10 giugno 2019

Recensione: A Court of Mist and Fury (A Court of Thorns and Roses #2) - Sarah J. Maas


Buongiornissimo!
Spero siate molto bene, oggi si torna a parlare di libri letti dalla sottoscritta eheh!
Riprendiamo in mano l’acclamata serie di Sarah J. Maas, A Court of Thorns and Roses. Come ben sapete, oltretutto, la serie è ora pubblicata in Italia e presto anche il secondo volume arriverà da noi, proprio questo giugno.

Io però non potevo assolutamente aspettare visto il primo romanzo che mi aveva davvero rapita, quindi ho proseguito la lettura in inglese, affrontando A Court of Mist and Fury (in italiano tradotto come La Corte di Nebbia e Furia)^^

Trama

"Una piccola parte di me bisbigliava che potevo sopravvivere ad Amarantha; potevo sopravvivere alla transizione in quel nuovo corpo estraneo... Ma non ero sicura di poter sopravvivere a quella cavità vuota e fredda nel mio petto. Persino durante i periodi più bui, quella parte di me era stata piena di colore, di luce. Forse diventare una Fae l'aveva distrutta. Forse Amarantha l'aveva distrutta. O forse l'avevo distrutta io, quando avevo ficcato i pugnali nei cuori di due innocenti e il loro sangue mi aveva scaldato le mani." Dopo essersi sottratta al giogo di Amarantha e averla sconfitta, Feyre può finalmente ritornare alla Corte di Primavera. Per riuscirci, però, ha dovuto pagare un prezzo altissimo. Il dolore, il senso di colpa e la rabbia per le azioni terribili che è stata costretta a commettere per liberare se stessa e Tamlin, e salvare il suo popolo, infatti, la stanno mangiando viva, pezzetto dopo pezzetto. E forse nemmeno l'eternità appena conquistata sarà lunga a sufficienza per ricomporla. Qualcosa in lei si è incrinato in modo irreversibile, tanto che ormai non si riconosce più. Non si sente più la stessa Feyre che, un anno prima, aveva fatto il suo ingresso nella Corte di Primavera. E forse non è nemmeno più la stessa Feyre di cui si è innamorato Tamlin. Tanto che l'arrivo improvviso e molto teatrale di Rhysand alla corte per reclamare la soddisfazione del loro patto - secondo il quale Feyre dovrà passare con lui una settimana al mese nella misteriosa Corte della Notte, luogo di montagne e oscurità, stelle e morte - è per lei quasi un sollievo.

Ma mentre Feyre cerca di barcamenarsi nel fitto intrico di strategie politiche, potere e passioni contrastanti, un male ancora più pericoloso di quello appena sconfitto incombe su Prythian. E forse la chiave per fermarlo potrebbe essere proprio lei, a patto che riesca a sfruttare a pieno i poteri che ha ricevuto in dono quando è stata trasformata in una creatura immortale, a guarire la sua anima ferita e a decidere così che direzione dare al proprio futuro e a quello di un mondo spaccato in due.

La serie è composta da…
01. A Court of Thorns and Roses (recensione)
02. A Court of Mist and Fury
03. A Court of Wings and Ruin (inedito in Italia)
03.1. A Court of Frost and Starlight (inedito in Italia)
03.2. Novella ancora senza titolo
04. Ancora inedito
05. Ancora inedito
06. Ancora inedito


Recensione:

[OBV contiene spoiler del primo libro. Se non avete mai letto A COURT OF THORNS AND ROSES vi sconsiglio di proseguire nella lettura. Avvisati!]

Allora come ben sapete il primo libro mi era piaciuto davvero moltissimo, quindi non vedevo l’ora di riprendere in mano le avventure di Feyre, Rhysand e compagnia bella. Va’ fatto un recap doveroso, perché le cose sono leggermente cambiate da quando la nostra eroina Feyre ha sconfitto Amaranta alla fine del primo libro ed è stata resuscitata dagli High Lords, diventando anch’essa una Fata.

E’ quindi liberissima di vivere felice con Tamlin, l’High Lord della Corte della Primavera nel suo palazzo… Peccato che se Tamlin è ben felice di vivere con Feyre e poter fare all’ammmore con lei sempre e comunque, non è del tutto convinto di questi nuovi poteri che ora la giovane - essendo diventata una Fata - possiede. Insomma, per farla molto breve la segrega in casa vietandole in qualsiasi modo di uscire per impedirle di farsi male. Ovviamente ogni donna chiusa in casa a fare i panni si sarebbe ribellata e Feyre non è da meno. 

Ricordiamo che Feyre ha conosciuto il fascinoso Rhysand, High Lord della Corte della Notte, ed egli l’ha vincolata a passare una settimana con lui ogni mese, Oltre a questo i due condividono un legame mentale che gli permette di comunicare e spiare l’uno nella vita dell’altra e viceversa. Dunque sarà proprio Rhysand a far provare a Feyre un assaggio di quella libertà che le era stata negata da Tamlin. Il confronto tra i due è presto detto: Tamlin rinchiude Feyre e le vieta di uscire per qualsiasi motivo, Rhysand le mostra le meraviglie delle sue terre e le vuole insegnare a padroneggiare i nuovi poteri acquisiti con la metamorfosi.

Le conseguenze sono piuttosto ovvie: interrompendo (in modo anche piuttosto drammatico) il proprio fidanzamento con Tamlin, Feyre scapperà dalla Corte della Primavera, fuggendo da Rhysand e iniziando così una nuova vita.

Non tutto riguarda Feyre, però: il re di Hybern si sta preparando per la guerra dato che Amaranta ha fallito e le cose non possono che precipitare. Ai nostri eroi il dovere di cercare di impedire la guerra o quantomeno prepararsi ad affrontarla…

Partirei dalle novità di questo libro rispetto al primo…

E come prima cosa non posso che partire dal vero protagonista: Rhys. Ah, ragazze, Rhysand è un personaggio di quelli che conquisteranno il cuore di tutte le appassionate di bad boy: oscuro, misterioso, fascinoso e talvolta crudele. Ha in realtà anch’egli una doppia natura, un cuore d’oro e nasconde indicibili segreti. Caspiterina, che farfalle nello stomaco per merito suo! 
Inoltre, prima di tutto, conosciamo il suo Inner Circle di consiglieri più fidati: Mor, sagace e carismatica, Cassian e Azriel, l’uno potente guerriero vanitoso e l’altro silenzioso soldato con la capacità di domare le ombre, infine Amren, misteriosa creatura dai poteri sconfinati e la lingua tagliente. Un gruppo molto affiatato e ben caratterizzato che mi è immediatamente entrato nel cuore *^*, quanto vorrei essere una di loro! In secondo luogo scopriamo maggiormente cosa si cela dietro alla Corte della Notte, in quali parti è divisa e perchè, e quale ruolo gioca Rhysand come suo leader.


Questo libro, però, è ahimè peggiore del precedente e salvo qualche momento di tensione non è niente di che. Avevo così alte aspettative ç.ç.
Mi è successo esattamente quello che era successo leggendo Il Trono di Ghiaccio (recensione): una storia solida e carina, ma meh. 

Feyre per altro diventa petulante e insopportabile. Come se durante la guerra con Amaranta avesse sofferto solo lei, cosa che non è. Per fortuna ci pensano Rhys e i suoi ad animare la vicenda e a distogliere l’attenzione dalla protagonista che oltre a creare drammi inutili dove non sarebbe necessario e imparare qualche nuovo potere fa poco altro. I personaggi sono affiatati, hanno un passato insieme e si vede che si considerano una vera e propria “famiglia”. D’altro canto, Feyre riuscirà ad entrare in questa famiglia piuttosto in fretta e ammetto che ero lì a fare il tifo per lei (nonostante la sua già menzionata antipatia), perché la nostra poverella ha la psiche ridotta a un colabrodo. 
Conosciamo Rhysand e i suoi molto più di quanto avessimo conosciuto Tamlin, Lucian & Co. e apprendiamo altri particolari e altre storie del mondo delle Fate, appena accennate nel primo volume. Non da ultimo facciamo un grand tour della Corte della Notte e fidatevi di me: ne vedrete delle belle!

Purtroppo a parte qualche saltuario episodio d’azione non succede altro nel libro: pagine e pagine di paranoie di Feyre e battutine simpy con Rhysand. Avrei preferito qualche pagina (e qualche monologo interiore) in meno, sinceramente.



Ovviamente siamo in odore di triangolo amoroso idiota con Tamlin e Rhys, ma spero vivamente che la nostra Sarah J. Maas abbia chiaro dove deve andare a parare questa storia d’amore, perché a mio parere c’è una sola conclusione possibile (che non passa per l’intrappolare giovani spose in palazzi sconfinati). Senza contare che il tono di possesso con cui Tamlin parla di Feyre è un qualcosa che ha scosso e infastidito l’intera mia persona, dal mio mignolo alla punta del mio ultimo capello. Sarah, ti prego, togli Tamlin di mezzo perché se Feyre finisce insieme a lui potrei urlare.

In generale mi duole dire che questo libro è solo meh, appunto, salvo rari episodi, quindi il verdetto non può che essere da meno.


Verdetto:


 Questo è tutto. Quasi Eccezionale, ma non proprio.


Questo è quanto, a presto!
Rainy

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