Liber Horribilis è una rubrica a cadenza casuale in cui si recensiscono in modo molto ironico, delirante e trash libri altrettanto trash, considerati comunemente brutti o che semplicemente non mi sono piaciuti e che non meritano una recensione normale lol.
Se devo essere sincera, mi ero quasi dimenticata dell’esistenza di questa rubrica perché ho così tante letture interessanti che non ho granché voglia di perdere tempo stare dietro a quelle trash.
Poi però Giulia de Lellis è arrivata nella mia vita. Intendiamoci: so cosa è successo, so qual è la vicenda che ha dato origine a questo libro in quanto persona che ha Instagram (come avrei potuto evitarlo, amici? I mean, era ovunque), ma non seguo né lei né lui, non li conosco e la loro vicenda non mi interessa granché al di fuori di quei cinque minuti di shock alla: “ODDIO UN’ALTRA INFLUENCER ITALIANA ha fatto una manovra per avere attenzioni, scrivere un libro e guadagnare dei soldi SI E’ LASCIATA”. Detto ciò, il libro che Giulia ha fatto uscire è un prodotto editoriale e come tale deve essere giudicato. Inutile dire che ci ho messo 20 minuti (si, avevo 20 minuti da sprecare) a leggerlo e non poteva che finire in questa rubrica lol.
Quindi eccoci qui per demolire recensire insieme Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza! (aaaaah, già dal titolo partiamo benissimo…).
DISCLAIMER: Naturalmente non ho assolutamente nulla contro Giulia De Lellis. Se siete i suoi fan più accaniti, don't come for me! Questa è solo la mia opinione su un prodotto editoriale che è stato creato ad arte per i lettori e io - in quanto lettrice - esprimo la mia opinione su di esso. Non odiatemi se la mia opinione non coincide con la vostra, yay!
Quando meno te lo aspetti arriva quella voglia incontrollabile di condividere una storia. Quella storia. Ho fatto un bel respiro… (Si, la trama apparentemente è questa. Ovviamente a cosa si riferisce "quella storia"? Al tradimento dell'ex di Giulia. Lei racconta la sua esperienza e come ha superato il trauma dell'infedeltà di Andrea. Niente di nuovo, immagino lo sapeste già).
SECONDO DISCLAIMER: E’ chiaro che Giulia De Lellis non prende sul serio questa sua opera. Ciò che intendo è che chiaramente non viene presentata come il libro dell’anno o come un capolavoro di letteratura che analizzi il tradimento, quindi mi sento in qualche modo autorizzata a parlarne male lol. Aggiungo inoltre che Giulia non ha scritto una parola del libro, ma ha lasciato il lavoro sporco a Stella Pulpo, che ringraziamo per averci regalato tale magnificenza.
Ultimo, ma non meno importante: vorrei precisare che questa non vuole essere in alcun modo una presa in giro verso chi sperimenta il tradimento del proprio partner. E’ senza alcun dubbio un’esperienza difficile e traumatica. In questo post si vuole solo ridere della descrizione che ne fanno Giulia e Stella.
Ovviamente la recensione è pseudo-ironica, let’s start!
Partiamo dall’introduzione, di cui già c’è molto da dire. E’ ovviamente divisa in due parti, una per Giulia e una per Stella. Della parte di Giulia c’è poco da dire, ci rivela che “scrivere questo libro è stato figo! Faticoso, doloroso, ma figo…” e già iniziamo ad entrare nel mood di questo volume: parole come “figo”, così “millenial, così young e così trendy” sono all’ordine del giorno.
Banalità quali “Mi sento persino più alta, sarà che le corna m’hanno fatto guadagnare qualche centimetro?” o “PS: Se vi va, tenetemi la mano mentre leggete…” sono lì per essere notate e noi le notiamo. Ma siamo solo all’inizio, quindi preparatevi.
Nella parte di Stella invece troviamo le vere perle di questa introduzione..
Oh, amica, don’t even try! Questa è ovviamente una stupidaggine. Amore, tradimento, vicenda umana… Pf, bullsh*t. Qual è il vero motivo? Amici, $$$$$$$$$$$$$$. Non prendiamoci in giro, su.
Dopo una seconda perla (aka similitudine ardita)…
… Brindiamo con un Moscow Mule e andiamo alla vera vicenda.
CAPITOLO UNO: IO SCIOCCATA
Evidenzierei che i titoli dei capitoli sono di per sé un motivo sufficiente per smettere di leggere acquistare questo capolavoro.
Ovviamente si inizia con il dramma. Giulia ha appena scoperto il tradimento del fidanzato, quindi è - come potete immaginare - in una condizione fisica e psicologica disastrosa. Introduciamo così uno dei temi più frequenti di questo libro.
TOO MUCH INFORMATION. TMI. Incredibilmente TMI.
Dettagli che non ci interessano, che non volevamo sapere e un po’ ew se dobbiamo essere sinceri.
La nostra eroina ha gli screenshots, le prove, davanti agli occhi, e non sa come superare questo trauma, chiaramente.
Menomale che la Giulia ci regala queste perle di saggezza.
Ma poi, “dietro le spalle (ma non troppo)” cosa vuol dire esattamente lol.
Prosegue la descrizione della condizione fisica/psicologica di Giuli:
Di nuovo, metafore ardite a caso. Un cambio di tono così improvviso da far strabuzzare gli occhi, ma cos’è l’omogeneità in questi casi, I mean.
TOO MUCH INFORMATION. BASTA. TI PREGO, SMETTILA. Non vogliamo sapere quanti pezzi di carta usi per pulirti, davvero.
Sul riferimento al contouring soprassederei, tanto abbiamo capito che superficialità e banalità sono due colonne portanti di questo libro (Già vi sento dire: “Eh ma cosa ti aspettavi, dai!”, vero, assolutamente vero, avete ragione).
Dopo un’altra pagina di deliri su quanto sia disperata, il capitolo si chiude con una metafora fiabesca e via con: “Benvenuta, Giulia, nel mondo dei grandi, dove la realtà rompe le favole, dove i principi sono bugiardi e le principesse sono cornute.” Oserei dire poesia.
NB: Ogni capitolo è decorato con cuoricini rosa e scarabocchi (sempre rosa) fatti dalla nostra eroina e protagonista Giulia. Grazie, Giulia, per aver reso ancora più zuccheroso (e infantile) un libro che di certo non ne aveva bisogno!
Ma considerando il pubblico a cui questo libro si rivolge direi che ci sta…?
CAPITOLO DUE: STUPIDA ME
Qui Giulia chiama le sue amiche, cerca di tirarsi un po’ su di morale dandosi della scema perché non ha capito come il suo ex fosse interessato solo a sé stesso e non a lei.
AHAHAHAH. Apprezziamo l’onestà, dai.
Di nuovo, metafore ridicole, ma fanno ridere quindi va bene così.
La nostra eroina non ha naturalmente voglia di fare niente, si sente svuotata e priva di vita.
CAPITOLO TRE: LO SCHIFO
Ba-baaaam, introduzione al capitolo.
Insomma, ora viene la parte in cui Giulia insulta malamente il suo ex. Mentre si chiede se lui abbia usato le precauzioni con le altre ragazze con cui l’ha tradito (giuro), mentre cerca di ricordare se ci siano mai stati dei segni dei tradimenti che lei non ha mai notato, mentre dubita di sé stessa e disprezza lui, naturalmente contatta le tizie causa delle corna.
So cosa state pensando: “Ecco, ora ci sarà una pagina di filippiche contro queste “poco di buono”, ennesima carrellata di insulti al genere femminile in un libro scritto da una donna. Ah, perchè le donne non sono in grado di supportarsi e non colpevolizzarsi?”
Per quanto apprezzi il vostro slancio femminista, vi devo deludere: stranamente Giulia (aka Stella) ha scelto una linea più democratica. Sia mai che il libro sia chiaramente contro una certa categoria di persone…
Dunque la nostra Giuli non ci cade nella banalità e dice chiaramente che la colpa non è loro (delle tizie con cui l’ex le ha messo le corna), non le conosceva e per lei non significano nulla. Non è da loro che avrebbe dovuto avere rispetto, ma da lui. Il problema è con lui, non con loro. Qui un applauso. Brava, Giulia. Non insultiamo inutilmente altre donne (rispettabili o meno) quando è chiaro che il problema è LUI. Un applauso a Giuli (e a Stella), davvero.
CAPITOLO QUATTRO: L’ABBANDONO
Arriva il momento fatidico: gli amici arrivano a casa sua per dirle aò, zì, devi alzare le chiappe e darti una svegliata o non ne usciamo da ‘sta situa. Te sei già pianta addosso abbastanza, hai rotto er caaaaaaaaaa.. No, be’, circa.
Insomma, i suoi amici vanno a casa sua (e di lui) per dirle di alzare le chiappe da lì, raccogliere tutte le sue cose e andarsene.
Ovviamene lei se ne sta seduta a piangersi addosso, troppo scossa per fare alcunché, e i suoi amici/valletti fanno tutto per lei.
Be’, non mi sembrano delle grandiose descrizioni per i suoi amici e credo siano dettagli totalmente superficiali e superflui, ma che ci aspettavamo?
Dopo aver sbaraccato, gli amici la lasciano da sola e ovviamente si verifica quello che tutti hanno letto su internet: la nostra Giuli da di matto e comincia a distruggere le cose appartenute al suo ex, proprio lì mentre è da sola in quella che era la LORO casa.
Nella disperazione, dopo aver distrutto tutto (in una scena alquanto ironica. Shout-out ai cosmetici men-care lol) e aver pianto fiumi di lacrime, gli amici tornano indietro sfondando la porta, preoccupatissimi perché Giuli non rispondeva al telefono. Va da sè che pensavano si fosse suicidata lol. Il commento di lei? “Danno più, danno meno” (riguardo alla porta sfondata).
Amici, be’, AHAHAHAHAHAHAH. Grasse risate. Come si fa a prendere sul serio un libro del genere? Si tenta di parlare di argomenti seri, ma amici NO, non si può fare in questo modo, quindi ridiamoci su e andiamo avanti.
Strozzata con l’arricciaciglia. Femminilità esasperata, here we go again.
CAPITOLO CINQUE: LA RABBIA
TI PREGO STAI CALMA CHE MI FAI PAURA.
Ma poi, grammo per grammo, centimetro per centimetro. Non ho capito, il dolore si misura in grammi o in centimetri? *confusione*
Qui naturalmente Giuli inveisce contro il mondo intero e contro l’ex, perché è un uomo indegno, uno stronzo, bla bla bla. Ovvio.
Gli amici proseguono con il voler far uscire Giulia a tutti i costi, volerla costringere a fare qualcosa per tirarsi su di morale. Per tutta risposta, lei dichiara di non essere in sé perché “non si trucca da una settimana”, secondo lei prova evidente e incontestabile del suo stato di salute precario.
Indovinate un po’ cosa abbiamo qui? Già, superficialità a mille e iper-femminilità che risulta ridicola e ingenua. Non che pretendessi chissà cosa, ricordiamo di che libro stiamo parlando e che ovviamente dobbiamo prenderlo per quello che è, però insomma, a questi livelli anche no…
Nel mentre lei ha fatto una storia su Insta dichiarando di averlo lasciato, lui l’ha chiamata, lei non ha risposto, tutta fiera di sé stessa (but bitch, aspetta e vedrai).
CAPITOLO SEI: RICOMINCIO DA ME
Qui Giuli prova a rinascere, organizza una cena con i suoi amici nella casa nuova, ridono, scherzano, fanno battute e poi BAM, mentre sono a cena Lui la chiama. L’ex.
Insomma, la chiama e lei non risponde. Lui richiama, lei non risponde
Lui richiama, lei - infine - risponde nella disapprovazione generale degli amici. Cosa commenta lei quando tutti le urlano: “AO’ AMICAAAAA, STAI A SBAGLIA’ !” (NB: Lei è di Roma, gli amici non so, comunque accettate questa mia pessima trascrizione dell’accento romano senza furia)? Un classico:
Amen. Okay, sono piuttosto d’accordo, però AH, la finezza.
Comunque lei gli risponde e accetta di vederlo.
CAPITOLO SETTE: IL CONFRONTO
Si vedono e parlano, ma niente di emozionante, lei è decisa a non dargli soddisfazioni e non riporta cosa si sono detti perché preferisce mantenere questi dettagli per sé (apprezziamo).
Naturalmente il trash non manca.
“Ciuffo rigoglioso”. Ma che è, una pianta? Ahahaha, ridiamo per non piangere.
CAPITOLO OTTO: POST SBORNIA
Lei torna a casa, si fionda a letto - COMMETTENDO UN REATO GRAVISSIMO OH MIO DIO CIOE’ NON SI STRUCCA NEMMENO AMICHE COME FAREMO ADESSO A GUARDARLA IN FACCIA ALLO STESSO MODO NON TESOROOOOOOOO - e trascorre la giornata successiva senza fare granché (però ci dice cosa mangia, TMI).
Niente di che, si decide che deve riuscire ad andare avanti, ovviamente.
CAPITOLO NOVE: DE LELLIS MUST GO ON (lasciamo perdere questi titoli, per favore).
Continuano i soliloqui sulle condizioni del suo cuore infranto, sulla sua disperazione interiore e sinceramente vi risparmio le trashate di questo capitolo perché sono solo ripetizioni di cose che abbiamo già detto.
CAPITOLO DIECI: AHI-AHI-AHI
Lui va a casa sua con la torta preferita di lei lol. Colpo basso, se posso. Naturalmente lei, paladina della giustizia due pagine prima, difensore dell’indipendenza femminile e della necessità di andare avanti senza guardarsi indietro, be’, lo fa salire.
APPLAUSI AMICA, BRAVISSIMA. Coerente poi.
CAPITOLO UNDICI: BRAVA GIULIA.
Fanno l’amore. Taaac, ci è ricascata. Be’, ce lo aspettavamo.
Permettetemi solo di sottolineare la poesia di questa scena:
E’ finito. E’ venuto. Wow, mi hai quasi commosso.
CAPITOLO DODICI: CHE CAZZATA! - CAPITOLO TREDICI: SINDROME DI STOCCOLMA
Ovviamente lei delusissima e, schifata da sé stessa, corre a farsi la doccia. Perchè? Be’, dato che lo chiedete…
Poraccitudine. Be’, non posso che concordare.
Mentre lei si lascia andare alla disperazione e a interventi tragici su come abbia perso sé stessa cadendo in tentazione, cinque pagine dopo dichiara che lei e l’ex si stanno frequentando di nuovo. Hanno ricominciato e sono felici così.
Brava, proprio la coerenza che volevam… Ah no.
CAPITOLO QUATTORDICI: BUONGIORNO GIULIA!
Ah, la coerenza. Questa vecchia amica. Ricordate come quattro pagine fa Giuli abbia detto che non gliene frega un cazzo di cosa pensiamo di lei perché è felice di essere tornata con l’ex?
Be’, in questo capitolo realizza di aver fatto una cavolata, che è una ragazza di sani principi e quindi MA CHE CAZZO STA FACENDO?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?!?
Già. Quindi ovviamente decide di ri-mollare l’ex, stavolta per davvero lol. Realizza che la loro relazione non è più salutare e quindi via, mollato (non in questo capitolo però, il tutto si realizzerà al 16).
CAPITOLO QUINDICI: UOMINI CHE “CI HANNO”
Niente di che, capitolo pseudo-empowering in cui lei ci vuole dire quanto dobbiamo imparare a mettere noi stesse al primo posto.
Grazie, guru, sei il mio spirito animale lol.
CAPITOLO SEDICI: IO, LUI E LA REALTA’
Qui è dove lei decide di mollarlo. Come? Organizzando una cena per lui a casa di lui (??? Okay..?).
Non so nemmeno più cosa commentare a questo punto.
Tra la ripetizione ossessiva di “adoro, adora, adorare” e le osservazioni sceme tipo il vino rosso con il pesce sono sempre più stupita.
(Però devo ammettere che è un libro gradevole e scorrevole, che fa sorridere anche se il tema sottostante meriterebbe di essere trattato più seriamente lol.)
Il capitolo si chiude con una perla super famosa che lei usa per mollare il povero boy.
HAI CAPITO LA STRONZETTA. Prima tutta carina, premurosa, poi BAAAAAAM ti molla con una frase così stupida che raramente ne ho sentite. Se io venissi mollata con una frase del genere penso che mi metterei a ridere pensando che sia tutto uno scherzo lol.
Comunque lei, da vera bitch, lo lascia lì impalato e se ne va con una svolazzata di capelli profumati.
CAPITOLO DICIASSETTE: CHIODO SCHIACCIA CHIODO
Una delle tattiche più comuni in queste situazioni, o no?
Io non… De noartri…
Comunque è ovvio che lei non riesce ad uscire con altri ragazzi perché lui è perfetto e nessuno regge il confronto.
AHAHAHAHAH QUELL’ALGA CRIMINALE. A-d-o-r-o. Mi ha fatto molto ridere questo particolare, non so perchè. Sembra che lei si stia perennemente confidando con noi tentando di insegnarci a vivere, ma risultando ridicola per gli esempi che usa.
CAPITOLO DICIOTTO: OPS!
Come dicono i saggi (almeno i saggi che conosce lei): meglio single che cornuta!
Ovviamente questa logica a lei non si applica, perché lei è single proprio perché è cornuta, ma queste semplici deduzioni logiche sembrano estranee al mondo rosa di Giuli. Quindi via con le serate in discoteca con gli amici. Naturalmente chi incontra?
Vogliamo dirlo tutti insieme?
1…
2…
3…
Siiii! LUI! Lei però si mostra insensibile e fredda, cordiale, ma distaccata ed è solo quando si è ormai allontanata che mostra la sua vera natura.
Azz, menomale che hai il mascara waterproof altrimenti che sarebbe successo?!
CAPITOLO DICIANNOVE: AMICI MAI
Per farla breve, lui la cerca, la richiama, non riesce ad accettare che lei sia sparita dalla sua vita.
E datti ‘na svejata, vorrei dire io!
Lui sfiora i limiti della paranoia, dell’ossessione, ma per fortuna Giulia è forte, resiste come un’Amazzone e una paladina delle donne… Be’, più o meno, perché ogni tanto si lascia andare a delle banalità imbarazzanti (sai che novità) sui più ovvi cliché dell’universo femminile, ma sorvoliamo.
Comunque fa la dura e pura, ma poi decide di andare da lui, COERENZA, AMICA MIA, DOVE SEI.
E naturalmente non solo ci va, e va be’, ma decide anche di descriverci con quanta cura si prepara per andare a trovarlo. Prima di tutto..
TMI!!
In secondo luogo è un’immagine che dovrebbe essere empowering, ma non sono sicura abbia esattamente questo effetto.
Comunque lei va da lui fighissima, ma precisando che ha intenzione di starci solamente 60 minuti.
CAPITOLO VENTI: SESSANTA MINUTI
Insomma, si mollano davvero. La scena va più o meno così:
Lei: E’ finita, basta.
Lui: Dai, non ci credo mai.
Lei: No, dico davvero.
Lui: Se se.
Lei: Ao’, ciccio, guarda che dico davvero!
Lui: Va be’, poi ne riparliamo, ora facciamo altro..
Lei: No, ascoltami *pipponi filosofici*
*pipponi filosofici*
*pipponi filosofici*
*pipponi filosofici*
Lui: Oh, forse dici sul serio, ma sarà solo una fase, poi ne riparliamo!
Lei: No, devo andare.
Lui: Che? Devi andare davvero?
Lei: Ti avevo detto 60 minuti, quindi 3… 2… 1… Addio, vado, ho da fare.
Lui: Cos’hai da fare più importante che stare qui a pettinarmi il ciuffo?
Lei: Fatti i cazzi tuoi :) .
Già, triste. Però efficace. Insomma, per loro “Miss Italia finisce qui” (per ora) e Giulia si sente finalmente di nuovo se stessa.
CAPITOLO VENTUNO & VENTIDUE: A SPASSO CON ME - PERDONARSI
Conclusione poetica e semi-filosofica di come sta andando la vita di Giulia adesso, di come stia benissimo e di come sia importante essere forti e continuare a fidarsi dell’AMMMMMORE.
CAPITOLO VENTITRÉ: SCEGLIERE L’AMORE
Ultimo capitolo prima delle tragiche Conclusioni. Qui Giulia ci spiega di essere cresciuta grazie a questa esperienza senza naturalmente prendersi troppo sul serio, come ormai siamo abituati vederla fare.
Ma andiamo alla parte forse più divertente del libro, le…
CONCLUSIONI
Ebbene si, qua troviamo forse le perle più perle dell’intero volume.
Prima di tutto Giulia ci spiega di come fosse insicura riguardo alla stesura di questo libro, di cosa volesse dire che fosse proprio lei - con tutti i valori e lo stile di vita che simboleggia - a presentare un prodotto del genere (un libro è forse il prodotto che noi tutti associamo meno alle influencer come lei, o sbaglio?).
Giulia stessa non fa mistero di questo contrasto, naturalmente parlandone in termini tutti suoi…
AHAHAHAHAH dai almeno è onesta. Diciamo che non è proprio l’omaggio migliore alla scuola italiana o alla cultura personale della nostra Giulia, ma cosa potevamo mai aspettarci.
Detto ciò apprezziamo l’onestà e riflettiamo sull’operazione commerciale che questo libro in realtà è lol.
Il libro si conclude con una lista di sette punti che riassume tutto ciò che la nostra Giuli ha imparato nel corso di questa esperienza così intensa.
Naturalmente non manca il trash nemmeno nella conclusione.
E con queste perle direi che possiamo chiudere la recensione.
In definitiva non è un brutto libro. E’ ovviamente un’analisi superficiale, psicologicamente patetica del tradimento e non aggiunge assolutamente nulla alla letteratura del genere, ma questo lo sapevamo già.
Se volete farvi due risate e entrare per un centinaio di pagine nel mondo di Giulia De Lellis e di questo scandalo (che ovviamente puzza di creazione ad arte per la tv, io ve lo dico, ma in quanto profana non sono certo la più adatta a fare congetture) senza dubbio è il libro che fa per voi. Aggiungendo il fatto che non è troppo lungo e scorre liscio come l’olio non me la sento di demolirlo ulteriormente. E’ trash, ma - ripeto di nuovo, come non ho fatto altro da quando abbiamo iniziato - che accipigna vi aspettavate?
E’ pieno di banalità inutili, cliché ed è un mondo fatato di unicorni e superficialità, ma in fondo si sapeva e ho deciso di leggerlo proprio per questo.
Verdetto:
Dunque a voi miei cari, spero che questa recensione vi abbia un po’ divertito, a presto!
Un abbraccio,
Rainy
Oddio, non riesco ad aggiungere altro!
RispondiEliminaAhahahah noi scioccate
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