE DA EVITARE!
03. 1984 - George Orwell
03. 1984 - George Orwell
L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.
Questo libro andrebbe letto perchè...
Perchè è straordinario. E' un'opera pazzesca la cui stessa esistenza fa pensare, perchè è una grandissima previsione di Orwell, un visionario nella sua epoca, che aveva perfettamente intuito già 70 anni fa circa alcuni inquietanti aspetti della nostra società iper-tecnologica e iper-controllata. Un libro inquietante, disturbante e non "bello" nel senso proprio del termine, ma che fa riflettere e per questo splendido.
Questo libro andrebbe evitato perchè...
Se cercate una storia tutta rose e fiori con un lieto fine, speranza e scappatoie ad ogni angolo lasciate perdere. 1984 è duro e crudo e proprio per questo è un libro rivoluzionario.
Verdetto: Letto o Evitato?
ASSOLUTAMENTE DA LEGGERE!
Questo è tutto anche per oggi, spero che queste tre recensioni di tre libri così diversi vi abbiano suscitato qualcosa ^^.
Adieu e buona settimana!
#Rainy
1984 di Orwell è assolutamente straordinario.
RispondiEliminaSono totalmente, completamente, assolutamente d'accordo. Punto.
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